Ecco il secondo appuntamento della mia serie di top Ten: questa volta si parla di fumetti.
Come dovreste sapere, e se non lo sapevate, eccovi aggiornati, tra la miriade di hobby che ho, la spuntano anche i fumetti di ogni paese e genere. Visto che vi ho parlato di Air Gear su queste pagine virtuali e vi parlerò ancora di molte altre opere a disegni, penso sia doveroso citare anche i miei fumetti preferiti. Cercherò di tenermi più breve della scorsa volta, visto che solo il pensiero di fare sinossi delle trame di alcuni fumetti in lista mi fa venire le vertigini; ciononostante saprete bene perchè ogni serie o storia completa sta al proprio posto in classifica.
A questo giro non ci sono regole particolari, ogni fumetto può rientrare in classifica, purchè io ritenga di saperne abbastanza (non valgono quindi quelle serie di cui ho letto troppo poco). Niente limite sull’autore o sull’arco narrativo. Si parte!!
10 – “Sturmtruppen”
Le risate che mi sono fatto con questo fumetto sono incontabili. Per chi non le conosce, le Strisce di Bonvi raccontano in maniera scherzosa e satirica, sempre con occhi volti alle situazioni di tutti i giorni, delle Sturmtruppen tedesche, per lo più mentre erano stazionate in africa.
Lo stile del disegno è semplice e costante, con i “personaggi principali” sempre riconoscibili, dal semplice soldato al “Kapitanen”, e le situazioni che vengono ritratte sono sempre spiritose e divertenti. Ovviamente non sempre nasce la risata, come spesso accade in questi fumetti, in particolar modo se letti di fila, ma il divertimento è comunque sempre assicurato, le scene sono buffe e le reazione dei personaggi assolutamente impagabili.
La parte più divertente, almeno a mio parere, è la satira di tipo demenzial-esoterico esagerata, come nella striscia in cui dai ranci rimasti nasce un simil mostro di Frankenstein, o quando il capitano si fissa dell’esistenza dei vampiri e li cerca in ogni dove. Ancora più incredibile è la vicenda legata al soldato Humbert. Disperso per 5 anni e ritrovato per caso, è diventato un ammaso di peli privo di ogni umanità. Le avventure che passeranno con lui sono tra le più divertenti in assoluto.
Senza rovinarvi ancora ulteriormente le chicche del fumetto, non posso che consigliarvi di tenerlo in serai considerazione dovreste mai aver voglia di un pò di sano fumetto satirico italiano.
9 – “Topolino” ( e soci)
Il classico dei classici, lo so, e solo in nona posizione? Beh, per quanto le storie che vengono raccontate siano sempre spassosissime e ultra divertenti, inizio a “conoscerle” un pò tutte, non perchè le ho lette, per carità, ma perchè mi viene il vago sentore che si somigliano un pò dopo tutti questi anni.
Sono pur sempre più di 60 anni di fumetti, per giove! E già il fatto di essere tutt’ora uno dei fumetti più letti in assoluto è un grande merito per Disney!
Altro motivo per cui IL fumetto non arriva più in alto nella mia classifica, è che le storie di Mickey, Goofey e Pluto non sempre mi piacciono tantissimo, preferisco più il versante Donald Duck, Zio Paperone e Qui, Quo e Qua. Quelle sono le storie che più mi divertono, e le altre le leggo sempre dopo molto tempo, lasciando metà fumetto sempre inusato.
In ogni caso, se dovete farvi un viaggietto e siete insicuri su cosa portarvi, un Topolino va SEMPRE bene! 🙂
8 – “Dante – La Divina Commedia a Fumetti“
Per quanto il tempo, ad oggi, mi abbia impedito di leggermi tutta la Divina Commedia, sono sempre stato molto attratto dalla massima opera dantesca, più per il viaggio allegorico stesso che per lo stile utilizzato per scriverlo.
Una delle cose che contribuì, enormemente, alla mia curiosità verso la somma opera italiana, furono senz’altro questi fumetti, scritti e disegnati da Marcello Toninelli. In essi, l’opera di Dante è rivisitata e ne viene fatta una commedia fumettosa, con frequenti richiami all’attualità e numerose battute sui versi stessi di Alighieri.
Lo stile di disegno, anche qui, come anche per le Sturmtruppen, è semplice, ma efficace, i personaggi sono per lo più caricature (Dante col suo grosso naso e mento promimente, Beatrice con capelli lunghissimi e biondi, i dannati con corpi azzurri, e così via), ma sempre riconoscibili se non a primo, a secondo sguardo.
Le strisce, divise in tre grosse categorie (lapalissianamente, Inferno, Purgatorio e Paradiso), sono belle da leggere anche se, come per Sturmtruppen, il troppo stroppia, e consiglio a tutti voi di leggerle volta per volta, un paio e non di più. Vi divertirete un sacco, ve lo assicuro.
7 – “Order of the Stick“
Unico web-comic sulla lista, Order of the Stick è un ennesimo fumetto satiri-comico. E’ l’ultimo sulla lista, ve lo prometto. Questa volta lo sfottò è su nientepopòdimenochè il maggior gioco di ruolo del pianeta, ovvero Dungeons&Dragons. Tutt’altro che privo di una storia continua tra i suoi episodi, OotS è un fumetto per insiders soltanto, in quanto descrive e prende in giro le più classiche delle situazioni che una sessione di gioco di ruolo può presentare.
Se non avete mai giocato ad un gioco di ruolo, e avete la possibilità di farlo, fatevi un favore e provate. E’ un’esperienza che vi arricchisce ed apre la mente, oltre che fornirvi ovviamente una possibilità in più per stare con amici e divertirvi. Con le persone giuste, non smetterete mai di giocare di ruolo, neanche quando la serata di gioco è finita.
Le situazioni che una serata in compagnia presenta sono al meglio comiche, e al peggio tragicomiche, ed è su queste che OotS fa leva per divertire genuinamente e senza insulti di alcun tipo.
Le strisce seguono le avventure di un gruppo di avventurieri – un umano guerriero, un halfling ranger, un’umana ladra, un’elfa maga, un nano chiarico e un bardo umano – ed i loro vari e continui battibbecchi. La trama è di contorno e, per quanto riesca egregiamente nel tenere il tutto insieme, sono le singole situazioni ad essere totalmente scellerate e divertenti.
Giocate di ruolo per un pò di tempo, poi iniziate a leggere qui!
6 – “Dylan Dog“
Ultimo fumetto italiano su questa lista: Dylan Dog di Tiziano Sclavi. Ebbene sì, anche io per anni lo presi in giro per il nome senza sapere chi e cosa fosse. Una volta che mi ci sono avvicinato, però, non ho smesso. Di leggerlo!
Per chi tra voi non lo conosce, Dylan Dog è l’indagatore dell’incubo, vive a Londra a Craven Road 7, e guida un maggiolone bianco targato DYD-666. Ha come assistente Groucho, un imitatore del mitico Groucho Marx, ed è un inguaribile Don Giovanni. E il suo lavoro è investigare su scene del crimine in cui spesso c’è lo zampino del paranormale.
