The Weakly Hobbyt #91

The Weakly Hobbyt #91

WE’RE BACK! Buon 2013 a tutti, non vogliamo sapere come vi è andato capodanno, perchè qui al Checkpoint Cafè il motto è guardare avanti… e poi è ormai befana, la domanda sarebbe un pò tarda. 🙂 Sia a chi si è beccato una calza di carbone, sia ai “bimbi bravi” con le loro calze piene di roba pro-carie, buona lettura e buon ritorno sulle nostre pagine!

Metal Gear Rising: Revengeance DEMO (Hands-On)

(A cura di Wise Yuri)

Metal Gear Rising: Revengeance

Un’altro hands-on di una demo ( di un altro beat ‘em up, tra l’altro)? Non vedo modo migliore di celebrare l’epifania, onestamente, che con samurai cyborg e mecha che si smembrano a vicenda.

Questa è la demo inclusa nella Zone Of The Enders HD Collection, qui presente come un disco a parte , e che dovrebbe essere disponibile per il download su PSN ed X-Box Live verso metà gennaio. La versione giocata è quella X-Box 360, per la cronaca.

Molto probabilmente saprete cos’è Metal Gear Rising: Revengeance, ma per chi avesse mancato tutte le news a riguardo (E3 compresi), il titolo è un beat ‘em up con protagonista Raiden (apparso per la prima volta in MGS 2: Sons Of Liberty), che prende luogo dopo gli eventi di MGS 4: Guns Of The Patriot, ed è sviluppato dai ragazzi di Platinum Games (noti prima come Clover Studio e responsabili di titoli come God Hand, Okami e Viewtiful Joe), un nome una garanzia, visto che loro è quello che si può considerare il pinnacolo dell’action game (moderno e non), ovvero Bayonetta.

Per quanto riguarda la trama, la demo a questo riguardo è spartana al punto giusto, introducendovi alle vicende ma senza andare a fondo, spiegandovi in pratica perchè state facendo…. quello che state facendo, senza rovinarvi possibili sorprese. La demo fa inoltre un veloce riassunto degli avvenimenti che hanno portato alla situazione vista in Revengeance, ma cercherò di evitare spoiler e tenermi sul generico, fin dove possibile. Come sempre, preferisco avvertirvi, possibili spoiler.

Prima di tagliare la carne ed il ferro, perchè non allenarsi con un caro vecchio cocomero, e dimostrargli che è il vero Fruit Ninja. :)

Prima di tagliare la carne ed il ferro, perchè non allenarsi con un caro vecchio cocomero, e dimostrargli che è il vero Fruit Ninja? 🙂

Dopo gli avvenimenti di Guns Of The Patriots, la tecnologia per creare i cyborg è diventata di “libero” uso, e si sono formati diverse corporazioni dedicate a sviluppare questa tecnologia, specialmente per uso bellico. Il risultato è un maggior numero di conflitti, combattuti da soldati potenziati e con corpi quasi completamente robotici, oltre che da robot sempre più umani. Raiden è anche lui un super soldato cyborg armato fino ai denti, ma lotta per un’associazione dedita alla preservazione della pace ed a fermare i conflitti in corso. Dopo essere stato sconfitto. privato di un’occhio e quasi ucciso da un’altro samurai cyborg chiamato Jetstream Sam, Raiden viene ricostruito e ritorna a combattere durante un’attacco ad una città africana da parte di una cellula terroristica, pronto a vendicarsi ed a distruggere qualsiasi cosa, robotica e non, che oserà sbarrargli la strada.

Gameplay, gameplay. Il sistema di combattimento è relativamente normale per questo genere di gioco:  attacco veloce e debole, potente e lento, salto, schivata, etc. La parata si fa in maniera diversa dal solito, ovvero tenendo premuto il tasto dell’attacco veloce e poi premendo la levetta analogica sinistra nella direzione in cui volete parare. Tutto molto fluido ed intuivo, e la demo ha anche un tutorial (che credo sarà anche nel gioco completo), abbastanza essenziale ma sufficiente ad adempiere al suo ruolo.

