Bentornati sulle Pagine del Weakly Hobbyt! L’esate avanza e un pochino si fa sentire anche qui in Germania, dove nella settimana appena trascorsa si sono sfiorate temperature record di una trentina di gradi, cosa davvero rara e che, accoppiata ad una terribile umidità, ci hanno fatto mancare il respiro.
Personalmente il tempo che passa vuol dire che si avvicina il mio ultimo esame universitario, sperabilmente di tutta la mia vita, e quindi se qualche articolo oggi vi sembra un pò stringato, perdonatemi, il tempo che non ho speso a studiare è tutto defluito nello studio.
Per fortuna ci stanno Wise Yuri ed Alteridan che mi fanno da spalla con articoli più che interessanti, dai quali non voglio tenervi ulteriormente lontani.
Buona lettura!
Dylan Dog – 10
Attraverso lo Specchio
(A Cura di Celebandùne Gwathelen)
Era da un pò che non parlavamo di Dylan Dog, colpevoli un paio di contrattempi che ho di tanto in tanto nella lettura/stesura degli articoli.
Oggi torniamo con un racconto decisamente intrigante, che prende ispirazione alla lontana dalla storia col nome simile di Lewis Carroll. Se non sapete a che storia mi riferisco, direi che sia giunto il momento di fare un bel +1 di cultura generale, cercando il nome dell’autore su google o Wikipedia! 😉
La trama è parzialmente così onirica e reale che quasi non se ne riesce a fare un senso. Ma qui ci proverò comunque.
A inizio albo siamo ad una festa in Maschera. Dylan vi è stato invitato da una vecchia fiamma, tale Rowena, donna molto ricca e a quanto pare molto annoiata. La festa è altrettanto noiosa e per di più la padrona non si fa vedere, finchè non si sente un urlo da in cima alle scale. Dylan riconosce la voce di Rowena e sale al piano superiore della grande villa, per incontrare a metà scala…la morte! Le scene seguenti vengono accompagnate da una litania/poesia che vi ricopierò per interno.
Chi è colui così gagliardo e forte,
che possa vivere senza poi morire?
E da colei ch’è tutto, Madonna Morte,
l’anima sua possa far fuggire?
La Morte schifosa, la Morte lasciva!
La Morte! La Morte! La Morte che arriva!
La Morte, la Morte, dolcissima e amara.
La Morte che avanza nella notte chiara.
La Morte di pietra, la Morte di neve,
la Morte che viene con passo lieve.
La Morte che dona, la Morte che prende,
la Morte che ruba, la Morte che rende,
la Morte che passa, la Morte che sta
la Morte che viene, la Morte che va.
La Morte che arriva con il suo dolore
e avvolge ogni cosa con il suo fulgore
La Morte regina senza scettro e corona,
la Morte! La Morte! La Morte in persona!
La Morte! La Morte! La Morte furiosa,
la Morte maligna, la Morte pietosa,
la Morte sicura, la Morte carogna,
la Morte che ha il muso di topo di fogna.
Verrà la Morte, e i tuoi occhi avrà
e la bellezza tua, vanità di vanità…
Verrà la Morte e porterà con sè
tutto il tuo impero, tutto, insieme a te…
Verrà la Morte e taglierà il legame
così sottile e forte, così bello e infame…
Verrà la Morte, sarà la tua coscienza,
è stata tua compagna per tutta l’esistenza…
Verrà la Morte, e a te che non sei niente
porgerà la mano, in mezzo all’altra gente…
…e tu sarai il primo, come vorrà la sorte,
a danzare con lei la danza della Morte!
La Morte bizzarra, la Morte normale,
la Morte che viene a lenire ogni male,
la Morte che vive, la vita che muore.
La Morte! La Morte! La Morte nel cuore!

Iconicamente, Dylan interrompe la danza della Morte.
Scusate il lungo copia-incolla delle parole (probabilmente) originali di Sclavi e Casertano, ma ora vi spiego. Durante questa litania, le immagini mostrano la figura della morte che passa lungo le persone invitate alla festa e le sfiora con la mano o ci danza insieme. Alla fine, Dylan stesso posa la mano sulla spalla, al che “la Morte” dice “No, tu non dovevi” per poi strapparsi la maschera e rivelare che era Rowena e che era tutto uno scherzo. La festa riparte e Rowena porta Dylan con sè nella stanza, per chiedergli un parere su uno specchiuo che ha recentemente comprato all’antiquariato della Bensons & Son per 5000 sterline.
