The Weakly Hobbyt #34

The Weakly Hobbyt #34

Ultimo Weakly che inaugurerò dalla calda e soleggiata italia fino alla fine di Ottobre, in questo numero parliamo (grazie alla nostra preziosa Fall) di telefilm, di film (thanks to WiseYuri) e di fumetti.
Proprio il mondo dei fumetti, ha subito la settimana scorsa una gravissima perdita con la morte di Sergio Bonelli, autore ed editore di personaggi storici made in italy come Tex e Dylan Dog. Non sono mai stato un grande fan di Tex Willer, preferendogli l’astuto e più fumettoso Lucky Luke, ma mi ritengo un grande fan dell’Indagatore dell’Incubo, ed ho sempre pensato di iniziare a parlare dei suoi fumetti su queste pagine un giorno. Essendo di recente uscito il numero 300 di Dylan Dog, avevo pensato di parlarne in questo Weakly Hobbyt, ma per diverse cause (studio + preparazione per la partenza verso la fredda germania invernale, con tanto di riempimento della valigia di giacche e giacconi), non sono riuscito nè a leggere il numero 300 nè il numero 1 del massimo fumetto bonelliano, figuriamoci di scriverne una recensione degna. Quindi vi (e mi) rimando alla settimana prossima per quel che concerne il signor Dog, e con rigoroso inchino e saluto virtuale di fronte al mitico Sergio vi dichiaro bentornati su queste pagine! Questa settimana parleremo di…

  • Chuck
  • Spaceballs
  • Spider-Man Collection 18
  • The Peanuts

Chuck (A Cura di Fall)

Chuck

Quando mi ritrovo circondata da persone che mi assillano con “Guardati Chuck!”, “Chuck è troppo forte, veditelo!”, “Non hai ancora visto Chuck?” mi ritrovo ad odiare Chuck. Il bastian contrario che è in me si risveglia e prende il possesso del “telecomando” (streaming, utorrent – coff coff).
Di tempo ne è passato, e infatti il 21 ottobre comincerà la quinta stagione. Finalmente mi sento pronta, che la visione abbia inizio!
Chuck è una serie tv, un misto tra commedia e azione; ogni episodio non dura 20 minuti come tutte le sit-com, ma bensì 40 minuti – sputtanando così nel mio cervello la convinzione che le serie “serie” durano di più.
La trama di base è davvero appetitosa!
Chuck è un ragazzo californiano, che lavora al Buy More, è un esperto di computer e informatica. Riceve un email da un suo vecchio compagno di college, Bryce Larkin, lo stesso compagno che in passato gli soffiò la ragazza e lo fece espellere da Stanford.
Nota bene. Bryce Larkin nella sua vita ha fatto carriera, è diventato un agente (doppiogiochista) della CIA. La mail che manda a Chuck è un condensato di segreti governativi!
Chuck apre la mail e si ritrova installato nel cervello l’Intersect, un computer database del Governo. Ogni volta che Chuck vede o ascolta qualcosa contenuto nell’Intersect, davanti ai suoi occhi scorrono immagini e notizie che ogni persona normale NON dovrebbe essere a conoscenza.
Il governo si può permettere che un ragazzetto appassionato di videogiochi, timido e impacciato vaghi per la città senza un briciolo di protezione? Ovviamente no!

La CIA manda l’agente Sarah Walker, la bellissima della serie, di cui ovviamente “qualcuno” si innamorerà. Sarah è tenace e riflessiva, spero che in futuro si sciolga un po’ e che le venga affidata qualche battuta comica. La NSA (National Security Agency) manda l’agente John Casey, un armadio a 4 ante che parla poco e quando parla bastano due parole per far rabbrividire Chuck. 😀 Su questo personaggio non ho nulla da dire, si ama e basta! E’ un omaccione tutto di un pezzo, ma sono sicura che si affezionerà a quel cucciolo di Chuck e smetterà di minacciarlo di morte ogni quarto d’ora.
Gli altri personaggi sono l’amico di Chuck, Morgan Grimes, fonte indiscussa di ilarità, la sorella di Chuck, Ellie, sorellona premurosa e dispensatrice di consigli nel campo sentimentale, e il suo fidanzato Devon o meglio Captain Awesome.

Morgan

Chuck e quel genio indiscusso di Morgan

Chuck, Ellie e Devon

Chuck con Ellie e Devon, aka Captain Awesome (ma devo davvero commentare??)

Per proteggere i segreti del governo, Sarah e Casey si trasferiranno nella cittadina di Chuck prendendo le parti rispettivamente della sua ragazza (eccallà!) e di un collega di lavoro. Ogni episodio ha la sua storia, come succede in CSI, NCIS, Lie to me ecc ma ovviamente il filo conduttore tra le puntate c’è.

