Bentornati per il secondo Grind Cafè di ottobre, ed il terzo numero di Halloween di questa rubrica! Quest’anno abbiamo ben due film antologici che catturano quell’atmosfera carnevalesca, giocosa e divertente di Halloween, il lato grottesco ma divertito dell’horror, con un classico ben noto ai fan, ed un outsider che forse potreste non conoscere! Fuoco alle streghe, e fuori i dolcetti pro-diabete, è Halloween!
Tema: Happy Happy Halloween!
Anno: 1982
Titoli Alternativi: Nessuno
Nazione: Stati Uniti
Durata: 1 ora e 30 minuti
Regia: George A. Romero
Un film molto famoso tra i fan, che ha pressapoco tutti gli elementi per far sbavare gli appassionati del genere: un antologia horror diretta da George A. Romero e scritta da Stephen King, con gli effetti speciali curati nientepopòdimeno che da Tom Savini.
Abbiamo 5 storie brevi ispirate alle vecchie testate anni ’50 di fumetti horror e soprannaturali come Tales Of Crypt e Vault Of Horror (mai uscite dall’america, credo, la cosa più simile che abbiamo visto noi italiani era la serie di Piccoli Brividi), e la cosa in cui Creepshow riesce benissimo è nel catturare questo feeling da fumetto, in cui tutto è horror, macabro e sovrannaturale, con teste tagliate, punizioni esagerate e crudeli, ma che in fondo è non si prende mai troppo sul serio, sa cosa è e si diverte nell’esserlo.
Il tono fumettoso é già inchiodato dal prologo, che vede un ragazzino leggere Creepshow, prima che il padre salga in camera e butti via “quello stupido fumetto”. Ma un fantasma scheletrico appare alla finestra, ad introdurre le storie attraverso segmenti animati e cornici da fumetto, oltre ad un paio di segmenti con il ragazzino appassionato di fumetti horror ed il padre, che servono da apertura e chiusura alla storia, come la copertina ed il retro di una rivista.
Parliamo quindi brevemente delle storie. La prima, La Festa Dal Papà, vede un vecchio bastardo rialzarsi dalla tomba per vendicarsi della sua famiglia; nulla di speciale ma è un buon modo per iniziare e definire il tono dell’opera.
Poi c’è La Morte Solitaria di Jordy Verdill, che vede un meteorite atterrare nella fattoria di un hillibilly (interpretato a sorpresa dallo stesso Stephen King), e da questo fuoriesce una strana sostanza che fa crescere rapidamente una sorta di erba, che si spande come un’epidemia nella fattoria. Con questa storia il film ingrana, ed è incredibile vedere Stephen King recitare la parte di uno stupido bifolco, in una specie di incrocio tra Jim Carrey e Jerry Lee Lewis. O_O
In terza posizione abbiamo Alta Marea, in cui il fu Leslie Nilsen interpreta un marito tradito che si vendica di moglie ed amanti seppellendoli fino alla testa in una spiaggia, e facendo in modo che le onde e l’alta marea gli affoghino entrambi. Un’incredibile performance per Nielsen, che riesce ad essere genuinamente minaccioso, una cosa che non mi sarei mai aspettato di vedere.
La quarta storia La Cassa appunto verte sul misterioso contenuto di una cassa che è rimasta nel sottoscala di un università dal 1834…. e non vi dirò altro, dico solo che ne vale la pena. 😀
A chiudere il tutto c’è Strisciano su di Te, che cerca senza troppi fronzoli di disgustarvi nell’animo, e vede un crudele uomo di affari ossessionato con l’uccidere insetti e mantenere tutto perfettamente asettico venir attaccato nel suo ufficio da migliaia di scarafaggi. Se anche solo la vista di un insetto vi irrita, non guardate questa storia, perchè è veramente disgustoso, ci sono talmente tanti scarafaggi da riempire un’intera stanza. TANTI. Sul serio, se vi fanno schifo maggiolini, tafani e cose simili, NON GUARDATELO.
Le storie migliori sono quelle centrali (la mie preferite sono Alta Marea e La Cassa), con quella iniziale e quella finale a mò di copertina e retro, nulla di che ma fanno il loro lavoro, sono tutte piacevoli, c’è una buona varietà di scenari, alcune recitazioni sono impressionanti (Nielsen e King in ruoli completamente diversi da quelli soliti loro sono molto bravi), e nel complesso il film è meritevole di attenzione, sia per il suo umorismo nero e humour macabro, sia per la buona regia e storie dal tono tongue in cheek (cioè non parodistico, ma una via di mezzo tra serio ed ironico), ma anche perchè un film horror di questo tipo (antologico) è molto raro.
Creepshow fu un esperimento ben riuscito di catturare lo spirito delle vecchie riviste di fumetti horror in forma filmica, ma non fu un grosso successo al botteghino, e anche ora ci sono pochi film horror che usano questo formato (ci sono due seguiti di Creepshow, di cui uno non-officiale, forse ne parleremo anno prossimo), un vero peccato perchè preferirei mille volte vedere più film del genere che slasher brutti e derivativi (sebbene mi divertano anche questi, non sempre per il motivo giusto, però).
Non un classico, non un film horror di classe, ma un tributo ad un tempo più innocente, in cui ragazzini leggevano di gente malvagia punita in maniera sovrannaturale, storie di mostri, storie violente ma “crudeli” quanto un giovane adolescente, nel senso che alla fine é tutto per divertirsi, senza secondo fine. Un tributo ben curato da mostri sacri dell’horror, del soprannaturale e del macabro, un buon film che si presta molto ad essere visto ad Halloween, con il suo humour macabro e nero, ma che non si prende sul serio, e diverte non poco!