Lei crede che sia stregato, Dylan dice di non essere esperto nè di specchi nè di antiquariato, ma che se proprio vorrà, indagherà al riguardo. Poco dopo i due finiscono a letto.
Non molto dopo la festa finisce, e la gente torna a casa. La persona con cui Rowena travestita da morte ha danzato, Andrew Delberts, muore quella notta mentre un artiglio mostruoso che esce dal Tamigi gli spappola la gola. Un’altra persona toccata dalla “Morte” è il cosìddetto Sciacallo, un assassino che quella sera era alla festa per studiare la sua vittima. Dopo averla seguita a casa, uccide Wilson Burges, mafioso, con una lama da rasoio. Mentre si allontana dal luogo del delitto, lo specchietto retrovisore interno della macchina si stacca e gli si pianta in gola, uccidendolo. Una coppia di sposini, Anthony e Barbara Simmons, sono i terzi che la “Morte” ha toccato e dopo aver litigato su dove si possa trovare lo specchio regalato alla coppia dalla madre di lui (era sotto il letto) vengono uccisi da artigli che spuntano proprio da lì.
Dylan frattanto indaga sullo specchio, ma non trova nulla di paranormale alla Benson & Sons, a parte un proprietario di negozio alquanto eccentrico.
Altrove, il quarto sfiorato, Lord di Rittenhouse, vede il fantasma della sua amata da giovane, Lillian, che ha dovuto uccidere per ereditare il titolo di nobile dal padre. In un atmosfera onirica la prende per mano e attraversano la vetrata della casa; in realtà muore di infarto.
Dylan intanto è a casa che rimugina sugli eventi, quando Groucho porta il giornale che parla di tutte queste morti (meno l’ultima, che si svolge in contemporanea) , ed è allora che le collega alla festa del giorno prima. Nello stesso momento Rowen si presenta a casa sua esausta e gli chiede di salvare l’ultima sfiorata, una modella di nome Shirley Barrow.

La Morte si rivela essere Rowena...
Shirley, dopo una sessione di foto, riceve un’avance dal fotografo col quale lei però non vuole avere nulla a che fare. Quando la licenzia lei fugge nel parco e crede di essere in un labirinto seguita da un cane mostruoso. Si sveglia quando Dylan le viene incontro e i due passano la serata insieme (e finiscono anche a letto) dopo che Dylan le ha narrato le vicende che l’hanno portato da lei. Shirley cerca di rilassarsi facendo un bagno e ricorda il motivo per cui odia gli specchi: da piccolo ha ucciso involontariamente un ragazzino che le faceva scherzi uscendo da uno stagno in cui si specchiava. Durante il bagno rivede questo bambino che la trascina giù per la vasca. Quando Dylan ha un sogno di Rowena che gli dice che lo aspetta, l’Indagatore dell’Incubo si sveglia e trova Shirley morta nella vasca. Disperato, narra a Bloch le vicende fino ad ora, dicendo che il filo conduttore di tutto sono gli specchi (incluse superfici riflettenti, come un fiume, una vasca da bagno o una vetrata) ma Bloch gli rivela che sono normali morti senza alcun intervento soprannaturale.
Andrew Delberts è stato ucciso da un cane rabbioso il cui padrone si è costituito.
Lo Sciacallo è stato ucciso dai suoi mandanti.
Barbara e Anthony Simmons sono stati uccisi dal loro portinaio, un maniaco sessuale psicopatico.
E le morti di Lord Rittenhouse e Shirley Barrow sono morti naturali o accidentali.
Dylan però non si da per vinto e ricordando il sogno di Rowena va a casa della stessa. Lì giunto la trova a letto priva di sensi, quando lo specchio che lei gli aveva chiesto di analizzare si anima con il riflesso di Rowena e si rivela burattinaio dietro questi eventi. Poco dopo, dallo specchio esce la Morte in persona, davvero questa volta, e dice a Dylan che purtroppo, avendola toccata, adesso è anche la sua ora. Dylan cerca di sfuggirle, ma è una lotta disperata, che però si conclude quando Rowena si butta tra la falce della figura ammantata e Dylan.
