Volevo parlare della demo di Disgaea 5 che doveva uscire sul PSN europeo lo stesso giorno di questa, ma nel frattempo ho dato un’occhiata a questa e ho scritto qualcosa mentre aspettavo.
(Recensione di The Green Inferno in arrivo a breve, giusto per dirvelo, non c’entra niente con questo)
Giusto per curiosità e perchè la Nippon Ichi rilascia poche demo, cosa che credo dovrebbe fare di più. Al contrario, dovrebbe smettere di portare fuori dal giappone roba come questa….
…….O meglio, sarebbe il caso di smettere con questa infantile ossessione per il soft-core, con le “pantsu” e ragazzine anime poco vestite, perchè francamente Dungeon Travelers 2 a livello di gameplay è buono, davvero, classico dungeon crawler in prima persona vecchia scuola (quelli con incontri random, oggetti da identificare, party con formazione che ha fronte e retrovie), arcaico sì, nulla di incredibile a livello di map desig, ma capace di dare soddisfazioni, ed abbastanza equilibrato e non troppo punitivo, quindi buono come introduzione al genere (anche se ho come l’impressione che gli appassionati lo potrebbe trovare un po’ troppo basico). Una gradita aggiunta è che ogni mostro sconfitto viene raccolto ed una volta collezionato un certo numero di quel mostro potete ottenerne un sigillo (e creandone uno ottenete informazioni dettagliate sul mostro visibili anche in battaglia) per le eroine, mentre i mostri boss vanno equipaggiati all’eroe (che di fatto non combatte) e danno bonus passivi di vario tipo. Non sono un esperto del genere, ma ho un briciolo di esperienza in questo campo, e questo non è affatto male, le meccaniche sono solide, e cosa importante, non cerca di assalirvi con tutorial tutti assieme, vi lascia imparare le cose da voi senza punirvi troppo da rendere scoraggiante l’approccio.

Sì, donnine anime semignude (alcune con aspetto “vai in prigione senza passar via”) e frutta, questi sono i vostri nemici.
Devo dire però che i dungeon offerti dalla demo (che vi fa giocare fino a metà del 3 episodio, poi finisce, permettendovi di salvare per riprendere il gioco da quel punto nel caso vogliate comprare la versione completa) possono risultare frustranti perchè il gioco, pur essendo più accessibile della media del genere, è punitivo e frustrante alla vecchia maniera, cioè vuole che lo impariate a giocare e vi diate comunque ad un, e sono morto più volte del previsto, certo anche perchè avete un team di due personaggi a volte contro 4, e possono picchiare duro senza tanto preavviso. Molto old school anche questo tipo di difficoltà iniziale, come la necessità di preparvi bene prima ed imparare a gestire bene il vostro equipaggiamento e venderlo, visto che l’oro è abbastanza raro.
Però avrei preferito un po’ meno grinding iniziale, so che non è una novità per l’approccio “dei tempi che furono” scelto, ma iniziare così un gioco può frustrare e far passare la voglia a non pochi.
La storia è banale, qualcosa su un demone dio sigillato centinaia anni fa, e un giovane mago specializzato in sigillare i mostri in libri che viene assegnato ad un team di eroine che combattono per/con lui, tutto per contenere i mostri e preservare la pace. La narrativa presente nella demo (ed oserei dire quella del gioco intero) è noiosa, per fortuna potete saltare le lunghe e noiose cutscene usando R per lo “skip” stile visual novel. Non vi perdete nulla, fidatevi.
Della caratterizzazione dirò solo che siete l’unico uomo, ed ovviamente tutte le eroine (vari stereotipi/fetish anime, dall’amica di infanzia alla tsunderona, passando per l’occhialuta tettona imbranata) vi hanno… in simpatia, anche se non ve la siete meritata, a meno che non consideriate meritevole di scopata fare un favore ad un umano di sesso femminile. Perchè è un po’ questa la logica di fondo dietro a molta di questa roba, parliamoci chiaro.