Anno: 2007
Titoli Alternativi: La Vendetta di Halloween, Terror en Halloween
Nazione: Stati Uniti
Durata: 1 ora e 22 minuti
Regia: Michaeal Dougherty
Trick R Treat è un buon horror alternativo da vedere ad Halloween, invece del film di Carpenter *ta dush* (che rimane un classico, ma che avrete già visto almeno una se non più volte). Basato sul corto animato Season’s Greetings dello stesso Michael Dougherty (che potete guardare qui).
Come Creepshow, è un antologia di 4 storie horror dal tono fumettistico, con tanto di crediti iniziali a mò di montaggio di fumetti e pannelli da fumetto che appaiono a schermo, ma rispetto a Creepshow sono 4 storie tutte ambientate ad Halloween, nella stessa città, e sono collegate tra di loro da personaggi di un segmento che ricompaiono in altri, e soprattutto da Sam, un piccolo essere in pigiama arancione ed in testa un sacco di iuta con sopra disegnati degli occhi ed un piccolo sorriso. Le varie storie e segmenti avvengono in un ordine non strettamente cronologico e non sono legate strettamente tra di loro, alcune accadono prima di altre od in contemporanea, ma alla fine tutte le storie si collegano in maniera sensata tra di loro, e tutti gli eventi si concludono, ogni pezzo del puzzle va al suo posto,
L’inizio e la fine sono collegate e contabili come una sezione a parte, che inizia con tale Emma ed il suo marito ossessionato con Halloween, la quale è al contrario stufa di questa festività, e spegne la jack o’ lantern prima del tempo, anche se non si dovrebbe fare. E come vi potete immaginare, mentre è a togliere le decorazioni a tema, viene uccisa da un misterioso assalitore. Le altre quattro sono:
– Il Principale Un ragazzino ciccione che passa Halloween a spaccare zucche decorative, fino a quando non viene riconosciuto dal sindaco della piccola cittadina, che gli offre dei dolci… particolari.
–Il Massacro Dello Scuolabus Un gruppo di ragazzini si ritrova per andare nel posto dove si dice sia successa una orribile tragedia, proprio per Halloween. Sono lì per portare rispetto ai morti… od altro?
– Party A Sorpresa Una ragazza va in giro con le sue sorelle ed amiche per rimorchiare ragazzi ad Halloween, ma viene presa in giro perchè è vergine a 22 anni ed è puntigliosa e testarda sui ragazzi. Ma un incontro inaspettato con una creatura della notte gli cambierà la serata, e non poco.
–Dolcetto O Scherzetto Un vecchio borbottante di nome Kreeg, misantropo e odiatore viscerale di Halloween viene visitato da Sam, e quando rifiuta di dargli un dolcetto, viene attaccato dalla piccola ma feroce creatura con il sacco di iuta in testa.
Sam è costantemente presente in tutte le storie, in quanto ognuna coinvolge personaggi che non rispettano le antiche tradizioni di Halloween, come offrire in dono ai morti cibo (pratica diventata il “dolcetto o scherzetto” odierno) e Sam è una sorta di spirito di Halloween, pronto a punire chi non rispetta le antiche tradizioni.
Devo dire, questo film si è rivelato essere una piccola grande scoperta, perchè oltre ad essere uno dei pochissimi film horror che usa questo formato antologico, dimostrando un pò di coraggio in un genere stantio come questo, e lo esegue davvero bene. Le storie possono sembrare già sentite, ma sono fatte molto bene (con un gusto un pò old school), e quasi tutte hanno un finale a sorpresa ben studiato, non vanno quasi mai a finire come pensate, ed il tutto risulta molto più forte del fatto che tutte le storie, anche se possono essere viste ognuna singolarmente senza perderne il senso, sono collegate bene tra di loro, non sono “usa e getta”, tutti i segmenti si incastrano di loro.
Inoltre il cast è buono, un pò sopra la media di questo genere, alcune recitazioni poi (come quella di Dylan Baker nei panni del sindaco cittadino/principale scolastico) sono davvero convincenti, ed i valori di produzione sono buoni, è criminale che il film non abbia mai visto un’uscita nei cinema (fu proiettato ad alcuni festival, e poi basta) neppur in america. L’unica cosa criticabile è quel poco di computer grafica presente, che purtroppo fa schifo, un peccato perchè gli effetti speciali pratici (specialmente su Sam) sono ottimi. L’atmosfera poi è perfetta, con piazze colme di gente in costume che celebra halloween, le zucche che illuminano i viali, e nonostante alcuni cose violente, il film non è eccessivamente grafico, e ha quel gusto dell’horror e del grottesco, ma con un tono per lo più divertito.
Nel complesso, una graditissima e ben realizzata antologia horror, una piccola gemma sconosciuta semplicemente perfetta per Halloween, un pò rozza su alcuni punti, ma comunque assai consigliata e che ogni fan dell’horror (specialmente quelli con una buona dose di gore, ma un tono divertito e non troppo serio) dovrebbe aggiungere alla lista di film da vedere ogni ottobre! Inoltre pare che il regista sia interessato a fare prima o poi un seguito, Trick R Treat 2, che ho proprio voglia di vedere!
BUON HALLOWEEN! 😀
1 febbraio 2018 alle 14:04
[…] quello fuori dalla serie “Of The Dead” (quella a tempo debito), con eccezione per Creepshow, che ho già recensito anni fa, ritengo sia un ottima antologia horror, e sul quale non ho onestamente nulla da aggiungere. Potrà […]