A quel punto, la Morte desiste, dicendo che un’anima per lei vale l’altra, e se ne và, lasciando Dylan con il cadavere di Rowena tra le braccia e una promessa: un giorno, si rivedranno.

...e l'immagine allo Specchio di Rowena si rivela essere la Morte!
Onestamente, questo albo è parzialmente geniale e parzialmente autodistruttivo. Fino a metà fumetto siamo di fronte a una storia avvincente, onirica, coinvolgente e misticamente misteriosa, per poi perdersi in un finale banale e direi quasi incompleto. Che spiegazione c’è per la Morte di Rowena? Qual’è la realtà dei fatti? Sono le analisi di Bloch i fatti effettivamente accaduti, e quindi quello che al lettore è stato mostrato era solo un’illusione, o le morti sono davvero accadute così, e Bloch semplicemente narra le uniche morti plausibili dal punto di vista criminalistico/scientifico?
Cosa c’entrava lo specchio in tutto? E il venditore di specchi?
L’albo è davvero fenomenale per gran parte della sua durata ed ero tentato di dargli un’altisonante 9/10 fino ai tre quarti della storia, ma poi il finale lascia davvero con l’amaro in bocca, e quindi mi sento di dover abbassare il voto.
Detto ciò, i disegni sono fantastici come sempre, e le poesie sovrimpresse alle scene, per quanto letterariamente (esiste come parola?) siano un pò “sempliciotte” sono d’effetto e davvero davvero godibili! Non le ho riportate tutte in alto, compaiono anche in altre scene, ma sono davvero d’effetto! =)
Ne consiglio la lettura! =)
Grouchata dell’Albo:
Dylan vede Groucho camminare per strada con ancora addosso il costume da coniglio della festa di Rowena e lo riprende.
–“Groucho, ma che ti salta in testa?”
–“Stai insinuando che ho i Pidocchi?”
Voto Personale: 7,5/10
Vampire: The Masquerade – Bloodlines
(A cura di Alteridan)
I vampiri hanno da sempre suscitato molta curiosità nel genere umano tanto da essere i protagonisti di molte opere, sia del passato che contemporanee. Basti pensare alla mega inflazione di opere a sfondo vampiresco che si sono avute dalla fine degli anni Novanta, con il telefilm Buffy L’ammazzavampiri o gli Underworld ad esempio, fino a qualche anno fa con la trasposizione cinematografica della (pessima a mio avviso) saga Twilight. Le opere citate però non possono competere con la complessità e la maturità del Mondo di Tenebra, un’ambientazione per giochi di ruolo ideata dalla White Wolf.
L’abbraccio
È proprio nel Mondo di Tenebra che si svolgono le vicende del secondo videogioco dedicato al gioco di ruolo cartaceo Vampire: The Masquerade. Sviluppato dalla defunta Troika Games, Bloodlines è ambientato in una versione decadente della moderna Los Angeles. È proprio a Los Angeles che ha inizio la storia del protagonista, di cui potremo scegliere il sesso e l’aspetto fisico.
In una stanza di un motel sulla spiaggia di Santa Monica, durante una focosa notte di passione, il protagonista viene vampirizzato ma questo Abbraccio non è stato autorizzato dal nuovo principe di Los Angeles, Sebastian LaCroix, e per questo colui (o colei) che ci ha concesso il dono dell’immortalità subirà la condanna a morte. LaCroix sta per infliggerci la medesima condanna ma il provvidenziale intervento del vampiro anarchico Nines Rodriguez farà sì che il principe ci risparmi la vita, a condizione di diventare un suo servo.

I temi trattati sono maturi: si passa dalla prostituzione alla dipendenza da droghe.
Da qui in poi la trama si sviluppa in modo semilineare, le missioni principali saranno infatti quasi tutte simili ma man mano che si prosegue nel gioco sarà possibile allearsi con questa o quell’altra fazione (fazioni che spesso coincidono con i diversi clan vampirici) modificando di fatto la trama e di conseguenza l’epilogo del gioco.
