[MELEE MANIA: MUSOU A-GO-GO] Dragon Quest Heroes: The World Tree’s Woe And The Blight Below PS4

Dragon Quest Heroes The World Tree's Woe And The Blight Below title screen

Piattaforma: Playstation 4

Disponibile anche per: PC (Steam)

Giocato alla/e difficoltà: Normale

Introduzione/ Informazioni Generali/ Storia

Sebbene in giappone sia di fatto un’istituzione alla pari di Pokémon, Dynasty Warriors o Monster Hunter, in europa Dragon Quest è di fatto una serie molto meno nota di Final Fantasy (anche se oggi Enix e Squaresoft sono un unico conglomerato). Anche in america è poco nota perchè chiamata (per motivi di copyright) Dragon Warrior, e prima di Dragon Quest VIII nessun episodio della serie principale fu mai portato in europa.

Il che è strano considerando che per i giapponesi Dragon Quest É il gdr archetipale, il gdr per definizione, e non a caso, visto che assieme a Final Fantasy ha fondato le basi del genere, i cliche da jrpg che attualmente riteniamo tali sono retaggio e tradizioni fondate da Dragon Quest nel 1985. E dovete rispettare gli “anziani” quando sono così influenti e capaci di destare interesse tutt’ora, con Dragon Quest XI in arrivo per le nuove e vecchie console.

Nichijou dragon questing

Devo ammettere, non sono fan e non ho mai giocato un Dragon Quest (anche per i motivi sopraccitati), ma sentii ben parlare di questo nuovo cross-over Warriors, e non sia mai che mi possa venir voglia di approfondire e provare qualcosa della serie principale. Quindi non so chi sono i personaggi coinvolti (immagino siano presi da veri episodi della serie), ma mi limiterò a commenta la trama per quello che è.

La storia è alquanto semplice e banalotta: nel regno mondo umani e mostri vivono felici assieme da sempre, fino a quando un malvagio stregone non fa quello che i malvagi stregoni fanno, nello specifico facendo rivoltare tutti i mostri durante un festival nella cittadina reale di Arba. Un duo di cavalieri del re, Lucyus e Aurora, intervengono e riescono a salvare il re e la città, ma presto si accorgono che le orde di mostri stanno mandando l’intero mondo in subbuglio, quindi si parte per l’avventura, con nuovi nemici e nuovi compagni da incontrare lungo via, spesso venuti da mondi diversi attraverso l’eternamente utile plot point di “portali dimensionali apertisi ed attraversati a caso” per giustificare il minestrone di personaggi.

Ed ovviamente il mago maligno vuole mandare il mondo nell’oscurità, evocare creature potentissime per farlo, e c’è anche il titolare Albero del Mondo al centro della storia. È tipica narrativa da gdr vecchio stile, ed ovviamente viene tirato fuori il classico “potere dell’amicizia”, ma è piacevole ed i dialoghi tra personaggi sono alquanto gradevoli, ed i personaggi stessi alquanto divertenti e piacevoli, mi sono ritrovato senza volerlo a seguire con piacevolezza i dialoghi e le interazioni, specialmente Yangus e Alena. 🙂

Sono onestamente sorpreso dall’essermi ritrovato un po’ investito nella storia, visto che non ero particolarmente bendiposto.

POTA.

POTA.

Gameplay / Combat System / Controlli

Sebbene già Hyrule Warriors si impegnasse moltissimo a prendere elementi della serie con cui faceva cross-over per portargli nella formula classica dei titoli Warriors (oltre a livello tematico ed estetico), con Dragon Quest Heroes Omega Force ha compiuto un ulteriore passo in avanti, sicuramente quello più radicale fatto con un crossover, ma non solo.

Invece di prendere elementi di Dragon Quest ed adattargli alla formula senza però cambiare o modificare sostanzialmente questa, qui abbiamo un vero e proprio ibrido tra le due serie. Sebbene le basi meccaniche siano le tipiche Warriors (attacco debole, forte, parata, schivata, salto, etc.) e sia un action, gli elementi gdr sono alquanto prominenti e ci sono notevoli modifiche.

In primis, i personaggi hanno tutti una barra dei PM perchè avete diversi attacchi speciali/magie che consumano punti magia, ed al posto del sistema musou avete la barra della Tensione, che si carica molto più lentamente ed una volta piena vi permette di sferrare attacchi più forti od usare tutta la barra in un attacco molto devastante capace di. Inoltre gli status sono più rilevanti, con nemici che vi silenziano impedendovi di usare magie, vi avvelenano, e certi nemici sono deboli ad attacchi elementali, come i Mechacentauri si fermano se colpiti da magie od attacchi elettrici.

