Bentornati sulle Pagine del Weakly Hobbyt! Come avrete notato dalla pletora di info che vi abbiamo fornito sull’E3 sia qui, sia nulla nostra Pagina Facebook (che vi piace, vero? 😉 ), la settimana è stata parecchio pesante, e quindi gli articoli che vi proponiamo questa settimana sono solo tre. Pochi ma buoni, però, ve lo garantisco, con un grande speciale su Spider-Man Collection 41, in cui viene riproposta una delle storie più importanti della storia dei fumetti. In appendice, i pareri di Wise Yuri del mai troppo lodato Super Mario Galaxy 2 e alla fine la quarta puntata di Please, Twins! Per il resto, il sottoscritto è estramemente felice che la Germania ieri sera ha rotto le uova nel paniere a Cristiano Ronaldo, battendo il Portogallo 1-0, vi augura buona lettura e ci risentiamo a fine articolo! 😉
Spider-Man Collection 41
(A Cura di Celebandùne Gwathelen)
Numero epocale di Spider-Man Collection, per via del fatto che contiene in un albo solo i numeri 121 e 122 di Amazing Spider-Man, forse i singoli eventi più significativi della vita di Peter Parker, almeno fino alla metà degli anni novanta. Senza perderci in chiacchiere, ne faremo abbastanza più sotto, andiamo a spulciare i numeri.
- The Gentleman’s Name is…Hulk da Amazing Spider-Man 119 del 4/73: Come preannunciato alla fine di Spider-Man Collection 39, in questo numero Spidey affronterà Hulk, ma prima di arrivare lì, ci sono diverse sottotrame da citare. Anzitutto un telegramma per zia May, di cui Peter vuole parlare con la sua zia a quattro occhi. Giunto alla casa di Doc Ock nel Westchester, però, si rende conto che gli uomini di Octavius tengono sott’occhio la zia e la casa (quindi linee telefoniche e posta) 24:7, e quindi Pete decide di non dire nulla del telegramma in quell’occasione, e riportarselo a casa. Lì apre il telegramma, e scopre che è da parte di un avvocato di Montreal, che vuole discutere di una questione delicata con zia May. Uscendo di casa per farsi un giro, incontra Harry e suo padre Norman. All’improvviso Harry ha un malore, e Pete lo sorregge, ma ecco arrivare Mr. Osborn come un razzo dalla macchina ad intimare Parker di stare lontano dal figlio e di smetterla di intromettersi nei loro affari. Pete non ci capisce niente, e mentre Harry viene portato via dall’autista di Norman, Thomas, il giovane spera che la personalità latente di Goblin non si stia di nuovo facendo strada in Norman. Comunque sia, rimane aperto il problema di come arrivare in Canada, ma quando scopre che Hulk è stato avvisato lì, convince Jameson a pagargli il volo in cambio di foto di Hulk che riduce “l’Uomo Ragno a dentifricio rosso e blu”. Giunto in Quebec, Pete cerca subito l’avvocato, tale Mr. Rimbaud, ma sfortunatamente per lui è fuori città. Così, con la tessera stampa del Bugle si infiltra in una conferenza tenuta dal Generale “Thunderbolt” Ross, che spiega come pensa di fermare Hulk una volta per tutte. Pete si infiltra nella carovana militare che si dirige verso dove si sospetta che sia Hulk, ma il gigante verde li trova prima che siano loro a trovare lui, e butta fuori strada i camion e semina il caos, cosa che da a Pete la possibilità di cambiarsi nell’Uomo Ragno. Con un rapido colpo Spidey sbilancia il mostro Banner, e piazza la fotocamera, prima che Hulk viene bombardato da bazooka e carri armati americani. A Hulk i colpi ovviamente non fanno nulla, e lancia un enorme masso verso i militari, che Spidey però con la sua ragnatela manda indietro a mò di fionda. Hulk si arrabbia, e saltellato via dallo scenario di guerra, incontra resistenza nella sua fuga in una diga, che inizia a spaccare (senza rendersi davvero conto cosa succede). Spidey però si, e cerca di rilasciare pressione (e quindi acqua) dalle pareti distrutte della diga, cosa che finisce per far arrabbiare Hulk ancora di più, al punto che sfonda una parte di muro, perde l’equilibrio e con Spidey finisce sott’acqua, mentre giganteschi massi impediscono a entrambi di risalire in superficie.