Un’altra cosa differente è la cosiddetta modalità Free Blade (che si attiva con uno dei grilletti dorsali del controller) e vi permette di fendere la spada in qualsiasi direzione per tagliare, affettare e sminuzzare i nemici, utilizzando la levetta analogica destra. Questa modalità consuma energia, ma è anche utile per recuperare vita,  aprendo letteralmente i nemici e prendendo i loro nodi energetici (che tanto per rendere il tutto ancora più violento sembrano spine dorsali). Raiden inoltre ha a disposizione armi secondarie come granate e lanciarazzi, e dispositivi come un visore per la realtà aumentata. E non dimenticatevi che il nostro è un ninja, quindi può facilmente scalare palazzi e muoversi agilmente, oltre a poter effettuare assassini furtivi su nemici ignari (dovrebbero esserci anche un certo numero di sezioni stealth, a detta degli sviluppatori).

Potreste quindi pensare che il gioco non sia particolarmente difficile, ma vi conviene ripensarci, poichè già alla difficoltà Normale i nemici picchiano duro e basta un gruppetto di soldati cyborg “base” per rendervi la vita non facile, visto che anche le unità semplici (i classici scagnozzi, il tipo di nemico più debole e ricorrente) hanno un intelligenza artificiale molto buona e sono aggressive, figuriamoci poi quando arrivano questi mecha assurdi e coriacei con una parte superiore da carro armato ed una inferiore con delle gambe… umane (o da pollo, non ne sono sicuro). Nella demo affrontate anche un boss, un lupo robotico con un coltelli ed una coda da cui spunta una motosega. Le armi secondarie tornano utili, ma non spuntano come erba e non potete dipendere da queste, quindi vi conviene imparare ad usare le vostre abilità e le combo (non erano molte quelle disponibili nella demo, peccato). Stranamente (e gradevolmente) poco usati i QTE.

Graficamente il titolo Platinum Games si difende benissimo, con texture e modelli poligonali di ottima fattura, ed altrettanto lo fa il reparto sonoro, con musiche che tendono al rockeggiante/metal e che sono perfettamente in tono con lo stile violento, esagerato e spettacolare del gioco, con nemici fatti à -la julienne in un lampo, arti e membra tagliati come burro da una lama veloce come il lampo. Di Raiden e dei personaggi non posso dire granchè, in primis perchè devo giocarmi per bene la saga principale di Metal Gear, in secundis perchè la demo… è una demo, e non posso giudicare una caratterizzazione da due filmati in croce. Ma a prima impressione, Raiden mi ha convinto: è un giustiziere freddo, spietato e vendicativo, a cui non importa se i suoi nemici sono ancora umani, perchè “si sono venduti l’anima per uccidere innocenti”.

metal gear rising revengeance mechawolf

Questo hands-on mi ha molto soddisfatto (peccato che la demo mostrasse pochino, ma in fondo di una demo parliamo), la Konami ha decisamente scelto uno studio perfetto per questo spin-off action di MGS (ed ha fatto bene a cambiare il titolo in Metal Gear Rising, visto che il gameplay poco c’azzecca con la serie principale, ed anche per evitare che fanboys puntigliosi piantassero pippe sul titolo), che ha tutte le premesse di essere il miglior beat ‘em up di questa generazione, o “per lo meno” uno dei migliori assieme a Bayonetta, non a caso curato sempre dai Platinum Games, ormai una sicurezza in questo campo (escludendo roba come Mad World, ma questo è un altro articolo…).

Sono estremamente fiducioso nel prodotto finale, ma voglio chiudere parlando del fatto che Metal Gear Rising: Revengeance sarà un titolo “multipiattaforma, ma non del tutto”. Intendo dire che il produttore del gioco, tale Yuji Korekado, ha annunciato come non ci siano piani futuri per una versione Wii U del titolo, indicando come problema il controller, motivazione che secondo me (e secondo molti) nasconde la mancanza di fiducia/interesse in tale versione, che molto probabilmente non frutterebbe abbastanza “grano”.

