Considerato il nome del blog, sembra naturale e logica l’idea di fare piccoli post in cui parlare di un argomento o più, senza dover necessariamente andare nel dettaglio, fare una recensione o via dicendo, ma fare appunto come ad un caffè, discutere e basta.
L’argomento di oggi è il genere dei picchiaduro, e la situazione attuale del genere, tra grossi nomi e piccole serie indie che crescono.
Premetto che per quanto riguardo i picchiaduro, sono un giocatore casual, anche se al tempo consumai Street Fighter II su Game Boy Advance e il Tekken 3 che un mio amico aveva, e giocai non poco Dead or Alive 2 e Tekken Tag Tournament su PS2, ma in linea generale non sono mai diventato un’esperto del genere, o roba del genere, ne mi ero mai interessato moltissimo, quindi potete capire che non sono il tipo da tornei. Ma con l’arrivo di PS3/X-360 e la diffusione dell’online come caratteristica standard, ho provato a giocare più picchiaduro, visto che l’online risolve il “problema” di non aver a portata di mano orde (se non punti) di amici interessati a giocare picchiaduro.
E forse non ho scelto la generazione migliore, visto quanto male ha fatto la pratica dei DLC, specialmente per i picchiaduro, e l’imputato principale a questo riguardo (sebbene non l’unico, sia chiaro) è Capcom, sempre più spesso chiamata Crapcom, ed a ragione. Ora, premetto che se non altro, un genere che in un certo senso si presta a revisioni ed espansioni via DLC è proprio quello dei picchiaduro, visto che nei casi di roster di personaggi grandi e che si espandono quando esce una nuova versione nelle sale giochi giapponesi, con relativi problemi di bilanciamento, e capisco che non si può a forza cercare di far entrare tutti i ribilanciamenti dei personaggi e quelli nuovi nella solita versione del gioco, quindi ha senso fare edizioni Super/Turbo (e non è una novità, specialmente nel caso di Street Fighter, la Capcom lo fa da sempre).
Questo però non giustifica le politiche e scelte che la Capcom ha preso e prende, ancor più visto che gran parte dell’offerta di titoli del genere viene da loro (Street Fighter, Darkstalkers, ed i diversi picchiaduro cross-over come la serie di Marvel VS Capcom, i recenti Tatsunoko VS Capcom, Street Fighter X Tekken), e pratiche come i DLC già su disco (vi ricordate i 12 lottatori esclusivi della versione Vita di Street Fighter X Tekken, che erano già presenti su disco nelle versioni per home console?), o il forzare la gente a comprare la versione “super” del titolo (altro esempio in casa Capcom è Dragon’s Dogma, con l’espansione Dark Arisen che poteva essere venduta anche come DLC del gioco base, visto che è solo un’espansione, invece no, ti devi comprare la nuova versione), invece di correggere quella normale via patch (per Marvel Vs Capcom 3 era stata promessa una patch per riequilibrare il roster ed aggiungere la modalità spettatore nelle lobby online; invece no, esce la versione Ultimate, se volete giocare alla versione riequilibrata con la modalità Spettatore e 12 personaggi extra infilati lì, ricacciate fuori altri 40/50 euro, porci), od altre scelte discutibili come resuscitare Darkstalkers (serie che ho scoperto con il porting/collection per PSP, ed ho trovato molto buona) con un porting HD molto spartano e mi pare pure monco.

Una versione ultimate…. che molto ultimate non è, visto che non sono manco inclusi i personaggi DLC della versione precedente.
Quello che voglio dire è che in mezzo a questo marasma di compagnie capaci ma interessate in primis a darti il meno possibile al prezzo più alto, o serie che sembrano peggiorare episodio dopo episodio (tipo Soul Calibur) ci sono titoli di nicchia che si rivelano sorprese, come Arcana Heart 3 (che comprai quasi per scherzo, per vedere se oltre un cast fitto così di qualsiasi fetish femminile da anime c’era un gran gioco, e cavolo, è un’ottimo picchiaduro davvero, non me lo aspettavo), e specialmente Skullgirls.
Anche se molto probabilmente saprete già cos’è, Skullgirls è un picchiaduro indie sviluppato dai Lab Zero Games, con l’aiuto di un grande giocatore competitivo (e quindi un espertone, un nerdone se volete), ed onestamente mi ha sorpreso, visto che ha un sistema di gioco classico ma incredibilmente curato ed incredibilmente equilibrato, un roster piccolo ma estremamente equilibrato tutto al femminile (in maniera simile ad Arcana Heart, con lottatrici formose stile anime, ma meno oscene) con un tutorial incredibilmente estensivo, credo uno dei pochi che vi insegna come giocare, come funzionano le varie meccaniche di combo, di blocco, di recupero, e via dicendo, invece della solida modalità “addestramento” che è una sorta di zona palestra in cui potete provare a piacimento le mosse. La cosa paradossale ma graditissima e rara è appunto questa attenzione ai neofiti, quando il gioco è più indirizzato ai giocatori esperti, visto che permette a gente come me che ha sempre giocato schiacciando bottoni a caso e poi via via imparando qualcosa a forza di schiacciare bottoni di imparare a giocare, assurdo che ci sia una cosa del genere in un titolo in digital download da 15 € , e non una grande produzione a prezzo pieno come SSF IV.
Peccato che il gioco sia limitato da un team piccolo e con un budget non larghissimo (e attualmente a livello di modalità il titolo sia spartano), ma recentemente, attraverso un torneo di picchiaduro a sfondo benefico (contro il cancro al seno, mi pare) ed una campagna per raccogliere fondi per i personaggi DLC (potete vedere i concept/idee dei prossimi personaggi qui), la situazione è migliorata, e arriverà il primo personaggio DLC, Squigly, gratis per chi già possiede il gioco, e se la serie prenderà più piede, ne vedremo altri.
Il gioco è disponibile su PSN, X-Box Live Arcade e recentemente è arrivato anche su Steam, sebbene ora come ora non sia al livello di picchiaduro più famosi, Skullgirls è uno di quei rari casi di gente che fa il suo lavoro con passione vera, una piccola gemma curata da appassionati del genere che sanno cosa vogliono i giocatori, ed un ottimo titolo per il prezzo richiesto, che sarò felice di supportare via DLC, visto che in questo caso sono veri DLC, personaggi che escono quando sono pronti, e non quando la Crapcom decide di rivelare roba già nel disco e farvela pagare! 😀
Aspettatevi una recensione del titolo in futuro, nel frattempo vi consiglio di dare un’occhiata alla demo/versione di prova, e decidere per voi stessi! 😀
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