Ieri sera, girovagando per il sito della Telltale Games alla ricerca di informazioni riguardo come ottenere gratuitamente il primo episodio di Back to the Future: The Game, mi sono reso conto di quanto sarà indaffarata questa software house nei prossimi tempi.
Fondata nel giugno del 2004 da ex dipendenti LucasArts successivamente alla cancellazione di Sam & Max: Freelance Police (sequel del classico Sam & Max Hit the Road, 1995), la Telltale è riuscita pian piano a farsi un nome tentando di ridare visibilità al genere delle avventure grafiche, parecchio in voga negli anni ‘80-‘90, ma finito sulla via dell’estinzione con l’avvicinarsi del nuovo millennio. Per far ciò sfrutta la distribuzione digitale dei videogame (che ormai ha preso piede), e la scelta di dividere gli stessi in diversi episodi acquistabili singolarmente.
Partendo con una banale simulazione di poker (pardon, Texas hold ‘em), si è poi dedicata a due avventure grafiche basate sul fumetto Bone ed una manciata di giochi tratti dalla serie televisiva CSI, sempre appartenenti allo stesso genere.
Nel 2006 rilasciano delle nuove avventure di Sam & Max, in un gioco chiamato Sam & Max Save the World, diviso in sei episodi, riuscendo con risultati abbastanza positivi, a rimettere in moto la serie. Nel 2008 sarà la volta di Sam & Max Beyond Time and Space e nel 2010 di Sam & Max: The Devil’s Playhouse, entrambi di cinque episodi ciascuno.
Nel frattempo, dopo i cinque episodi in cui è diviso Strong Bad’s Cool Game for Attractive People (2008, basato sul web cartoon Homestar Runner) e i quattro del videogame tratto da…erh…Wallace & Gromit (2009), si lanciano in una sfida non da poco, ossia dare un seguito all’avventura grafica per eccellenza: Monkey Island, considerata decaduta da molti fan con il quarto episodio (e, secondo alcuni, anche con il terzo).
Fu così che nel 2009 esce, diviso in (indovinate un po’) cinque episodi, Tales of Monkey Island, sviluppato sotto la supervisione di Ron Gilbert; a detta di molti, un gran ritorno ai fasti dei primi due capitoli. Di quest’ultimo ho provato solo l’inizio, e devo dire che la premessa è parecchio interessante.
Nel 2010 producono un gioco tutto loro: Nelson Tethers: Puzzle Agent, un misto tra puzzle game ed avventura grafica. Così a idea mi ricorda molto Professor Layton, ma non avendo provato né l’uno né l’altro, non saprei.
Un curioso ritorno al poker texano avviene nello stesso anno con l’economico Poker Night at the Inventory, la cui peculiarità sta nelle quattro personalità contro cui giocheremo: Tycho (dal webcomic Penny Arcade), Max (dalla serie Sam & Max), l’Heavy (da Team Fortress 2) e Strong Bad (da Homestar Runner). Non si tratta di chissà che capolavoro, ma alla fine ci si diverte più per lo humor scaturito dalle interazioni di quattro personaggi così diversi tra loro che per il gioco in sé, che altro non è che un Texas hold ‘em contro la CPU. Lo stesso anno annunciano di essere al lavoro su un gioco, sempre episodico, tratto da niente poco di meno che la trilogia di Back to the Future.
Attualmente, dei cinque episodi previsti, ve ne sono disponibili solo due, con il secondo risalente a tre giorni fa. Un po’ come l’ultimo videogame di Ghostbusters può essere considerato l’equivalente di un terzo film, questo gioco di Ritorno al Futuro è fatto con la massima cura, con tanto di Christopher Lloyd che ritorna nello storico ruolo di Doc Brown. Dall’uscita del secondo episodio, il primo viene distribuito gratuitamente sul sito della Telltale, previa registrazione. Ciò rimedia ampiamente all’assenza di una demo, di cui ho sentito la mancanza ai tempi. Come dicevo, stavo cercando informazioni al riguardo, quando sbirciando nel blog della Telltale ho potuto notare dei recenti annunci.
