La qualità del commento nei miei Let’s Play stava migliorando, ma il mio microfono era troppo scrauso, facendo risultare la mia voce ovattata e confusa, così decisi di autoregalarmi un nuovo headset per il mio compleanno. Tuttavia ciò comportò la necessità di un adattamento da parte mia, poiché il vecchio era USB, dunque Windows lo vedeva come una periferica a parte. Prima di adottarlo definitivamente occorreva fare delle prove, così pensai che l’occasione era ottima per tirar fuori un gioco che avevo da parecchio tempo: Thirty Flights of Loving, il sequel di Gravity Bone, di cui avevo già registrato un Let’s Play diverso tempo prima. Inoltre ho approfittato dell’occasione per fare il piccolo esperimento di aggiungere sottotitoli in inglese, nella speranza di estendere il potenziale pubblico.
Il gioco segue lo stesso stile del predecessore, offrendo una storia interattiva della durata inferiore ai venti minuti. Ho trovato la trama più coinvolgente rispetto a Gravity Bone, nonostante il fattore interattività sia molto minore. L’atmosfera da spy story è molto tangibile, e la colonna sonora è decisamente più curata rispetto al precedente.
L’idea di aggiungere sottotitoli in inglese si è rivelata fallimentare, poiché per uno straniero è poco entusiasmante doversi affidare a del testo per comprendere una lingua che non conosce, perlomeno in questo contesto, salvo rare eccezioni, che comunque non valgono lo sforzo necessario a creare tali sottotitoli.
Nient’altro da aggiungere, esattamente come Gravity Bone, questo è un gioco che va vissuto in prima persona invece che descritto, oppure semplicemente guardato nel mio video, da notarsi inoltre che per quanto sia stato a prezzi regalati, non è gratuito.
A mio parere il commento di questo video risulta superiore ai precedenti, e non solo per la qualità audio aumentata, ma magari mi direte voi stessi cosa ne pensate.
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