Hola gente, il numero di questo weakly potrebbe impaurire qualche superstizioso, ma noi del Checkpoint Cafè non ci facciamo intimidire da qualche numero dispari e stronzatelle buone per la sezione “giochi ed oroscopo” dei giornali. Detto ciò, se non siete stati schiacciati da un pianoforte a coda lasciato distrattamente sulla finestra del 20° piano da qualche sbadato fattorino, benvenuti all’ ormai inossidabile appuntamento settimanale col nostro Weakly, a prova di gatto nero. Buona lettura!
Di mitra, bandane, guerra e poliziotti (A cura di Wise Yuri)
Avete capito bene, stavolta è tempo di buttarsi in un universo filmico di guerra, armi e tizi con la bandana che sparano ad elicotteri e carri armati, evitando chissà come piogge di proiettili. O no. Rambo è un personaggio famosissimo, che è stato (in gran parte per Rambo 2) ovviamente citato e parodiato da chiunque. Tutti conosco il personaggio interpretato da Sylvester Stallone, ma quanti tra di voi hanno visto il primo film? Non che sia un film oscuro e/o dimenticato, ma visto che Rambo è famoso come esagerato eroe del cinema d’ azione anni ’80, è molto probabile che molte persone non sappiano delle origini realistiche e crude della serie.
Rambo (titolo originale First Blood, tratto dall’ omonimo romanzo di David Morrell) è un film che vede il nostro protagonista, John Rambo, tornare dalla guerra del Vietnam. Cerca di reintegrarsi nella società, ma viene accolto male, e quando non ascolta il “consiglio” di un poliziotto a stare lontano dalla città perchè “non vogliono tipi come lui”, viene arrestato e trattato come un criminale. Quando cercano di fargli la barba a secco, Rambo vede la lama, ed incomincia ad associare questi maltrattamenti con gli orrori da lui subiti in guerra, e da una semplice “disobbedienza”, il tutto si evolve in una guerra tra lui e il corpo di polizia locale, tanto da costringere questa a chiamare la guardia nazionale e l’ esercito, per cercare di tenere sotto controllo questo super-soldato.
Rambo qui non va in giro con un mitra per mano, ed evita proiettili stando fermo in un punto, ma sfrutta la sua esperienza da ex-berretto verde per piazzare trappole, mimetizzarsi con mezzi di fortuna, e creare il caos tra le file della polizia. Le scene d’ azione sono molto più realistiche di quello che ci si possa aspettare, e creano una sottile ma continua tensione nello spettatore, rendendolo veramente curioso su come la vicenda si svilupperà. Il personaggio di Rambo è ottimo ed è particolare per questo tipo di film: lui cerca solo di tornare alla normalità della vita prima della guerra, ma non riesce a dimenticare gli orrori che ha visto e compiuto in Vietnam, i suoi commilitoni ed amici sono tutti morti, e alla fine del film questa enorme pressione lo schiaccerà emozionalmente, in una scena più unica che rara, in cui l’ eroe scoppia in lacrime, distrutto e senza nessun possibile futuro.
I poliziotti sono prevalentemente ritratti come personaggi negativi, che abusano del loro potere, ma abbiamo anche qualche poliziotto “meno corrotto”, come abbiamo dei pazzi che abusano dell’ autorità conferitogli. Ad ogni modo, sono tutti più che credibili. Detto ciò, potrebbe sembrare che ci sia la divisione fra poliziotti-cattivi e rambo-buono, ma non è così, la linea che divide i buoni ed i cattivi quasi non esiste. La performance di Stallone in questo film è una delle sue migliori, parla molto poco, ma guardandolo potete sentire la tensione, la paura, e la disperazione dell personaggio di Rambo. Il caro vecchio Silvestro inoltre, verso la fine del film, fa uno dei suoi migliori monologhi, senza se e senza ma. Altri attori rilevanti sono senza dubbio Richard Crenna nel ruolo del Colonnello Samuel Trautaman, il mentore di Rambo quando era un Berretto Verde, e Brian Dennehy nel ruolo del capo della polizia Will Teasle, personaggio arcigno ma in un certo senso incolpevole dell’ assurdo svilupparsi della situazione.