La Bestia che è in te
Per quanto riguarda l’aspetto ruolistico, ci troviamo di fronte ad una trasposizione piuttosto fedele del gioco di ruolo originale. All’inizio della partita potremo scegliere il clan di appartenenza, alcuni clan andranno a modificare anche sostanzialmente l’esperienza di gioco: ad esempio i Malkavian hanno linee di dialogo uniche a causa della loro presunta pazzia (in realtà vedono il mondo in sotto una luce diversa); oppure giocando come Nosferatu, abomini che hanno perso il loro aspetto umano, bisognerà evitare di entrare in contatto con la gente comune per non allertarli e rompere così la Maschera (ossia non mostrare al mondo l’esistenza dei vampiri).

I nosferatu hanno perso quasi completamente l’aspetto umano.
Il personaggio progredisce normalmente secondo dei livelli, ad ogni salto di livello verremo ricompensati con dei punti da investire in abilità o per far aumentare il livello di umanità. L’umanità è probabilmente il parametro più importante da tenere in considerazione, oltre alla salute/sangue naturalmente: un personaggio con una scarsa umanità sarà molto più propenso a cedere alla Bestia interiore, un personaggio sotto l’influenza della Bestia sarà incontrollabile e potrebbe in qualche modo violare la Maschera, e violare la Maschera più di cinque volte significherà game over immediato. L’indicatore di umanità potrà scendere o salire in base alle scelte che effettueremo nel corso del gioco: succhiare tutto il sangue di una persona uccidendola farà perdere umanità mentre aiutare gli innocenti o fare altre scelte buone durante le missioni può far salire l’indicatore. Ho scritto buone in corsivo per un motivo ben preciso: il punto forte dell’ambientazione utilizzata è l’assenza di scelte sicuramente giuste o sicuramente sbagliate, nella Los Angeles del Mondo di Tenebra non esiste né il bianco né il nero, solo un’ampia scala di grigi.
Libertà, ma non troppa
Parlando del mero gameplay, Bloodlines si presenta come uno shooter/action con visuale alternabile tra prima e terza persona. Le missioni possono essere approcciate in vari modi, purtroppo però a causa di livelli non molto aperti, almeno quelli al chiuso, le opzioni disponibili sono spesso poco più di un paio ma in ogni caso saranno quasi sempre disponibili alternative che si prestano ad ogni tipo di gioco: può essere giocato come un fps (usando le armi da fuoco), come un action in terza persona (con le armi da mischia), o anche come stealth (alcune missioni lo richiederanno esplicitamente).
Anche il mondo di gioco lascia una certa libertà: non siamo di fronte ad un open world free roaming, ma sarà comunque possibile esplorare liberamente le varie zone di Los Angeles che sbloccheremo man mano che proseguiremo con la main quest. Los Angeles è caratterizzata in maniera magistrale, e le varie zone sono tutte molto diverse tra loro e piene di vita (con numerosi personaggi non giocanti pronti ad offrirci missioni secondarie).

Ci sarà sempre almeno un’alternativa al bagno di sangue.
Bloodlines pecca però nella gestione dell’inventario, la poca varietà di armi si sente e spesso si utilizzeranno solo le armi più potenti in assoluto. Inoltre già dalle prime battute avremo molti soldi a disposizione, soldi che verranno utilizzati solo per acquistare dei vestiti (le armature nel gioco) e poi possono essere lasciati a marcire nel portafogli.
Sangue anarchico
Bloodlines è un titolo con molti pregi, ma altrettanti difetti. La trama è originale e non molto dissimile da un thriller a stampo politico, la presenza del protagonista nella città di Los Angeles non fa altro che incrementate gli attriti tra le varie fazioni e noi saremo proprio al centro della lotta (violenta e non) per il potere. L’ambientazione del Mondo di Tenebra è affascinante e la trasposizione fedele del regolamento del gioco di ruolo cartaceo rappresenta un valore aggiunto non indifferente. L’atmosfera dark e decadente è poi amplificata da una colonna sonora contenente sia pezzi originali che canzoni di famosi gruppi metal come Lacuna Coil, Tiamat, Ministry ed altri. Senza considerare la cura riposta nella caratterizzazione dei personaggi che incontreremo nel corso del gioco (nessun altro videogioco può vantare personaggi come le gemelle Therese o Jeanette Voerman).

