Matriosche e videogames non sono proprio due cose a cui si pensa contemporaneamente, eccezion fatta per i Double Fine Productions, che hanno messo al mondo un peculiare gioco come Stacking, distribuito come titolo digitale per 15 rubli.
In un mondo di sole matriosche parlanti e deambulanti, siete messi nei panni di Charlie Blackmore, il più piccolo di una larga famiglia di spazzacamini che si ritrova a dover liberare i suoi fratelli ed altri bambini dalle grinfie del malvagio magnate industriale Il Barone, il tutto narrato via cutscene in stiloso connubio di film muto e stop-motion.
A livello di gameplay, Stacking è un puzzle game 3D costruito sulla titolare abilità, cioè il poter incastrare una matriosca dentro un’altra più grande. Ogni matriosca/personaggio ha una sua abilità, ed attenzione perchè potete “possedere” solo matriosche a cui potete arrivare da dietro. I puzzle sarebbero di buona fattura, ma sono in parte rovinati dall’eccesso di indizi ed aiuti fornitovi dal gioco stesso, non che manchino momenti in cui dovete ragionare ma per metà gioco vi vengono dati troppi suggerimenti o la soluzione è fin troppo semplice.
Per esempio, è cosa bella che gran parte dei puzzle possano essere risolti in più modi, ma anche il solo obiettivo vi suggerisce in maniera non troppo subdola una delle possibili soluzioni.
C’è decisamente rigiocabilità tra matriosche uniche da collezionare (alcune in set), diverse soluzioni da scoprire per i puzzle e scherzetti da fare alle altre bambole, senza contare un DLC.
Stacking è un peculiare puzzle game che alla fine sono contento di aver giocato, ma che quasi si castra il proprio livello di sfida non sfruttando a dovere le originali meccaniche di gioco semplificandosi o prendendovi anche troppo per mano a volte, il che è un problema per un puzzle game. Comunque più che valido e consigliato.
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