Ma d’altronde non sorprende, considerando che -nonostante le promesse di Nintendo a riguardo- molti giochi multipiattaforma in arrivo nel prossimo futuro non sono previsti in versione Wii U, e personalmente credo che riaccadrà quanto successo con Wii per il supporto terze parti/giochi multipiattaforma: arriveranno, ma ne arriveranno pochissimi. Ma anche senza dare “la colpa” al Wii U, la atroce crisi attuale ha senza dubbio portato a tali scelte, visto che in giappone non uscirà la versione X-Box 360 del titolo, quella per PS Vita è stata cancellata (mentre quella PC è molto probabile che arriverà molto dopo le versioni per home console).

Su queste note tristemente realistiche (per il mercato videoludico, si intende) vi lascio al (si spera più ottimistico) resto del Weakly! 😉

Guardians of Middle-Earth

(A cura di Alteridan)

Un bel po’ di anni fa vide la luce un nuovo genere videoludico, come semplice mod di Warcraft III nacque Defense of the Ancients (meglio conosciuto come Dota). Esplicitamente pensata per le partite in multiplayer, questa mod presto spopolò tanto da diventare una disciplina a sé stante degli e-sports e, in seguito, a dare vita a numerosi cloni più o meno riusciti come giochi separati.

Lo scopo del gioco di tutti i Multiplayer Online Battle Arena (o Moba) è quello di radere gradualmente al suolo la base della squadra nemica attraverso tre corsie di torri di guardia, per fare ciò ogni giocatore prende il controllo di un singolo eroe, potenziandone le abilità e acquistando oggetti che influenzino le statistiche, mentre la CPU si occupa di gestire le truppe di base (i cosiddetti creep).

Ecco come si presenta la base in Guardians of Middle-Earth.

In tutti questi anni i Moba sono sempre rimasti confinati su PC, fino a qualche mese fa quando Monolith rilasciò Guardians of Middle-Earth, nuova incarnazione di quella formula inventata anni fa da Dota.

Ambientato nello sconfinato universo tolkieniano de Il Signore degli Anelli, Guardians of Middle-Earth è il primo Moba ad approdare su console e la prima impressione è quella di trovarsi dinanzi ad un gioco con un potenziale molto alto principalmente per due motivi. Il primo riguarda naturalmente il lore che ben si presta a battaglie campali in cui siano coinvolti eroi dalla potenza eccezionale, e di certo gli eroi non mancano mai nella Terra di Mezzo. Il secondo invece riguarda il sistema di controllo, molto innovativo e che non fa mai rimpiangere il fatto di non avere sotto mano mouse e tastiera.

Ma andiamo con ordine.

Gli eroi disponibili sono divisi in due macrocategorie che rispecchiano l’allineamento buono o malvagio dei vari guardiani e divisi a loro volta a seconda del ruolo in cui eccellono: avremo quindi guerrieri, strateghi, difensori, incantatori e assalitori. Sulla gestione dei guardiani però si nota un primo grande difetto: ogni squadra può avere al suo interno sia eroi buoni che malvagi, farà quindi storcere il naso ai puristi vedere nello stesso schieramento, ad esempio, Legolas e il Re Stregone.

Anche Galadriel sarà della partita.

Vi è però anche una notevole differenza tra GoME e gli altri Moba per PC: in Dota, e nei suoi innumerevoli cloni, durante ogni partita è possibile acquistare oggetti che potenzino gli eroi, ciò non è possibile nel gioco Monolith. Ogni guardiano ha a sua disposizione una “cintura” con gemme e reliquie che verranno sbloccate gradualmente ad ogni passaggio di livello, tale cintura è personalizzabile prima di ogni partita acquistando le componenti con denaro virtuale ricevuto come ricompensa alla fine di ogni scontro.

Per quanto riguarda il sistema di controllo, invece, il tutto è gestito in maniera molto semplice ed intuitiva: con l’analogico sinistro si controllano i movimenti del guardiano mentre con l’analogico destro si ruota la direzione di attacco, i pulsanti dorsali si usano per gli attacchi di base e alcune opzioni di gestione mentre i pulsanti principali del pad attivano le quattro abilità speciali di ogni eroe e le varie pozioni a nostra disposizione vengono utilizzate tramite le frecce direzionali. Un sistema tanto semplice quanto facile da apprendere e padroneggiare. Va quindi fatto un plauso a Monolith che è riuscita ad escogitare tale sistema senza complicare troppo le cose come spesso accade quando si sviluppano giochi per piattaforme “anomale”.