I disegnatori che ormai si sono cimentati con Dylan Dog sono vari e molteplici, è quindi un pò difficile entrare nei dettagli, anche perchè i numeri pubblicati sono ormai…quasi 300! Quello che posso però dirvi è che gran parte degli albi (esclusi pochi speciali) sono in bianco e nero, stile realistico (niente caricature, niente manga insomma) e con un valore artistico, per quegli albi che ho letto, davvero elevato. Dylan, Groucho, Bloch e gran parte dei protogonisti principali, oltre a vestirsi sempre nello stesso modo, hanno dei caratteri davvero molto particolareggiati, e vi riuscirà difficile non imparare a conoscere e riconoscere ognuno di loro dopo solo pochi numeri di lettura.
Per quel che riguarda la storia, la cosa è un pò più complessa. In questi oltre 250 numeri, di vera e propria continuity se n’è vista poca. Si conosce la prima storia (in ordine cronologico) di Dylan e l’ultima, ma il resto è vago e lasciato all’immaginazione del lettore. Fondamentalmente però, i numeri sono quasi sempre totalmente slegati tra loro, tranne rarissimi casi in cui uno è il diretto o lontano seguito dell’altro. Dimostrazione di questa “continuity deliberatamente vaga” sono i numerosi incidenti a cui viene sottoposto il Maggiolone del protagonista, che anche se irrimidiabilmente distrutto, torna sano nell’episodio successivo, ma non solo, anche accadimenti di interi episodi che avrebbero dovuto lasciare un segno nella vita, nella casa o suoi personaggi secondari intorno a Dylan Dog, ma che poi effettivamente non tornano.
In tutto questo, comunque, Dylan Dog è un personaggio di successo, che se la vede quotidianamente con Zombie, Mummie, Licantropi, Alieni, Sette Assassine, un simil-mostro di Frankenstein, non-morti di ogni genere e caratura e anche più e più volte con la Morte stessa. Le storie sono sempre avvincenti, ricche di mistero e segreti, e vi troverete sempre a domandarvi a vostra volta quale sia la soluzione al mistero che l’albo che avete in mano vi propone. Queste, insieme al mitico umorismo di Groucho, rendono per me Dylan Dog così instancabilmente bello!
E giusto per citare un pò di nomi, tra i miei albi preferiti contano: “Il Battito del Tempo”, “Il Signore del Silenzio”, “La Collina dei Conigli”, “Le Due Vite di Dream” e il crossover con Martin Mystère “Ultima Fermata: L’incubo!”. Se vi ho interessati alla serie, ma non sapete da dove iniziare…ecco, secondo me, uno di questi numeri è ideale! 🙂
5 – “Spider-Man“
Forse il personaggio dei fumetti più conosciuto dopo Topolino, l’Uomo Ragno è un’istituzione nella mia vita. Seguii i primi cartoni animati quando era ancora troppo piccolo per leggerli, dapprima la serie animata “Spider-Man and his Amazing Friends”, in cui figuravano, oltre che Peter Parker e zia May, anche l’Uomo Ghiaccio e Stella di Fuoco, e poi quella che ritengo, ad oggi, la migliore serie animata sull’eroe aracnide, ovvero “Spider-Man: The Animated Series”. Ne parlerò di più sulla Top Ten sui cartoni animati, ne sono sicuro. 🙂
Qui invece parliamo del fumetto. Ormai è dal 2000/2001 che seguo ogni numero del fumetto, che esce ogni 15 giorni, dell’Uomo Ragno, e questi dieci anni insieme a Peter Parker sono stati splendidi, stupendi e ricchi di emozioni. In un certo senso, era scontato che questo fumetto arrivasse in una delle prime posizioni di questa classifica; probabilmente, se avessi fatto questa Top Ten due anni fa, sarebbe finita sul podio. Le vicende vissute in questi anni da Spider-Man e i suoi comprimari sono state fantastiche, accompagnati da alcuni dei disegnatori migliori di cui io abbia visto le opere, con storie epiche, emozionanti e coinvolgenti come poche altre.
Allora perchè “solo” il quinto posto?
Presto detto: la linea editoriale Marvel di questi ultimi anni non mi sta piacendo molto. Sta tendendo troppo allo spettacolare, alla sensazione, a continui stravolgimenti dell’universo Marvel, che iniziano a stancare. Tutto inizia con Civil War, e la stupida idea di Tony Stark di far svelare all’uomo ragno la sua identità segreta. Cosa di cui Peter Parker si pentirà amaramente, visto che questi porta [Spoilers ahead] al coma di Zia May, sparata da un cecchino che invece voleva uccider Peter. Questo porta al periodo Back in Black dell’Uomo Ragno, periodo caratterizzato da storie che rasentano quasi il noir, fino ad un confronto finale con Kingpin (il mandante del cecchino) in cui quest’ultimo viene quasi ucciso da Peter Parker. Alla fine però a nulla serve tutto questo, Zia May è in fin di vita e a Peter Parker tocca accettare un orrendo patto di Mefisto, che chiede il matrimonio di Peter e MJ in cambio della vita di Zia May. MJ accetta per Peter e la vita dell’Uomo Ragno viene resettata…
Che bel modo di rovinare anni e anni di lettura. La nuova saga, quella nella vita “resettata” di Pete, si chiama Un Nuovo Giorno e, per quanto in realtà Marvel ci dice che “nulla è andato perduto”, comunque non sappiamo più quasi niente della vita di Peter. Quanti degli albi letti sono effettivamente avvenuti? Quanti no? A un sacco di domande come questa, la Marvel deve ancora oggi darci risposta.
Spero che capite quindi il motivo per cui quello che avrebbe potuto essere un fumetto da podio, invece slitta a metà classifica. Si, alcune delle nuove storie che ci hanno presentato gli sceneggiatori di questi mesi di “Un Nuovo Giorno” non sono male, e ultimamente le storie sembrano fare di nuovo un pò di retrofront, con MJ e Pete che si riavvicinano, ciononostante la voglia di ringiovanire il personaggio di Pete (rendendolo single) è stata eseguita con i piedi, e la continua voglia di eventi sensazionali (Secret Invasion, Dark Reign) fa venire un pò a mancare, secondo me, la stabilità dell’universo Marvel degli anni 1990-2005 che tanto, personalmente, adoravo.
In tutto questo, ovviamente, non si possono dimenticare le storie che io considero, invece, favolose di questi anni, su tutte Brivido, una bellissima saga su un clone del simbionte Venom ambientata al confine tra Canada e Alaska, L’Altro, che narra della miracolosa morte e resurrezione di Peter dovuta ai poteri aracnidi a lui concessi (ed è una saga che dimostra che si può fare sensazione in modo intelligente, motivando ogni cosa nell’arco narrativo, e non presentando personaggi che tornano in vita con un deus ex machina), The Evil that Man do, un fantastico arco narrativo sulla Gatta Nera e sui problemi di stupro che esistono al mondo e in america, e Sins of the Past, in cui si scopre l’esistenza di due figli di Gwen Stacy che vogliono vendicarsi della morte della propria madre su Peter Parker.