- The Fight and the Fury da Amazing Spider-Man 120 del 5/73: Hulk, irato, prende il masso a che stava spingendo sott’acqua Spidey, e lo scaraventa fuori dall’acqua. Spidey, attaccato ancora alla pietra, riesce quindi a tornare in superficie, mentre Hulk, dopo aver creato un piccolo maremoto, salta via er lontano da Ross e soci. Insegue Hulk con un elicottero, a cui Spidey si aggancia per tornare a Montreal, dove chiama Gwen per avere notizie su Harry. Gwen gli comunica che i guai sono seri, Harry ha ripreso a drogarsi per i problemi col padre, e intima a Pete di tornare a New York il prima possibile. Il giovane decide quindi di risolvere le sue questioni a Montreal il prima possibile, e nei panni di Spidey scopre da uno scagnozzo che seguiva Parker che Octavius è interessato alla zia May. Prima di riuscire a finire di interrogarlo però viene avvistato dal Generale Ross, che insinua che Spidey e Hulk siano in combutta, e minaccia di fare fuoco, cosa che costringe Spidey a ritirarsi. Tornato nell’ufficio del signor Rimbaud, gli viene detto di dirigersi con la segretaria allo spazio fiera dell’Expo del 1967, dove l’avvocato al momento si trova per motivi di lavoro. Sulla strada, però, il taxi con Pete e Ms. Delon (segretaria di Rimbaud) oltre a venire seguito da un tipo losco, viene buttato fuori strada da un delirante Hulk, cosa che costringe Pete di nuovo a cambiarsi in Spidey per combatterlo. I due distruggono non poco dell’Expo ’67, prima che arrivi Ross con i suoi elicotteri, che stufano Hulk ancora di più, al punto da farlo scappare annoiato e stanco. Quando Pete torna nei suoi panni di strada, incontra finalmente il Signor Rimbaud, ma prima che questi possa dirgli alcun’chè, viene sparato alla testa da un cecchino, il tipo losco che li seguiva prima. Il viaggio a Montreal si è quindi rivelato inutile, dato che con Rimbaud morto, non rimane nulla che possa far capire a Peter di cosa si trattasse nel telegramma per sua zia. Sconsolato, il giovane torna a casa.
Hulk e Spider-Man lottano sulla Copertina Originale di Amazing Spider-Man 120
- The Night Gwen Stacy Died da Amazing Spider-Man 121 del 6/73: Il titolo di questa storia venne svelato ai Marvel fan, per la prima volta, solo a fine puntata, e quindi dopo 20 pagine di un racconto epocale, facendo si che o i curiosoni andavano a fine albo per vederlo, o pazientavano per tutta la durata del racconto. Iniziamo: Pete è di nuovo a New York e va a trovare Harry, che sta davvero male per via di un’overdose di droga. Sulla strada per la stanza di Harry, viene intercettato da Norman Osborn, che gli dice che è colpa sua che Harry sta così male, e che non vuole mai più vedere la sua faccia da quelle parti. Poco dopo raggiungono la scena Gwen ed MJ, ma Norman non pare vedere di buon occhio nemmeno loro, e rivolgendosi a “Miss Stacy”, dichiara di non voler più rivedere nè lei nè i suoi amici in questa casa. Pete accompagna fuori le signore, entrambe molto pensierose, soprattutto MJ, mentre Gwen si chiede cosa può mai aver portato Harry a una situazione così disperata, visto e considerato che ha sempre avuto tutto ciò che voleva dalla vita. La scena poi si sposta su Osborn, che viene chiamato da un Consulente aziendale che gli dice che le sue azioni sono già crollate del 13% e rischiano di scendere ancora oltre. Norman sembra essere sull’orlo del fallimento col suo impero industriale/finanziario. Harry si sveglia e sente questa telefonata, e si avvicina al padre dicendo che spera che si sente bene, ma viene colpito da un altro malore, che costringe Osborn Sr. a chiamare di nuovo il dottore. Pete nel frattempo consegna le foto