Grind Cafè #12

frankenweenie

Per questo Halloween farò qualcosa di diverso e piegherò un pò le regole, perchè non parliamo di veri e propri film, ma di mediometraggi e serie web moderne fatte nell’antica arte della stop motion, che nonostante possa sembrare morta e defunta in gran parte della produzione filmico/televisiva popolare (con eccezioni rare che di solito si chiamano Tim Burton), ha trovato nuova vita sul web con dedicati piccoli scultori di modellini e set, con poco budget, tanta dedizione ed a quanto pare tanto tempo, perchè la stop motion è sempre stata (ed ancora è) un’arte difficile e che richiede tanto di quel tempo che la rende papabile solo a gente dedicata, è tutt’altro che fast o take away. In tributo a questa arte ed ai maestri che la usarono per dare vita ai mostri dai tardi anni ’20 in poi (in primis Willis H. O’Brien ed il suo studente, tale Ray Harryhausen) , vi auguro un buon halloween fatto a mano e con cura!

Buona lettura! 😀

 

Tema: Stop The Motion, I Wanna Get Off!

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[EXPRESSO] Alan Wake: American Nightmare

Alan Wake American Nightmare box art

Recensito tempo fa da Alteridan (e dopo averlo giocato anch’io, concordo quasi in toto), l’originale Alan Wake fu un’esclusiva temporanea 360 interessante, e con il suo fascino, ma sorprendentemente un pò carente sul gameplay, considerato poi il team dietro.

2 anni dopo, uscì Alan Wake: American Nightmare per XBLA e PC (digitale ed una versione PC retail), una sorta di spin-off/sequel che prende luogo dentro una puntata di Nights Spring (il programma TV presente in Alan Wake che tributa The Twilight Zone/Ai Confini Della Realtà) in cui Alan combatte contro il suo alter ego Mr. Graffio in una cittadina dell’Arizona.

La storia all’inizio presenta il tutto come una sorta di spin-off o “what if” scenario, ma poi capite che prosegue la storia del primo, ed in sé è buona, anche se il tono è più leggero. Il finale è… ambiguo perchè non proprio sequel bait ma neanche “definitivo”.

A livello di gameplay è… Alan Wake, se avete giocato il primo vi troverete subito a casa, perchè è identico. Ma è leggermente migliore in quanto la varietà dei nemici (un problema dell’originale) è maggiore, ci sono più armi, ed anche le pagine del manoscritto hanno un utilità pratica visto che alcune scatole con armi avanzate richiedono un certo numero di pagine per essere sbloccate (e le potete poi utilizzare anche in modalità Arcade). Ciò incentiva ad esplorare gli scenari leggermente più aperti presenti qui. Oltre alla campagna principale (che è sul corto) c’è una modalità Arcade sorprendentemente divertente con una decina di mappe appositamente create per essa.

Non è affatto male e migliora un po’ il gameplay, ma poteva essere benissimo un altro DLC per il normale Alan Wake, come titolo standalone a 15 euro è…fuori posto. Sembra una sorta di “consolazione”, di “contentino” per il fatto che Alan Wake 2 non andò in porto.

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The Weakly Hobbyt #167

The Weakly Hobbyt #167

BOO! Benvenuti al Weakly Hobbyt di pre-Halloween (quest’anno lo festeggiamo un pò prima per dare spazio ad una recente uscita di cui avrete sicuramente sentito parlare), speriamo che il nuovo formato EXPRESSO sia di vostro gradimento, ovviamente aspettatevi un nuovo numero del Grind Cafè, e ricordate di scolpire le vostre Jack O’ Lantern in tempo, e come sempre, buona lettura!

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[EXPRESSO] The House Of The Dead 4

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Uno zombi buono é uno zombi morto, la serie House Of The Dead lo sa dal 1996 e con The House Of The Dead 4 riconferma che “armi semiautomatiche, orde di zombi e boss ciclopici” è una formula capacissima di divertire ancora oggi. Un caso di “more of the same”, che in questo caso è “perdonabile”, vista l’estinzione quasi totale del genere. La maggiore novità, oltre al dover scuotete il Move per liberarsi dalla presa di uno zombi od in sequenze QTE (già viste in HOTD 3), è che ora avete un numero limitato di bombe per venire incontro al maggior numero di zombi che vi vengono addosso. Ed anche così rimane House Of The Dead, provate a finirlo con uno o due crediti. Questa versione esclusivamente in digitale per PS3 supporta il Playstation Move, che funziona bene, il grilletto per sparare e lo “shake” per ricaricare, lanciare bombe ed i sopraccitati QTE, semplice.