E, in tutto questo, non vedo l’ora che Spider-Man Collection arrivi agli anni della saga del clone, che mi ha sempre interessato tantissimo.
4&3 – “Lucky Luke” e “Asterix & Obelix“
Sono talmente indeciso su quale dei due fumetti sia migliore, che alla fine ho deciso di raggrupparli insieme in una posizione che sta con un piede sul podio, e con l’altro ai suoi piedi. 😉
Probabilmente Asterix & Obelix sono stati i primi fumetti che ho letto con una certa continuità e frequenza, e pochissimi anni dopo ho iniziato la stessa cosa con Lucky Luke. Personaggi inventati da Albert Uderzo e Renè Goscinny, lo stile con cui entrambe le serie sono state disegnate è tipicamente caricaturiale, con personaggi che indossano sempre gli stessi vestiti per facilitarne il riconoscimento tra un numero e l’altro, e che posseggono caratteri molto indicizzati, come per rappresentare gli archetipi. I disegni sono curati, anche se non sempre inchiostrati alla perfezione, e il tratto è chiaro, semplice e bello da vedersi.
Asterix & Obelix, per quelli che non sanno di che si tratta, sono due Galli che vivono nell’anno 50 a.c., e in particolare vivono in un villaggio tra gli ultimi che resistono alle truppe di Cesare che hanno invaso la Gallia. Lo fanno grazie al loro druido, Panoramix, che con una pozione magica li rende infinitamente forti, pozione che da a ciascuno di loro prima di un attacco dei romani sul loro villaggio o in occasioni di lunghe missioni fuori dal villaggio. A tutti tranne che a Obelix, ovviamente, che da piccolo è caduto nel pentolone pieno di pozione del druido e ora ogni ulteriore goccia del liquido magico potrebbe essergli fatale. Per di più, è comunque perennemente forte, e per questo non ne ha più di tanto bisogno.
Asterix e Obelix rappresentano lo scaltro e il forzuto, la forza della mente e la forza del corpo, e per quanto individualmente siano battibili, la loro amicizia li rende insuperabili in ogni occasione. Temuti dai quattro accampamenti romani che li circondano, spesso e volentieri Asterix e Obelix fanno lunghi viaggi per l’europa del periodo romano, arrivando in Gran Bretagna, in Belgio, in Spagna, in Egitto, in Arabia e addirittura in America. E se non vanno loro dai guai, spesso i guai vengono a cercare loro, come nell’occasione delle tasse romane che si perdono misteriosamente nel loro villaggio, o nell’occasione in cui Panoramix perde la memoria per colpa di un colpo sulla testa datogli da Obelix con un suo menhir.
Le storie sono 34 pubblicate ad oggi, e anche dopo la morte di Goscinny, avvenuta nel 1977, la creatività non pare volersi fermare. Ed è un bene che sia così.
Tra le storie più belle cito: “Asterix e il Falcetto d’Oro”, “Asterix e Cleopatra”, “Asterix e i Britanni”, “Asterix e il paiolo”, “Asterix e la zizzania” e “Asterix e il Regno degli Dei”.
Passando a Lucky Luke, si cambia totalmente epoca. Siamo nell’era del Far West, in cui vinceva chi era forte coi pugni e rapido con la pistola, e le vicende qui narrate sono satiriche e umoristiche a pari livello di quelle di Asterix & Obelix, con la differenza che si concentrano più sull’america e sulla modernità, che sull’europa e le sue “strane” tradizioni, come invece avveniva in Asterix & Obelix.
Lucky Luke, inventato dal fumettista Morris (Maurice De Bevere), è un cowboy famoso per “sparare più velocemente della sua ombra”, e oltre a questo ritengo che contenga anche molte delle qualità che in Asterix & Obelix venivano divise tra i due personaggi: è scaltro, forte e agile. Non forte come Obleix, certo, ma di solito, se si passa ai pugni, è Lucky Luke a vincerla.
E’ ovvio che anche qui si parla di personaggi che rappresentano archetipi, e oltre a Lucky Luke, ci sono Jolly Jumper, il suo cavallo astuto e fedele, Rantanplan, il “cane più stupido del West”, i Dalton, quattro fratelli criminali con cui Lucky Luke ha a che fare più e più volte, e così via.
Nel fumetto compaiono inoltre una marea di personaggi famosi realmente esistiti in quel periodo, come Calamity Jane, Billy the Kid, Jesse James, Buffalo Bill, Sarah Bernhard e Abraham Lincoln. Non mancano, poi, anche avvenimenti realmente accaduti, come la stesura del Telegrafo, la nascita del Pony Express, le storie di città fantasma, nonchè “l’invasione del Klondike” o la stesura della prima linea ferroviaria.
Tra le storie che più mi sento di consigliarvi cito: “Corsa verso l’Oklahoma”, “La Città Fantasma”, “Calamity Jane”, “Filo Spinato sulla Prateria”, “Dalton City”, “Ma’Dalton” e “Daisy Town”.
Leggeteli, sia Asterix & Obelix che Lucky Luke sono fantastici e a tratti tremendamente attuali, oltre che layerizzati, ovvero nascondono qualcosa a ogni età che li si legge/vede, come se all’aumentare della nostra esperienza, anche i fumetti (e i lungometraggi presi dai fumetti), guadagnassero di significato. Ed è una cosa rara, questa.
2 – “Kimagure Orange Road“
Unico manga presente in classifica, eppure una delle più belle esperienza che ho avuto negli ultimi anni. Un intero periodo della mia vita venne caratterizzato dall’anime tratto da questo manga, e quando poi lessi il manga, sprofondai con dolce nostalgia nella mia vita adolescenziale, fatta di batti cuori, sofferenze, gioie, episodi strani, particolari e via discorrendo.
Kimagure Orange Road (tradotto viene “Capricciosa Strada degli Aranci” – gli aranci siamo noi, gli adolescenti di ogni età) è un manga d’amore, con forte punteggiatura sul comico, romantico e un tocco di magia. Protagonista del manga è tale Kyosuke Kasuga, 15 anni, che vive la sua adolescenza. Adolescenza tutt’altro che normale, dato che lui, e la sua famiglia, incluse le sorelle Kurumi e Manami, sono dotati di poteri ESP, che permettono loro di alterare la realtà in vari modi, dal far levitare oggetti a ipnotizzare le persone, e così via.
Tutto inizia quando, all’ennesimo trasferimento della sua famiglia, Kyosuke, contando i gradini di una lunga scalinata, incontra Madoka Ayukawa, studentessa dal carattere calaidoscopico, con cui si mette a discutere del numero di gradini. Il colpo di fulmine è istantaneo.
Tutto si complica il primo giorno di scuola, dove Kyosuke incontra Hikaru Hiyama, che si prende a sua volta una sonora cotta per il giovane dopo averlo visto segnare un canestro lanciato dall’estremità opposto di un campo di basket. Da lì in poi, la vita di queste tre persone si intreccia, incontra, sfila e avvicina di giorno in giorno, facendo delle loro vite una favolosa maglia a incastri, dipinta di qua e di là da eventi dettati dai poteri paranormali dei Kasuga.
