Questa settimana abbiamo l’onore di proporvi un articolo di Wanicola! =) Il nostro sfuggente GameStop-pista ci parlerà di Taxi Driver. Il sommario di questa puntata è il seguente:
- Taxi Driver;
- Punisher: War Zone;
- Lost – Prima Stagione;
- Beat Hazard.
Taxi Driver (A cura di Wanicola)

“Solo adesso mi accorgo quanto lei assomigli a tutti gli altri. Fredda e insensibile. Ce n’è tanta di gente così, specialmente le donne. Sono tutte uguali.”
Parole che migliaia di noi avranno pensato almeno una volta. Al di la della storia della volpe e dell’uva, già a questo punto l’immedesimazione è alle stelle. Quello che segue sarà un’escalation di momenti topici, alcuni impressi a fuoco nella storia del cinema. E’ incredibile come una delusione in una vita che va già di suo male, sia in grado di cambiarti, di darti quella forza mista a follia in grado di farti andare avanti, soprattutto quando pensavi che tutto avesse perso di significato.
“Ah si certo, ah ah… Vaffanculo figlio di puttana, ti ho visto arrivare sai, pezzo di merda, avanti, avanti su, io non mi muovo, non mi muovo dai, prova a muoverti tu, e muoviti… Non ci provare stronzo. Ma dici a me? Ma dici a me? … Ma dici a me? Ehi con chi stai parlando? Dici a me? Eh, Non ci sono che io qui. Di’, ma con chi credi di parlare tu? Ah si è e, va bene…”
Scena incredibile (tra l’altro neanche compresa nel copione originale) nel quale non ho faticato molto a vedere la mia faccia in quello specchio, e io ho sempre avuto una passione per le bocche da fuoco e l’idea di farmi un porto d’armi.
per poi decidere di togliersi la vita. Peccato che i proiettili siano finiti. Non resta dunque che tornare alla vecchia e monotona esistenza di tutti i giorni. Quella di Travis e Iris è una relazione che non può funzionare, ma almeno lei ha ripreso in mano le redini della sua vita e uno psicopatico che sarebbe potuto essere un assassino uccidendo il presidente ora è un eroe metropolitano.

La Vendetta ha un Nome. E non è V!
Punisher: War Zone (A cura di Celebandùne Gwathelen)
Oh, boy, where do I begin?
Io e mio fratello, inutile negarlo, siamo Marvel fan, e per quanto siamo dei fan piuttosto critici – ultimamente non ci piacciono un sacco di scelte editoriali – ci siamo comunque affezionati ai personaggi principali dell’Universo Marvel e quindi cerchiamo di seguirli come possiamo.
Tra queste cose, quindi, c’è anche la voglia, se non di possedere, almeno di conoscere i film dei personaggi princiapli Marvel. Dopo averne visti alcuni (come Spider-Man, gli X-Men, Daredevil, ve ne parlerò col tempo), e in particolare, dopo aver apprezzato The Punisher, abbiamo deciso di recuperare anche Punisher: War Zone, film mai approdato nelle sale cinematografiche italiane, fortunatamente rilasciato in DVD.
Pieni di speranze iniziamo a vederlo; la trama è semplice, e riprende con le origini del Punisher già raccontate (non è quindi un reboot, ma neanche un seguito diretto, visto che il cast e le scene mostrate nei flashback sono diverse da quelle del primo film), concentrandosi su una nuova storia, che vede Punisher tornare a…credo New York per mettersi tra due famiglie di mafiosi che si stanno prendendo per capelli, ovviamente spargendo sangue innocente nel frattempo. In una sua retata uccide quasi tutti i membri di queste famiglie, eccetto Bobby il Bello, che però viene terribilmente mutilato cadendo in…una specie di frullatore di bottiglie di vetro. Probabilmente in quello che dovrebbe essere un…impianto di riciclaggio. In ogni caso, durante questa retata il Punisher uccide, senza saperlo, un agente dell’FBI infiltrato, e ovviamente si sente in colpa per questo; vuole ripagare la famiglia con i soldi rubati ai mafiosi, ma la moglie lo minaccia con una pistola e gli chiede di andarsene da casa sua.