Il gioco è un buon on rail shooter degno della serie, non rischia o reiventa il genere, ma soddisfa eccome. L’unico problema che ho con questa release sono gli extra. Questo è un porting da arcade (cabinato del 2005, quindi non aspettatevi texture HD, aspettatevi però il tipico doppiaggio “eccelso”) ma estremamente povero di extra, nel senso ci sono a malapena. Avete la modalità Arcade, la Partita Classificata che carica i vostri punteggi online, ed opzioni varie. Finendo il gioco sbloccata la modalità SP che continua la storia (e finendo questa 2 difficoltà extra) e la sezione Extra, che però contiene un mero “Making Of”, e basta. Aiuta che ci siano più finali e trofei vari, ma è pochino.

Buon on-rail shooter degno del suo nome, che sono contento di poter finalmente giocare e consiglio agli appassionati del genere, ma solo a sconto per gli scarni extra.

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[EXPRESSO] Le Origini Del Male

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Volevate vedere un altro film di guano sulle possessioni/esorcismi? No? Beh, in ogni caso c’è questo piccolo ammasso di polisfofato organico, titolo originale The Quiet Ones, con il titolo italiano Le Origini Del Male, secondo la tradizione nostrana di non far perdere il pubblico con titoli meno ovvi e spoilerosi. Giusto per evitare che non possano sapere tutto fin dal titolo.


Ma non che ci sia molto da spoilerare, ci troviamo di fronte ad un altro di questi film horror sulle possessioni girato con il solito stile found footage di agitare la telecamera come un cameraman sclerotico per falsare meglio il tutto, con un set-up leggermente meno ovvio, ma un esecuzione a dir poco ridicola, con uno script che in più occasioni vi farà ridere e sghignazzare, attori mediocri, un intreccio trito (come l’uso della parola stessa) e prevedibile, con un finale leggermente meno telefonato ma comunque banale e ridicolo, e palate di colpi di scena….. avvistabili con il cannocchiale. Almeno gli effetti speciali non sono orridi, sono decenti, competenti, ma tutto qui.


Se vi siete mai chiesti come sarebbe un cross-over tra Le Avventure Pubescenti di Mercoledì Addams e L’Ultimo Esorcismo: Parte 2, e volete farvi qualche risata, può fare per voi, ma altrimenti saltatelo a piè pari. Non il peggio che il genere può offrire, ma non vuol dire molto, anzi vuol dire proprio poco.

Se proprio siete curiosi, aspettate che lo passino in tv o diventi noleggiabile, ma ci sono tanti titoli più interessanti, e potete aspettare quanto vi pare, ma ciò non cambierà lo status di film horror da divano, nel senso che è come una nocciolina che finisce nei risvolti di un sofà, ve la dimenticherete presto e la riscoprirete per noia o caso.

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The Weakly Hobbyt #166

The Weakly Hobbyt #166

Appena tornato dalla “Spiel 2014” (una sorta di Lucca Comics & Games tedesca, che si svolge ogni anno nella città di Essen), con brio vi propongo un’altra tetrade di articoli più o meno freschi o freschissimi di stampa. Visto che Hallowe’en si avvicina, e con esso la pubblicazione del molto atteso Bayonetta 2 per Wii U (che, data la ghiottezza dell’occasione, probabilmente mi prenderò visto che include anche il primo Bayonetta), abbiamo pensato di parlarvi dell’anime dedicato alla strega dai lunghi capelli, con il solito contorno di videogiochi e film.
Sperando che apprezziate il nostro continuo sforzo di farvi leggere un pò le nostre idee su media di vario genere, vi auguro una Buona Lettura!

