Deep Water ha come immagine di copertina il muso di uno squalo (bianco, credo), che vi farebbe pensare questo sia un “simulatore di squalo” o qualcosa tipo Jaws Unleashed. Ma considerano il fatto che si può comprare su amazon nuovo a 3 euro (e le microscopiche immagini sul retro copertina), sarò sorpreso se c’è anche solo una pinna di squalo nel gioco.
E sì, è un altro gioco Tamsoft (che ho imparato ad odiare per i loro Onechanbara ma ha fatto tantissimi altri titoli) della loro linea budget Simple Series, pubblicato da D3 Publisher e 505 Games, la triade profana per me ormai sinonimo di spazzatura low budget.
Stavolta la Tamsoft decide che non è il caso di donnine cowboy in bikini che uccidono orde di zombi, ma di farsi sparare ad un po’ di mostri marini – e squali, effettivamente ci sono fin da subito, non me lo aspettavo – a bordo di un battello da far invidia a Topolino dei vecchi tempi.
Dopo l’intro che vi spiega tutta la banale e noiosa premessa del tutto (siete un ragazzino in viaggio alla ricerca di un mostro marino da uccidere, in sintesi) via schermate di testo senza voice over “perchè low budget”, venite buttati nel mondo di gioco, in tutto il suo glorioso pop-up di texture e nemici, e la cara vecchia “nebbia” sulla distanza, o meglio, mare indefinito in questo caso.
Deep Water a livello di gameplay è un gdr/action di sorta: siete su un battello, ed il vostro obiettivo è esplorare la mappa del mondo per trovare mostri marini da uccidere, raggiungere porti ed accettare varie missioni, il tutto dovendo stare attenti alla salute e carburante della barca. I porti servono da luogo di riferimento multi uso: potete usare il bar per ottenere info varie, alcune costose, comprare armi e munizioni, riparare e potenziare il battello, ed accettare varie missioni quando disponibili.
Il battello ha una sua energia/hp, una barra del carburante ed un arpione sulla prua, più armi secondarie come mine e voi potete sparare con l’arma a braccio. La cosa veramente orribile sono i controlli per sparare e muovere il personaggio: dovete premere R1 per entrare in modalità di mira e muovere il d-pad o stick per muovere il mirino… e solo quello. La telecamera rimane fissa lì dove siete rivolti, l’analogico destro non serve a niente in questo gioco, quindi dovete premere R1 di continuo solo per potervi riposizionare e sparare ai nemici. Non che il personaggio si muova agile di per sè, visto che sono quasi controlli tank, come un cazzo di survival horror.
Mi aspettavo molto peggio, francamente, ma – come spesso mi ritrovo a dire – non vuol dire molto.
In un gioco che è tutta esplorazione e backtracking non capire se dovete andare da quella parte o meno, o cosa dovete fare di preciso per completare le missioni sono segni deleteri. Ancor più quando la distanza di visione è ridotta, con nebbia e nebbia all’orizzonte, le varie zone del mare si assomigliano tutte parecchio -tranno quando c’è qualcosa di più distinto come una zona artica- , e non ci sia una mini-mappa utile a schermo.
Sì, c’è una bussola nell’HUD, ma è inutile, dovete andare ogni volta in fondo alla barca ed aprire la mappa dal vano per vedere dove siete; poi la mappa non mette in pausa il gioco, tra l’altro, lasciandovi indifesi da eventuali e continui attacchi di pirati con cannoni che si muovono su fin troppo esili tavole da surf, squali, ed altre cose che perlomeno ci azzeccano con il tema marino.
Il che diventa un problema, anche perchè non avete benza infinita per il battello, almeno con l’opzione mayday potete essere riportati all’ultimo porto visitato pagando metà del vostro denaro e vi vengono ridati molta energia e benzina, che è meglio di pagare per rifornirla, visto poi che potete solo fare il pieno. I soldi gli potete fare completando missioni od uccidendo gruppi di nemici, perchè altrimenti potete sempre scappare da qualsiasi minaccia casuale. Ma come presto scoprirete, sarà necessario fermarsi ad uccidere un po’ di nemici per fare un po’ di soldi, anche perchè è l’unico modo di farlo a parte completare missioni, e soprattutto la benzina costa.