al Bugle e volteggia per la città un pò intontito, forse per un virus che si è preso in Canada. Vuole però tornare velocemente a casa dove c’è Gwen che lo aspetta, dalle parole di Pete si evince che i due dovevano parlare di qualcosa. Altrove, la situazione però degenera, e nonostante il dottore di famiglia consiglia a Norman di portare il figlio all’ospedale, l’industriale vuole evitare lo scandalo e lasciare Harry a letto a casa. In quel momento, inizia ad avere le visioni, e ricorda la sua identità di Goblin, e corre in strada verso un magazzino dove riprende in mano il suo costume e il suo aliante. Con questi, si dirige verso casa di Peter, dove trova Gwen che sta aspettando il suo ragazzo per parlargli. La scena si sposta su Pete, che arriva lì poco dopo e trova la borsa di Gwen e una bomba zucca sul pavimento di casa. Pete non ci vede dalla rabbia, crede che Norman sia venuto lì per lui e invece ci abbia trovato Gwen, e teme per il suo bene considerato lo stato attuale di follia di Norman. Spidey cerca i due, e li trova sul Ponte di Brooklyn, dal quale Goblin, pieno di arroganza, dice a Parker (chiamandolo proprio così) che c’è la donna che ama sul pilastro del ponte su cui si trova, e che morirà a meno che non sarà la vita di Peter a finire. Pete ovviamente non reagisce e si porta vicino il pilastro, quando una bomba zucca gli esplode quasi sotto i piedi. Il raffreddore lo rende leggermente stordito, e Spidey vuole finire la battaglia in fretta, ma Goblin non gli lascia un momento di fiato, colpendolo con l’aliante. Spidey vede un unico momento buono per attaccarlo, colpisce Goblin con la tela, lo tira a se e gli da un potente destro che lo fa cadere dall’aliante. Rapido, Spidey corre lungo i cavi d’accaio per raggiungere Gwen, mentre Goblin radio controlla il suo aliante per salvarsi da una caduta mortale. Gwen pare svenuta sul ponte o per lo meno in stato di shock, e Spidey vuole portarla rapidamente in ospedale, ma in quel momento Goblin si frappone tra i due e con una botta secca spinge Gwen giù dal ponte. In una scena che ormai è entrata nella storia, Spidey cerca di afferrare Gwen con la sua tela, afferrandole le ginocchia, causando un fatale contraccolpo che le spezza il collo. Ma questo Spidey ancora non lo sa, e ringrazia un attimo i suoi poteri di ragno mentre tira su Gwen. Ma questa non si muove, e presto Spidey si rende conto che la ragazza che ha amato è morta. “Romantico Idiota” gli dice Goblin, sfottendolo nel momento più basso della carriera di Spidey, che altro non può fare che urlare al suo arcinemico che la pagherà per aver ucciso la donna che ama.
La fatidica Pagina in cui Gwen Stacy cade dal Ponte di Brooklyn e Peter cerca di salvarla. Lo 'SNAP!' che cambiò la storia dei fumetti!
- The Goblin’s Last Stand da Amazing Spider-Man 122 del 7/73: Questo epidosio inizia dove siamo rimasti: con Goblin che sfotte Spidey per la morte di Gwen Stacy, rincuorandolo però che i due non saranno separati a lungo, poichè presto il giovane la seguirà. Pete porta Gwen su un molo e torna a combattere il suo arcinemico, ma Goblin si sbatte di dosso Parker sbattendolo contro uno dei cavi d’accaio del Ponte di Brooklyn. Pete si salva con una tela, e maledice che Gwen non ha gli stessi poteri suoi. Poi torna sul molo, dove si è radunata una piccola folla con degli agenti di polizia. Spidey li spinge via tutti e va da GWen, coccolandola, dicendole che tutto tornerà com’era prima, sopraffatto dai ricordi dei loro primi incontri, del loro amore, della morte del padre e dei giorni felici all’università con Harry ed MJ. Tutto passato ormai, tutti ricordi che non