Narrare la storia del manga per esteso sarebbe pura bestemmia, anche perchè tutti noi alla fine abbiamo vissuto un pò di questa storia, anche se solo a strascichi. Un’uscita che improvvisamente diventa emozionante per la presenza di una ragazza che ci piaceva, una festa tramutatasi in disastro per un nostro passo falso, il continuo corteggiarsi e scorteggiarsi quotidiano, piccoli momenti che improvvisamente diventano grandi con gesti inaspettati, sguardi incrociati, momenti di intimità inaspettati, atteggiamenti, contatti, situazioni che sono impossibili da raccontare una ad una.
Alla fine la storia di Kimagure Orange Road è una personificazione, nostalgica e romantica, della nostra vita, delle nostre scelte, del dove queste ci portano e delle persone che, intorno a noi, senza che noi lo vogliamo, facciamo soffrire e gioire (e viceversa, ovviamente) con il nostro modo d’essere. Ci insegna che ad ogni dolce sguardo equivale un sogno, che ad ogni nostro battito di cuore può, come non può, equivalerne uno nell’animo dell’altro; ci insegna che a volte basta stare in silenzio con l’altro per essere in sintonia, per vivere momenti indimenticabili, e che altre volte, invece, le parole devono uscire per evitare che si soffra o si faccia soffrire l’altro inutilmente.
Kimagure Orange Road, più che un manga disegnato in modo ineccepibile, in cui con ogni numero aumenta la bravura del mangaka, dalla regia spaventosamente vicina alla perfezione, dai personaggi secondari indimenticabili (come non ricordare Hatta, Ayane, i nonni di Kyosuke?), è questo; un dipinto leggermente surreale dell’adolescenza umana.
E concludo con una frase che, secondo me, transdimensionalmente, obliqua alle esperienze che ciascuno di noi vive personalissimamente, rappresenta al meglio questo manga.
“Da un incontro sbocciano due Amori, e tre Cuori iniziano a palpitare. Mi sembra quasi di sentire il suono dolce delle campane…”
1 – “Ultimate Comics: Spider-Man“
Cosa può toppare un manga che mi ha trasmesso così tanto? Beh, in un certo senso, non lo so bene neanche io. Fatto sta, però, che ultimamente a farmi emozionare a un livello simile durante la lettura è l’Uomo Ragno. No, non sto parlando di quella serie che ho messo al quinto posto. Ma di un esperimento Marvel nato nel 2000 dalla mente di Brian Michael Bendis e dalle matite di Mark Bagley.
Ultimate SpiderMan è una specie di reboot in chiave moderna della storia dell’Uomo Ragno. Peter Parker è un nerd quindicenne, zia May è una donna moderna nella sua tarda quarantina d’anni, e il mondo in cui ci troviamo è in rapido cambiamento, mentre deve affrontare il problema dei mutanti, umani con alterazioni nel codice genetico.
La storia di fondo dell’uomo ragno non cambia, deve anche qui vedersela con i suoi più acerrimi nemici, ma al contempo districarsi tra scuola e amici; quello che cambia è lo sfondo su cui si dipana la sua storia. Peter è un adolescente, e come tale ha i suoi amori, le sue prime esperienze, le sue prime delusioni, attacchi d ‘ira, problemi banali di tutti i giorni.
Come tale lo sento, anche se ormai la mia età si avvicina più a quello dell’Uomo Ragno tradizionale, più vicino a me, più vicino a quello che io ho vissuto a quell’età e più vicino a come io avrei voluto risolvere i miei problemi (tolti i vari Goblin e Venom di turno, ovviamente).
Peter è un adolescente che fatica a tenersi a galla con tutti i suoi affari da teenager e da super eroe. Il fantastico cast di personaggi secondari creati intorno a lui, tra cui figurano Gwen Stacy, Kitty Pride, Kong Hogan, Johnny Storm, J. Jonah Jameson e molti altri volti noti in versione “Ultimate”, lo supportano e creano situazioni sconvolgenti intorno a lui in maniera magistrale, e, la cosa più bella di tutte, è che nulla in questo universo è scontato.
La trama, difatti, seppure partendo dagli stessi preamboli della serie regolare (il morso del ragno, la morte di Zio Ben), arriva a posizioni intermedie totalmente differenti, e quindi niente è uguale all’universo standard, anche se tutto si somiglia. E’ un pò come un continuo “cosa se” che a sua volta si basa si ulteriori “cosa se”.
E’ un viaggio emozionante, ve lo assicuro, e anche il passaggio da un disegnatore favoloso come Mark Bagley a uno che ritengo infinitamente inferiore, Stuart Immonen, non hanno rovinato del tutto la saga. Ora, con il reboot (da Ultimate Spider Man, a Ultimate Comics: SpiderMan), tutto sembra più ingrovigliato di prima e la serie, spero, mi rivelerà sorprese ed emozioni a non finire in questa vita adolescenziale così super eroica.
A questa top ten vorrei aggiungere un paio di menzioni d’onore.
Anzitutto il fumetto dei Peanuts. Sarebbe quasi entrato in classifica, mi piacciono davvero tanto, ma la realtà è che ne ho letti troppo poche di strisce su di loro per poterli giudicare di per sè.
Poi ci sono dei manga che ho iniziato a leggere, ma che ancora non sono finiti e non mi sento di giudicarli. Primo tra questi è Battle Royale, seguito a ruota da Love Hina, di cui però ho visto l’anime. Ve ne parlerò con più tempo, ora che la Top Ten dei fumetti è stata fatta, posso parlarvi di quanti fumetti mi piace.
Piccola menzione d’onore va anche a Pinky, fumetto che adorai quando da piccolo lessi “Il Giornalino”, demenziale al punto giusto e sempre divertentissimo.
Ma ora veniamo a voi. Leggete fumetti? Vi ritrovate in queste mie scelte, anche se magari non in queste esatte posizioni? Vi ho stimolato a leggerne qualcuno? Avete qualche consiglio in campo fumettistico?
Vi attendo numerosi! 🙂
26 giugno 2010 alle 10:20
ciao, personalmente io avrei diviso la classifica perchè mettere insieme fumetti italiani, marvel e manga secondo me non ha molto senso, magari sarebbe meglio una top 5 di ogni categoria 🙂
ho notato inoltre che hai inserito un solo manga nella lista (stupendo comunque *-*) e io essendo appassionato di questo genere non posso che consigliarti di recuperare alcune degli manga migliori come : Death Note ( l’anime italiano è inguardabile ma il manga è infinitamente migliore) Claymore (molto bello anche l’anime) fullmetal alchemist (cambia totalmente dall’anime) mushishi, e se ti piacciono gli shonen anche Hitman reborn, one piece e D.gray man ^^
27 giugno 2010 alle 12:04
Guarda, fondamentalmente hai ragione, però c’è un problema: molto probabilmente non sarei arrivato neanche a 5 BELLI di ogni genere.
