Noto estratto dalla prima raccolta multi-autore, il progetto Guild 01, Liberation Maiden é il contributo Grasshopper alla raccolta. E non serve molto a capire che é un titolo uscito dalla bolgia cerebrale di Mr. 51, basta che vi riporti la premessa: con il Giappone messo in piedi da macchine di una nazione in guerra che letteralmente infestano l’arcipelago e rubano le risorse, tocca alla presidentessa Shoko Ozora, una liceale che succede al defunto padre nel posto di presidente del Giappone, prendere la propria plugsuit ed il controllo di un mecha per sconfiggere e purificare le aree infestate, riportando pace ed il verde alla nazione.
Ok, é al 100 % un titolo Grasshopper, confermato.
Il gioco é uno shoot’em up 3D con forti radici “vecchia scuola” che si fa notare per una meccanica di attacco/difesa interessante e per usare quasi in toto lo stilo per essere giocato. Per controllare Shoko muovere il circle pad, in combinazione con L/R se volete muoversi lateralmente, mentre con lo stilo mirate i nemici sul touch screen per agganciarli, e lasciando andare lo stilo sparerete i colpi preparati (se avete giocato Kid Icarus Uprising saprete che è un ottimo sistema di controllo).
E qui é il caso di parlare della particolare meccanica di attacco/difesa del vostro mecha: avete a disposizione un certo numero di placche che usate come missili a ricerca contro i nemici agganciati, ma queste placche servono anche a difendervi contro i colpi nemici, il che vi spinge a non attaccare sempre con tutto, visto che ci vuole un pò prima che le placche si riformino, e senza placche i colpi subiti intaccano la barra vitale. Anche se va detto, alla difficoltà normale non dovrete badarci troppo a non consumare tutte le placche in un colpo, specialmente se avete già giocati parecchi shooter. Per il resto non c’è molto da dire sul gameplay – diavolo, è uno shoot ‘em up, sparate razzi, missili e compagnia bella ad altre cose che cercano di fare altrettanto con voi -, a parte alcune piccole sezioni che provano a variare un pò il tutto, e boss battle contro enormi nemici meccanici, nulla di particolarmente originale ma fatto molto bene.
E non dimenticate che in pura tradizione da anime sui robottoni, potete anche usare una spada laser per fare serio danno, ma il suo uso é prevedibilmente limitato.
Tecnicamente é un buon risultato, con modelli poligonali di ambienti, mecha e nemici vari di buona fattura e gradevoli, nonostante i bordi e gli angoli dei modelli stessi rimangano un pò rozzi, come per parecchi titoli 3DS. Notevoli la opening ed ending animate curate dal noto studio BONES, ottime tracce elettroniche che vi mettono dell’umore giusto per polverizzare roba con il vostro mecha, ed un poco di buon voice acting nei briefing e cutscene.
Quindi potreste aver già capito qual’é il tallone di Achille del titolo Grasshopper, ovvero la longevità. E lo è.
Sebbene non é la “tech demo” che alcuni affermino sia, é innegabile che Liberation Maiden sia una esperienza corta, e neanche con l’impostazione da vecchi shoot em up Cave, con solo 5 ma intensi stage , neanche in questa ottica si può giustificare la brevità (a Normale si può finire in 2 ore e qualcosa), forse se gli stage fossero stati davvero eccellenti sarebbe stato più facile, ma non é esattamente questo il caso. Corto e vi lascia desiderosi di più contenuto, più stage, non si può negare.
A mitigare ciò c’è una buona rigiocabilità, perchè è decisamente un titolo molto rigiocabile, tra una modalità score attack, missioni secondarie infra-livello, e dei trofei interni che sbloccano artwork e ninnoli, e vi daranno motivo di ritornare sul titolo.
Commento Finale
Liberation Maiden è un buon shoot’ em up 3D con un ottimo sistema di controllo ed una meccanica interessante di attacco/difesa, stiloso e con una premessa ridicola quanto basta, con invasione del giappone da parte di macchine e robottoni giganti, oltre ad un sottotono ambientalista. Ma per quanto divertente, soffre l’essere stato rimosso dalla collection per cui era pensato e venduto singolarmente, più che altro in termini di longevità (molto più di altri titoli Guild), rigiocabile sì, ma innegabilmente breve, e ribadisco, breve. C’è del potenziale per un seguito – ancor più necessario visto il finale sequel bait -, ed intendo uno in questo stile di gameplay, non la visual novel Liberation Maiden SIN che continuerebbe la storia.
Buon gioco, ma prendetelo scontato se potete.
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