Sarah, Chuck e Cassie

Chuck nel panico come al solito, la splendida Sarah e un ringhiosissimo Casey (come piace a me!)

Vi consiglio di guardare questa serie, trascorrerete delle ore piacevoli senza impegnare troppo il cervello!
Ps. Le scene d’azione sono da prendere con le pinze mi raccomando 😀 Non fate i puntigliosi e gotevelo per com’è!
(Fall vedendo il secondo episodio commenta urlando “Ma come prendi la prova con le mani e poi la metti nel sacchetto di plastica? Nuooo!”)
Curiosità:

  • Il titolo di ogni puntata è “Chuck versus The ______ “ (argomento dell’episodio)
  • John Casey è in Animal del film Full Metal Jacket (e assolutamente non me ne meraviglio!)
  • Il doppiatore di Chuck è quello di Stewie Griffin (Family Guy), Pacey Witter (Dawson’s Creek), Jack Mc Farland (Will&Grace), Chris Turk (Scrubs).
    -per evitare un collasso cerebrale guarderò la serie in inglese-
  • Chuck è la prima serie televisiva al mondo a contenere un episodio interamente girato in 3D (Chuck vs La Rockstar). -direttamente da Wikipedia-
  • La serie ha guadagnato 3 Emmy Awards e 2 Teen Choice Award

In Una Galassia Lontana Lontana

(A cura di Wise Yuri)

Titolo: Balle Spaziali (Spaceballs)

Anno: 1987

Regia: Mel Brooks

Genere: Commedia

Attori principali: Mel Brooks, Rick Moranis, John Candy.

Se un balletto alla Rocky Horror Picture Show, e con un “let’s do the time warp again”, potessimo tornare a cavallo tra gli ’80 e i ’90, vedremo il fenomeno Star Wars in piena esplosione, e vedremo anche quel matto di Mel Brooks fare il verso, dopo averlo fatto una decina di anni prima ai film sul barone Victor Frankenstein con il meraviglioso Frankenstein Junior, alla saga di Lucas e alla trafila di film fatti per seguire la scia del successo di Star Wars, e al genere della fantascienza, o come si dice in gergo, dello sci-fi, con Spaceballs , meglio conosciuto da noi come Balle Spaziali. Adoro Brooks, in particolare Frankeinstein Junior, che senza dubbio ritengo il mio film preferito di sempre, e mi piacque molto anche questo, ma era un pò che non lo vedevo, quindi l’ ho riguardato per vedere se il tempo ha scalfito questa gioiosa pernacchia alla saga di “Giorgino”. Stavolta in inglese.

Sebbene trovi il dover spiegare la trama di un film, il quale parodizza una saga nota a chiunque, un pò stupida come cosa, ecco voi a grandi linee gli avvenimenti di Spaceballs: l’ aria sul pianeta Druidia sta finendo, rubata all’ insaputa dei suoi abitanti dagli Spaceballs, che progettano di risucchiare tutta l’ aria del pianeta ed usarla per loro stessi. Nel frattempo la principessa di Druida, Vespa, scappa dal matrimonio combinato dal padre con Valium, l’ unico principe rimasto nella galassia, ed il re chiede a Stella Solitaria ed il suo amico canuomo Rutto di riportarla a casa, dietro lauto compenso. Ma alla ricerca di Vespa ci sono anche le forze di Lord Casco, al soldo del capo delle Spaceballs (interpretato da Mel Brooks stesso), che vogliono rapirla per costringere suo padre, il re di Druida, a dargli la combinazione necessaria a disattivare lo scudo spaziale, e così poter risucchiare ogni molecola d’ aria del pianeta. Il resto ve lo potete immaginare.

Vi ricordate quel nero di Scuola di Polizia, che faceva tutti i versi con la bocca? Beh, c'è anche qua. 🙂

I personaggi sono veramente divertenti, quelli principali come quelli secondari, ma per me la miglior fonte di divertimento del film sta in Rick Moranis, che come Lord Casco è stupendo, con quella padella in testa e con la sua faccia, che da sola basterebbe per rendere divertente un meeting di necrofagi, e la sua persona semplicemente e genuinamente comica. Se avete visto Ghostbusters, sapete di cosa parlo. (e visto che non stiamo parlando di film indie uzbeckistani, sapete di cosa parlo 🙂 ) Descrivere tutti i personaggi porterebbe via pagine e pagine, e visto il tipo di film, è più facile parlare delle scene singole, ma non posso non applaudire a Mel Brooks, che come in altri suoi film (tipo La Pazza Storia Del Mondo) non perde occasioni di apparire a schermo per rendersi ridicolo e ridere anche di sè stesso.