Quindi grinding. Yum. Aggiunto al backtracking che è necessario, visto che a volte arrivate ad un porto, ottenete la posizione di altri porti…. a volte dalla parte opposta della mappa. YAY.
Nella mia prima ora di gioco ho fatto avanti ed indietro tra i porti trovati, esplorando tutta la mappa che potevo (anche se la mappa non stabilisce chiaramente se ci sono barriere od ostacoli che non vi permettono di avanzare in quel momento, o mai, perchè level design di merda) senza incontrare un solo mostro marino, per poi finalmente vedere apparire una missione in cui devo uccidere un Kraken. …. Sì, ma dove cazzo è?
Non è nella zona del porto in cui avete ricevuto la missione, ma dopo aver gironzolato e ricontrollato le info datomi nei porti (che perlomeno potete rivedere ogni volta che volete dalla barca), ho scoperto che era dove ero già stato immaginando che quella fosse l’area del boss, ma non appare prima che abbiate accettato la missione di cattura/uccisione. Ovvio. Peccato che abbia perso mezz’ora a vuoto in backtracking.
Gli scontri contro i boss mostri marini di per sé sono abbastanza mondani: gli sparate con il fucile per ridurgli la salute, quando appare un icona andate all’arpione a prua e lo usate contro il mostro, e ripete il ciclo finchè non schiatta muorto.Però è necessario di fatto che facciate scorta di munizione per armi, perchè i colpi dell’arma di base sono sì infiniti ma anche assai deboli, ed il boss recupera un po’ di vita se non riuscite a respingerlo in certi attacchi (ed ironicamente, saprete la posizione del mostro solo dopo averlo sconfitto).

Vedete l’indicatore a sinistra che dovrebbe mostrare la profondità e la presenza di scogli? Ecco, è lì per essere lì, per quanto ne so.
Ed è qui che il gioco peggiora ancora di più, in un modo che non mi aspettavo. Dovete arrivare alla parte sinistra della mappa ma non potete passare da nessuna parte?
Ma che siete scemi? È ovvio che dovete navigare verso la parte destra della mappa finchè non riapparite nella parte di sinistra, come in uno strafottutissimo gioco NES o come in una gag da cartone animato. Non ci volevo credere, ma temevo fosse una cosa del genere, visto che non c’erano altre opzioni. E no, non è un caso isolato, lo dovete fare più volte.
Questo in aggiunta al mastodontico backtracking tra porti a cui siete forzati perchè dovete parlare con vari tizi… o meglio, dovete andare di porto in porto e scegliere conversazioni apparse per qualche magico motivo solo perchè avete parlato in un altro porto. È una vecchia struttura di gioco, che qui è mal usata solo per prolungare la durata del tutto il più possibile per le lunghe. E non la sola cosa vecchia, perchè di fatto di modelli poligonali nel gioco ci sono quelli del protagonista, dei boss/mostri marini e delle poche tipologie di nemico presenti , più quello usato da tutti i porti, che hanno un pannello che riporta “Donald”, quanto basta per far sembrare i porti tutto tranne porti e schivare una schiera di legali. Pochi e meritevoli del termine “low budget”.
Questo titolo l’ho fatto in due boccate, perchè ad un certo punto ho lasciato perdere, per poi ritornarci sopra un annetto e passa dopo, tipo una settimana prima di pubblicare questa recensione.
Allora ho avuto gli stessi problemi, mi sono ricordato il perchè avevo lasciato perdere tempo fa, e dopo diverse prove e tentativi a vuoto ho capito per esclusione che per procedere nella mappa del mondo (o far succedere qualcosa), dovevo sconfiggere il mostro, segnato anche sulla mappa, ed avevo anche accettato la missione per ucciderlo, visto che ho accettato ogni missione disponibile in ognuno dei porti in cui potevo andare.
Ma non so perchè diavolo una volta sul posto il mostro non appariva. Sul serio, non lo so, ho finito le deduzione logiche e non, ho esaurito ogni possibilità visto che non potevo andare da un lato per ostacoli che immagino verranno rimossi…Ho letto ogni indizio e testo che mi potesse dare informazioni di ogni tipo, esplorato ogni porto, ma NULLA.
