Overlord: Minions NDS [RECENSIONE]

overlord-minions-boxart

Una recensione che volevo fare da tempo questa di Overlord Minions (in italiano I Serventi Dell’Overlord), ma siccome lo giocai e rivendetti tempo fa, ho aspettato di poter rimettere mano su un’altra copia del gioco e riniziarlo da capo, per darvi una migliore recensione. Voglio dire, la Codemasters stessa non ha avuto molta fretta nel far uscire un nuovo titolo della serie, tipo 7 anni dopo questo, e neanche con buoni od accettabili risultati, pare.

La premessa di Overlord Minions (sviluppato da Climax invece di Thriump Studios) è che venite messi nei panni dei titolari serventi dell’Overlord, e per conto suo vi ritrovate ad agire in proprio per investigare su strani rapimenti di pecore, creature nate da uno strano fungo mutante e cazzabubbole varie, è un Overlord e quel tono comico e menefreghistico tipico della serie è mantenuto anche qui, anche se la presentazione è alquanto semplicistica, con le cutscene che usano ritratti statici dei personaggi ed un po’ in economia questi ritratti, ma ci potete passare sopra.

In fondo vi basta un pretesto per far casino e portare il volere dell’Overlord attraverso i suoi lacchè. 🙂

A dir la verità la storia non è malvagia (ironia non intesa), è meglio di quanto mi ricordavo e si intona con lo spirito cartoonesco e l’humour nero ma non troppo della serie, un po’ meno cattivello immagino per adeguarsi all’immagine del DS come “console per tutti” (e quindi anche infanti, non che ci sia nulla di male). Per la cronaca, è una trama da spin-off, quindi irrilevante e/o non collegata alle vicende della serie principale, non che importi moltissimo.

A livello di gameplay non avete un tradizionale Overlord, ma un puzzle game molto reminescente di The Lost Vikings, vista l’enfasi sul controllare più personaggi e dovergli fare collaborare usando le loro specifiche abilità per superare i puzzle, combattere nemici ed infine raggiungere l’uscita del livello. La maggiore differenza è che invece di un sidescroller 2D avete un titolo in 3D con visuale a volo d’uccello sull’azione, ed è tutto controllato via stilo, che si rivela un ottimo sistema di controllo, intuitivo ed immediato.

overlord-minions-screenshot

Non controllate l’Ovelord, o meglio impersonate lui controllando direttamente i 4 serventi che vengono dagli episodi principali: il rosso, il verde, il blu ed il marrone, ognuno con le proprie abilità tipiche, come il verde che è immune al veleno, il blu che può curare sé stesso e gli altri, che sono usate anche meglio rispetto al primo Overlord (qui l’invisibilità dei verdi è usata per più di un microsecondo, per esempio). La maggiore differenza rispetto al titolo Blizzard a cui si ispira è che i serventi non possono saltare o scendere cadendo da un dislivello, non perchè muoiono, semplicemente non possono.

Come nei tradizionali Overlord, se un servente muore potete rigenerarlo da una cava d’incubazione, e lo potete fare ad libitum, ma peggiorando il vostro punteggio complessivo del livello per ogni respawn, così come uccidere tutti i nemici e trovare gli scrigni lo aumenta, anche se non so a quanti di voi interesserà il punteggio in un gioco del genere.

Ogni servente può interagire con pulsanti, usare una mossa speciale se riempiono la barra magia combattendo nemici o distruggendo oggetti dello scenario come covoni di fieno, portare oggetti e potete decidere se fare gruppo unito o controllarne uno per volta e dividere i loro compiti, che diventa necessario nei puzzle più avanzato. Per quanto riguarda l’uso del doppio schermo, quello inferiore mostra l’azione di gioco, mentre il superiore mostra la mappa del livello e le info sul tempo impiegato, i respawn usati ed il numero dei tesori trovati nel livello (e quanti sono). Nulla di incredibile, ma perfettamente funzionale.

