L’estate è ormai qui (quasi finita in realtà): sole, palme, stereotipi sul mare, vacanzieri e poveri studenti universitari che il mare di prima di agosto lo vedono con il cannocchiale. Ed anche il tempo dell’anno in cui la gente si ricorda meglio il film che ha fatto venir paura di andare nell’acqua, l’ormai seminale B-movie d’alto bordo spielberghiano, che ha generato una sterminata schiera di cloni, seguiti e praticamente creato questo sottogenere di film horror spazzatura, ovvero lo shark movie. E ce ne sono così tanti, e dico tanti, credo solo gli zombie movie possano essere comparati a livello di film prodotti per anno, talmente tanti che potrei dedicare questa intera rubrica a recensire film su squali assassini ed avrei materiale per 80 e passa numeri. Quindi questo è solo il primo di tanti numeri a tema squali assassini, prendete la vostra barca, un paio di amici, un fucile, e ricordate di sorridere a questi figli di puttana! 😀
Tema: Shark Soup
Anno: 2011
Titolo: Super Shark
Titoli Alternativi: Nessuno
Nazione: Stati Uniti
Durata: 1 ora e 15 minuti
Regia: Fred Olen Ray
Si può rimanere delusi, anche sapendo a cosa si va incontro, ben coscienti del fatto che stai per guardare una cagata incredibile di film su squali assassini resi in patetica computer grafica? Beh, sì.
Il nome, il trailer, tutto di Super Shark fa presagire un capolavoro del trash, un principe del so bad it’s good, e visti altri filmacci del genere, sembra a dir poco facile riuscire nell’obiettivo di intrattenere e far ridere a crepapelle per l’incredibile trash factor.
Ma Super Shark dimostra che si può sbagliare anche nel fare la purea di patate..anche quella già pronta in bustina. Il concetto è lo stesso, solo con squali in cg di merda in questo caso.
La prima cosa importante che il film sbaglia é il tono: é un horror di serie Z con squali assassini, una cagata a prescindere, già che la devi fare, divertiti, tanto più dozzinale e ridicolo é, meglio diventa in questa ottica trash.
Invece ci becchiamo il peggio del peggio… del peggio, perché non solo é una stronzata trash, ma é una stronzata trash priva di qualsiasi emozione ed energia, blanda e soporifera, visto che per chissà quale motivo il regista ha deciso di affrontare la formula dello Shark movie con compostezza e simil-serietà.

Non so se questa persona sapeva di essere in Super Shark, poveretto. E sì, questa è la qualità della fotografia, non una mia foto amatoriale fatta al mare.
Una rottura di palle incredibile, ed anche se é routine per film del genere farvi passare più di metà film prima di mostrare lo squalo e farcire di filler il tutto per arrivare almeno ad un’ora e qualcosa di pellicola, almeno c’è un qualche piacere nel vedere stereotipi e sentire dialoghi o vedere scene ridicole, qualche risata ve la fate prima di vedere lo squalo esibirsi in salti enormi od altre cose ridicole.
Qui invece dovete lottare contro circa 3/4 di soporifera esposizione e dialoghi che farete spesso fatica a sentire, visto il pessimo mixing audio (ed è solo in inglese). Neanche una casuale gara di bikini (ben pensata perlomeno per svegliare il pubblico in tv, visto che questo film ha debuttato direttamente sul canale americano Sci-Fi) con una donna le cui tette forse era meglio tenere lontano dall’elio od il frullato di stereotipi di “dj blaxploitation” può fare molto per tenere sveglio lo spettatore. Anche perché la soundtrack funky promessa dal trailer non c’è fino agli ultimi 2 minuti.
Il “supersqualo” perlomeno appare prima della soglia dei 45 minuti, ma tutta l’azione accade nei 10 minuti finali circa, e obiettivamente, è difficile non ridere quando vedete uno squalo digitale strisciare sulla spiaggia stile baco, o lo vedete combattere contro un…. carro armato quadripede che lo prende a calci e fa a gara su chi ha la realizzazione in CG più brutta. Ed è un pareggio, perchè è bella orrida, non abbastanza da far sghignazzare, ma forse sono io ad essere “viziato” dopo aver visto roba come Reptilian o Anaconda 3. Paradossalmente, pure questa “sbaglia” perchè è orrida davvero, ma non abbastanza.
Non che il resto del film abbia un look migliore, con una pellicola che dice “volevamo girare un porno squallido, ma poi abbiamo deciso di farci un film su squali assassini”. Ho visto di peggio, ma non è un complimento, è solo che la qualità della pellicola è orrida, ma…. si vede cosa succede a schermo, gli darò questo.
Da dove viene fuori questo “super squalo”, potreste chiedervi. Beh, stavolta abbiamo un megalodonte, uno squalo preistorico, anche questa un’idea usata più di un rotolo di carta igienica in questo sub-genere, e la sua abilità di strisciare sulla terraferma serve a poco, visto che quando lo fa viene ucciso dal potere del subwoofer. Yeah.