L’arco azzurro indica il raggio d’azione di attacchi ed abilità ed è comodamente direzionabile tramite la levetta destra.

Altri dettagli del gioco.

Le mappe disponibili, così come le modalità di gioco, sono due: una mappa più piccola a una corsia singola, per partite più rapide, e una a tre corsie per chi vuole una sfida più classica. In ogni modalità le squadre sono composte da cinque giocatori.

Un problema non da poco riguarda però il matchmaking: al momento l’attesa prima di trovare una partita è notevole, si va dai cinque ai quindici minuti ma si spera che con il tempo questi tempi si riducano anche perché il gioco è costantemente supportato dagli sviluppatori, i quali aggiungono regolarmente nuovi guardiani, e sta riscuotendo un discreto successo che può solo portare nuovi giocatori.

Il tempo d’attesa medio è puramente indicativo e non si capisce come sia calcolato.

In conclusione Guardians of Middle-Earth è un esperimento riuscito, può sembrare fin troppo semplificato ai puristi del genere ma ciò non deve portare a pensare che sia un gioco banale e poco profondo, tutt’altro: GoME offre un livello di sfida bilanciato che favorisce la sperimentazione di nuovi guardiani e nuove dotazioni. In definitiva è un gioco consigliato a tutti, sia a chi si avvicina per la prima volta ai Moba, sia ai veterani di Defense of the Ancients, sia naturalmente ai fan dei romanzi di Tolkien.

Voto personale: 8/10


Dylan Dog – 9
Alfa e Omega

(A Cura di Celebandùne Gwathelen)

Dylan Dog 9

In questo nuovo volume di Dylan Dog, ci troviamo davanti ad una delle storie più strane di DYD fino ad ora!
Quando i due giovani amanti Daniel ed Amy vedono cadere un UFO su di loro (che inizialmente credevano una stella cadente), decidono di avvicinarsi ad esso, ed in particolare Amy non resiste alla tentazione di andare fin dentro il cratere d’impatto. Lì, da un oggetto metallico, Amy vede uscire un uomo bellissimo con cui subito fa l’amore. Daniel invece vede una orrenda creatura tentacolata che dopo aver fatto l’amore con Amy, lo afferra in volo e porta via.
Il giorno dopo, ovviamente, Amy è da Dylan a raccontargli l’avvenuto; Dylan è scettico ma parla comunque con Amy, chiedendole se può pagarlo e più importante ancora, se è per caso stata a casa di Daniel dopo essersi svegliata ed aver fatto l’autostop fino a Londra. Quando la ragazza dice di aver solo chiamato, i due vanno a casa di Daniel; questo è lì, e dice di esservi stato da sempre, Amy e Daniel hanno una lita su cosa sia successo, e mentre Amy rammenta di aver fatto l’amore col “venusiano” Daniel le dice che era solo un meteorite e che a fare l’amore sono stati loro due e che lei è fuggita via in seguito e lui ha dato lei per scomparsa. Inoltre Daniel è molto negativo verso Dylan, e quando Dylan afferma che Daniel mente e che va a riprendersi Amy, Daniel si trasforma davanti a Dylan in un tirannosauro. Quando Groucho entra in casa per aiutare Dylan, viene afferrato dal tirannosauro e ferito gravemente e solo Amy, che con un coltello taglia parte della coda del sauro, riesce a salvare Groucho da morte sicura e Dylan da guai seri. Dopo aver tagliato la coda, il Tirannosauro si trasforma in una colomba che al grido di “Amy!” vola fuori dalla finestra.

Dylan Dog 9

Mentre Amy pensa di fare l’amore con un bel “venusiano”, Daniel vede un mostro accoppiarsi con la sua ragazza!