Se devo dire un personaggio di cui ho avrei fatto a meno, direi Dorothy, il robot donna parodia di C-3PO, l’ho sempre trovato un pò sciatto, ha un paio di momenti ganzi, vero anche che le gag legate al personaggio sono più visuali che verbali. Per esempio, spesso si attacca ai personaggi e si fa trasportare come se avesse i rollerblade ai piedi. Ma a parte ciò, è comunque il personaggio principale più dispensabile del film.

L’ humour è… humour alla Mel Brooks, un tipo di comicità paradossale, parossistica, ma lontana dal non sense americano fatto male, a volta subdola e diciamo “sottile”, ma allo stesso tempo stupida e rozza al punto giusto per non farla ricadere nel british humour. (il che non sarebbe comunque un male) Anche le apparenti battutaccie sono dette ad arte e finiscono per essere più divertenti di quello che dovrebbero. 🙂 Il film inoltre è pieno di citazioni e punzecchiature, oltre che alla saga di Star Wars, ad altre serie e pellicole fantascientifiche, come Alien, Star Trek ed il Pianeta Delle Scimmie, tutte ben riuscite.

"Che diavolo sto guardando?"

Un punto forte del film è la continua e divertita rottura del cosiddetto “fourth wall”, ovvero quell’ immaginario muro che separa il pubblico dalla finzione del film. Per chi non ha ben presente quello di cui sto parlando, faccio un’ esempio molto chiaro: verso metà film, quando incontrano Yogurt, questo apre la saracinesca mostrando il merchandise di Spaceballs, dicendo “mettiamo il nome del film su ogni cosa: magliette di Spaceballs, tazze per colazione di Spaceballs, cappellini di Spaceballs, etc. É così che il film farà i veri soldi.” Infatti da quel momenti in poi sono messi in bella vista vari oggetti con il logo Spaceballs, per perpetuare la gag.

Ma credo nulla rende meglio l’ idea di “rottura della quarta parete” come la scena in cui semplicemente prendono la cassetta di Spaceballs, e nel film stesso si mettono a guardare…. il film stesso. XD questa è anche una grande gag di meta umorismo, cioè un tipo di comicità in cui i personaggi sanno e spesso dicono di essere in una finzione, ma si comportano comunque se non avessero rotto la “quarta parete”. Un’ ultimo esempio è uno sketch del comico Maccio Capatonda, in cui lui narra di un’ assassino che cerca la sua vittima, per poi vedersi venire incontro l’ assassino della storia che stava raccontando, e che modifica al volo per evitare di schiattare. XD

Sono felice di poter dire che il film regge da dio gli anni, a parte qualche battuta parecchio stupida, è ancora quella perla comica piena di scene da raccontare agli amici, non ai livelli di Frankenstein Junior, ma parliamo di un film (mi riferisco a Frankenstein) che secondo me è la cosa più vicina alla commedia perfetta di sempre, quindi, in ogni caso sarei di parte, ed Spaceballs rimane un capolavoro del genere. (Anche se devo dire che, qualche dialetto a parte, ho preferito il doppiaggio italiano a quello originale, comunque buono) Se davvero non lo avete mai visto, correte a vederlo, se lo avete visto, rivedetelo, è un tipo di film che si apprezza ancora di più con ripetute visioni.

Per una parvenza di rating, 4 lanciafiamme di Spaceballs su 5.



Spider-Man Collection 18

(A Cura di Celebandùne Gwathelen)

Spider-Man Collection 18

In questo albo è contenuta una delle storie più importanti dell’Uomo Ragno, anche se non so fino a che punto questa sia ancora canonica, nè so quante altre volte verrà a perseguitare Peter Parker nei suoi molti anni da Uomo Ragno. Bando alle Ciance, ecco il contenuto di questa Collezione:

