[C’è stato un aggiornamento nelle ultime ore: King e Stoic hanno rilasciato alcune dichiarazioni.]
Sembra un fatto assurdo, una di quelle cose che non credereste mai possano avverarsi, ed invece è tutto vero: tutti quanti conosciamo Candy Crush Saga, o il nuovo FarmVille come è stato ribattezzato, sia perché ci abbiamo giocato sia perché siamo tempestati da una miriade di notifiche dei nostri amici.
Ebbene King, lo sviluppatore del peggior clone di Bejeweled di sempre, ha avuto la brillante idea di registrare come marchio registrato la parola Candy. Ma la cosa ancora più assurda è che l’US TradeMark Office glielo ha permesso!
[Aggiornamento] Interpellata da RPS, King ha deciso di emanare un comunicato stampa sulla questione The Banner Saga: nel comunicato si legge che King non ha intenzione di far cambiare nome al gioco sviluppato da Stoic (The Banner Saga), tuttavia King vuole prendere tutte le precauzioni per proteggere la propria IP (Candy Crush Saga) nel caso in cui altri sviluppatori decidessero di copiare il brand e creare effettiva confusione tra i giocatori.
Tuttavia RPS fa notare che la Notice of Opposition nei confronti di Stoic Studios contiene esplicitamente questo passaggio: “Applicant’s THE BANNER SAGA mark is confusingly and deceptively similar to Opposer’s previously used SAGA Marks.”, quindi l’intento di King sarebbe effettivamente quello di perpetrare azioni legali nei confronti di Stoic. Non si capisce quindi perché, se il problema è rappresentato da altri sviluppatori, King voglia prendersela con Stoic.
RPS ha chiesto una dichiarazione anche a Stoic Studios, dichiarazione che non si è fatta attendere. Nel comunicato si legge che i creatori di The Banner Saga non si bevono la versione dei fatti di King: per loro è infatti strano che King dichiari di non voler in alcun modo vietare loro di usare il brand The Banner Saga ma nel contempo non abbia ritirato la mozione legale. I tre ragazzi di Stoic Studios hanno anche dichiarato di aver già da tempo depositato una richiesta di trademark per “The Banner Saga”, richiesta depositata ben prima che King.com chiedesse il marchio registrato per il termine “Saga”.
In sostanza la questione è ancora più ingarbugliata di quanto sembri, ma la morale di fondo è che un colosso sta cercando di fagocitare o bullizzare piccole software house che non hanno le risorse per difendersi, e la cosa più triste è che gli utenti del pessimo gioco creato/copiato da King.com non verranno mai a conoscenza di quanto sia squallida questa situazione, o al limite se ne fregheranno altamente.
Cerchiamo però di fare qualcosa, nel nostro piccolo: spargiamo la voce e smettiamo di finanziare questa brutta gente.
Vi invito anche a leggere l’articolo originale su Rock, Paper, Shotgun: lo trovate a questo link.
[Articolo originale] Il primo a darne notizia è Gamezebo: il sito di informazione specializzato in titoli destinati al mercato cosiddetto casual ha infatti scoperto che il 15 gennaio 2014 l’US TradeMark Office ha approvato la richiesta di King.com Limited di utilizzare la parola candy come marchio registrato per ciò che concerne i videogiochi e l’abbigliamento (cosa c’entri l’abbigliamento con Candy Crush Saga non si sa).

È Bejeweled con limitazioni da free 2 play della peggior specie. Tanto vale giocare direttamente il classico PopCap no? Almeno è gratuito e si mantiene solo con la pubblicità.
Ovviamente King ha subito iniziato a fare la voce grossa con alcuni piccoli sviluppatori approfittando del nuovo trademark: il primo a farne le spese è stato Benny Hsu, creatore di All Candy Casino Slots reo di utilizzare il termine candy nel suo gioco. A quanto pare Hsu non è stato il primo e non sarà di certo l’ultimo ad essere contattato dai legali di King, molti altri sviluppatori hanno ricevuto in questi giorni lettere per conto dell’ufficio legale di iTunes che intima la rimozione delle applicazioni o un cambio di nome nel rispetto del trademark di King.com. Secondo Hsu, molti sviluppatori non hanno le risorse per contrastare le azioni legali di King e si vedranno costretti ad adattare i propri giochi alle richieste della software house.
Non è finita qui comunque, Eurogamer fa sapere che King non contenta di aver rubato le caramelle ai pesci più piccoli del panorama iTunes/App Store si starebbe muovendo contro sviluppatori relativamente più grandi e soprattutto non circoscritti allo store multimediale Apple. Gli sviluppatori Stoic Studios hanno infatti ricevuto un’ingiunzione da parte di King poiché secondo quest’ultimo il gioco The Banner Saga creato da Stoic creerebbe confusione a causa della presenza nel titolo del vocabolo saga. Peccato però che The Banner Saga sia un gioco completamente diverso da Candy Crush Saga: il primo è un gioco di ruolo barra tattico a turni mentre il secondo è un pessimo clone di un puzzle game.

La Notice of Opposition recapitata agli sviluppatori di The Banner Saga.
Sempre secondo Eurogamer, King avrebbe chiesto di registrare anche il termine saga ma al momento la pratica sembra essere congelata.
Tutto ciò ha comunque dell’incredibile: non si capisce infatti come l’US TradeMark Office possa permettere di registrare una parola così comune come candy, peraltro in un ambito che non c’entra assolutamente nulla con quello dell’oggetto in questione (l’abbigliamento).
Inoltre è piuttosto triste il comportamento da sciacallo che stanno perseguendo i vertici di King.com: non contenti di aver creato un clone mangiasoldi e invasivo di Bejeweled, hanno anche la faccia tosta di imporre condizioni assurde a dei piccoli sviluppatori che cercano di guadagnare onestamente qualche soldo.

Poi qualcuno dovrebbe spiegarmi cosa possa creare confusione. Sono due giochi diametralmente opposti tranne che, oddio, usano entrambi una griglia!
C’è solo una cosa che possiamo fare: boicottare King e i suoi giochi (se vogliamo chiamarli così). Sensibilizzate i vostri amici che vi mandano notifiche su questo argomento e spargete quanto più possibile la voce, questi comportamenti non devono restare impuniti, almeno fino a quando King non perderà qualche ricorso (e prima o poi accadrà) e sparirà dalla faccia della terra.
Nel frattempo date un’occhiata all’iniziativa messa in piedi da @caribouloche e @uuav: i due utenti di twitter hanno creato un collettivo di sviluppatori indipendenti impegnati nel creare giochi satirici che abbiano come fil rouge l’utilizzo della parola candy. C’è tempo fino al 3 febbraio per inviare i propri giochi al Candy Jam. No, non si vince nulla.
22 gennaio 2014 alle 18:20
che tristezza
del resto immagino il grosso dell’utenza di quel gioco non verrà mai neanche a conoscenza di questo fatto. fondamentalmente possono fare quello che vogliono