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[EXPRESSO] The Expendabros

Expendabros

Non mi capacito di come questo mi sia sfuggito, in quanto parliamo di Broforce X The Expendables 3, un ovvio titolo tie-in che potete giocare gratuitamente su Steam ed un cross-over perfetto che sarebbe stato criminale non fare. Il titolo offre una decina di missioni e serve da introduzione/demo a Broforce, che é ancora in fase beta/Early Access su Steam, e da quanto ho visto gioca pressapoco identico: é un run n gun dalla grafica retro con livelli altamente distruttibili che permettono diversi approcci ed usi degli elementi nello scenario, per esempio, a volte è più facile sparare al terreno sotto un nemico per farlo cadere e morire che sparargli direttamente, usare un barile esplosivo che prende volo per far esplodere i nemici sopra di voi in maniera indiretta, colpire la parte inferiore del livello per “scavare” percorsi nella terra per evitare o prendere di sorpresa i nemici, ed attenti ad eventuali lanci di missili aria-terra, seghe rotanti che possono volare via e tritare qualsiasi cosa gli si pari contro.

Ogni personaggio ha differenti armi ed attacchi che rendono ogni “bro!” diverso dall’altro, e salvare altri eroi prigionieri (in questo caso quasi tutti i personaggi di Mercenari 3, manca però Banderas, un vero peccato) è più che utile, perchè è relativamente facile morire ed ogni eroe significa aggiungere una vita extra alla scorta, una possibilità di continuare.


E come gli action anni 90 a cui si ispira sia Broforce sia la serie di The Expendables/Mercenari, é un divertente marasma di esplosioni, proiettili e caos al gusto di testosterone, e permette anche la cooperativa locale…. Quindi sì, lo consiglio eccome, é un piccolo assaggio di caos videoludico che finirete in un ora e mezzo massimo, ma uno buono, specialmente per un tie-in di un film recente ed un free to play.

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[EXPRESSO] Lucy

Benvenuti alla nuova rubrica del Checkpoint Cafè, per recensioni rapide e cremose, se volete saperne di più date un’occhiata alla nuova pagina EXPRESSO. Detto ciò, buona lettura!

lucy

Siete pronti per vedere un’altro film di fantascienza di serie B pretenzioso, con belle visuali, idee interessanti e poco altro?

Allora siete pronti per Lucy, che ha una premessa interessante e tocca il tema altrettanto interessante della neuroscienza, e chiede “cosa succederebbe a sbloccare il 100 % del potenziale contenuto nel cervello umano?” La risposta a tutto questo è un altro film di fantascienza che purtroppo sa di già visto e già fatto, con tantissimo build up per un finale stupido ed onestamente risibile. I personaggi sono poco più di macchiette e Lucy stessa – che è al centro del film – non è chissacosa, trasformandosi da stupidotta studentessa ad una specie di superumano da fare invidia anche a Tetsuo, una cyber-divinità priva di emozioni che controlla spazio e tempo con lo swipe da smarthphone.

La premessa vede Lucy incastrata per errore in un giro di contrabbando di una nuova droga sintetica. Quando uno scagnozzo la colpisce nello stomaco, la busta di droga si apre e le finisce in circolo, permettendole di sbloccare sempre di più il suo potenziale cerebrale, passando da super-riflessi alla psicocinesi, etc. Non c’è molto altro a livello di trama, onestamente è quasi tutta nel trailer.

Non è un brutto film, è girato discretamente ed è molto scorrevole, con un ritmo tutt’altro che lento, ma è un’altra di quelle pellicole che si crogiolano nel proprio stile, con dialoghi che non si fanno troppo problemi a buttarsi sul pretenzioso o martellarvi il solito concetto più volte, anche quando non necessario, si è visto molto di peggio a riguardo ma non cambia il “narcisismo” del film per sé stesso. Nel complesso, è ok, godibile, ma un’altra mediocre (e poco più) pellicola action/scifi di serie B che cerca di vendersi come complessa e profonda quando davvero è molto sempliciotta.

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Platformation #7

Spyro Enter The Dragonfly logo

C’è voluto molto per arrivare a parlare del caro vecchio Spyro su queste pagine, lo ammetto.

E potreste (volendo) esservi chiesti perchè non ho fatto una Spyro-A-Thon, dopo aver graziato il marsupiale Naughty Dog di un’intera retrospettiva. Potreste.

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The Weakly Hobbyt #165

The Weakly Hobbyt #165

In un pieno ottobre che sa parecchio poco di halloween e molto di pieno di agosto, oltre ad affilare i coltelli e lucidare le zucche scriviamo anche, incuranti della stagione, e questa settimana vi offriamo un numero molto “fumettoso” con contorno di Duca e film di Woody Allen.
Poche ciance, e buona lettura!

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