  • Make Way for…Medusa! da Amazing Spider-Man 62 del 7/68: in questa storia Medusa (regina degli Inumani) viene sulla terra per capire se la sua razza può tornare ad abitare il suo pianeta natale. Vuole, per questo, sondare la gente e capire se i suoi compatrioti verrebbero accettati dai terrestri. Durante questa indagine, si avvicina a lei un Manager di una ditta di Lacca per Capelli, che le vuole offrire lavoro. Lei accetta pensando a bene, ma poi scopre che la ditta non vuole fare altro che sfruttarla. Quando se ne rende conto e va via senza dire altro, il Manager della ditta per vendetta finge che lei abbia distrutto il suo studio e voglia fare la stessa cosa con la città di New York. Chiama aiuto ed ecco che Spidey accorre ad aiutarlo e va a combattere Medusa, finchè l’Inumana non gli spiega la situazione. Spidey spiega l’accaduto ai giornalisti, e le vendite azionarie della ditta scendono drasticamente; Medusa torna delusa sulla Luna e il Manager viene licenziato.
    Durante la vicenda accadono due piccole scenette secondarie: nella prima Pete va da Gwen per cerca di spiegarsi per gli eventi accaduti durante la Saga del Lavacervelli, ma Gwen non lo vuole ascoltare, mentre nella seconda un Norman sempre più pensieroso e incupito cerca di capire quale strano legame ci sia tra lui e i suoi sogni di Goblin e Spider-Man, al punto da trattare male anche Jameson, col quale divide un club a Midtown Manhattan.
  • The Parents of Peter Parker da Amazing Spider-Man Annual 5del 11/68: è questa la storia di cui vi parlavo nell’introduzione. Finalmente scopriamo, insieme a Peter, qualcosa sui suoi genitori. Mentre aiuta la zia a mettere in ordine casa, in un baule trova una foto dei suoi e uno stralcio di giornale in cui venivano proclamati traditori della patria. A Pete questa cosa manda totalmente in palla e il giovane decide di andare in Algeria (luogo in cui i genitori sono morti dopo un incidente aereo) grazie a una nuova Aero-mobile dei Fantastici Quattro a investigare sulla faccenda. Lì scopre che Richard e Mary Parker erano collaboratori del Teschio Rosso e quindi le sue paure diventano improvvisamente reali. Al Teschio Rosso però non va a genio che Spidey rovisti tra le sue robe e manda un sicario ad ucciderlo. Il Terminatore, questo il suo nome, cerca di colpire l’Uomo Ragno con dei razzi, ma Spidey li fa tornare indietro battendolo con le sue stesse armi, facendo esplodere la macchina dalla quale comandava le sue apparecchiature da guerra. Dopo averlo salvato, in punto di morte, dal veicolo in fiamme lo cattura e lo fa parlare, scoprendo che questo sicario aveva, vent’anni prima, collaborato col Teschio Rosso per uccidere Richard e Mary Parker, poichè erano in realtà contro-spie americane. Pete è incredibilmente sollevato da questo, ma gli mancano prove, e torna nel covo del Teschio Rosso per trovarne. Dopo una ardua battaglia scopre, dentro la tessera da agente di Teschio Rosso, una tessera del governo americano che scagiona i suoi genitori. Nonostante la nemesi di Capitan America fugge dal luogo dello scontro, Spidey è finalmente soddisfatto del suo viaggio in Algeria.
  • A Day at the Daily Bugle da Amazing Spider-Man Annual 5del 11/68: Pin-Up da una pagina in cui viene illustrata una scena al Daily Bugle. Nulla di chè.
  • Peter Parker, the Super Sports Star! da Amazing Spider-Man Annual 5del 11/68: piccolo sogno Marvel: come sarebbe il signor Parker se fosse giocatore di Baseball, Football o Lancio del Peso?
  • Where It’s At! da Amazing Spider-Man Annual 5del 11/68: piccola cartina di Manhattan in cui vengono indicati dove sono la ESU, la casa di May Parker, l’appartamento di Harry e Peter, il Daily Bugle e il Coffe Bean!
  • This is the Spidey as We Know Him But… da Amazing Spider-Man Annual 5del 11/68: altra Pin-Up in cui viene ipotizzato come sarebbe stato disegnato se fosse stato creatto da altre case editrici, come la Disney o altre ancora.
  • Here We Go-A-Plotting! da Amazing Spider-Man Annual 5 del 11/68: breve storia simil’umoristica con protagonista Stan Lee, Larry Lieber e John Romita Sr., in cui vediamo come i tre dipendenti Marvel progettano una nuova storia dell’Uomo Ragno. Non proprio da risate, ma simpatica!
  • In the Beginning… da The Spectacular Spider-Man 1del 7/68: seconda delle due storie contenute in The Spectacular Spider-Man 1, in questa vengono rinarrate le origini di Peter Parker, di come venne punto da un ragno radioattivo e di come perso lo zio Ben lasciando fuggire un ladro che invece avrebbe potuto acciuffare. Belli i disegni, ma la storia è già nota, e nonostante le piccole differenze, non è nulla di chè.
    Amazing Spider-Man 62