Il film ha un tono e regia prettamente da film di guerra e scevro da americanate belle e buone, molto realistico e gretto, ma nonostante quella tra rambo e la polizia da una scaramuccia si evolva in una vera e proprio guerra, il film non parla direttamente di guerra. Parla dell’ effetto che questa ha, della perdita di umanità che provoca, simboleggiata da Rambo, che cerca solo di tornare alla normalità, ma non ci riesce perché la guerra lo segue ovunque. La fotografia è ottima, gli scenari del conflitto, che si sposta dalla città alla foresta e montagne limitrofe, danno l’ impressione di una falsa quiete, di un silenzio che può essere rotto in ogni momento, da uno sparo o da un’ assalto silenzioso di Rambo, mimetizzato tra alberi e foglie.
Complessivamente, un gran film d’ azione, che vi prende e non vi lascia andare fino a quando non appaiano i titoli di coda. I seguiti ve li potete benissimo saltare, sono molto più ridicoli e Rambo ha una dose insopportabile di controbattute e/o commenti a tutto, ma il primo, se non l’ avete ancora visto, merita e molto. Il 4° film, che per amor di logica si chiama solo “Rambo”, non è affatto male, ovvio che non è paragonabile al primo, ma è ben fatto, decisamente meglio del 2 e del 3. Vi lascio, ancora una volta, con una clip!
Sanctum
(A Cura di Celebandùne Gwathelen)
Visto ormai più di due settimane fa, Sanctum è il secondo film in cui James Cameron è direttamente coinvolto dai tempi di Titanic (che pure merita una mia piccola recensione su queste pagine, prima o poi), poichè nel frattempo coinvolto in mille altri progetti a partire dalla creazione di videocamere 3D (ormai sempre più frequenti anche per l’utente medio, a patto di poter spendere 450€ per un futuro incerto) fino al fare documentari sull’acqua e su come renderla meglio su schermo.
Entrambi progetti che si sono rivelati più che profucui per questo film diretto dal giovane regista Alexander Grierson. Se non lo conoscete, non fatevene colpe.
Sanctum (la cui storia è basata su “veri avvenimenti”) parla di un gruppo di speleologi che a causa di un ciclone rimangono intrappolati dentro al complesso cavernoso di Esa’ala, in Papua Nuova Guinea e decidono di cercare una strada che porta dalle grotte dritta verso il mare, canale sotterraneo che la grotta deve avere per via del fatto che altrimenti nel corso dei secoli si sarebbe riempita e alla fine strabordata.
Protagonisti di questa vicenda sono Frank McGuire, nell’universo filmico il migliore speleologo del mondo, suo figlio Josh, Carl Hurley (interpretato da Ioan Gruffudd, lo conoscete per “Fantastic 4”), banchiere e finanziere della spedizione, la sua ragazza Victoria e diverse altre Magliette Rosse.

All inizio del film, Frank e Josh non si sopportano, ma col passare del tempo impareranno ad apprezzarsi l uno l altro
Protagonista del film non è tanto la storia, che è una “banale” prova di sopravvivenza di queste persone intrappolate tra l’acqua e le fredde, umide rocce, quanto il modo in cui i protagonisti si comportano, e la grotta stessa, con i suoi canali sotterranei, grotte a cielo aperto, cunicoli, gorghi e così via.
Il film riesce a coinvolgere soprattutto a livello umano, si prova una naturale compassione per un personaggio o per l’altro, ma si riesce anche piano piano a capire il loro comportamento, a tratti molto estremo, a causa della situazione estrema in cui si comportano. Non esiste il mondo, non esiste “soccorso”, esistono loro e la grotta e le acque. L’immedesimazione, anche per chi non è mai stato in una situazione così, è molto alta.