Inoltre formate un party di massimo 4 personaggi che andranno in missione e potete cambiare il personaggio utilizzato al volo premendo un dorsale, e non c’è il sistema di basi, con il map design che si concentra sull’eliminare nemici che evocano altri da portali, usare marchingegni, combattere boss con meccaniche (a volte contestuali agli stage) e specifici punti deboli, o difendere degli specifici oggetti in vari punti della mappa in stile più tower defense (specialmente nelle missioni secondarie) con ondate di nemici, per il quale torna comodo il sistema di Medaglie Mostro.

Dragon Quest Heroes combat and magic

I mostri nemici possono lasciare come drop delle medaglie che vi permettono di evocare tali mostri come alleati, e sono di due tipi: Attivista, che fanno quanto devono (attaccano, curano, etc.) e subito spariscono, e Sentinella, ques’ultimo che rimane in campo a lottare per voi e può essere usato per difendere meglio i punti di interesse, un gradito tocco di strategia in più. Ovviamente mostri più potenti come i golem riempiono gli slot per medaglie più di altri, e con lo spazio slot limitato (espandibile procedendo nel gioco) dovrete decidere se è il caso di congedarne alcuni per prendere altre.

Ottima idea ed è un piacere solo collezionare le medaglie mostro in sé, ancor più imparare a doverle usare per venir contro ai nuovi ostacoli ed oggetti che il gioco inserisce per dare varietà alle mappe, come zone di teletrasporto interconnesse, interruttori che alzano ed abbassano portoni, fango che rallenta sia nemici che alleati, e le nuove varietà di nemici che di solito emergono nella ultima ondata di un livello, o servono da boss fight, vere e proprie boss fight, intendo, che vi costringono a saper quando parare od ad usare con giudizio e rapidità le magie per aumentare la difesa o curare alleati, etc.

Parlando dei personaggi controllabili, ad inizio gioco scegliete il vostro personaggio principale (che non può essere rimosso dal party) tra Lucyus ed Aurora, che è una scelta più per tradizione che altro, visto che potete utilizzare comunque l’altro in battaglia, ed a parte alcune magie ed attacchi speciali pad alla mano notate come siano per lo più volutamente intercambiabili. Anche a livello di storia cambia molto poco, visto che sono un duo di cavalieri assieme quindi partecipano alle cutscene ed alla storia come il resto del gruppo. Ho scelto Lucyus e credo sarebbe cambiata solo una particolare cutscene se avessi scelto Aurora.

Piccola nota: come potreste aver intuito dal titolo, non potete giocare nei panni dei cattivi della serie, solo con gli eroi. Non che abbia visto nulla di simile nel gioco, di antagonisti umanoidi, perlomeno.

Dragon Quest Heroes mission hub

Ovviamente via via che proseguite sbloccate nuovi personaggi giocabili, per un totale di 14, ed offrono diversi stili di gioco anche per il fatto che la gran parte di questi ha una sua arma, quasi perchè avete 3 personaggi che usano spade, 2 che sono intercambiabili, e Terry che ha molto diverse combo e magie, ma sembra leggermente ridondante avere un secondo spadaccino, e forse per quello non l’ho usato molto. Non per dire che non è divertente da usare, ogni personaggio É divertente da usare.

Un sacco di varietà a livello di nemici e boss, cosa non ovvia in un titolo musou (anche se è discutibile definire Dragon Quest Heroes in questo modo), ed il gioco può diventare difficile e molto impegnativo in certe boss battle, il che ovviamente è cosa buona. Ed anche se non vi sentite particolarmente sfidati da alcune missioni storia, c’è una pletora di missioni secondarie, luoghi extra sulla mappa da scovare recuperando mappe del tesoro, o missioni senza limiti di tempo per grindare e raccogliere ingredienti ed oro. Parlando di inventario, in battaglia avete 4 foglie di yggdrasil per resuscitare compagni morti e gemme che servono da incantesimi curativi, ma vanno ricaricate (pagando con soldi in-game) dopo ogni uso.

