Platformation #1

Avete trovato questo nuova pagina sul blog, e letto la scritta “in lavorazione”, vi siete incuriositi su cosa fosse? No? Eh vabbeh. XD

Ad ogni modo, come intuibile dal titolo, è una nuova rubrica curata dal sottoscritto Wise Yuri, dedicata a recensire platform, in lavorazione da un pò e lanciata ora per inaugurare il recente traguardo del 100° Weakly Hobbyt!  “Perchè i platform?” Perchè è il mio genere di videogame preferito in assoluto, in qualsiasi “salsa”, 2D, 3D, isometrica, etc. C’è un qualcosa di speciale in una tipologia di giochi semplice nel midollo, istintiva, che è tutta gameplay.

Il titolo scelto per iniziare la “platformation” è Giana Sisters DS, il cui nome dirà qualcosa a giocatori più anz- di una certa età. 😉

Giana Sisters DS cover

Giocatori: 1

Sviluppatore: dpt entertaiment AG

Disponibile anche per: iPhone/iPad

Ad ogni modo, il titolo si propone come una sorta di remake del discusso The Great Giana Sisters, un gioco che senza dubbio si fece notare quando uscì nel 1987 per gli home computer del tempo, in quanto era un clone spudorato  del caro vecchio Super Mario Bros. per il NES (o “il nintendo”, se siete cresciuti in quegli anni), talmente spudorato e talmente clone che anche la Nintendo ne venne a conoscenza e fece causa alla software house Rainbow Arts, vincendo a ragione perchè, oltre alla grafica, al nome, al gameplay, alcuni livelli di Giana erano letteralmente IDENTICI a quelli di SMB. Ovvio che fu fatto in quanto tantissimi possessori di quei vecchi computer da gioco volevano giocare a SMB, ovviamente esclusiva del NES, ma non so voi, se io avessi fatto un capolavoro del videogioco, e poi scoprissi che qualcuno sta facendo soldi con un clone pure spudorato, mi incazzerei non poco. Basta guardare l’immagine qui sotto.

Great Giana Sisters amiga

La causa ci stava tutta, altrochè.

Questa è una storia nota ai videogiocatori, sia a quelli nuovi, sia alle vecchie leve che molto probabilmente vissero l’assurda vicenda “live”, diciamo; una cosa che oggi non accadrebbe mai, che appartiene al passato del videogioco. Ma in un modo o nell’altro, il passato, come uno zombie, torna, ma in questo caso non so quanti se lo aspettassero, di rivedere le sorelle Giana su una console Nintendo, e in maniera legale. O di vedere quello che era partito come un clone spudorato di SMB diventare una serie, in quanto l’anno scorso è uscito Giana Sisters: Twisted Dreams su Steam (ed a breve dovrebbe essere disponibile anche per X-Box Live e PSN), un nuovo episodio, che a giudicare dalla demo ha tutte le carte in regola per brillare di propria luce, e levarsi di dosso la nomea “clone di Super Mario” associata al nome Giana Sisters.

Dopo questa introduzione, possiamo parlare del gioco in sè. Premetto che non ho mai giocato all'”originale”.

A dir la verità non c’è molto da dire a livello di gameplay, in quanto…. beh, siamo di fronte ad un clone di Super Mario Bros. Saltate sulle teste dei nemici (gufi invece di goomba), raccogliete gemme (invece di monete), prendendo una sfera vi trasformate in Giana Punk, che spara palle di fuoco, e se venite colpiti quando siete Giana normale morite (mentre ricevere un colpo come Giana Punk vi farà tornare Giana normale), c’è un boss drago da combattere nel livello finale di ogni mondo…. E mi fermo qui, d’altronde basta dire “è un clone di super mario”, non penso di dovervi ricordare come funziona un Mario. 😉 Parliamo invece in cosa Giana Sisters DS differisce dai titoli dell’idraulico baffuto.

In primis, per quanto riguarda i power-up, a parte la sfera/fiore di fuoco che permettere di lanciare sfere infuocate, non c’è altro plagio, ed in generale, non c’è molto altro a riguardo, più avanti trovate dei distributori di gomme e di soda, gli unici altri due power-up del gioco. Usando la gomma entrerete in una bolla che si servirà per volare/fluttuare nei livelli, mentre la soda serve per distruggere i blocchi e spegnere fuochi. Altra cosa, il gioco non ha la stessa particolare fisica dei Super Mario che gli rende caratteristici, Giana non deve prendere la rincorsa per saltare più a lungo, perchè semplicemente non può. Sulle prime sembra di sì, ma avanzando noterete come prendere la rincorsa a prescindere sia una vecchia abitudine…. guarda caso diventata tale per Super Mario Bros. XD

Quindi, a conti fatti, Giana Sisters DS è più un platform molto ma molto old school che un clone spudorato di Mario, con i lati positivi e negativi dell’old school. La cosa buona è che un gioco molto diretto e senza troppi fronzoli, che va diretto al punto, vecchia scuola appunto, ed una volta superati gli scialbi ed eccessivamente facili primi 2-3 mondi, il gioco offre un buon livello di sfida e mostra un level design molto gradevole. Il gioco offre 80 livelli, sparsi su 8 mondi, ma essendo molto corti potete indicativamente dividere per due. Dei dieci livelli per mondo, nove sono quelli normali, e raccogliendo tutte le gemme rosse sparse per essi potete accedere a quello bonus.