L’immatura Jeanette Voerman e l’esatto opposto della sorella Therese, entrambe ricoprono un ruolo importante nelle vicende narrate.
Purtroppo però Bloodlines è afflitto da problemi anche molto pesanti: primi fra tutti i numerosissimi bug. Il gioco soffre di crash improvvisi e bug grafici/tecnici minori anche nonostante le numerose patch amatoriali (Troika è stata chiusa dopo neanche un anno dalla pubblicazione di quest’ultimo loro gioco).
Tuttavia Vampire: The Masquerade – Bloodlines è un gioco che va giocato, un diamante grezzo (molto grezzo) che qualsiasi appassionato di giochi di ruolo o vampiri (o entrambi) deve giocare. È un titolo che richiede molta pazienza sia per ricercare ed installare le community patch, sia per passare sopra quei bug che non sono stati corretti dai fan.
Voto personale: 8/10
Binary Evolution
(A cura di Wise Yuri)
Versione: Steam
Genere: RTS
Sviluppatore: Introversion Software
Giocatori: 1
Premetto che questa è la prima volta che gioco e recensisco un videogame di questo tipo (rts, o strategici in tempo reale), quindi non aspettavi paragoni o particolare dettaglio, so che molte cose di cui parlerò potranno risultare ovvie o scontate agli aficionado od anche a chi solo mastica il genere più di me, quindi portate un pò di pazienza con questo novello stratego. 🙂
Detto ciò, oggi parliamo di Darwinia, titolo sviluppato dalla Introversion Software, preso dal sottoscritto in uno dei tanti Humble Bundle per pochi spicci, assieme ad altri giochi della software house britannica.
STORIA
La premessa del titolo vi vede nei panni di un’anonimo hacker che per caso entra nella titolare Darwinia, un mondo virtuale creato ed espanso per 10 lunghi anni da un singolo sviluppatore, ma che purtroppo è stato infettato e corrotto profondamente da un virus. Il vostro obiettivo consiste nell’aiutare lo sviluppatore e gli abitanti di questo cyber mondo – ovvero i Darwiniani – sopravvissuti all’epidemia a combattere il virus e riprendere controllo delle varie zone e macchinari che fanno funzionare Darwinia, guidandoli e creando programmi per attaccare i vari mostri generati dal virus.
A sorpresa, la storia e la narrazione dello sviluppatore su Darwinia, sui vari eventi che hanno distinto la vita digitale di questo mondo e dei suoi abitanti, e su vari elementi che caratterizzano e formano la società di questo popolo binario, è davvero interessante, soprattutto per come lo sviluppatore è legato a livello emotivo a questa sua creazione, a cui lavora da solo da ben 10 anni e passa, e lo strano rapporto padre-figlio o creatore/creazione. Oserei dire si toccano temi interessanti.
GAMEPLAY
Il gioco è suddiviso in 10-11 zone, che diventeranno disponibili via via che avanzate, ed ogni zona ha obiettivi diversi, ma che in linea generale consistono nel ripulire zone particolarmente infestate da virus, attivare incubatori per trasformare le anime dei nemici in nuovi Darwiniani, attivare satelliti di comunicazione, portare in salvo un certo numero di Darwiniani, o far in modo che attivino macchinari specifici solo per il loro uso. C’è una discreta varietà, e non manca qualche sorpresa, specialmente nelle ultime zone. La varietà di nemici non è esattamente enorme, ma è sufficiente, ed anche qui c’è qualche sorpresa più avanti nel gioco.
Il gameplay di per sè è quello che ci si può aspettare dal genere, ed anche da completo ignorante, devo dire che c’è un buon equilibrio tra tattica/tempistica ed azione, sparare a caso non porta a molto. Come prevedibile, ci sono diverse unità – qui programmi che potete avviare – da creare, qui presenti in numero esiguo, ma sufficiente per la varie necessità che potete avere, visto anche che alcune unità possono “equipaggiare” altri programmi, come la fanteria, che parte con le granate come fuoco secondario, e se recuperate dei file persi (spesso oggetto di missioni secondarie), potete equipaggiare con lanciarazzi o segnali di fumo per attivare un bombardamento aereo.