Gli effetti visivi sono stupendi, non ho mai visto acqua in 3D fatta così bene su pellicola, merito anche la ricerca in quel campo da parte di Cameron per anni. La grotta stessa è resa in maniera spettacolare, modo reso ancora più impressionante dall’effetto 3D con cui si vede il tutto. Visivamente il film è davvero impressionante, sia che le riprese siano subacque, sia che non lo siano, ma quando c’è l’acqua di mezzo il film da il meglio di sè.
In tutto e per tutto, il film merita la visione, la storia magari è banale, e già dopo mezz’ora ci si può fare la lista di chi muore e chi no, di chi siamo sicuri che sopravviva e chi alla prima occasione tirerà le cuoia, ma i personaggi sono ben caratterizzati ed è interessante vederli prima nella vita tranquilla e quotidiana, poi in questa situazione così estrema. Gli effetti sono ottimi e anche la regia era okay, l’unica cosa che mi ha lasciato perplesso era il concentrarsi su un aborigeno della zona a inizio film, dedicandogli quattro, cinque riprese, quando a fine film era un personaggio inutile e mai più comparso dopo la prima mezz’ora. Ma con l’effetto finale così bello, queste cose possono essere perdonate.
Voto Personale: 8/10
Spider-Man Collection 5
(A Cura di Celebandùne Gwathelen)
Piano piano sto riprendendo ritmo con la lettura degli Spider-Man Collection, complice anche il fatto che ho deciso di non dedicare più la mia sera a cruciverba, riservandomeli per i voli da e verso l’Italia. Quindi la notte, prima di dormire, mi faccio una storia dell’albo in modo da poterne scrivere qui.
Ciancio alle bande, vediamo le storie di questo albo:
- The Sinister Six da Amazing Spider-Man Annual 1 del 8/64: in cui la Marvel crea il primo Sindacato del Crimine formato da precedenti avversari che Spidey ha dovuto combattere singolarmente. I sei sono l’Avvoltoio, Kraven, Electro, l’Uomo Sabbia e Mysterio, capitanati da nessun’altri che Doc Ock in persona. Per aumentare la suspance, nella prima parte dell’albo Spidey “perde i poteri”, tema che la Marvel non smetterà mai di sfruttare abbastanza, questa volta a causa di un “blocco psicologico”, e vengono anche rapite Betty Brant (fiamma di Peter) e zia May, sempre dai Sinistri Sei. Inutile dire che alla fine Spidey li sconfigge uno a uno e recupera le due dame in pericolo.
- The Return of the Green Goblin da Amazing Spider-Man 17 del 10/64: storia storica, in cui per la prima volta vengono accentuati i problemi di salute di zia May, ricompare Green Goblin, unico dei nemici di Spidey a non essere ancora stato battuto e ci sta un Team-Up con la Torcia Umana. In questa storia Spidey, sentendo della malattia di zia May, scappa da una battaglia con Green Goblin per assistere la zia malata, il problema è che lo fa davanti a una platea piena di gentre, tra cui J. Jonah Jameson, suo più accanito detrattore, e Flash Thompson, suo più grande fan.
- The End of Spider-Man! da Amazing Spider-Man 18 del 11/64: in questa storia vengono mostrate tutte le conseguenze della rovinosa fuga da Green Goblin. Jameson diventa idolo della tv con un sorriso quasi suino, Spidey viene fatto zimpello della città (dopo una seconda fuga, questa volta dall’Uomo Sabbia) mentre Peter cerca di passare più tempo possibile con la zia malata di non si sa che male. Peter arriva anche al punto di non voler essere più l’Uomo Ragno, cosa che però a fine albo viene prontamente restaurata con lui più determinato che mai a rifarsi il suo nome.
- Spidey Strikes Back! da Amazing Spider-Man 19 del 12/64: in cui Spidey torna in scena, salvando la Torcia Umana dall’Uomo Sabbia in team-up coi Duri, riprestinando quindi il suo nome. In questa storia compare anche per la prima volta Ned Leeds (un nuovo ragazzo con cui esce Betty Brant) e Pete a fine storia viene pedinato da uno scagnozzo a lavoro per un uomo misterioso che rimane nell’ombra.