Una piccola lamentela è che non avete uno sprint o mezzo di sorta per spostarvi rapidamente, che sembra una svista amatoriale considerato che una cosa simile c’era nel precedente Hyrule Warriors. Non è fastidioso nelle mappe delle missioni storia che sono contenute o piccole, ma più quelle delle missioni secondarie, anche se poi potete sbloccare la magia Teletrasporto in una missione opzionale, e questa vi permette di spostarvi nelle zone della mappa dove sono presenti cristalli rossi (da attivare prima di potergli usare), il che è un ottima pensata, peccato che sia utilizzata quasi esclusivamente nelle missioni secondarie.

Dragon Quest Heroes mission hub 2

Oltre a questo, c’è un hub world oltre a vari negozi e strutture come un fabbro per renderle il tutto più gdr possibile, con materiali per alchimia, venditori di armi, punti abilità da spendere ottenuti dopo il level up, con missioni secondarie intraprendibili dalla mappa di gioco. É divertente poter perdere tempo cazzeggiando con il calderone e provando le varie ricette alchemiche (perchè anche per lo stesso oggetto ce ne possono essere di più) lasciate magari cadere da mostri.

Anche se è un po’ assurdo il fatto che dopo qualsiasi missione compiuta tornate all’hub di gioco, magari dopo un po’ di dialoghi, il che alla lunga è un po’ ridicolo, specialmente quando i personaggi parlano di dover muoversi con urgenza per salvare qualcuno dai mostri… ma comunque tornate indietro per stare un po’ in panciolle comunque. XD Sarebbe stato comodo poter scegliere di fare più missioni di fila e tornare se volete all’aeronave, visto che generalmente quelle storia non sono neanche particolarmente lunghe.

Stile / Tecnica / Contenuto

Francamente i design del Bird Studio di Akira Toriyama non gli ho mai amati. Sono classici, in ogni senso della parola, non nego il possibile appeal dell’iconico stile grafico, anzi, lo capisco, ma personalmente l’ho sempre trovato un po’ troppo tradizionale ed uguale a sé stesso, un pò troppo conservatore, se volete.

Non lo adoro, mettiamola così, più che altro se parliamo dei personaggi umani, il design dei mostri invece mi piace molto, è veramente iperclassico, ma ciò nonostante non posso negare che stilisticamente sia fantastico, e presentato molto bene, con un brillante stile e design che sanno di gdr ed avventura fin dan subito. Forse è troppo tradizionale, ma certamente non è brutto o privo di fascino.

Nel titolo c’è veramente tanta dedizione al dettaglio che immagino i fan adoreranno più di me, ma anch’io posso ammirare la fedeltà alla tradizione gdr che traspare ovunque, voglio dire, per salvare la partita dovete pregare nella cappella da campo. E comprate armi da un fabbro a petto nudo con una maschera cornuta in testa. E dopo poco ottenete un aeronave per spostarvi nel mondo di gioco. 🙂

Dragon Quest Heroes victory poses

Ed è anche un po’ più lungo di quanto pensavo, richiedendo 23/24 ore circa per finire le missioni storia con un po’ di cazzeggio e qualche missione opzionale, ma non è lungo per amor di essere lungo, vista la varietà di espedienti inseriti nelle mappe, da fango che rallenta il movimento di alleati e nemici, interruttori che aprono e chiudono porte, e la semplice enorme varietà di nemici e boss, introdotta con regolarità in modo che vogliate vedere quale altro demone o bizzaria uscirà dai portali.. Inoltre una volta finito c’è un New Game + per vostro piacere, e c’è tanta roba da fare, tra bestiari da completare, missioni extra, mappe sfida, etc.

A livello tecnico sono rimasti sorpreso dal fatto che i personaggi NON sono in stile cel-shaded, o meglio sì, ma questo è molto meno marcato rispetto a Pirate Warriors o Arslan: The Warriors Of Legend, e il tipico design del Bird Studio rimane comunque notabilissimo, con una buona cura per il dettaglio, ed il comparto grafico in generale è di ottima qualità, ben prodotto, meglio di quanto mi aspettavo, immagino sia quello che succede se fai intervenire la Square-Enix e non le fai sviluppare il titolo di per sé.

Per quanto riguarda lo spauracchio del framerate che da sempre affligge il sottogenere, ormai si può affermare che su PS4 (o macchine con tale o facilmente superiore potenza) il problema è pressapoco morto e sepolto, visto il numero non indifferente di nemici che possono riempire lo schermo senza che il motore di gioco non abbia la tosse. Ed a questo punto, non mi aspetterei nulla di meno.