Ancora increduli. Amy e Dylan portano Groucho all’ospedale (e i medici dicono che la situazione è grave e Groucho potrebbe anche morire), e così Dylan decide di andare con Amy al luogo dell’impatto. Quando si avvicinano, però, c’è un blocco stradale in cui la pattuglia dice loro che c’è stata una fugua di gas nocivo ma non tossico per gli animali, e che la zona è off-limits. Dylan se na va dal blocco stradale, ma sia lui che Amy credono che sia una balla e violano il territorio off-limits con il Maggiolone e vi si addentrano. Solo quando vedono del bestiame morto per terra hanno dubbi, e poco dopo vengono catturati da uomini in tute lunari e sedati.
Quando Dylan si sveglia, si trova in una stanza bianca apparentemente senza vie di fuga. Poco dopo viene interrogato da un agente CIA, ma Dylan non collabora e viene pestato. Dopo poco, però, si riprende e fugge da un condotto di areazione. Scopre così di essere in una base mobile e dopo un rapido check della situazione, si veste anche lui con una tuta da astronauta per confondersi con la gente. Nel frattempo, altrove, “Daniel” cerca disperatamente Amy, e per farlo si trasforma in pipistrello, poi in nebbiolina per entrare nella stanza dove la tengono prigioniera e infine in tigre dai denti a sciabola per liberarla e liberarsi di guardie intenzionate a ostacolarlo. Dylan, nel frattempo, scopre alcuni retroscena: nel 1953 gli Stati Uniti lanciarono in orbita il primo missile, battezato Omega. La cosa però rimase top secret per via della testata da 50 megaton posizionata all’interno del razzo. L’idea era che questo esplodesse una volta fuori dall’atmosfera, ma qualcosa andò storto e il missile si perse nello spazio, per farsi vivo solo qualche settimana fa con onde radio degli anni ’50. La testata nucleare dovrebbe essersi disattivata già dal 1956, ma le tute erano comunque necessarie per non correre rischi.
Ad un tratto uno strano suono fa addormentare tutti gli uomini della CIA intorno al satellite caduto, e mentre Daniel uccide l’agente CIA che ha interrogato Dylan, una voce proveniente dalla capsula fa risvegliare il nostro indagatore dell’incubo. Costui gli narra di come sul satellite c’era anche lui, un essere vivente che gli uomini consideravano “inferiore” e che con elettrodi piantati nel cervello doveva mandare verso la terra dati fino all’esplosione della capsula. Ma questo non successe e mentre l’essere, il cui nome in codice era Alfa (Alfa dentro Omega, l’inizio e la fine) aveva una paura mortale per la immensa morte che lo attendeva, per qualche motivo il suo corpo continuò a vivere, il suo cervello a evolversi e la capsula venne risucchiata da un buco nero, dove il suo cervello si evolse in maniera incredibilmente veloce, fino a “venire a conoscere l’universo”. Alfa afferma che avrebbe potuto tranquillamente rimanere lì, in quella dimensione in cui il tempo non avesse significato, ma invece decise di tornare indietro per donare agli umani un briciolo di infinito tramite Amy, ora incinta, che Alfa riteneva la prescelta. Nessuno degli uomini ricorderà nulla di questo accaduto, eccetto Dylan Dog, Daniel (di cui aveva preso il corpo che restituirà sano e salvo a missione terminata) ed Amy. Quando i tre sono riuniti, Alfa annuncia che sta per morire, e dopo aver citato “Blade Runner”, Daniel riprende conoscenza di se e consiglia a Dylan di andarsene da lì tutti assieme. Dylan però è curioso e vuole scoprire la vera identità di Alfa.
Era uno scimpanzè.

Dylan Dog 9

Dylan mentre si intrufola nella base mobile CIA.

Per quanto la storia sia particolare e radicalmente diversa da ciò che gli albi di Dylan Dog avevano fino ad ora servito, non la ritengo comunque all’altezza di quelle di cui abbiamo parlato fino ad ora.
Per quanto i disegni di Corrado Roio sono niente male (ma non all’altezza di quelli stupendi di Anna Never), quello che non mi piace sono le troppe didascalie ripetitive inserite da Sclavi di qua e di là nella narrazione. Roba tipo “A Londra, oggi… in una casa di Kensington Road… l’Orrore” come stacco netto nel mezzo della scensa in cui Alfa-Daniel si trasforma in dinosauro, oppure, poche pagine dopo, quando Alfa-Daniel si è trasformato in colomba ed è volato via, di nuovo una didascalia “in mezzo” alla scena che fa “A Londra, oggi, in una casa di Kensington Road, c’è stato l’orrore”, e di momenti simili che bloccano il flusso di lettura ce ne sono diversi nell’albo, e non mi piacciono affatto. Inoltra l’idea della scimmia che con inifinta conoscenza torna indietro sulla terra per donare un briciolo di sapere agli umani, mi sa un pò di ridicolo.