Copertina originale di Amazing Spider-Man Annual 1
Gli albi mostrano come pian piano la cura nel disgno delle tavole aumenta; si è ancora fissi su tavole squadrate e con vignette ben definite, ma ci sono più scene a pagina piena e vignette più larghe e meno canoniche. Anche la continuity viene sempre sviluppata meglio, e la Marvel con questo non solo si fa un mare di pubblicità gratuita (in “The Sinister Six” compaiono TUTTI i supereroi Marvel di altre testate, da Captain America a Thor, da Iron Man a Dr. Strange, passando per i Fantastici Quattro, gli X-Men e i Vendicatori), ma stabilisce anche che effettivamente tutti i supereroi fanno parte dello stesso Universo. Mai come in questa storia, questo era stato più chiaro.
Per il resto, molto viene ancora descritto a parole e la Marvel continua a voler cercare in ogni albo la sensazione, cosa che al giorno d’oggi spezza un pò l’immersione; tutto è esagerato e fumettoso, è evidente che i comics, per quanto iniziassero ad evolversi, avevano ancora molta strada dinnanzi a se.
Incredibile è il potere che viene dato ai media come la stampa e la tv, come se qualsiasi cosa da loro detto, la gente la prendesse per vera. Inoltre anche i Poliziotti sembrano avere qualche strano potere di legge, a loro ogni supercriminale, per quanto forte, si arrende dopo aver perso la lotta col supereroe di turno.
Null’altro da dire, passiamo al prossimo argomento! =)
Voto Personale: 8/10
Imaginary Range (iPod, iPad)
Samantha Swift and the Hidden Roses of Athena (NDS)
Cabela’s Dangerous Hunts (NDS, PS3, WII, X360)
Steel Diver (3DS)
Hydrophobia Prophecy (PSN, PC)
The First Templar (PC, X360)
Allods Online (PC)
Gatling Gears (XBLA, PSN)
LEGO Pirati dei Caraibi (3DS, NDS, PC, PS3, PSP, WII, X360)
Brink (PS3, X360, PC)
MX vs. ATV Alive (PS3, X360)
Xbox LIVE Hits Collection (X360)
Two World II Castle Defense (MAC, PC)
The Witcher 2: Assassins of Kings (PC, PS3, X360)
Dragon Quest VI: Nel regno dei sogni (NDS)
L.A. Noire (Ps3, X360)
DiRT 3 (PS3, X360, PC)
White Knight Chronicles 2 (PS3)
Family Farm (PC)
Gladiator Begins (PSP)
Hello boys and girls, benvenuti nuovamente all’ appuntamento con le uscite mensili dei videogiuochi. Maggio con poche uscite rilevanti, in fondo ci avviciniamo al periodo estivo, durante il quale, come sempre, ci saranno un numero di uscite (importanti e non) prossimo allo zero. Tra le uscite più importanti per le console maggiori questo mese abbiamo L.A. Noire, un poliziesco ambientato nel 1947, che nonostante porti il logo Rockstar, non sarà sviluppato da loro nè sarà una copia di GTA, in quanto avrà molta più enfasi su fasi investigative, interrogatori e altri elementi tipici dei vecchi film noir. Maggio è anche il mese di White Knight Chronicles 2, seguito dell’ omonima esclusiva PS3, Brink, l’ anarchico fps con molta enfasi sull’ agilità e le possibilità di movimento del personaggio e The Witcher 2: Assassins Of Kings, ennesimo seguito multipiattaforma di un’ esclusiva (stavolta PC).
Per le portatili abbiamo Steel Diver, simulatore di sottomarino per 3DS, la Square-Enix continua il remake/riproposizione della saga su NDS con Dragon Quest VI, e l’ Acquire porta su PSP le sue battaglie tra gladiatori con Gladiator Begins. La Traveller’s Tales continua la sua inarrestabile invasione di titoli lego su licenza (Ninjago, uscito il mese scorso, era uno strategico e sembrava interessante) con Lego Pirati Dei Caraibi, disponibile praticamente anche per la vostra macchina da caffè, con la solita struttura di gioco già vista e stravista nei vari Lego Star Wars/Batman/Indiana Jones.