A sorpresa c’è il doppiaggio in inglese e giapponese, con Square Enix di mezzo la Koei non si è risparmiata come fa di solito in questo ambito. In questo caso ho scelto quello inglese, che personalmente ho trovato ottimo, specialmente per Yangus che l’accento cockney, non reso nel testo italiano a schermo (che usa giochi di parole in sostituzione, ed alquanto simpatici giochi di parole), ma amen.

Dragon Quest Heroes copyright policy bollocks

Ma si può avere una fantastica colonna sonora di Sugiyama Kobo, e la Square-Enix vuole ben ribadire che i diritti della ost sono suoi, come notabile nella schermata d’avvio del gioco, nel riquadro che viene impresso automaticamente negli screenshot (presi via la funzione Share della mia PS4) e nell’assurdo avviso che riporto sopra, che è davvero vago nelle limitazioni che impone allo streaming e via dicendo, e citando un commento su Youtube, sembra implicare “Non comprate il nostro gioco o dite a qualcuno che l’avete fatto. Grazie e vaffanculo.” Almeno io ci leggo questo.

Stranamente questo è un titolo solo single player, non me ne lamento moltissimo, ma sembra strano visto come il gameplay ancor più del solito si presta per cooperativa, che non è presente neanche in locale, immagino per questioni di performance. C’è qualche DLC, praticamente solo le armi Slime incluse nelle edizioni Day-One, che ormai è un termine vacuo visto che ho potuto recuperare questa edizione visto che è quella di default venduta da amazon italiano. Che manchi roba superflua come questa , perchè tagliata volontariamente per cercare di dare un senso di ironica completezza ed incentivare il pre-order, ecco, è una pratica di merda, ma in questo caso è pure stupida perchè ci vorranno poche ore per poter comprare armi più efficienti e quindi scaffalare le armi Slime.

Considerazioni Finali

Hyrule Warriors era già un passo in avanti nell’ambito dei crossover tra i titoli Warriors ed altre serie, ma con Dragon Quest Heroes abbiamo un vero e drastico ibrido tra la formula musou Omega Force ed un gdr classico per eccellenza, non solo nei dettagli ma specialmente nelle meccaniche, che prendono molto da Dragon Quest ed oltre a costruire sopra l’elemento gdr già presente nel sottogenere, costruiscono sulla formula per offrire una variante stile tower defense del musou, con grande enfasi sull’usare mostri alleati per difendere punti focali e respingere le orde, che aggiunge uno spessore tattico al gameplay.

É una formula che funziona molto bene anche grazie alla estesa varietà di nemici e boss, ed al map design che inserirà sempre qualcosa di nuovo per allontanare il sentore di ripetitività (che è da sempre un problema dei musou ) e spesso vi costringerà ad impegnarvi sia nelle battaglie (morirete molto più del previsto) sia a pensare dov’è più efficiente posizionare i mostri alleati per difendere obiettivi fissi o mobili. Inoltre c’è un buon numero di personaggio giocabili ognuno (quasi) diverso dall’altro e con magie ed abilità proprie che potete inserire nel party, ed una pletora di ottimo contenuto, oltre alla sostanziale storia, tra missioni sfida, mappe boss, bestiari da completare, ingredienti da raccogliere per creare oggetti con l’alchimia, etc.

Dragon Quest Heroes yangus cor blimey

Inoltre la grafica è stilizzata molto bene con un effetto cel-shaded assai ridotto, ma comunque è una gioia per gli occhi, tecnicamente solidissimo e con ottimi valori di produzione. L’unica lamentela che mi sento di fare è la mancanza di multiplayer anche in locale, ma altrimenti ho solo complimenti da fare a Dragon Quest Heroes, che ho trovato semplicemente fantastico anche senza che mi interessi molto (né conosca davvero) Dragon Quest come serie. Sicuramente aiuta essere fan di questa, ma non è importante per godersi il titolo, perchè Yangus conquista comunque. 🙂

Come potreste immaginare, nonostante il fin troppo rapido annuncio e rilascio di un seguito (la Koei non perde il vizio, almeno in giappone, visto che da noi uscirà solo questo 28 aprile, ben 2 anni e passa dopo), sono alquanto felice che Dragon Quest Heroes II arriverà, perchè c’è ancora potenziale per espandere la formula, e semplicemente voglio i secondi.

Caldamente consigliato, uno dei pochi titoli del genere che mi sento di consigliare senza riserve, anche ai curiosi che non hanno mai provato un gioco del genere ed a chi non piacciono i normali giochi di questo sottogenere/stile.

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