Con un gioco del genere, non mi sorprenderei se avessi beccato un bug che mi impedisce di proseguire, sul serio. E sapete cosa, a questo punto ho lasciato perdere del tutto. Sì, di solito finisco il gioco prima di recensirlo, ho applicato questa filosofia anche con giochi orridi, ma in questo caso ho finito le opzioni (anche non-sensiche, come comprare armi e potenziamenti del battello a caso senza nessun indizio che servisse fare ciò), e non ho trovato un walkthrough neanche su gamefaqs, manco uno.
Un peccato, perchè l’idea era carina, il mondo di gioco a giudicare dalla mappa (che non segna manco i nomi dei porti visitati) assai visto, sì, ho sconfitto solo 1 boss e visto neanche metà della mappa globale, ma ho visto più che a sufficienza per scriverne una recensione, e da quanto ho visto online, sono uno di quelli che ha perseverato di più con questa schifezza, ma dopo minimo 7 ore di Deep Water (che sono state come millenni, i giochi Tamsoft sono come la pozione del Superuomo di Mayuri da Bleach), ho finito qualsiasi briciolo di pazienza o curiosità, anche morbosa.
Se qualcuno riuscisse ad andare oltre e finire il gioco con prova video, sarei curioso di vedere cosa c’è oltre, devo ammettere, ma personalmente ne ho piene le gonadi. E gioco videogame da abbastanza tempo per sapere che anche se riuscissi a procedere, sarei sempre a fare le solite cose e la qualità del gioco rimarrebbe la stessa, so che non diventerà Black Flag se anche perseverassi.
Commento Finale
In questo episodio di “io che insulto a ragione la Tamsoft”, abbiano un titolo con una premessa e delle idee migliori del previsto per qualcosa di così low budget: un misto di titolo d’azione/avventura e gdr in cui esplorate un mondo quasi totalmente fatto d’acqua, superando ostacoli, stando dietro alla vostra barca, con l’obiettivo di rintracciare ed uccidere mostri marini.
Ha più del solito titolo ultra low budget a livello di idee, ma come ho imparato a mie spese, queste cose da sole non contano nulla, specialmente quando i controlli sono sghembi e spesso scomodi, la distanza visiva ridicola, l’interfaccia una merda, voglio dire, è un titolo dal gameplay esplorativo e non avete una minimappa a schermo, forzandovi a lasciare il timone e controllare la mappa sul retro della barca. Ogni singola volta.
Inoltre è uno di QUEI giochi in cui potete arrivare in punto della mappa (che anche in forma completa è fin troppo scarna comunque), ma non succederà nulla se prima non avrete parlato con un certo tizio, ottenuto una specifica informazione od accettata una precisa missione da uno specifico porto, il che significa che spenderete tutto il vostro tempo in un sempiterno backtracking, perchè forse quel porto che richiede 30 minuti di navigazione da dove siete ha la missione che vi serve per far proseguire la storia e rimuovere passaggi. O forse no, chi lo sa senza provare a caso ed andando per esclusione. Ogni volta.
Potrei dire altro, ma penso di potervi dare una buona idea dicendo anche solo questo: è un gioco d’avventura al 90 % d’esplorazione, in cui continuando a muovervi verso la parte destra della mappa riapparite sulla sinistra, come se fosse una cazzo di gag da cartone animato. Non devo dire altro. 🙂
Se non che in un certo senso abbiamo qualcosa di nuovo, perchè questo è il primo gioco che non sono riuscito a finire, non nel senso che l’ho abbandonato (l’ho già fatto, tipo con Vampire Rain) perchè non ce la facevo a trascinarmi quanto basta per finirlo, ma nel senso che è forse il primo titolo in cui ho provato tutto ma il gioco continua ad impedirmi di proseguire, quello od ho beccato un bug che davvero ha reso impossibile procedere, cosa che non escluderei affatto.
L’ho pagato 3 euro nuovo su Amazon, diciamo che potevo prendermi l’intera trilogia di Golden Axe a sconto su Steam invece. È un gioco di merda, che non me la sento di consigliare, specialmente se siete quel tipo di giocatore che si irrita facilmente se non fate progresso, o diventate irascibili se forzati ad ore ed ore di backtracking senza direzione o garanzia che serva a qualcosa.
A questo punto vi dirò solo di lasciar perdere, o cercare video su youtube se volete risparmiare quei 3/5 euro per qualcosa di più meritevole, tipo un lassativo. Qualsiasi altra cosa.
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