Avete tre tentativi per indovinare chi è la fonte di comic relief del film da questa foto
Il caso vuole che Bobby il Bello, ora con un viso nuovo, che un chirurgo plastico…ha praticamente rovinato (perchè i vetri hanno distrutto muscoli facciali e ANCHE LE OSSA del viso), rendondolo orribile e facendogli dire che “Bobby il Bello è morto, ora esiste…Puzzle!”. Dicevo? Ah, si, Puzzle vuole vendetta, sia sul Punisher, sia sulla famiglia dell’infiltrato, e per questo chiede aiuto a mille gang di strada e al suo fratello pazzo.
Il tutto scade con Puzzle e il fratello pazzo che rapiscono la famiglia dell’agente dell’FBI morto, e il Punisher che li deve salvare (questo più e più volte, prima nella loro abitazione, poi in un hotel abbandonato), lo fa uccidendo tutte le gang avversarie, sacrificando gli amici e impalando e bruciando Puzzle.
A parte la trama, totalmente prevedibile e, veramente, priva di qualsiasi plot twist, neanche accennato, la cosa che mi ha colpito di questo film è la totale bad-itude che cerca di esprimere, fallendo in ogni istante. Alcuni esempi: il Punisher è così tosto, che si aggiusta il naso spezzato con una matita, oppure è così figo che ammazza dei tipi che fanno Parkour (pagati da Puzzle) con un…fottuto lanciarazzi. La totale mancanza di capacità di recitazione degli attori è sospetta, come se tutti si fossero messi d’accordo a recitare nel modo peggiore possibile, la quantità di violenza gratuita nel film è epocale, l’indifferenza dello spettatore si trasforma in comicità di ogni parte simil-tragica dello script, e alla fine da un film veramente brutto, si trasforma in una di quelle esperienze in cui Punisher è un lungometraggio così brutto da diventare addirittura bello e divertente.

Ecco Puzzle e il suo fratello pazzo. Fanno una fine più brutta della faccia di Bobby il Bello. L'avreste mai detto?
Vorrei riuscire a descrivervi le scene più esileranti del film, ma vi priverei della gioia di scoprirle, quindi fate così: vedetelo in streaming, con un paio di amici e poi commentate le scene più favolose della pellicola. Ne vale la pena. Nonstante sia uno dei film più brutti che abbia mai visto, vale la pena vederlo!
Torniamo sull’Isola, che è meglio!

*vedi settimana scorsa*
Nell’episodio 7, La Falena, scopriamo, tramite flashback, la vita di Charlie; partito come cantante, lo vediamo in un momenti di crisi nella sua vita, in cui non sa se continuare la sua carriera o darsi alla religione. Suo fratello, Liam, lo convince a ricomporre il suo gruppo, Drive Shaft, con la promessa di abbandonare tutto se a Charlie non dovesse più piacere come vanno le cose.
I Drive Shaft iniziano quindi a fare concerti, ma Charlie vede come Liam diventa dipendente da eroina e usa la sua fama solo per conquistare le donne, tra l’altro cantando le parti nelle canzoni che andrebbero a Charlie. Alla fine Charlie gli chiede di abbandonare tutto, ma Liam ignora la sua promessa e gli dice che il gruppo può andare avanti anche senza lui, perchè “nessuno sa chi sia il bassista del gruppo”.
Mesi dopo, sempre nei flashback, vediamo come Charlie va a trovare un Liam sposato e papà, a cui adesso lui chiede di riformare il gruppo. Liam nota che adesso è Charlie lo junkie e propone di aiutarlo, ma non ne vuole sapere di Drive Shaft. Charlie se ne va arrabbiato e sconsolato.
Preferirei precipitare con l'aereo che sto per prendere, piuttosto che farmi deintossicare da te...
Sull’isola, Charlie sta combattendo contro i sintomi da privazione dell’eroina, ed è una lotta che sta perdendo. Va da Locke per richiedergli indietro le droghe, ma questo, dopo averlo usato come esca per acchiappare un cinghiale, gli dice che prima di riavere le droghe, dovrà chiederglielo tre volte, di cui questa è la prima, e gli da il consiglio di far vincere sempre la ragione sull’istinto, o finirà come il cinghiale appena catturato.
Jack frattanto vuole convincere Kate ancora una volta a venire nelle caverne, ma senza riuscirci, così arriva Sawyer e gli ruba la tenda. Sayid intanto vuole triangolare la sorgente della chiamata di soccorso della Francese sentita in “Pilota”, e per questo ha costruito tre trasmittenti, una da lasciare a Boone sulla spiaggia, una da dare a Kate per montarla su un albero nella giungla, e una per se stesso per ricevere il segnale.
Charlie frattanto vede delle richieste di spostare delle sue robe nelle caverne come insulti e va da Jack per parlarne, il tono alto della voce tuttavia fa crollare una caverna. Jack ci rimane intrappolato, Charlie, per la sua minore statura, riesce a svignarsela. Hurley va a chiedere aiuto in spiaggia, e cerca Kate, che però è con Sayid nella giungla, a discutere della loro fortuna nell’aver sopravvissuto un tale schianto aereo. Sayid sostiene che dovrebbero essere morti tutti, nessuno ha così tanta fortuna.
Charlie, intanto, disperato va da Locke a chiedergli le droghe, Locke invece gli mostra una Falena mentre sta per uscire dal suo bozzolo; dice che potrebbe aiutarla, tagliando l’involucro col suo coltello, ma se così facesse la Falena non avrebbe la forza per sopravvivere ai pericoli della vita. Allo stesso mado Charlie non potrà affrontare le prove della sua vita senza lottare per ognuno di essi da solo e senza aiuto.
Alle caverne, nel frattempo, gli altri cercano di raggiungere Jack, ma è Charlie a proporsi volontario, poichè piccolo e l’unico che non ha nessuno a cui badare (Boone ha Shannon, Michael ha Walt, etc), quindi con acqua e torcia si avventura nella grotta crollata e raggiunge Jack, che nota i suoi sintomi da privazione di Eroina. Un nuovo crollo li blocca dentro la caverna, ma Charlie nota una Falena nella grotta e come questa vada verso una piccola sorgente di luce. Lui la segue ed i due riescono a scavarsi fuori dalle grotte.
Kate intanto scopre da Sawyer quello che è successo, Sawyer era rimasto a Jack intrappolato e, secondo lui, morto, e Kate disperata corre verso le caverne, dove cerca di scavare a ritmo maggiore di chiunque altro, ma grazie a Charlie, Jack torna alla luce del sole, anche se con la spalla lussata. Sayid, intanto, cerca di triangolare il segnale, ma mentre lo cerca, una volta accese tutte e tre le antenne, qualcuno lo colpisce da dietro, stordendolo.
Quella sera, Charlie va da Locke per chiedergli la terza volta le sue droghe. Locke è rattristito dalla richiesta, ma gliele da. Charlie le guarda e le butta nel fuoco su cui Locke stava cuocendo carne di cinghiale catturato nel pomeriggio. Locke sorride soddisfatto, dicendo di essere fiero di lui.