Di comics ne ho seguiti davvero pochi nella mia vita, oltre all’Uomo Ragno, Ultimate Spider-Man e, quando ero piccolo, Silver Surfer e Tartarughe Ninja, di fumetti in stile “supereroe americano” non ne ho seguiti con regolarità. Avrei potuto mettere SpiderMan Collection, se proprio, però sono tre volte l’Uomo Ragno, mi sembrava ridondante.
Fumetti Italiani, anche qui arrivare a cinque sarebbe stato difficile. Si, c’era tutto lo zibaldone di fumetti letti sulle pagine de “Il Giornalino”, ma sono spesso episodici e raramente all’altezza di questa mia Top Ten. Anche di Vauro ho lette parecchie striscie, ma classificarle fumetti, non sò…
Di manga pure ne ho letti relativamente pochi, e pochi meritano di entrare in classifica. Love Hina? Ho letto ancora troppi pochi numeri. Air Gear? Non è da classifica! Inferno & Paradiso? Non è da classifica. Oh Mia Dea? Ho letto troppi pochi numeri. Battle Royale? C’è scritto nel testo. Il manga di Zelda? Ancora devo finire di leggerlo… Sin? Letto troppo poco…
Ammetto che probabilmente i manga migliori me li sono saltati, e che, in generale, non sarò di sicuro il più avido lettore di manga del mondo, proprio per questo però una classifica di “Migliori 5” non sarei riuscito a farla.
E poi, Asterix & Obelix e Lucky Luke in che genere avrei dovuto metterli? °_°
Comunque ti ringrazio per i tuoi consigli di manga.
Death Note mi incuriosisce da un bel pò di tempo, e penso che appena finisco di prendere Battle Royale (mancano 7 numeri), recupererò quello.
Claymore non lo conosco, di che parla e quanto è lungo (ovvero, quanti numeri sono usciti? Continuano ad uscirne?)?
FullMetal Alchemist pure l’ho sentito nominare da più di qualcuno, non ho mai approfondito comunque, stesse domande di sopra, di che parla e quanto è lungo da seguire?
Mushishi invece non l’ho mai sentito nominare, che è?
One Piece lo conosco, di fama più che di vederlo o leggerlo, l’idea mi interessa, ma mi pare una di quelle serie infinitamente lunghissime che non riuscirei minimamente a seguire. Hitmen reborn e D. Gray man mi sono nuovi…
Attendo risposta! 🙂
28 giugno 2010 alle 12:16
rieccomi qui ^^
allora per quanto il discorso della classifica ho capito il problema, ho notato comunque che stai iniziando molti manga quindi in futuro potresti magari farne una riguardante solo quest’ultimi….
riguardo hai manga che ti ho consigliato:
claymore può essere considerato un Berserk al femminile (non so se lo conosci) brevemente è un manga di combattimente molto “adulto” ambientato nel medioevo e sceneggiato veramente bene te lo consiglio vivamente, dovrebbero essere attualmente 17 volumi ma è ancora in pubblicazione
fullmetal alchemist è una manga fantasy incentrato sull’alchimia, i disegni sono ottimi e se ti capita ti consiglio di reperire anche l’anime e il film che trattano una storia parallela diversa dal manga, se non sbaglia il manga è composto da 23 volumi ed è finito mentre l’anime sono 51 + film
mushishi è particolarissimo, non ha una trama ben specifica ma tratta delle storie di un uomo che gira per il giappone antico risolvendo alcuni casi ispiegabili in cui sono coinvolti degli esseri chiamati mushi, non c’è un evoluzione della trama ma ogni storia è a se. personalmente lo trovo fantastico perchè ogni storia rimanda a concetti quasi filosofici e fa molto riflettere, non è manga per tutti ma se ti piace lo adorerai ^^.
di questo manga non ho letto i fumetti ma ho visto l’anime che puoi trovare qui in versione blu ray: http://www.karanaze.netsons.org/forum/index.php?board=62.0
per quanto riguarda one piece hitman reborn e d.gray man sono serie effettivamente molto lunghe, one piece se non sbaglio è arrivato al 60° volume, però tra i tanti shonen che ci sono questi sono quelli che mi hanno colpito di più. un avvertimento per hitman, i primi 5-6 volumi non sono propriamente di combattimenti ma seguono più uno stile comico tipo ranma 1/2 e potresti trovarli noiosi, ma al 7 volume inizia la storia vera e ti assicuro che da quel punto non ce la farai più a smettere di leggerlo ^^
approfitto per consigliarti qualche nuova serie (anime stavolta), sono tutte un pò di nicchia ma meritano veramente:
Byousoku 5 centimeter: è un film diviso in 3 parti della durata complessiva di circa 1 ora e mezza, la prima volta che l’ho visto mi è rimasto talmente impresso che lo sto consigliando a chiunque, la trama è abbastanza semplice, tratta di due bambini ragazzi innamorati che per vari eventi vanno a vivere in 2 città diverse continuando però a pensare l’uno all’altra, quello che colpisce di più non è la trama in se ma tutto quello che c’è intorno, la grafica http://kuro.hanyuu.net/image/a5354928cd5a7fabadbf89bab7ed40c5/Konachan.com%20-%2034177%20byousoku_5_centimetre%20shinkai_makoto.jpg , le musiche, l’atmosfera.. diffice spiegarlo a parole, bisogna vederlo, cerca assolutamente una versione in alta qualità perchè vederlo in streaming ad esempio è un oltraggio xD
Eden of the east: serie nuovissima del 2009 con ottimi disegni ed una sceneggiatura che definire pazza è poco..sono solo 11 episodi e 2 film quindi scorre via anche molto velocemente, consigliatissimo ^^
welcome to nhk: storia surreale di un hikikomori (quei ragazzi giapponesi che si chiudono per anni in casa per paura del mondo esterno) e degli eventi che lo porteranno a “guarire” quasi del tutto da questa situazione, personalmente l’ho trovato stupendo perché parla di molti degli aspetti più scomodi e nascosti della vita in giappone, la storia comunque non risulta pesante ma anzi è molto divertente in alcuni punti e le puntate scorrono abbastanza velocemente ^^
per ora ho finito, cerca di recuperare assolutamente queste serie perché sono veramente tra le migliori prodotte in giappone negli ultimi anni, fidati di chi ne ha viste centinaia xD
2 luglio 2010 alle 18:17
Allora Claymore osservo prima quanti numeri sono in totale, poi decido se prenderlo o meno, non conosco Berserk, ovvero, solo per sentito dire.
FullMetal Alchemist non mi sembra troppo lungo, soldi e ristampe permettendo vedrò di procurarmelo.
Mushishi mi sembra intrigante, mi informerò sul manga e mi sa che l’anima l’ho già inserito nella mia “Will see” list su MyAnimeList.
Gli anime che mi consigli mi sembrano tutti validissimi, proverò a vedermeli tutti.
In ogni caso spero di rivederti quando farà la mia Top Ten sugli anime! 🙂
27 giugno 2010 alle 11:59
Bene, bene, bene….
un pò m’aspettevo che avessi messo USM al primo posto (anche se ora dovrei siglarlo UCSM, ma preferisco comunque l’ormai standard USM), anche perchè piace tantissimo anche a me….