Sebbene trovi il tutto di buona fattura, non posso negare che il level design spesso può essere visto più come arcaico che tradizionale, e non a caso, tra le diverse porte che richiedono chiavi e le altrettante leve rotanti (già alquanto comuni nei titoli principali) che spesso sono prive di alcune o tutte le manovelle che vanno recuperate, ma non è per questo brutto o mediocre, anzi. Sembra più arcaico a parlarne che a giocarlo, onestamente. Ci sono anche delle boss battle, carine anche se non particolarmente difficili (visto che il gioco vi dice direttamente cosa fare) od originali, ma gradevoli.

Il combattimento è la parte più debole del titolo, pressapoco toccate il nemico e gli passate velocemente sopra lo stilo perchè i vostri serventi si fermino ed inizino a mazzuolare il nemico che anche lui sta fermo a darvele, non è una di incredibile o dinamico, ma ci si può passare sopra visto che in fondo è un puzzle game, ed almeno c’è una accettabile varietà di avversari.

Un gioco che utilizza l'aerofagia nel gameplay come Oddworld non può essere così orribile.

Un gioco che utilizza l’aerofagia nel gameplay come Oddworld non può essere così orribile. 🙂

Il gioco non è particolarmente lungo, ma c’è una discreta varietà al level design (anche alcuni indovinelli o puzzle coi pulsanti, ma altrimenti gran parte del gioco prevede puzzle pratici), diverse ambientazioni, e direi dura il giusto, senza prolungarsi fino alla morte o finire subito. Non c’è molto a livello di extra non la solita trinità di musica, filmati in-game e concept art sbloccabile procedendo nel gioco e trovando i vari tesori nei livelli, e la solita roba che molti non considerano veramente “extra”, non a torto.

Tecnicamente è un buon titolo per DS, con dei modelli poligonali e texture più che decenti per la console, e soprattutto è colorato a sufficienza da non far pesare i modelli rozzi all’occhio di oggi (ed anche di ieri, ad essere franchi), e con musiche dimenticabili ma adeguate. Ci sono però dei bug di collisione, nulla di veramente serio ma è alquanto fastidioso vedere i serventi rimanere incastrati in alberi o vari elementi dello scenario, che non capita sempre ma abbastanza spesso (specialmente se controllate più serventi assieme) da essere irritante, ma basta armeggiare qualche secondo con i serventi incastrati per risolvere questo sporadico problema, e non è un vero problema anche nel peggiore dei casi (tipo durante una boss battle od un lungo livello), visto il buon sistema di checkpoint, e che questo non è un titolo del 1991, se fallite un livello (che capita solo quando tutti i vostri serventi vengono uccisi) lo riprovate e basta.

Commento Finale

Overlord Minions è un buon spin-off della serie, che pur cambiando il genere ed offrendo un puzzle game che strizza l’occhio (ma non troppo) a The Lost Vikings invece dei tradizionali Overlord (anche solo per ovvi motivi tecnici), rimane in tono con gli elementi e lo stile della serie, a dimostrazione che non sempre uno spin-off deve essere una specie di brufolo abnorme ed indesiderato che cresce ed incomincia a nutrirsi dell’ospite.

Anche lasciando da parte la mia affezione per la serie, è un buon puzzle game costruito attorno alle caratteristiche del DS, con un buon level design, un buon comparto tecnico (anche se la presentazione è un low budget), nulla di incredibile, ma il charm “cattivello” della serie aiuta a dargli personalità. Inoltre non è neanche corto né si prolunga ben oltre la sua “data di scadenza” per darvi più contenuto in modi pezzenti.

overlord-minions-cutscene-artwork

Ironicamente per uno spin-off, si potrebbe dire che ha meno difetti della serie principale, ed in ogni caso lo consiglio a chi piace il genere, ancor più visto che si può trovare a pochissimo ormai.

State malvagi!

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