torneranno più, e che sono stati rovinati dall’intromissione della figura dell’Uomo Ragno nella loro vita. I tristi e felici ricordi di Pete vengono interrotti dall’agente che gli fa notare l’arrivo dell’ambulanza. Ma Spidey è desolato, anche l’ambulanza potrà fare poco ormai per una ragazza morta. Una volta che GWen è stata portata via, i due poliziotti hanno la poco furba idea di forzare Spidey a rimanere per un interrogatorio. Pete chiaramente non è in vena, e sbatte i due all’aria (di nuovo) fuggendo verso casa di Norman Osborn. Lì, nei panni di Peter Parker, non trova altri che Harry, in delirio totale, talmente sotto effetto di stupefacenti e medicinali, da non rendersi conto di cosa è reale e cosa no. Chiede aiuto a Peter, gli chiede di dirgli se questo è reale o no, ma Pete è troppo irato da stare dietro al suo amico in quel momento e se ne và lasciando Harry da solo con i suoi cupi pensieri allucinati. Nei panni di Spidey, il ragazzo volteggia verso il Bugle, dove da Robertson si fa dare l’indirizzo di tutte le proprietà inusuali di Osborn. I due fanno presto colpo, e nonostante l’irruzione di Jameson (che già sa della notizia di GWen Stacy e incolpa ovviamente l’Uomo Ragno), Spidey riceve l’indirizzo di un magazzino in cui Osborn è stato avvistato meno di quaranta minuti fa. Spidey si dirige lì e tende un’imboscata a Goblin in cui il folletto verde casca in pieno. Spidey lo disarciona dal suo aliante e lo rompe in più punti. La lotta tra i due prosegue a colpi di pugni, bombe zucca, ragnatele e armi-goblin varie, mentre Goblin insulta ancora Peter con frasi diffamatorie su Gwen come “Una ragazza smorfiosa e insulsa che non faceva altro che occupare spazio..mentre io..”. Pete non ci vede più dalla rabbia e stende di pugni Goblin, fermandosi dopo aver sfogato tutta la sua rabbia, prima di diventare un’assassino a sua volta. Mentre è girato e incredulo, Goblin si riprende e quando Pete si riavvicina a lui dicendogli che a questo giro andrà in prigione, Goblin chiama a se l’aliante danneggiato, mandandolo a tutta velocità con le parti aguzze danneggiate nella schiena di Peter. E’ il senso di ragno a fare la differenza. Peter si scansa e l’aliante finisce in pieno petto di Goblin, crocifiggendolo contro la parete del magazzino. Con Goblin morto, Pete rimane lì incredulo a contemplare la carcassa del suo arcinemico, cercando un senso a tutti questi avvenimenti, senza trovarlo, sentendosi solo più vuoto e solo di prima. Mentre abbandona Norman Osborn nei suoi panni di Goblin in quel magazzino, notiamo come una figura nell’ombra ha osservato almeno parzialmente la scena senza che Pete se ne renda conto.
Ciò di cui si rende conto è quando la sera torna a casa e vi trova Mary Jane. MJ è sconvolta della morte di Gwen, ed esprime il suo condiglio a Peter, che però la spinge via con rabbia, non credendo che una ragazza così solare e superficiale come MJ possa capire come si sente lui in quel momento. Pete la intima a lasciare l’appartamento e lasciarlo solo ed MJ si avvicina ed apre la porta, ma alla fine ci ripensa e con una lacrima in viso richiude la porta e rimane con Pete.

Peter si rende tragicamente conto che Gwen è morta. Goblin lo sfotte con la famosa frase 'Romantico Idiota', e crede che Gwen fosse morta per lo shock della caduta!
Ci sono così tante cose da dire. Tralasciamo per ora del tutto le due storie con Hulk, che non sono niente male e infittiscono il mistero sulla strana relazione tra Doc Ock e zia May, ma di cui riparleremo a tempo debito (ovvero quando il mistero si chiarirà, vi giuro che a parte un sospetto, non so bene come stanno le cose neanche io).