Tolto questo, l’albo non è tutto da buttare! Ha i suoi momenti fatti bene e la trama tiene comunque interessati dall’inizio alla fine. Siamo di fronte si al “peggiore” Dylan Dog che ho letto fino ad ora, ma se questo è il livello minimo di questi albi, benvenga!

Grouchata dell’Albo: Medico: “Groucho potrebbe anche non farcela… potrebbe morire!” Groucho, nel coma: “…che assurdità.. non posso morire, devo ancora pagare la prima rata della mia assicurazione sulla vita…

Voto Personale: 7/10

Noi ce ne andiamo sul nostro maggiolone targa DYD 666, sperando che non ci abbandoni nuovamente, voi ci ritrovate (a meno di guasti meccanico/esoterici) sempre qui settimana prossima! 🙂

6 Risposte to “The Weakly Hobbyt #91”

  1. Wise Yuri Says:

    questa storia di DD me la ricordo, ma mi pareva leggermente diversa (letta in una raccolta, forse un Dylandogone, non mi ricordo), forse è un’altra, ma mi pare un pò strano visto che sarebbero 2 storie quasi del tutto identiche…

  2. PukkaNaraku Says:

    9° Alfa e Omega: una delle storie migliori lette finora, se non la migliore, forse! La trama è di quelle atipiche, così come le atmosfere che si respirano dall’inizio alla fine, in un crescendo di domande e non-risposte che il protagonista si pone/dà, fino alla triste quanto shockante rivelazione finale. Grandissimo Sclavi che è stato in grado di

    Spoiler:
    far pensare per TUTTO il tempo ad una minaccia aliena, per passare poi alla fuga di gas e rivelare alla fine che si tratta di tutt’altro…ANZI, di quella che gli esseri umani ritengono una specie inferiore. Da brividi quando Dylan apre la cabina del missile e scopre la vera identità di Alfa, una piccola scimmia! Semplicemente ti fa sentire piccolo piccolo ed insignificante, altro che razza superiore!!!
    Fine Spoiler

    Giusto un paio di appunti:

    Spoiler:
    perché Alfa muore? Cioè, dopo essere diventato un essere così superiore, non capisco perché il tornare sulla Terra l’abbia fatto morire…l’altro punto oscuro, o forse dovrei dire LOL, è che ci stiamo credendo che in 34 anni il razzo è uscito fuori dal sistema solare ed è finito nel buco nero! XD
    Fine Spoiler

    A parte ciò, i disegni di Roi tornano a mostrare i muscoli, un vero spettacolo (sebbene durante Anna Never mi siano piaciuto di più, vuoi forse per i toni onirici della storia più adatti al tratto di Roi).
    Mi chiedo solo se vedremo un seguito a questa storia…mi piacerebbe MOLTISSIMO!!!

    • Celebandùne Gwathelen Says:

      Davvero ti è piaciuto così tanto? A me sinceramente inizialmente mi ha stupito in positivo, ma in globale l’albo mi ha davvero deluso! =(

      SPOILER
      Anche io ho sentito con la povera piccola scimmietta messa nella capsula, ma per qualche motivo mi aspettavo già qualcosa del genere, almeno dopo i due terzi dell’albo o giù di lì.

      Comunque, secondo me Alfa muore semplicemente di vecchiaia. Le scimmie non diventano così vecchie e chissà quanti anni aveva già a inizio storia. Poi ovviamente i buchi neri, ormai, sappiamo non essere dei portali bidimensionali, ma risucchiano solo e non fanno uscire nulla. Però, sostituisci il tutto con un minuscolo Wormhole creatosi a random e tutta la storia torna (anche se 34 anni è davvero poco come lasso di tempo).

      Perdona la risposta tarderrima, PukkaNaraku! =(


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