Strano che ad aprire un topic del genere sia proprio io, che di norma non spasimo per il genere action. Li trovo noiosi e ignoranti. Eppure ogni tanto qualcuno riesce a far breccia nel mio cuore.
Prima Traivs con il suo stile scanzonato e sopra le righe, e ora questa bellissima e dannatissima strega.
Come molti di voi sapranno, Bayonetta è l’ultima nata in una famiglia che annovera illustri pargoli tra la sua prole.
Figlia di Platinum/Ex clover, mi sono avvicinato a sto gioco proprio per vedere se dopo il non proprio apprezzato MadWorld, Kamiya, Mikami e Soci sarebbero riusciti a tirare fuori dal cilindro perle del calibro di Viewtiful Joe, Devil May Cry e Okami.
E non sono rimasto affatto deluso!
Un comparto stilistico volutamente esagerato, Kitsch, volgarmente osè e totalmente fuori di parametro, si amalgama con un gameplay vario e profondo, impreziosito da una protagonista il cui nome, per chi scrive, dovrebbe venire impresso negli annales della storia dei videogames con le pallottole.
Lontana dai soliti clichè di eroine, buoni sentimenti felici e contenti delcalibro di Lara Croft, lontana dalla rivoluzione sessuale firmata Samus Aran, Bayonetta potrà apparire come il classico personaggio tutto fan service, curve e niente carattere per videogiocatori repressi sessualmente.
Invece lo spessore che dimostra già dopo le prime ore di gioco è paragonabile solo alla lunghezza della sua chioma demoniaca che ne ricopre le curve, e all’occorrenza si trasforma in giganteschi mostri che farebbero impallidire persino l’inferno.
Ed è proprio per quest’ultimo che siamo schierati durante tutto il corso dell’avventura. Chiamati in causa a sterminare l’esercito celestiale che il paradiso ci manderà contro, saremo chiamati a padroneggiare vari tipi di armi, dalla pistole simbolo della protagonista, alle più esotiche katane, fruste e pattini di ghiaccio, collocabili persino nelle gambe(!).
Il tutto ovviamente accompagnato anche dal solito repertorio di combo corpo a corpo, schivate, bullet time, attacchi magii che evocheranno strumenti di tortura e persino le armi dei nemici caduti.
tutte queste risorse combinate fra di loro offrono una serie di possibilità quasi infinite alla nostra anti eroina, che dovrà ricorrere a tutta la sua forza e grazia per cercare di sterminare orde di nemici nel modo più stiloso, rapido e indolore possibile per guadagnare l’agognato platino lungo i vari versi che compongono i vari capitoli dell’avventura principale (qualcuno ha parlato di sfide extra?).
Una vera chicca da giocare, guardare, ascoltare (il remix di “fly me to the moon” è destinato a soggiornare a lungo nelle vostre teste) e capire.
Anche perchè su gente come il sottoscritto, sentire il mercante dire “what did you buying” e commentare in seguito “mi sento come un personaggio di un videogioco”o blaterare in proposito di una motosega nel braccio;
vedere che la protagonista in forma animale al suo passaggio lascia dietro una scia di fiori come un’antica divintà shinto;
notare che che il calcio in aria è proprio come quello del super eroe più amato della storia del cinema e che le movenze di ballo ricalcano quelle di Vanessa Z. Schneider, non ha prezzo.
Per tutto il resto ci sono le aureole degli angeli.
17 agosto 2010 alle 14:13
Che Bayonetta fosse spettacolo, me lo aspettavo all’incrica dopo il primo video gameplay che ho visto.
Che appassionasse te, me lo aspettavo molto meno.
Io il genere action puro e crudo, come lo si vede in Devil May Cry e God of War, non lo disprezzo quanto te, anche se sono abbastanza convinto di quel che scrivi in apertura, che è un genere “ignorante”. Ma ci sono sempre le eccezioni.
Non ho ancora giocato Bayonetta, un giorno mi prenderò un XBox S e lo proverò, ma sul fatto che sia un gioco appetitoso ora non ci sono più dubbi.
E magari prima o poi riesco anche a mettere le mani su P.N. 03, giocare Okami, Mad World e Viewtiful Joe 2.
17 agosto 2010 alle 23:04
L’altro giorno si discuteva con degli amici su come sia profondamente diverso un gioco di impostazione giappanza da uno tipico americano.
Questo perchè sostenevano che non mi ero potuto comprare un’xbox per questo e blaxblue, tirandomi fuori halo, gears of war e splinter cell
22 agosto 2010 alle 17:45
Fa piacere vedere che ti stai dilettando con questo particolare esempio di hack ‘n’ slash. Fin dai primi video è stato uno di quelli che mi ha ispirato di più, ma purtroppo sembra che, forse a causa del fattore “novità”, sia stato perlopiù snobbato dalla massa di giocatori comuni, che preferisce buttarsi a pesce su un Devil May Cry, God of War o persino Dante’s (brrr) Inferno a caso.
Inutile dire che mi piacerebbe tantissimo poterlo giocare…