    La Copertina Originale di Amazing Spider-Man 62

    L’albo, tutto sommato, non è malvagio, in particolare è molto interessante la storia sul passato dei genitori di Peter Parker, ma non è di certo interessante come gli albi precedenti. Medusa è un’altro di quei co-protagonisti che non mi piace affatto, non capisco la mania di far combattere gli eroi tra di loro negli anni ’60 della Marvel; per fortuna l’azzuffata finisce presto. L’unico punto di interesse di quell’albo riguarda Norman Osborn e le sue crisi riguardo Goblin/Spidey e il fatto che Mary Jane vede quanto sta male Pete per il fatto che lui e Gwen abbiano rotto. Per quanto MJ sia un’incredibile festaiola all’epoca, vediamo un lato più serioso e quasi triste di lei in questo numero.
    Il resto dell’albo non merita particolare menzione oltre a ciò che ho già scritto. Ci sono tante Pin-Up, non male quella in cui si ipotizza come sarebbe stato disegnato Spidey da altre case editrice, ma oltre quello, non c’è niente di chè.
    Ah, importantissima segnalazione che sento di fare a tutti quelli che seguono queste mie recensioni di Spider-Man Collection! Il 29 Settembre, cioè tre giorni fa, è apparso in fumetteria Marvel Saga N.5, che è il primo di una serie di 4 albi in cui vengono riproposte le ristampe delle storie di Amazing Spider-Man dal punto in cui Spider-Man Collection 44 (ultimo numero di questa collana) si interrompe! Quindi per chiunque sia interessato a queste storie, prendetelo, ne vale assolutamente la pena e potrebbe magari portare a riprendere Spider-Man Collection!
    E con questo è tutto per quanto riguarda il ragno, ci vediamo al prossimo giro di Weakly Hobbyt con Spider-Man Collection 19! 😉
    Voto Personale: 7,5/10

    The Peanuts
    (A Cura di Celebandùne Gwathelen)

    Die Peantus

    Uno degli Ultimi Fumetti del Gratis Comic Tag di cui vi parlo, eccoci arrivati ai Peanuts.
    L’albo è cortino e le strisce presenti nell’albo sono una quarantina scarsa, e per lo più incentrate su Snoopy e Woodstock, ma non mancano quelle con protagonista Charlie Brown, Lucy o Linus.
    Lo stile di disegno di Schultz è come sempre fenomenale, semplice ma al contempo capace di rappresentare l’intera gamma di espressioni facciali che questi eterni “bambini” mettono su, striscia dopo striscia.
    Tra le storie che più carine, quelle in cui Snoopy si crede un Piranha, le strisce in cui Snoopy fa da Avventuriero Capo-Scout a Woodstock e amici, tutte quelle tra Lucy e Charlie Brown (troppo spassose, e non so perchè mi ricordano un pò me da piccolo XD ), e le storie in cui Linus cerca di far fare il cagnolino d’asporto a Snoopy, che però si rifiuta categoricamente.
    Ovviamente quest’albo è nulla in confronto alle raccolte che sono uscite in Italia, ciononostante è stato un albo che mi è decisamente piaciuto.

    Voto Personale: 8/10

    PS. Effettivamente recensirlo è un pò inutile, ma amen! Lo faccio per diletto! 😉

    E con questo è davvero tutto! Ci si legge settimana prossima! =)

5 Risposte to “The Weakly Hobbyt #34”

  1. PukkaNaraku Says:

    Complimentissimi Fall, ho letto d’un fiato la tua recensione di Chuck (serie che mi ha sempre incuriosito, ma che non ho mai visto [ne vedo già troppe]) e m’hai incuriosito ancor di più…sicuramente è da vedere (adesso ancor prima)! 😉

  2. Margherita Says:

    Sono contenta di vedere una recensione a cui posso dare un commento con cognizione di causa!
    Fall, sei una grande! Sono anni che consiglio a tutti di seguire Chuck, troppo divertente! E’ un antidepressivo naturale! 😛
    Brava Fall! E buona visione! XD

  3. Dunther Says:

    -Chuck
    Uhm, è davvero così famoso? Sinceramente è la prima volta che lo sento nominare. Beh, non sembra male, lo terrò in considerazione.

    -In Una Galassia Lontana Lontana
    Questo film l’ho visto da piccolo, effettivamente dovrei rivederlo, ricordo ben poco e probabilmente non potevo cogliere lo humor appieno…

  4. Fall Says:

    Troppo gentili davvero, grazie 🙂

    Dunther, i miei amici mi hanno ossessionato per settimane e settimane @_@
    è davvero strano che non tu non l’abbia sentito nominare!

    • Dunther Says:

      Mmm forse qualcuno che conosco ha condiviso qualcosa al riguardo su facebook ed io l’ho ignorata, ma non ricordo proprio di averlo mai sentito prima…


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