Ad essere franco, di Super Shark è meglio il trailer che l’intero film, che riesce a fallire anche nell’abissale obiettivo di fare un merdoso shark movie che perlomeno intrattiene, con un tono assolutamente svogliato e soporifero che – congiunto alla tipica enorme dose di filler presente in queste schifezze- letteralmente uccide qualsiasi oncia di divertimento “spremibile” da questo film.
Uno dei peggiori film che abbia mai visto (seriamente), ed uno dei peggiori in assoluto dello shark movie, con nulla di godibile o divertente – anche in ottica B-movie -da offrire allo spettatore, solo una bella dormita di un’ora interrotta da bricioli quasi nulli di shark action e arbitrarie scene di soft porn con tizie dalle tette molto finte che fanno gare di bikini, con zero energia o divertimento da parte del cast e crew. Ampiamente degno di finire nella categoria del so bad it’s bad.
Shark shit.
Anno: 2010
Titolo: Sharktopus
Titoli Alternativi: Nessuno
Nazione: Stati Uniti
Durata: 1 ora e 22 minuti
Regia: Declan O’Brien
Uno squalo è già qualcosa, ma a volte non basta. Già visto, sentito, o… mangiato.
É chiaramente è una logica del genere che ha permesso ad un film come Sharktopus di esistere, e quando proponi l’idea di un altro shark movie con un ibrido squalo-piovra a Roger Corman (sempre sia lodato), e gli dai un titolo del genere, stai sicuro che ti farai notare. Certo, non in maniera positiva, ma questo sottobosco di film minchiata vive anche e soprattutto grazie a gente come me che ne parla per cagarci metaforicamente sopra. 🙂 Sì, sono di buon umore oggi!
E venendo dalla abominio indegno anche dello spazio su hard disk che occupa recensito sopra, sarebbe bastato poco per rimettermi di buon umore, ma Sharktopus (portatoci ironicamente da Anchor Bay Entertaiment e New Horizons, con la benedizione di Corman) va oltre, e se cercate uno shark movie, e lo volete brutto-bello, questa paranza può fare al caso vostro.
Sì, il titolo (delizioso, tra l’altro) vi attira , senza dubbio, ma non basta. E per quanto film del genere siano facilmente comprimibili nel trailer, devi dare qualcosa in più, basta poco per questo sottogenere.
E Sharktopus lo fa, con il mostro stesso, che oltre ad essere un ibrido ridicolo potenzialmente ottimo per la frittura, è un ibrido talmente stupido che è geniale, e che non si fa aspettare per 45 minuti , incominciando ad uccidere gente a mozzicate e colpi di tentacoli appuntiti fin dalle prime scene, ed altro che il film recensito sopra, questo è davvero un “super shark”.
“Da dove viene il mostro, e di “rimbalzo” di cosa parla la trama?”, potreste chiedervi. Beh, lo squapiovra è il risultato di un minestrone di dna da parte da uno stupido scienziato pazzo, metà con bocca da squalo e metà con tentacoli da piovra, e questo abominio contro natura – che in teoria doveva essere usato come arma – viene incidentalmente dal suo sensore di controllo e siccome non sa cos’altro fare, decide di andare allegramente a papparsi e mutilare con ridicoli effetti digitali bagnanti e qualunque cosa possa raggiungere, dimostrando che la mancanza di acqua non è vero problema per uno squalo….. se hai i tentacoli ed uno slot per prese usb (od il tappo stile maiale di porcellana, non ho la minima idea di cosa sia quella… cosa) sulla pancia.Un paio di gruppi di idioti (tra cui la figlia del responsabile di questo) cercano di seguire e fermare il fritto misto assassino.
La qualità video è quella che potreste immaginarvi, ovvero sembra un filmino di persone in vacanza in cui per caso c’è un piatto di pesce misto in computer grafica che uccide persone. Della regia non so se vale la pena parlare (della recitazione no di sicuro, è brutta esattamente quanto potete immaginarvi), dirò solo che è quello che vi aspettate, con alcuni momenti in cui il regista si permette qualche “lusso” con soluzioni grafiche meno banali, dimenticandosi che questo non è 24, è uno shark movie di merda di nome Sharktopus.
Non so cos’altro dire, come pressapoco ogni titolo in questo sottogenere è colmo di filler e volendo si potrebbe tagliare un buon 70 % del film, ma per quello che è e si presenta, Sharkptopus vi dà quello che volete, un incredibilmente ridicolo ibrido squalo-piovra, donnine in bikini, tanti personaggi stupidi uccisi con ridicoli e risibili effetti digitali, ed una buona dose di risate, come il ruggito dello squalo che passa da quello di un dinosauro a quello di un elefante. Non un capolavoro del “so bad its’ good”, ma un buon esponente di questa “categoria”, senza dubbio divertente.
Che il Corman sia con voi, godetevi le vacanze o quello che ne resta, ci si rilegge a breve!
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