In quanto a KOR non m’aspettavo il secondo posto, anche perchè a dirla tutta Love Hina rivaleggia molto, e trovo che in quanto a consquansialità di storia si logliore di KOR, anche se ovviamente descrivono ambiti diversi, vista la differenza d’età dei personaggi…
Poi Luky Luke e Asterix &Obelix non li conosco un granchè come fumetti, ma piùttosto come cartoni animati, e anche quelli li ho visti quando ero ancora un nanerottolo quindi i ricordi non sono freschissimi (specie per quel che riguarda il primo)…
Poi L’Uomo Ragno… vabbè……
sostengo la tua tesi…..
Dylan Dog.. non avrò letto tantissimo, ma li periodo che avevo iniziato a leggerli non smettevo più, come probabilmente ricordi…. Belli, belli!!!
OotS.. mi hai fatto leggere qualcosa e raccontato altro.. ma non è che lo conosco…. quondi posso dire che quel che conosco è divertente.. ma non posso comunque giudicare in alcun modo…
Poi i tuoi posti 10, 9 ed 8 non li ho praticamente mai letti…..
Battle Royale mi sta continuando a piacere….. anche se purtroppo esce un numero ogni due mesi…. (qualcuno saprebbe dirmi quanti numeri sono in totale??)
I Peanuts a me piacciono tanto!! XD
E Pinky … boh….. non lo conosco……………..
FINE
😛
2 luglio 2010 alle 18:19
Love Hina è fantastico, ma ho visto solo l’anime, ecco perchè ho escluso il manga.
Lucky Luke e Asterix&Obelix dovresti leggerli invece, sono belli e divertenti ( e miglioreresti il tuo tedesco!) 😉
Sono 15 numeri in totale di Battle Royale, spero di parlarne presto anche su queste pagine virtuali. 🙂
29 giugno 2010 alle 22:32
Lungo articolo, ci ho messo un bel po’ a leggerlo tutto!
Lasciando stare che comics e manga sono due cose profondamente diverse e che, a mio parere, non avresti dovuto mischiare, come saprai non sono più un lettore, ma ecco comunque la mia opinione in merito:
10) Questo l’ho sentito nominare, chissà dove e come, in un lontano passato. Sembra simpatico, anche se il genere non mi ha mai attirato…
9) Oh Topolino lo conosco bene. Da piccolo non mi perdevo un numero, e penso che ciò sia durato ALMENO fino ai miei 10 anni, mi ero anche abbonato ma poi ho lasciato stare perché, quando lo si fa, spesso i numeri non arrivano o arrivano in ritardo, facendoti spendere comunque di più in entrambi i casi (“oddio non è arrivato il Topolino? lo devo andare a comprare”). Ora come ora non saprei dire cosa mi piacesse, ma era una lettura piacevole, e anche se i miei personaggi preferiti erano soprattutto Paperino e Pippo (specie nelle loro versioni supereroistiche), cercavo di non lasciar correre nemmeno una storia.
Comunque PKNA era un gran fumetto, mi sorprende che tu non l’abbia nominato 😀 .
8) Lasciando perdere che ho sempre trovato interessante solo l’Inferno per quanto riguarda la Divina Commedia, l’idea di leggerlo a fumetti non mi ha mai attratto, nemmeno quando ho letto che Go Nagai ne aveva fatto un manga. Passo oltre…
7) Ahaha questo lo conosco, dovrei averne i primi numeri, passati eoni orsono da un amico appassionato di D&D, e pur non essendo un esperto del giocare di ruolo, ne sapevo abbastanza da trovarli divertenti.
Giocare di ruolo è parecchio divertente, avrei voluto farlo molto di più nella mia vita, ma purtroppo bisogna anche trovare delle persone consenzienti, e ciò è praticamente impossibile. Trovo sia stato una specie di miracolo aver avuto occasione di giocare per intero una storia in Vampire: The Masquerade; ma è successo in bei tempi che non torneranno più.
6) Ero molto scettico riguardo questo fumetto, ma un paio d’anni fa ebbi occasione di leggerne qualche numero e nonostante non ne abbia mai direttamente acquistato uno, si è sempre rivelata una lettura veramente interessante; in mancanza d’altro da fare, s’intende.
5) Come non conoscere Spider-Man? Personalmente ho sempre apprezzato il personaggio, e la versione animata (The Animated Series) era veramente ben fatta per l’epoca, ricordo anche di aver finito il videogame per SNES da esso tratta. Quella roba con l’Uomo Ghiaccio e Stella di Fuoco l’ho sempre trovata fin troppo trash, anche se per un qualsiasi bimbo piazzato di fronte alla tv era meglio che niente.
Mai letto il fumetto comunque, mai avuto occasione, e dubito me ne interesserò mai.
4&3) Mai provato interesse per Lucky Luke, anzi persino il cartone non mi ha mai preso, probabilmente a causa dell’ambientazione con la quale sono poco affine. Asterix & Obelix non credo di averlo mai letto, ma la serie animata la gradivo abbastanza, per quel poco che ricordo.
2) Ci ho messo un po’ a capire che fosse il manga da cui è stato tratto l’anime conosciuto in Italia come “È quasi magia Johnny”. Bhe che dire…ricordo poco e niente di questo, a parte la sigla. È il genere di storia che non ha mai avuto alcuna attrattiva su di me, piena di situazioni sentimentali adolescenziali che, probabilmente a causa della mia adolescenza saltata, non ho mai capito o apprezzato. A volte riesco a farmi appassionare dagli shojo per via degli elementi soprannaturali annessi, come ad esempio i poteri paranormali qui presenti; ma questo in particolare non l’ho mai seguito con sufficente attenzione.
1) Oh…bhe…ammetto che mi hai sorpreso. Credevo che i fan Marvel non apprezzassero le versioni Ultimate. Comunque ho letto solo un numero di questo fumetto, se non sbaglio quello dove Mary Jane muore in un’esplosione aerea; non ricordo altro, ma è chiaro che queste immense saghe sono da valutare nel loro insieme. Devo dire che i disegni mi piacciono parecchio comunque.
Ah…di Battle Royale ho visto il film, presumo che la storia sia più o meno la stessa.
2 luglio 2010 alle 18:26
Sul perchè ho unito le due liste ho già discusso.
Di Topolino non ho mai seguito le versioni supereroi, per questo non le ho citate. Mi stuzzicano, ma alla fine non le ho mai prese in mano.
