Voglio oggi pubblicare una breve riflessione sulla paura nei videogames, scritta qualche tempo fa dal sottoscritto:
Nella vita tutti, almeno una volta hanno avuto paura di qualcosa. E’ normale, un compito andato a male, una brutta notizia improvvisa o un’esperienza particolarmente negativa. A nessuno piacciono gli spaventi. Eppure c’è un sottile confine in cui lo spavento diventa piacevole, in antitesi all’affermazione precedente. Questa affermazione è suffragata dall’enorme successo riscosso dalla letteratura gotica alla fine dell’800, ed è tuttora ribadita dagli incassi vertiginosi dei film horror ai giorni d’oggi. La paura piace quando, in un certo, senso la si avverte come fittizia. Mostri alieni, creature paranormali, spietati assassini e via discorrendo. Oggi sono qui a trattare l’argomento nell’ottica videoludica, complici le recenti uscite nel settore di colossi del genere quali Dead Spaces, F.E.A.R., Resident Evil 5, Bioshock e la lista potrebbe continuare all’infinito.