Ok che presentazione e grafica non fanno un bel gioco a prescindere, ma anche l'occhio vuole (un pò) la sua parte.

Ok che presentazione e grafica non fanno un bel gioco a prescindere, ma anche l’occhio vuole (un pò) la sua parte.

I controlli e l’utilizzo delle funzionalità del Nintendo DS sono pressapoco identici a quanto visto nei New Super Mario Bros., con lo schermo inferiore relegato ad inventario dei power-up ed alle statistiche, e la possibilità di scegliere se usare A e B o X e Y. Giana Sisters DS a sorpresa utilizza anche il microfono: quando utilizzate la gomma potete soffiare nel microfono per sollevare la bolla, invece di usare il pulsante del salto. A sorpresa ci sono dei piccoli trofei interni, nulla di che ma non guasta come aggiunta.

Ed ora i difetti! Il gioco è molto old-school, ma non è mica detto per forza che “gallina vecchia fa buon brodo”. Quello che intendo è che sebbene molti adorino l’approccio old-school (ed a dimostrazione ci sono i tanti porting di vecchie glorie e nuovi giochi indie fatti in stile retrò), non è che i giochi vecchi (specialmente quelli dell’era NES) siano perfetti in quanto vecchi. Molti per esempio imponevano una difficoltà estrema o rendevano esageratamente difficile (o più difficile del dovuto) in un modo o nell’altro un gioco, per farvi perdere ore con uno stage e far sembrare un gioco corto lungo solo perchè ci voleva tantissimo per superare un solo livello.

Ora, Giana Sisters DS non è proprio un gioco del genere, ma si porta dietro alcuni difetti tipici dei videogame dell’epoca. Nei primi mondi non ci farete caso, ma da metà gioco in poi – e specialmente negli ultimi mondi- noterete come il gioco sia estremamente puntiglioso con le collisioni. Sapete, quando vi ritrovate a dover saltare all’estremo limite di una piattaforma (con il personaggio che ha un piede poggiato sull’aria ma non cade) e tenere premuto il tasto del salto e destra/sinistra a morte per coprire la ridicola distanza richiesta, o quando dovete imparare perfettamente quanto tenere premuto il tasto del salto per farne uno normale od uno più contenuto, perchè in certi punti un salto normale vi farà sempre battere la testa e cadere nell’acqua, o mordere da un piranha con lo stesso risultato.

In tutta onestà l’unico “peccato” del gioco è quello di non essere davvero nulla di speciale (c’è qualche idea carina, ma non è mai sviluppata bene da risultare davvero rilevante), in quanto è praticamente un titolo dell’era NES (od un titolo per Game Boy Advance low-budget) preso e schiaffato su DS. Seriamente, ho come l’impressione che l’avessero in progetto per GBA, non ce l’avessero fatta a farlo uscire allora, lasciato il progetto da parte, e una volta avuto il permesso, adattato alla bell’emmeglio per DS. Ora, una cosa è un progetto low-budget (perchè già dalla mappa di gioco si capisce che il livello di produzione è non altissimo) , ma ci vuole coraggio a proporre su DS un gioco con una grafica del genere.  Non tanto per gli sprite, ma gli scenari sono davvero generici e poco ispirati, e gli sfondi sono sì colorati ed allegri, ma sciatti come non mai (tra l’altro credo che ce ne siano due/tre per tutto il gioco). Giudicate dall’immagine qui sotto.

Giana Sisters DS screen

sfondi sponsorizzati dai Teletubbies.

Lasciando da parte la grafica povera,  è proprio il gioco che è molto generico e non ha nulla di particolare da offrire rispetto a molti altri esponenti del genere, e non aiutano scelte discutibili come riproporre il solito drago-suino (cioè la parodia di Bowser) come boss di fine mondo per tutti i mondi, con pattern di attacco leggermente -ma proprio leggermente- diversi ogni volta (okay che anche nell’originale SMB era così, ma solitamente si copiano o imitano gli elementi migliori di qualcosa, che senso ha copiare anche elementi arcaici e/o negativi come questi?), o fare così tanti livelli molto corti, quando sarebbe stato meglio farne meno ma più curati e lunghi. O calibrare meglio la difficoltà, davvero ridicola nei primi livelli.

Concludendo, Giana Sisters DS non è un gioco BRUTTO preso per quel che è, ma appunto, non è granchè davvero, un platform mediocre. Comparato poi a giochi che si sono ispirati come molti al classico Nintendo, come Braid e Super Meat Boy, beh, il titolo dpt entertaiment ne esce brutalmente martoriato. Per cui me la sento di consigliarlo solo che ad appassionatoni del genere come me sempre in cerca di un titolo nuovo poco noto, specialmente se siete dei completisti (o completizionisti, o qualunque termine sia, avete capito) che cercano di prendere tutti i collezionabili fin da subito ed esplorare ogni angolo dei livelli, in cerca di un pò di sfida, ma io non pagherei il gioco più di 10-12 € (cosa che ho fatto, pagandolo 12 cucuzze). Per tutti gli altri ci sono padellate e padellate di platform migliori. C’è da dire che sebbene è quasi incredibile (considerati i trascorsi) che il gioco esista (su una console Nintendo, poi), è chiaro che la “Grande N” ha permesso che Giana Sisters DS vedesse la luce perchè un gioco del genere -siamo onesti- ai Super Mario gli fa davvero un baffo.

Al prossimo numero (e spero per allora di avere un logo per la rubrica)!

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