Sono Amazing Spider-Man 121 e 122 ad aver cambiato per sempre la storia dei fumetti, portandolo dalla cosiddetta “Silver Age of Comics” alla “Bronze Age of Comics”, distruggendo per sempre il tabu di NON uccidere un personaggio molto vicino e molto caro al protagonista di un fumetto. Certo, in passato ci sono state altri morti nella vita di eroi, per Spider-Man non vanno scordati zio Ben e il Capitano George Stacy, ma con Gwen muore la ragazza di un supereroe, la sua fidanzata e amica più intima, e con essa, almeno così hanno detto in molti, anche l’innocenza del fumetto. Zio Ben è stato un personaggio caro di Peter, ma è morto nel primo numero della serie, lo si è visto per due pannelli contati, ed è la motivazione di Peter che lo porta a fare quello che fa. Spider-Man non sarebbe esistito così come lo conosciamo senza zio Ben. Il Capitano Stacy era un conoscente stretto di Peter nonchè il padre della sua ragazza, ma tolto quello era anche un poliziotto, e la sua morte era una semplice casualità di battaglia, per quanto comunque l’effetto che la sua morte ha avuto è stato devastante sia per Pete che per Gwen. Ma ora è toccato a Gwen stessa, in una battaglia che da allora ogni film o serie a cartoni di Spidey che si rispetti hanno tentato di emulare (sono curioso, a tal proposito, di vedere cosa faranno con Gwen e Peter nel prossimo venturo Amazing Spider-Man, previsto per Luglio di quest’anno).
I disegni del fumetto sono stupendi e le inquadrature azzeccano perfettamente l’epos che gli sceneggiatori hanno voluto trasmettere, dal lungo riquadro verticale della caduta di Gwen dal ponte, ai primi piani in cui Pete tira un forte destro a Goblin, fino alla pagina intera in cui di colpo Pete rivive tutti i momenti splendidi avuti con Gwen, dal primo incontro al primo bacio. La scena mi ha quasi strappato una lacrima, talmente il disegno è carico di emozioni forti.

Ecco la copertina originale di Amazing Spider-Man 122: Spidey ha tra le braccia la povera Gwen Stacy e Goblin minaccia di uccidere Spidey per prossimo!
La battaglia “finale” con Goblin è altrettanto significativa, poichè per anni ha significato anche la morte di un arcinemico (che sicuramente ha lasciato un grave vuoto nel parco nemici dell’Uomo Ragno, e considerando tutte le storie degli anni ’90, ha ora un impatto meno solido di quanto non lo avesse avuto nel ’73), cosa che fino a quel punto era accaduta molto di rado, se non mai. Anche lì, la tensione tra Spidey e Goblin è tanta e la scena finale in cui Goblin si impaletta col proprio aliante (precedentemente danneggiato da Pete) ha dello storico. Altrettanto triste e disperata è la scena in cui Pete lascia da solo e in delirio Harry, ma credo che rende bene l’idea della rabbia bollente che una persona può avere in sè nel momento in cui gli viene uccisa una persona cara. E infine, altre due scene cariche di significato per il futuro del nostro eroe. In un futuro remoto, vedrà rivista sotto una luce diversa la scena in cui Pete si presenta a casa Osborn per stare al fianco di Harry, mentre Norman non vuole vedere più nè Gwen nè Pete nella propria casa. Gwen sembra bisognosa di parlare con Peter di qualcosa, mentre MJ è stranamente pensierosa; tutto questo riceverà una spiegazione (o meglio, gli verrà infussa più spiegazione) oltre trent’anni dopo (sono curioso quando ne parleremo qui!). L’altra scena, è quella finale del fumetto in cui MJ, la superficiale festaiola, invece di andarsene e lasciare Peter solo con il suo dolore per tornare ai suoi party, decide di restare con Pete nel suo momento più triste. Lacrimuccia.
Numero stratosferico. Un classico dei fumetti che chiunque DEVE leggere per cultura personale, come fosse lo Zelda-Ocarina of Time o il Citizen Kane dei fumetti. Non c’è via di fuga. Tutte le strade portano per La Notte in cui morì Gwen Stacy e L’Ultimo Round di Goblin.
Voto Personale: 9,5/10
♫ Just remember that you’re standing on a planet that’s evolving ♫
(A cura di Wise Yuri)
Quando fu annunciato qualche anno fa, la prima cosa che feci è ripetere mentalmente “Super Mario Galaxy 2?”, con enfasi sul “2”.
Tradizione non scritta della serie platform 3D di Mario era quella di fare uscire un episodio per ogni console, il leggendario Mario 64 per, beh, il Nintendo 64, e Super Mario Sunshine per il mai troppo “compianto” Gamecube. Pensavo sarebbe successa la stessa cosa con Mario Galaxy, ma sono stato corretto da questo seguito “inusuale”.