I fumetti della Divina Commedia sono davvero belli invece, se ti piace l’humor italiano provali. 🙂
Giocare di ruolo non è impossibile, qui sono coinvolto in una (presto due) campagne di D&D, gioco live a Vampiri: The Masquerade e tengo due GdR via MSN (di cui uno freezato, probabilmente farò un reboot). Le possibilità ci sono, magari ti introduco nella cricca dei giocatori di ruolo via MSN! 😉
Argh, “E’ quasi magia Johnny” è un obbrobrio, colpa va alla censura spudorata che Italia 1 ha fatto all’anime originale. Vediti l’anime originale edito da Yamato e capirai..o anche no, vista la tua “adolescenza saltata”, frase che leggendola mi ha fatto davvero dispiacere…
Beh, io l’apprezzo, non so cosa ne pensano gli altri, ma a me piace. E comunque MJ non muore in nessuna esplosione aerea, quello era nella timeline originale, e non è neanche morta (ovviamente!), quindi tralasciamo. 🙂
Io invece il film di BR non l’ho visto, ma dicono sia bellino…
3 luglio 2010 alle 15:12
Giocare di ruolo via Messenger? Perché no, una volta giocavo di ruolo su ExtremeLot che è via chat…
Anche a me dispiace per l’adolescenza, ma vabè ormai è andata così 😉
Dimenticavo di consigliarti 20th Century Boys, l’unico manga che mi abbia spinto al punto di leggere seriamente. Una delle trame migliori che abbia mai visto in qualsiasi media.
Ah e aggiungimi su MAL, non sapevo ci fossi anche tu 😀
http://myanimelist.net/animelist/Dunther
5 luglio 2010 alle 19:32
Eh, se sapessi come ci si aggiunge lo farei pure…
6 luglio 2010 alle 01:42
Profilo ( http://myanimelist.net/profile/Dunther ), “Send Friend Request”, dai mica è macchinoso XD
21 gennaio 2011 alle 16:13
Eheh ti conosco proprio bene, prima e seconda posizione erano palesi 😀
Comunque quotone per Fullmetal Alchemist.. vale davvero la pena leggerlo!
L’anime Fullmetal Alchemist: Brotherhood è decisamente più fedele al manga.. sono 64 episodi, te li consiglio!
21 gennaio 2011 alle 20:08
Okay, accodo alle cose dettemi da Dunther a tal riguardo! =)
25 gennaio 2011 alle 18:05
Sto guardando Brotherhood di questi tempi e comincio a capire perché sia così ben valutato…
21 gennaio 2011 alle 16:16
dimenticavo Dylan!!
Ti do ragione su tutto, è un fumetto grandioso.. anche io non apprezzo tanto la continuity “non rispettata”.
A volte ti senti perso..
5 febbraio 2011 alle 13:44
Eh, già, però i personaggi sono fantastici tutti!
O quasi! 😉
28 gennaio 2011 alle 00:05
1. Slam Dunk
2. GTO
3. Battle Royale
4. Kami.Kaze
5. Death Note
In vita mia ne ho letti e ne leggo a decine e decine ogni anno…ma questi sono quelli che mi sono rimasti dentro, che regolarmente rileggo, perchè sono opere d’arte. Sono libri, sono poesie, insegnamenti di vita.
Sinceramente poi, non comprendo cosa troviate di interessante in Full Metal Alchemist. Secondo me è un manga mediocre, un shonen per ragazzini e fin troppe volte mi sono dispiaciuto di averlo iniziato. Fortunatamente finisce tra un paio di numeri. Magra consolazione.
5 febbraio 2011 alle 13:43
Slam Dunk, mi spieghi cos’è? 🙂
Non conosco neanche GTO e Kami.Kaze, se hai tempo spiegami anche questi due, il primo mi interessa di piùì, mi sa di basket! 😀
Battle Royale lo sto prendendo, ero arrivato al numero 7 poi ho abbandonato, prima o poi lo riprendo in mano! 🙂
Death Note lo sento nominare ovunque, prima o poi recupero anche quello! 🙂
30 gennaio 2012 alle 00:01
la top ten stilata denota una tale ignoranza del mondo dei comics, dei manga e della bd che mi vengono i brividi
30 gennaio 2012 alle 12:33
Il tuo commento denota/denuda una tale ignoranza del concetto di “classifica personale”, che mi vengono i brividi.
18 febbraio 2012 alle 22:26
Ciao, complimenti per aver stilato la classifica motivando ogni singola posizione (l’aspetto che conferisce qualità alle preferenze e che fa discutere di qualunque graduatoria si parli).
Splendido il fumetto di Asterix: per le avventure e l’ironia con cui vengono raccontate. Di Topolino anche io preferisco le avventure con Paperon De Paperoni e Paperino: assolutamente divertenti… E poi Paperon De Paperoni non è sempre quell’avaro che sembra, ma è capace anche di dimostrare un cuore… d’oro…
Personalmente mi piace molto Tex ma ho amato tantissimo (è uscita in questi giorni la nuova ristampa, in edicola un volumetto con i primi due numeri della mitica serie) “Il Piccolo Ranger”. Il protagonista Kit Teller è un adolescente adottato dai Ranger del Texas e vive con loro nel forte. Durante la saga cresce fino a diventare un giovane adulto (il fumetto inizia verso la fine degli anni 50 e termina, purtroppo, nel 1985).
Un fumetto da far conoscere, almeno credo, ai più giovani: perchè emergono i sentimenti migliori, come quello della lealtà (Kit Teller per gli indiani è “Coltello Leale” se non ricordo male), dell’amicizia (in particolare con i pard del “Piccolo Ranger”, in particolare il mitico Frankie Bellevan, tanto capace e coraggioso quanto simpatico, ma anche con gli altri protagonisti incontrati nelle storie o nel forte), non c’è mai violenza gratuita o comunque forzata (Kit non picchia mai, che io ricordi, un prigioniero come invece fa Tex Willer per farlo parlare), e tante avventure che forse oggi, al lettore moderno, appariranno un po naif ma che mi facevano davvero sognare…
Ti posto il link qualora ti abbia incuriosito su questa vecchia ma intramontabile serie ora nuovamente in edicola
http://www.ifedizioni.it/if/index.php?option=com_content&view=article&id=135:il-piccolo-ranger&catid=34
Invece in questo video di you tube trovi, a partitre dal secondo 19, tutte le copertine originali
Poi, ma lo leggo saltuariamente (ovvero negli albi speciali), mi piace anche Martyn Mistere.
Infine ho comperato tutta la mini serie di Brad Barrow (una storia alternativa: ovvero la terra negli anni 50 subisce una devastante invasione aliena, ma Bred Barrow riesce a sconfiggere il nemico…). Adesso stanno uscendo degli speciali ogni 6 mesi (mi pare) che sono il proseguio della storia con il nostro mondo che è tornato quasi alla normalità… Devo dire serie della Bonelli molto bella…
In ultimo: non amo molto i fumetti americani ma ho adorato i film di Superman. Molto belli anche quelli riguardanti l’Uomo Ragno e gli X Man (con predilezione per l’attrice che fa la mutante eh, eh,eh,…) mentre da piccolo vedevo i telefilm di Hulk e Batman.
Il cartone animato giapponese che ha segnato di più la mia infanzia è stato Glodrake. Non ho mai letto però i Manga.