Locke sorride a Charlie
Retro-avant Gaming (A cura di Wise Yuri)
Sulla scia di titoli come Audiosurf e Frets On Fire, Beat Hazard vi da la possibilità di giocare la musica presente nel vostro computer. Idea fantastica visto che l’ hardcore gamer (o il nerd, ditelo come vi pare) è spesso anche un appassionato di musica, e ne ha parecchi giga sul proprio computer. (il gioco comunque vi fornisce un pò di canzoni originali, non malaccio ad essere sinceri)
Beat Hazard riprende la classica struttura dello sparatutto spaziale a-là-Asteroids, e in essa vi impianta questo forte elemento della personalizzazione. I nemici, gli asteroidi, il loro numero, movimento, e tipo, assieme ai boss, sono generati seguendo la traccia musicale, quindi difficilmente una partita sarà uguale all’ altra. I power up che potete ottenere sono l’ aumento del volume, della potenza, bombe extra, e moltiplicatori di punteggio. Riempiendo la barra del volume e della potenza diventerete un Beat Hazard, in poche parole diventerete strapotenti, ma ciò non vi impedirà comunque di morire se colpiti una volta.
É un gioco semplice, old school, ma molto divertente, che può diventare veramente tosto, visto che parecchie volte, oltre a pattern tosti di nemici, Beat Hazard cerca di disorientarvi con tantissimi effetti visivi (a questo riguardo il gioco avverte fin da subito che non è adatto a persone fotosensibili, e sono d’ accordo, se vi danno fastidio flash continui, trip vari di luci e robe simili, evitate). è un prodotto indie interessante, ancor più se amate gli space shooter. Inoltre è potenzialmente infinito, non credo che manchi o mancherà mai qualsiasi tipo di musica. ^^
23 febbraio 2011 alle 17:51
Taxi Driver
Sembra molto interessante, l’ho aggiunto alla lista dei film da vedere.
Punisher: War Zone
lol, lo terrò a mente se avrò voglia di un film orrendo. Tieni conto che non ho visto nemmeno il primo Punisher…
Beat Hazard
Ce l’ho, molto carino. Non ho mai trovato la voglia di giocarci seriamente, ho giusto un paio d’ore di gioco per via della caccia al tesoro di Steam. Il problema di questo gioco sta nella ripetitività, alla fine c’è poca varietà di nemici; inoltre le canzoni lente sono praticamente ingiocabili. Quando uscirà la versione Ultra (tra qualche mese si pensa), la situazione migliorerà sicuramente, con nuovi power-up, nuovi nemici (e boss), nuove modalità e co-op online. Comunque sia, pur non essendo neanche lontanamente il nuovo Audiosurf, rimane un ottimo passatempo, e sicuramente uno dei giochi di questo tipo (basati sulla tua musica) più riusciti.
6 marzo 2011 alle 14:41
E pensare che Taxi Driver ce l’ho su PC da secoli. Mai visto. Vedrò e scriverò qualcosa qui o in un articolo.
Beat Hazard mi interessa, ma non avendo neanche mai giocato Audiosurf, credo che sia d’obbligo provare prima quello! 🙂
6 marzo 2011 alle 18:04
Ci sono demo per entrambi, accomodati 😉