Sulle prime pensavo che anche la Nintendo si fosse ulteriormente imbarbonita, a fare un more of the same di Mario Galaxy (titolo ottimo ed a cui non voglio togliere proprio nulla), e quindi ho deciso che l’avrei preso più tardi, con molti dubbi su questo sequel, ma curioso, in fondo “è sempre Mario”.
Sebbene la prima impressione mi portava a pensare che avessero inserito qualche idea di avanzo e rimescolato il tutto, andando un poco avanti sono rimasto sorpreso da come avessero preso le meccaniche del primo, tolto molto “grasso” alla struttura di gioco(utilizzando la suddivisione in mondi di New Super Mario Bros. Wii), ed inserito un sacco di idee e situazioni nuove (c’è davvero pochissimo riciclo di idee e contenuto), anche con l’introduzione di nuovi power-up e il caro vecchio Yoshi. Anche quando ci sono sezioni simili a quelle del primo Galaxy non avrete mai l’impressione di star giocando a Super Mario Galaxy 1.5, il che è non poco, anzi.

Il ritorno di Yoshi è tutt’altro che un amarcord fine a sè stesso, visto che anche l’amato dinosauro/drago ha nuovi power up ed abilità.
Uno dei problemi del primo Galaxy (soprattutto per i giocatori di vecchia data e/o esperti) era il livello di difficoltà bassino e la poca sfida offerta, ma a sorpresa Nintendo ne ha preso conto ed infatti stavolta abbiamo di fronte un gioco molto più impegnativo, specialmente nei livelli avanzati, ma nulla di troppo masochistico. Per far contenti capre e cavoli, la Nintendo ha incluso la possibilità (dopo essere morti molte volte) di far completare il livello alla CPU, oltre a vari cartelli che vi mostrano come superare alcune sezioni, ovviamente per venire incontro a giocatori meno esperti. A questo riguardo va detto che nella confezione del gioco è incluso un DVD dimostrativo per aiutare ulteriormente i giocatori inesperti, ma non posso trovare ironico allegare un DVD video ad un gioco per una console che non legge DVD video (potrebbe, visto anche che il formato dei giochi è il DVD, mah). XD
Un’altro “difetto” corretto riguarda il post game, nel primo Galaxy, dopo aver preso 121 stelle con mario, per vedere il vero finale dovevate riprendere le 121 stelle con Luigi, trovata a dir poco idiotica. Stavolta, dopo aver raccolto le classiche 120 stelle, appariranno 120 stelle verdi (che non c’entrano niente con Luigi e quindi sono nuove), nascoste o difficilissime da raggiungere, sparse nei vari livelli. La grafica è rimasta pressapoco invariata, ma il comparto musicale si è arricchito ed ancora più vivace di prima, complimenti veri alla Nintendo.
Non molto altro da aggiungere che non si già stato scritto da milioni di recensori, ma devo dire che Super Mario Galaxy 2 è stato uno dei quei titoli rari, in cui vede davvero l’esperienza ventennaria della casa di Kyoto: eccellente game design, tonnellate di idee creative unite ad elementi nostalgici e/o ricorrenti della serie, un perfezionamento delle originali meccaniche di pianeti e gravità, aumento del livello di sfida proposto, e tanto contenuto di eccellente fattura. Uno dei motivi per avere un Wii, specialmente per gli amanti dei platform. Anche se continua (come tutti i prodotti Nintendo) ad essere costosetto nonostante sia “vecchio” di 2 anni, vale ogni vostro centesimo. Forse l’unico caso in cui sarei d’accordo con i punteggi dei critici, i prevedibili 100 su 100, 10 su 10, e così via (a tal proposito, non posso non ricordare quel ridicolo 11 su 10 dato al primo Super Mario Galaxy dalla vecchia rivista NRU XD).
La cosa che mi fa “girare i pianeti” è che la stessa nintendo degli scialbi New Super Mario Bros, il che indica chiaramente che la Nintendo la competenza ce l’ha eccome, ma come tanti sviluppatori moderni, preferisce fare prodotti con poco sforzo per massimizzare il profitto, e i risultati sono quelli che sono. Preferirei vedere di più la Nintendo di questo Super Mario Galaxy 2, e non quella che presenta New Super Mario Bros. U come “titolo di nuova generazione”.