Ho visto di peggio a riguardo, devo dire, ma si nota che è pensato per “quella” specifica nicchia di videogiocatori che viste le ragazzine anime non capiscono più nulla e comprano.
I dialoghi quando non sono fuffa da anime cercano di essere comici con battute e dialoghi spacca quarta parete sulle logiche dei gdr e dei videogames, ma oltre ad essere terribili, questi segmenti sono o dedicati alla sezione tutorial dell’hub di gioco, od ad un pinguino armato di pesce usato a mò di spada ed un orso mago che appaiono assolutamente dal nulla e si dilungano in questi discorsi e scambi di trita satira/autosatira dei gdr (non disdegnando di riusare il meme di Skyrim sulla freccia, sul serio, ed inserire a caso citazioni di Sailor Moon), il tutto per darvi consigli e farvi da micro-tutorial di sorta. ….. Ok. Va bene. Credo. (mah)
Il gioco ci prova ad essere divertente ed ironico, ma esagera e raramente una battuta fa centro o risulta simpatica. Per dirla in altro modo, prova fin troppo ad essere simpatico.
A livello tecnico non molto da dire, è gradevole all’occhio ma nulla di miracoloso o particolarmente impegnativo per la portatile Sony, ma è il genere e l’approccio che non sono mai stati così “richiedenti” di chissà quali hardware.
Come potreste intuire dal titolo, questo è il seguito di qualcosa, nello specifico una sorta di spin-off dungeon crawler di un eroge chiamato To Heart 2 (ne so quanto voi), ma non che importi, visto che il gioco Aquaplus/Sting spesso non parla in maniera pesante di eventi passati, e probabilmente il fatto che si può giocare tranquillamente senza esperienza del precedente ha fatto decidere di portarlo fuori dal giappone.
E la cosa che mi fa incazzare è che le recensioni sembrano tutte molte positive, ne parlano più o meno bene tutti, ma d’altro canto tutti fanno notare – a ragione – il design di personaggi e mostri è quel tipo di porno soft-core con ragazzine stile anime “moe”, basta dare un’occhiata alle immagini per capire il target a cui si vuol vendere il titolo. E considerato che una delle cose più note sul gioco è come per la versione occidentale abbiamo dovuto rimuovere 4 immagini per evitare di dargli un “18+”. Che poi non capisco perchè inserire sta roba, quando i personaggi stessi sembrano trattare le immagini di fan service con freddezza, come se manco ci fossero. Ok, lo sappiamo tutti perchè ci sono, ma il fatto che sembrano così aleatorie ed accessorie le rende superflue davvero.
Non è Senran Kagura che exploita e vende il suo squallido fan service in maniera aggressiva e convinta, qui il gioco cerca di non farlo pesare molto, ma a che pro visto che comunque i design dei mostri sono quello che sono e che vedrete le mutande a qualsiasi ragazza (mostro o meno), perchè il gioco vi mostra schermate del genere semplicemente procedendo nella storia? Boh.
Che dire, se vi piacciono i dungeon crawler stile giapponese una prova a questo demo la darei, visto che c’è molto contenuto offerto (specialmente per una demo, 3 ore tonde circa), decisamente più che sufficiente per farvi capire se fa per voi o meno, anche se c’è da dire che questo genere è uno dei pochi che non manca su PS Vita, con altri in arrivo in futuro, quindi non so se vale davvero la pena prenderlo. Come sempre, fate voi. Io sarei più interessato a recuperare Demon Gaze. Questo potrebbe risultare molto basico (e forse lo è).
Consiglio valido per molti sviluppatori giapponesi di nicchia: tenete lo stile anime, fate il gdr che volete fare, ma buttate nel cesso le pile di infantile ed inappropiato fanservice. Fatelo per voi, non per me. O no, visto quanto la serie Neptunia fattura alla Nippon Ichi. * sigh *
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