O come l’Armour, un unità usata per raccogliere, scaricare e trasportare Darwiniani, ma che può diventare una torretta fissa controllabile sempre dai Darwiniani. Sebbene le unità siano pochi ma essenziali, i programmi in generale sono un un pò di più (una decina circa), un peccato che un paio siano pressappoco inutili, ma in ogni caso é possibile richiederne un potenziamento allo sviluppatore, ed é possibile creare quante unità vi servono, non dovete pagare una valuta o sottostare a particolari restrizioni, solo che c’è un limite a quanti programmi poter far girare contemporaneamente. Non credo di dover parlare dei controlli in un titolo che chiaramente si gioca con mouse e tastiera (principalmente il primo), ma posso dire che sono reattivi e più accessibili di quanto credessi.
TECNICA E LONGEVITÀ
Graficamente il gioco opera una scelta stilistica retrò, ma decisamente azzeccata, con texture pulite e modelli poligonali curati, ma che comunque hanno quel feeling rozzo, di qualcosa creato con vecchi computer, ed è una scelta molto azzeccata, siccome l’intero mondo di Darwinia è una creazione digitale iniziata anni fa con tecnologia ora vecchia. Stile a parte, il comparto grafico è minimale ma pulito e curato, con qualche piccola imperfezione (a volte non i personaggi si muovono in maniera un pò sghemba o strana su un terreno un pò scosceso), ma nel complesso molto gradevole. Quello sonoro è altrettanto curato, con effetti sonori azzeccati e un pò retrò, e tracce rilassanti ma non blande, con una certa varietà delle stesse, che cambiano da luogo a luogo.
Parlando di longevità, per completare tutte le missioni primarie e secondarie personalmente ho impiegato 17/18 ore circa, credo che i più navigati necessiteranno di assai meno tempo, ma nel complesso direi che Darwinia ha una buona durata. Per la cronaca, il titolo non ha un comparto multiplayer, di cui personalmente non sento molto la mancanza, ma essendo tendenzialmente un giocatore “solitario” , non credo di far molto testo. La buona notizia è che ci dovrebbero essere un pò di mods, accessibili direttamente dal menù del gioco stesso, personalmente non mi interessano, ma credo a molti sì.
COMMENTO FINALE
Sebbene probabilmente gli esperti/appassionati del genere avranno giocato a titoli migliori sotto ogni aspetto, Darwinia è un rts dalla premessa interessante, dallo stile retrò particolare, divertente, e con un buon equilibrio tra azione e strategia. La mancanza di una componente multiplayer, sebbene un difetto, non inficia molto la buona/discreta longevità del titolo (alla quale vengono in aiuto le varie mods). Anche se non avete il titolo dall’acquisto di un bundle come me, direi che è un buon titolo ed un buon rts per avvicinarsi al genere, accessibile ma non omogeneizzato, forse non imprescindibile per i giocatori di rts più navigati, ma comunque degno di un’occhiata. 🙂
Asterix e la Sorpresa di Cesare
(A Cura di Celebandùne Gwathelen)
Volevo parlarvi di questo film già settimana scorsa, ma tra studio e l’E3 l’articolo è saltato. Tratto da ben due albi a questo giro, Asterix e la Sorpresa di Cesare (chiamato anche Asterix Contro Cesare) è un film del 1985, che riprende parzialmente le vicende narrate in Asterix Gladiatore e Asterix Legionario.
La Trama, quindi, è simile ad un mix tra le due. Regna pace nel villaggio gallico, quando Obelix incontra Falbala, giovane gallica appena tornata in Aremorica dopo aver studiato a Condate. Il gigante si innamora istantaneamente della giovane, ma è troppo timido per fare una mossa e non ha dimestichezza con le donne per farle qualche avance adeguata.
Nel frattempo, spostandoci a Roma, osserviamo come Gaius Obtus sta facendo il possibile per organizzare una festa trionfale a Cesare. Da tutto il regno dovrebbero arrivare regali per le sue conquiste, e il romano promette a Cesare uno spettacolo avvincente, con gare, lotte tra gladiatori e belve feroci. Cesare fa notarea Gaius Obtus che si dovesse riuscire a impressionarlo, lo renderà l’uomo più ricco di roma. In caso contrario, finirà divorato dalle belve. Inoltre l’Imperatore romano si domanda se davvero arrivano regali da OGNI provincia.