Please, Twins! – 4
Kind to You
(A Cura di Celebandùne Gwathelen)
Nella quarta puntata, Karen e Miina iniziano a farsi domande su come ripagare Maiku per la loro presenza in casa. Miina è la prima a pensare a un lavoro part-time, ma Inao è una comunità piccola e gran parte dei lavori richiederebbero la loro maggiore età. Le due sono determinate però, e provano quindi a candidarsi come Assistenti d’Ufficio alla scuola locale (ovviamente la stessa di Maiku). I loro documenti sono falsi e le credenziali anche, ma le due ci provano lo stesso, ciascuna incoraggiata dal poter stare più spesso più vicino al loro forse-fratello.
Per loro fortuna, ad esaminare le carte è proprio Mizuho, che quindi non capisce davvero bene che le carte sono falsate. All’improvviso però c’è una chiamata per lei, e la prof si deve assentare.
Nel frattempo, anche Maiku (che ha saputo della ricerca di lavoro di Miina e Karen la mattina stessa, poco dopo vedere di nuovo Miina ciondolare nuda per casa) ha chiesto in giro per lavoro, prima da un suo amico gay Kousei (che glielo darebbe in cambio di una notte d’amore) e poi da Tsubaki e Ichigo stessa.
Mentre Tsubaki e Maiku parlano nei corridoi della scuola, Miina e Karen li vedono (ancora in attesa del ritorno di Mizuho) e iniziano ad urlare che non è permesso fare atti osceni a scuola. Maiku e Tsubaki si insospettiscono e iniziano ad inseguire Karen e Miina credute (giustamente) persone estranee alla scuola. Le due scappano, ma (ovviamente!) Miina si fa male la caviglia e le due sono costrette a rubare abiti sportivi dallo spogliatoio delle ragazze per ingannare Maiku e Tsubaki. Presto anche questo furto viene notato, e tutta la scuola è all’erta.
Le due si nascondono nello sgabuzzino per gli attrezzi (in cui si nascosero anche, tempo fa, Kei e Mizuho) dove poi, dopo un pò, vengono trovate dalla prof Kazami. Lei dice loro di non fare cavolate del genere, Maiku si preoccupa per loro e sarebbe stato molto meglio cercare lavoro in maniera legale che in questo modo. La prof capisce la loro voglia di impegnarsi, ma dice loro che anche Maiku si è impegnato per loro e i suoi sforzi vanno ripagati anzitutto con l’onestà e senza mettersi nei guai.
Le due tornano a casa, e Maiku dice che ha trovato loro un lavoro presso il negozio ortofrutticolo della famiglia Herikawa. C’è puzza di Koishi nella prossima puntata, direi!!

Kazami scruta per bene Miina e Karen, dopo aver letto con stupore il loro Curriculum Vitae!
Questa, invece, non è nulla di speciale. Di certo non una puntata brutta, ma neanche chissà cosa. Sono curioso come verrà sviluppato il personaggio (apparentemente gay) di Kousei, se verrà sviluppato, e inizia ad apparire sempre più di frequente la giovane Haruko Shido, sorella di Matagu di Please, Teacher!, unico a rimanere senza ragazza tra i maschi di quella serie. Chissà che non diventi compagna di classe delle due “gemelle”, visto che Maiku ha detto loro che se vogliono lavorare, devono anche andare a scuola. Vedremo…
Voto Personale: 7/10
E con questo per oggi è tutto! Settimana prossima continuano le recensioni di Spider-Man Collection, Please, Twins! e vediamo se finalmente riesco a scrivervi qualcosa di nuovo e originale! 😉 Intanto, finchè le News sull’E3 continuano ad arrivare, seguiteci ancora su Facebook e spargete la voce! =) Al prossimo Caffè domenicale, e Forza Azzurri per stasera contro la Spagna! ^_^
24 giugno 2012 alle 16:57
-♫ Just remember that you’re standing on a planet that’s evolving ♫
Io sono uno di quelli che ha adorato talmente tanto il primo Super Mario Galaxy che non ne ho avuto abbastanza nemmeno dopo averlo finito al 100% sia con Mario che con Luigi, quindi l’annuncio di un sequel, per quanto insolito, mi ha fatto enorme piacere. Anche perché anche io ho trovato la difficoltà non abbastanza alta per i miei gusti.
Devo recuperarlo sto gioco, uffa, così come New Super Mario Bros. Wii.