Oltre il loro prossimo progetto, ossia un gioco ispirato a Jurassic Park (di cui è uscito il trailer in questi giorni), non sembrano volersi fermare un attimo. Sono infatti previsti:
1) Un gioco ispirato a The Walking Dead, un fumetto americano di cui sono recentemente venuto a conoscenza per via del telefilm tratto da esso, consigliatomi da più fonti.
2) Un gioco ispirato a Fables, un altro fumetto, a me totalmente sconosciuto.
3) Un reboot della storica saga di avventure grafiche chiamata King’s Quest, che conosco solo di fama, nata nell’84 ed interrotta nel ‘98, con l’uscita dell’ottavo episodio.
4) Il secondo ed il terzo episodio della trilogia di avventure grafiche Hector: Badge of Carnage, il cui primo capitolo uscì per iPhone, iPod Touch et similia. Inoltre, non solo gli episodi successivi saranno multipiattaforma, ma lo stesso trattamento verrà attuato anche al primo.
5) Il sequel di Puzzle Agent.
Niente male eh? Vista la qualità media dei loro giochi varia dal buono all’eccelso, c’è proprio da essere speranzosi verso questi sviluppatori.
20 febbraio 2011 alle 12:58
Tales Of Monkey Island è bello bello, ci sono rimasto sorpreso dalla qualità, un grande ritorno. Puzzle Agent…. mah, per quanto lo pagai (preso in uno di quei pacchetti-offerta di Steam, e quindi pagato 1 € circa) andava bene, ma è una specie di Layton scrauso, gli enigmi e puzzle vari non sono granché e parecchi sono inutilmente criptici e difficili sono perchè male impostati. sono davvero curioso sul gioco di Ritorno al Futuro, ma attendo che escano tutti i capitoli e poi me lo acchiappo. C’è davvero da essere fiduciosi della Telltale, e come minimo va ringraziata per aver resuscitato il genere.
27 febbraio 2011 alle 21:15
Anche io Puzzle Agent l’ho preso in quell’offerta lì, quindi mi sta bene l’idea di giocarmelo per curiosità, un giorno, forse…
23 marzo 2011 alle 23:34
Parli qui di alcuni giochi a me totalmente sconosciuti, e di altri che mi interessano e/o stimolano parecchio.
Primo è Strong Bad’s Cool Game for Attractive People, che mi attira dal nome, com’è? Vale la pena prenderlo?
In secondo luogo, ho alcuni nuovi Sam & Max, ma non so quali sono, quindi boh, in ogni caso quello che ho giocato mi piaceva e divertiva, quindi…
Monkey Island l’ho preso pure io, ma ovviamente prima di giocarlo, mi devo giocare i primi episodi della saga. Spero di avere il tempo, prima o poi.
I giochi di Poker (e derivati) non mi interessano, Back to the Future on pochino sì, quindi vedremo. Jurassic Park era interessante, ma il trailer era pietoso IMO, quindi aspetto recensioni, Walking Dead e Fables non li conosco, vediamo che ne esce…
Fin’ora non ho giocato, credo, nessun gioco della Telltale Games, non posso esprimermi in merito.
24 marzo 2011 alle 05:01
Boh io non ci ho giocato a Strong Bad, forse dovresti dare un’occhiata a Homestar Runner per capire se lo humor ti attira, in ogni caso ha preso buone critiche pare.
Su Sam & Max io ho poca esperienza, l’unico che ho provato è stato il primo (ahhh SCUMM ❤ ) ma non sono andato troppo lontano, anche a causa degli enigmi parecchio demenziali. In ogni caso, era uno spasso; lo riprenderò prima o poi…e da lì valuterò se prendere i successivi (oltretutto, se non lo sai, Sam & Max non originano dai videogame ma bensì da un fumetto, di cui mi pare di aver un numero, e da cui è stata anche tratta una serie animata).
Concordo sul giocarti prima gli storici Monkey Island, perlomeno i primi due/tre. Il primo si può finire in un pomeriggio, il secondo in un po' di più, il terzo ricordo fosse molto lungo invece.
Di Back to the Future scusa prova l'episodio free se sei incerto…
E Jurassic Park boh, dal trailer si capiva troppo poco ma a quanto dicono sarà ricco di sequenze d'azione e quick time event; vedremo col tempo cosa esce fuori.