Per Obelix, Falbala è uno schianto!
In Aremorica, intanto, Obelix porta finalmente dei giori a Falbala, ma giusto in quel momento torna al villaggio Tragicomix. I due sono innamorati e quando Abraracourcix spiega ad Asterix e Obelix che stanno per sposarsi, al gigante gli si spezza il cuore. I due piccioncini fanno un giro nella foresta circostante il villaggio, seguiti da Idefix, quando una pattuglia romana li identifica e rapisce. Nonostante Tragicomix provi a fare fuori qualche romano, senza pozionme magica e in inferiorità numerica, i due vengono sopraffatti. Il capo del campo da cui proviene la pattuglia, però, ha paura di tenerli lì, temendo la vendetta dei galli, e li manda subito verso Condate, dove verranno deportati nella legione. Quando Idefix torna al villaggio con il fiocco di Falbala, Asterix intuisce che c’è qualcosa che non và, e con tutto il villaggio attaccano il forte romano. E’ troppo tardi però per salvare Tragicomix e Falbala. Panoramix prepara della pozione per il duo avventuroso e così il loro viaggio inizia; giunti a condate scoprono che Tragicomix e Falbala sono stati portati in Africa. Asterix decide che il miglior modo per arrivarci è diventare legionari e andare lì a loro volta; così si ripetono più o meno le vicende di Asterix Legionario, con il duo gallico che rivoluziona totalmente gli addestramenti del Comandante Briseradius e la cucina romana. Dopo aver stressato a non finire il Comandante, che si ritira e va a Roma, il gruppo parte per Marsiglia e da lì arriva in Africa.

Non è solo Tragicomix a mettersi tra Obelix e Falbala...basta la sua timidezza, a dire il vero!
Nel frattempo, Tragicomix e Falbala sono costretti a lavorare in un nuovo forte romano al bordo del deserto. A Tragicomix toccano i lavori forzati, mentre Falbala fa da barista. Quando un comandante romano, tale Aerobus, ci prova con Falbala, Tragicomix reagisce, la prende con sè dopo che lei ha graziato la testa del romano con un’anfora di vino, e rubando una biga, fuggono nel deserto. La loro fuga, però, è breve; i due rompono la biga e si perdono. Fortunati o sfortunati, vengono presi prigionieri da un Venditore di Schiavi, che li vende al mercato romano. Lì li nota Gaius Obtus, che scoprendo che vengono dall’Aremorica, se li fa regalare da un venditore non in regola. Quando li porta davanti a Cesare, dicendo che finalmente anche l’Aremorica si piegherà a lui, l’imperatore decide che i due verranno risparmiati fino alla fine per la lotta contro le belve.
Asterix e Obelix intanto arrivano nel forte in Africa. Il duo cerca Tragicomix e Falbala, ma scoprono dal comandante del campo che i due sono fuggiti nel deserto. Asterix decide che non hanno più bisogno di essere legionari e con Obelix si incamminano per seguire le tracce dei due innamorati. Fortunatamente incappano nella stessa Caravana di venditori di schiavi; quando gli sfortunati decidono di voler catturare Asterix ed Obelix, va loro ovviamente male. Fortunatamente scoprono che Falbala e Tragicomix sono a Rome e con i cammelli presi ai venditori, si incamminano per il più vicino porto e salpano per la città eterna.

Gaius Obtus è ai piedi di Cesare: vuole e DEVE presentargli uno spettacolo avvincente.
Lì scoprono dal venditore di schiavi che ha regalato Tragicomix e Falbala a Gaius Obtus gli accaduti, e iniziano a cercare Gaius Obtus. Nelle terme non lo trovano, e per un battibecco i due si separano. Asterix perde la sua borraccia di Pozione Magica e poco dopo viene catturato dagli scagnozzi di Gaius Obtus, che avendo visto Obelix buttarsi in piscina e svuotarla, li vuole avere come gladiatori. Il piccolo gallico viene imprigionato, e Obelix si addormenta davanti le terme sperando che Asterix torni. Quando la notte scoppia il temporale, per Roma inizia una vera e propria ricerca. Idefix nota la borraccia di Asterix per gli acquedotti romani e la segue, Obelix cerca e trova Asterix che per poco non annegava nella sua prigione interrata per la rottura di un tetto che guindi senza grondaia stava inondando la prigione.
