Donald Duck: Quack Attack è un platform con protagonista niente popò di meno che Paperino in persona, ed è un’ovvio clone di Crash Bandicoot, un clone discreto per l’epoca e per il target giovane a cui era indirizzato, ma nulla di speciale. Grazie per aver letto, ci leggiamo a presto.
FIN.
(potete scendere ancora di più con lo scrolling)
Giochi così mi tentano DAVVERO di riassumerli in una, due frasi massimo, e volendo si può fare così nel caso di Donald Duck: Quack Attack (noto anche come Going Quackers ed in italiano Paperino: Operazione Papero), ma non pensate subito male.
Prima, un po’ di chiarimenti sul titolo in questione, perchè nonostante il titolo identico, le versioni PS2 e Gamecube del titolo sono differenti da quelle per Ps1, N64, Dreamcast e PC, e c’è una per Game Boy Color (con a sua volta un porting per GBA) che è un’altro paio di maniche. Lo dico perchè onestamente pensavo che questo fosse un porting da PS1 con alcuni miglioramenti tecnici (anche considerato il fatto che entrambe le versioni PS2 e PS1 uscirono nel 2000), ma secondo wikipedia non lo è, ed a giudicare da alcuni video di gameplay, ci sono alcune cose diverse dal titolo PS1, il level design è diverso in gran parte (anche se riconosco alcune parti dalla versione PS2) ma non del tutto…. ma per questa recensione non ci interessa, eventualmente ci torneremo sopra ma oggi recensisco la versione che ho giocato, ovvero quella PS2.
Tolte tutte le quisquillie di torno, parliamo del gioco, visto che siamo qui. 😀
Donald Duck: Quack Attack (sviluppato dalla Ubisoft quando non faceva solo Assassin’s Creed) è neanche troppo velatamente un clone di Crash Bandicoot, la prima impressione che vi fate è quella ed è giusta, visto che Paperino può fare un doppio salto, salta sui nemici, entra nei livelli via una warp room, ha un sistema di salute simile ed il level design vero e proprio è nello stile del titolo Naughty Dog, con quel mix tipico di sezioni puramente 2D ed altre 3D, con l’occasione livello in cui dovete scappare da un nemico che si insegue da dietro evitando gli ostacoli che vi appaiono davanti al muso, il tutto con la visuale rivolta davanti al personaggio.
Questo è un titolo di primissima PS2, sviluppato nel 2000 come omaggio all’allora appena trapassato Carl Barks (noto fumettista a cui dobbiamo molti personaggi disney come Paperino e Paperone), e graficamente non è malvagio, è più che accettabile per una release di primissima PS2, ed è sicuramente un update grafico notabile rispetto alla versione PS1, ed anche i tempi di caricamento sono accettabili, tenendo tutto questo in mente.
Non molto da dire sulla musica o sul doppiaggio americano che penso sia lo stesso della serie tv di Duck Tales (da noi tale Storie Di Paperi), sono ok ed allegre ma dimenticabili.
La storia è semplicistica come prevedibile, cioè Merlock rapisce Paperina perchè questa sta facendo un reportage per svelare i suoi piani malvagi, e sta a Paperino andare a salvarla con l’aiuto di un nuovo marchingegno di Archimede che lo trasporta in diversi luogi. Tutto qua.
Non mi aspettavo Casablanca, nessuno se lo aspettava, e non ho altro da dire al riguardo, senza sarcasmo nascosto, non c’è davvero altro a livello di trama, né ce ne sarebbe stato bisogno.
A livello di gameplay non c’è davvero molto da dire che non possa essere riassunto nella frase “clone di Crash Bandicoot”, anche i controlli sono identici ed usate praticamente solo due pulsanti, eccezzion fatta per le Super Mosse. Non vi emozionate però, in quanto sono strane sequenze di pulsanti che vi vengono date da Qui, Quo e Qua per ottenere qualche extra, e possono essere fatte dopo una serie di salti consecutivi su nemici e premendo R1. Sono una bizzarra aggiunta che onestamente sembra più un cheat code od un trick di Tony Hawk.
Questo se vi ricordate che ci sono, mi ero quasi scordato di averle dopo che il gioco me ne aveva parlate, per essere proprio franco.
Dicevo, come in Crash Bandicoot, ci sono anche i time trial per i vari livelli, ma invece di sbloccare accesso a livelli extra, batteri i tempi qui serve a sbloccare costumi per Paperino, se proprio lo volete vedere girare in camicia hawaiana, sempre senza pantaloni.Non proprio gli extra più motivanti della storia.
E parlando di livelli, non ce ne sono così tanti, circa 16 divisi in 4 mondi, mi aspettavo almeno un altro mondo, il che significa che se avete anche solo giochicchiato al primo Crash Bandicoot, riuscirete a vedere la fine in 3 ore circa, e poco più per completarlo al 100 %, il che riconferma la mia impressione che questo per PS2 sia poco più che una revisione dell’omonimo titolo di tardissima era PS1. Almeno le boss fight non sono affatto malvage, specialmente quella finale contro Merlock, ed offrono un livello di sfida adeguato per un titolo per bambini, senza però essere di una facilità imbarazzante.
Commento Finale

Non sono riuscito a trovare una gif del booty shake che Paperino fa nel gioco, quindi vi beccate questa roba. 🙂
Donald Duck: Quack Attack onestamente non è un platformer malvagio, specialmente per quello che è, un titolo indirizzato ad un pubblico decisamente giovane, per bambini, e per loro non è affatto male, sul serio, non è omogeneizzato o spazzatura fatta con la logica del “tanto cazzo ne capiscano, sono bambini”, è una buona introduzione al genere.
Ma non posso neanche negare che probabilmente i bambini di allora avevano già giocato gli originali Crash Bandicoot, che ancora oggi sono ottimi platform e migliori in tutto e per tutto di questo (abbastanza spudorato) clone su licenza Disney della serie del peramele, clone eseguito con un modicum di competenza rispettabile, ma rimane un prodotto tardo in più di un senso, ed è solo per appassionati hardcore di platformer che hanno già spolpato la serie originale Naughty Dog e cercano qualcos’altro di simile da giocare, che potete trovare a pochissimi spiccioli ovunque. Ma a meno che non appartianate alla categoria citata, potete passare oltre.
Ah, e QUACK!
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