In ambito digital download, vedremo arrivare su Steam e sul PSN (quanto tornerà online) Hydrophobia: Prophecy la versione aggiornata ed espansa del titolo XBLA, mentre i fan degli sparatutto potrebbero trovare interessante Gatling Gears, shoot ‘em up vecchio stile in arrivo per XBLA e PSN, ed a chi non è bastato Deathsmiles, arriva su XBLA Trouble Witches Neo! (in realtà uscito il 27 del mese scorso, ma vabbeh), che è basicamente la stessa cosa del titolo Cave, ma ancora più otaku, colorato, e minorenne. Sempre in ambito Xbox Live Arcade, arriverà nei negozi Xbox LIVE Hits Collection, una, appunto, collection su disco (ovviamente per 360) contenente Limbo, Trials HD e ‘Splosion Man. ottima tripletta (anche solo per Limbo) per chi ancora non avesse i titoli o preferisse averli in maniera “fisica”, il cui prezzo sarà sicuramente contenuto.
Tra le altre uscite multipiattaforma abbiamo MX vs. ATV Alive per gli amanti del motocross, DiRT 3 per gli amanti del rally e Cabela’s Dangerous Hunts per gli amanti della selvaggina virtuale. Un’ altro titolo di questo maggio è l’ esclusiva X360 e PC The First Templar, le lande “PC only” vedranno arrivare titoli come Family Farm, un titolo simulativo ambientato appunto in una fattoria, e il MMORPG Allods Online. In chiusura, i giocatori PC e MAC di Two Worlds II potranno godere di uno spin-off a cavallo fra il primo e il secondo Two Worlds, intitolato Two World II Castle Defense, che non sarà un gdr, ma, l’ avete intuito, una specie di strategico-tower defense.
E qui terminano le uscite di maggio, grazie per aver letto e alla prossima!
14 Maggio 2011 alle 18:06
-Di mitra, bandane, guerra e poliziotti
Oh, il primo Rambo. Ricordo bene che qualche anno fa, con in testa la frase “prima o poi dovrò pur vedermi qualche Rambo”, vidi in edicola il DVD del primo film ad un prezzo abbordabile, così lo presi e lo guardai in lingua inglese. Ciò che mi aspettavo da Rambo era il classico film d’azione, con lui che spaccava tutto e roba simile; rimasi parecchio sorpreso nello scoprire che il film era molto di più di questo, e realizzai che probabilmente l’immagine stereotipata di Rambo che avevo, era nata dai seguiti. Oltre a questo, niente da aggiungere a quanto detto da te, Rambo è un film che mi ha sorpreso ed appassionato, anche perché mi aspettavo qualcosa di quasi comico.
-Sanctum
Il problema di questa tua recensione è che alla fine della fiera non ho capito di che parla sto film XD .
-Uscite videoludiche maggio 2011
Il titolo che mi interessa di più del mucchio è il remake di Dragon Quest VI, per quanto mi riguarda più ne fanno più sarà facile digerirli quando mi avvicinerò alla saga 😀 .
PS: in questa edizione manca il sommario 😀
14 Maggio 2011 alle 19:00
“Sanctum (la cui storia è basata su “veri avvenimenti”) parla di un gruppo di speleologi che a causa di un ciclone rimangono intrappolati dentro al complesso cavernoso di Esa’ala, in Papua Nuova Guinea e decidono di cercare una strada che porta dalle grotte dritta verso il mare, canale sotterraneo che la grotta deve avere per via del fatto che altrimenti nel corso dei secoli si sarebbe riempita e alla fine strabordata.”
Tutta qui la storia. Rimangono intrappolati in una grotta. Sanno che per forza ci deve essere una via alternativa per uscirne in maniera subacquea. Cercano salvarsi seguandola.
E sul sommario, hai ragione, il 17 alla fine si è fatto valere! Colpa tua, Yuri!!! 😉
14 Maggio 2011 alle 20:32
Ah niente eventi straordinari quindi…
17 Maggio 2011 alle 00:38
mannaggia, me ne sono dimenticato, ironia della sorte.(davvero XD)