Riuniti, i due visitano la scuola di gladiatori di Gaius Obtus. Lì rincontrano il Comandante Briseradius, ora allenatore di Gladiatori, che si congeda da Gaius Obtus, non volendo avere nulla a che fare con i due, che comunque riescono a venire presi da Gaius. Così, il gruppo si ritrova nel Colosseo il giorno del Trionfo di Cesare. Asterix e Obelix ovviamente monopolizzano lo show. Prima sostituiscono un corridore di corse di cavalli, e vincono la gara demolendo chiunque si metta tra loro e la vittoria. Poi fanno fuori i gladiatori, uno ad uno, senza neanche combattere seriamente (per inciso, li fa fuori tutti Obelix, Asterix senza pozione è impotente).

Cesare si aspetta Regali da ogni sua provincia...
Altrove, Idefix, dopo esser nuotato dietro la pozione per tutte le tubature e fogne di Roma, riesce a recuperare la pozione, portandola via a due ratti che se la stavano sgraffignando. In qualche modo si dirige verso il Colosseo, e finisce dietro la gabbia dei Leoni. Quando questa viene aperta, Idefix esce insieme alle belve e corre da Obelix. Asterix prende la pozione e la butta verso Tragicomix, che tenta di difendere Falbala dalle bestie e ora grazie alla pozione ci riesce. Obelix, frattento, correndo verso Idefix viene distratto da Falbala e corre contro un pilastro del colosseo, distruggendone un terzo per portarlo alla forma oggi conosciuta.
Cesare si ammette sconfitto, mentre osserva come Gaius viene messo alle strette da un Leone, e concede al quartetto gallico la libertà, che ovviamente viene ampiamente festeggiata una volta tornati in Aremorica.
Tutto sommato, una bella pellicola questa! =) Già Asterix e la Pozione Magica mi era piaciuta tanto, ma credo che qui siamo ancora un gradino sopra. I due albi sono uniti alla perfezione, e per quanto ci siano alcune cose poco chiare (perchè Tragicomix e Falbala vengono deportati in Africa? Che fortuna che poi finiscono a Roma, e che fortuna che Asterix ed Obelix incontrano la stessa caravana) siamo comunque davanti ad un cartone animato che non sempre deve avere tutte le spiegazioni a tutti i fatti.

Alcuni personaggi vengono ripresi da Asterix Legionario. Qui l'iberico Buenas Dias Muchas Gracias.
Fatto è che Asterix e la Sorpresa di Cesare è divertente da guardare, ha una bella colonna sonora e delle animazioni splendide. La storia fila liscia, Tragicomix e Falbala sono un pò delle “Damsel in Distress” ma sono comunque convincenti come personaggi, e in particolare le scene a Roma con il temporale e in Africa nel forte romano sono disegnate bene e animate alla perfezione.
Direi che questo è il migliore lungometraggio di cui vi ho parlato su queste pagine per ora, quindi merita asolutamente di venire visto. E’ divertente e ben fatto! =)
Voto Personale: 8,5/10
Ultimo articolo di oggi, abbiamo terminato.
A proposito, vi interesserebbero dei Vlog pubblicati dalla redazione di CheckPoint Cafè? Fateci sapere nei commenti qui, sulla nostra pagina Facebook o sul gruppo Steam! =)
Detto questo, vi do appuntamento a settimana prossima! =)
20 luglio 2013 alle 13:25
DyD – Attraverso lo Specchio: Storia che inizia con una macabra filastrocca e che prosegue, apparentemente, con morti sovrannaturali random sconnesse, ma poi si trasforma in una storia in cui viene messa alla prova la fede del lettore nei confronti del sovrannaturale. Bellissimo il discorso di Bloch alla fine, molto metalinguistico. Il finale lascia pochi dubbi, chiudendo il cerchio (e forse, mai come questa volta, avrei preferito che la storia fosse finita lasciando mille dubbi, con la frase di Bloch a Dylan). I di segni di Casertano, invece, mi son sembrati un po’ fiacchi. Promosso, nel complesso!