La mia classifica storica personale è
1) Il Piccolo Ranger
2) Tex (attualmente il numero 1)
3)Topolino (su tutto il mensile Paperino)
4) Asterix
5) Martyn Mister
19 febbraio 2012 alle 00:06
Interessante la tua classifica personale, e si, concordo sul tuo commento di apertura (che risponde anche a quanto lasciato scritto da “work”), le classifiche personali possono e devono esistere, ed ovviamente essere motivate. Questo era anche uno dei miei intenti nello stilare questa classifica personale, in cui non ho mai detto di essere il “DIO DEL FUMETTO”, ma l’ho stilata semplicemente poichè, scrivendo questo blog, prima o poi sarebbe inevitabilmente capitato di dire “x è meglio di y perchè” o “z non mi è piaciuto quanto q poichè”.
Venendo a te, Martyn Mistere è indubbiamente un personaggio davvero interessante, e per quanto col tempo ho poi preferito l’accoppiata Dylan/Groucho a quella Martine/Jawa, anche gli albi del Detective dell’Impossibile non di rado m’inducono in tentazione.
Asterix, come già detto da te e da me, è fenomenale, e più ci ripendo e più mi rileggo gli albi (o mi vedo i lungometraggi a fumetti) e più penso che le loro opere sono dei piccoli “Piccoli Principi”, capaci di mostrarsi a strati, con nuove parodie e satire che si svelano con l’aumento della propria età.
Topolino, beh, oltre alla sua valenza storica, riesce a intrattenere grandi e piccini ormai da oltre mezzo secolo, non credo ci sia bisogno di aggiungere altro. E, si, le storie con Paperon de Paperoni sono DECISAMENTE le migliori. (Ed anche i suoi cartoni animati lo erano!)
Tex, ah, Tex. E’ una vicenda un pò strana quella tra me e Tex. Presentatomi da mio padre in piena età “Lucky Luke” (la mia infanzia è andata molto a fasi, c’era Captain Planet, prima c’erano i Power Ranger, prima ancora Lucky Luke, prima ancora Asterix, prima ancora i dinosauri e solo la mia ragazza sa cosa c’era prima di quelli XD ), il caro babbo me lo presentà come “il Lucky Luke italiano”. Beh, non aveva tutti i torti, come il buon Lucky, si vestiva con maglietta gialla, foulard rosso e jeans, quindi le cose coincidevano. Ma poi, forse proprio perchè presentatomi come altro Lucky Luke, e poi così diverso, i suoi fumetti non mi hanno mai davvero preso. E da allora mi sono iniziato a distaccare del genere Western.
Il Piccolo Ranger, proprio per questo credo, non l’ho quindi mai sentito nominare prima, e per quanto QUESTA copertina non mi è nuova, dubito di aver mai letto qualcosa su di questo personaggio. Il video, purtroppo, non me lo apre perchè YouTube in Germania (dove vivo attualmente) viene parzialmente bloccato dalla GEMA per i contenuti musicali presenti nel video. E questo è anche il motivo per cui, nonostante un pò di interesse me lo hai svegliato, dubito riuscirò a recuperare questi albi in fumetteria prossimamente. Ciononostante, grazie del link, l’ho letto con piacere. Se ti piacciono storie western, tra l’altro, nel Weakly Hobbyt 53 che esce domani, parlo brevemente di Western Kid, personaggio Marvel di ambientazione Far West, che personalmente non ho mai letto prima.
Tu lo conosci per caso? =)
24 febbraio 2012 alle 17:18
Ciao
Intanto grazie per l’approfondita risposta alle mie considerazioni e grazie per aver guardato il link segnalatoti.
Ti dirò: il fumetto western della marvel che mi hai segnalato non sono riuscito a vederlo nell’edicola del paese dove abito. In realtà, come avrai capito dalla lista che ho scritto non amo molto i fumetti americani. Trovo che gli albi sia della Marvel che della DC siano brevi, pieni di immagini ma con poco contenuto: in altri termini si leggono molto velocemente e poi per seguire una storia spesso bisogna prenderne altri che escono contemporanemaente in più testate.Invece i fumetti italiani hanno delle storie complesse ma che si esauriscono nei volumetti di quella serie (e sono storie che ci va tempo a leggerle tutte e bene).
Faccio un’eccezione pe r due volumi ch ho integrali (non so se sono una raccolta unica): Superman vs Aliens e Batman vs Aliens… Veramente mitici.
Poi, nella lista che ho fatto ho dimenticato di posizionare (ma ne ho parlato nella lettera) la mini serie Bonelli di Brad Barrow (ovvero l’invasione aliena nella Terra degli anni 50). Finita la miniserie adessso, ogni sei mesi, escono degli speiali davvero imperdibili dove la storia prende interessanti pieghe post conflitto dei mondi…
Infine: con la Gazzetta dello Sport sta uscendo la ristampa della saga PK ovvero un Paperinik che nulla ha a che vedere con il Paperinik classico ma pare un supereroe alla Batman: combatte contro gli alieni, congiure di scineziati pazzi, vi sono persino sbalzi temporali… PK è nato in Italia, dalla Disney Italiana (come d’altronde Paperinik in origine): devo ammettere che le storie sono ricche di fantasia, avventura, fantascienza, termini complicatissimi…. Ma mi chiedo: cosa c’entra questo Paperinik con il Paperinik della tradizione? Nulla ma pare, dalle vendite e da questa ristampa, che il lettore ne sia affascinato. Ed anche io, che non lo avevo mai acquistato prima, ho acquistato i primi tre albi integrali di rIstampa (che propongono storie integrali, tre per albo, con un numero che supera le 200 pagine)
10 marzo 2012 alle 17:45
I fumetti americani sono sicuramente una categoria molto particolare di fumetti, con forte enfasi sulla parte artistica fumettistica, e meno (ma non nessuna) focalizzazione sulle storie. Ci sono albi Marvel che hanno storie bellissime, e albi che sono da facepalm.
L’albo che avevo segnalato era contenuto in una raccolta, infatti, che dubito tu riesca a trovare (Spider-Man Collection 35), ma credo che il personaggio Western Kid sia stato pubblicato anche in italia (anche se dovrei andare a verificarla, questa cosa).
Paperinik mi ha stuzzicato, ma non mi sono mai messo a leggerlo seriamente, e come già detto, visto che al momento non risiedo in italia, il mio panorama fumettistico si basa su roba vecchia che mi sono portato o ciò che esce qui in Germania.
11 Maggio 2012 alle 15:45
non potevi essere + errato….One Piece??Dragon Ball??Naruto??….-_-“
13 Maggio 2012 alle 13:05
Mi tocca ripetermi ancora: questa è una classifica PERSONALE. =)
Dal momento che non ho letto nè One Piece, nè Dragon Ball nè Naruto, non potevo metterli in classifica. One Piece e Naruto, personalmente, mi interessano come lettura, solo che ad oggi il tempo di impegnarmici non l’ho avuto. Dragon Ball è una storia che mi interessa molto meno, personalmente, e dopo aver visto qualche puntata dell’anime, la voglia è solo diminuita.
Se ti va, stila la tua di classifica personale e consigliami qualche manga/fumetto/comic, sono sempre aperto a nuove storie e nuovi disegnatori! =)
23 Maggio 2012 alle 17:12
Saranno anche buoni nel loro genere, ma non è di certo quanto di più profondo puoi trovare in giro.