Piattaforma: PS Vita (Esclusiva)
Giocato alla/e difficoltà: Normale
–Introduzione/ Informazioni Generali/ Storia
Tra i titoli della serie di cui ho sentito parlare meno, Next forse si becca il premio, il trofeo di obscuritè, visto che ne sentii parlare davvero pochissimo, e temei il peggio. D’altro canto questo É un titolo di una serie di nicchia, su una console di nicchia perchè la Sony decide di “partorire” handheld e poi abbandonarle nel bosco come i fratelli Grimm. Ma questo è un altro discorso.
Altrimenti i titoli Warriors su portatili Sony sono una costante di sorta (specialmente nel caso della “dinastia”) con gli spin-off tattici per PSP che abbiamo già trattato su queste pagine, una costante “variazione sul tema” che in questo caso non deve più venire a compromessi con l’hardware, e può offrire un esperienza più tradizionale, declinata verso lo stile degli spin-off Empires.
Però non fatevi ingannare dalla presentazione e dai menù con la patina vagamente sci-fi, è Dynasty Warriors, non siete in una Cina steampunk in cui combattete un Lu Bu con automail o panda meccanici (il che ammetto, vorrei vedere in futuro, anche perchè scegliendo uno scenario diverso da quello “ufficiale” dei Tre Regni aiuterebbe tremandamente la serie in più di un ambito), siete sempre a mazzuolare antichi guerrieri cinesi in una versione romanticizzata (double entrende inteso) dei Tre Regni.
Quindi inutile parlare della storia di per sé, ma piuttosto della narrazione di questa, che devo dire mi ha preso più del previsto, sicuramente più di Dynasty Warriors per PSP (il primo DW per PSP). Non molto da dire, sapete cosa succede, e non è nulla che non vi potete aspettare a livello di storia e personaggi se avete giocato un altro titolo della serie.
–Gameplay / Combat System / Controlli
Vi potreste chiedere che cosa implichi il “NEXT” nel titolo, ci arriveremo.
A livello di gameplay il gioco è finalmente un DW tradizionale, su portatile, yes! Circa.
La campagna porta con sé eredità dei precedenti titoli Warriors per PSP che erano spin-off strategici, nel senso che vi muovete su una mappa generale della cina, e deciso che territorio contingente invadere, potete usare degli Strategemmi dai vari effetti, solo che qui sono usabili una singola volta pre-battaglia e sono posseduti dai personaggi (rappresentati da carte, perchè titolo per portatile, credo).
Gli stratagemmi costano denaro, il quale vi viene dato ogni turno in proporzione ai territori posseduti, e può essere speso in eventi casuali che appaiono dopo aver finito una mappa, tipo un mercante vi offra di comprare qualcosa da lui a scatola chiusa, od a compensazione dei cittadini che vi chiedono se potete o meno dargli soldi per curare una malattia o esentargli dalle tasse dopo una carestia, etc.
Queste azioni sono legate ad un sistema di reputazione, il quale è abbastanza semplicistico, nonostante sembri più complicato: fate cose buone, e la vostra virtù aumenterà, banchettate sui cadaveri dei primogeniti proletari e diminuirà. Non ha molto impatto e serve a ben poco se non a ricevere più facilmente alcuni oggetti o tributi se fate i virtuosi (ed a sbloccare un paio di trofei), un po’ più utile in modalità Conquest, di cui parliamo dopo.
Altrettanto semplicistico e con simili bonus ed “utilità” è il sistema di relazione/favore con i personaggi, che possono rimanere offesi e brontolare che non gli avete portati in battaglia con voi o viceversa, più gli portate in battaglia ed usate le loro carte abilità più sarete vicini (e meno denaro costerà attivare la relativa carta abilità del personaggio), il che può portare a una proposta di matrimonio eterosessuale od un patto di fratellanza nel caso di guerrieri maschi, cose comunque quasi fini a sé stesse.
Una volta in battaglia, Dynasty Warriors NEXT gioca come un titolo Empires nel senso che ci sono vari tipi di basi collegati assieme: fortini di risorse, dispacci da cui continuano ad arrivare rinforzi nemici, Tane che fanno apparire tigri ed orsi che combattono per voi, anche Santuari che rendono le basi alleate vicine più difficili da catturare, od al contrario quelle nemici impossibili nel caso siano collegate ad un Altare che non permette di far scendere il numero indicante l’energia/difesa della base (e quindi di conquistarla).
Il combat system è ripreso da Dynasty Warriors 7 Xtreme Legends, il che significa poter usare R per fare un Chain Break, cioè un attacco che vi permette di interrompere una combo in corso senza fermarvi di punto in bianco ed esporvi così al nemico, e così continuare a tenere il contatore combo attivo. Ogni personaggio ha una sua arma specifica e può equipaggiare solo quella (contrariamente allo standard per Dynasty Warriors) assieme ad una mount e 5 oggetti, anche se c’è il bizzarro problema – considerato il legare il personaggio ad una sola arma “unica” per loro – di moveset clonati, come Sima Yi e Zhuge Liang che hanno entrambi il ventaglio.
Ora i personaggi hanno anche qualche statistica in più e sono divisi in 3 classi: Militare, Intelligence e Leader, con differenze e bonus francamente per nulla notabili, più utile il tipo di unità che il personaggio porta con sé (indicato sulla carta di suddetto personaggio), visto che alcuni hanno i carri da guerra lanciafiamme (detti Juggernaut). Ci sarebbero anche elefanti da guerra, ma il nemico gli usa raramente, ci vuole parecchio perchè possiate usargli come mount, e purtroppo – come sempre nella serie – sono alquanto inutili. 😦
A proposito del titolo “NEXT”.

Sì, sta merda.
La maggiore novità a livello di repertorio offensivo è lo Speed Musou, che fa uso dei touchscreen e/o del giroscopio, va attivato toccando le estremità destre e sinistre del touchscreen frontale contemporanemente, e funziona in modo diverso a seconda del personaggio. È praticamente un tipo di musou che esiste perchè la Koei si sentiva in dovere di usare TUTTE le funzionalità della PS Vita, affanculo se sono più scomode di usare i normali pulsanti.
E considerato che non sono molto più potenti dei normali attacchi musou, non mi sorprende che per gran parte del gioco mi fossi dimenticato di averlo proprio lo Speed Musou (solo alcuni di specifici personaggi hanno qualche utilità), il che in sé la dice lunga. Più utile è il Direct Break, mossa che ha una barra apposita (che si riempie più lentamente di quella musou), scatena un attacco speciale e i permette di catturare una base normale instanteamente, toccando la apposita barra sul touchscreen. Una base così catturata non può esservi sottratta dal nemico, ma per evitare che abusiate di questa abilità dovete essere fisicamente dentro la base che volete catturare.
Parlando di usare le gimmicks, ogni tanto accadrà un evento come un imboscata in cui dovrete usare il giroscopio e/o il touchscreen della console (a volte i touchpad posteriori), e francamente le trovo una fastidiosa, inutile distrazione, non così irritante visto che solitamente sono cose facili, ma specialmente le imboscate che consistono solo nel dover toccare più volte i nemici per sconfiggerli… le avrei evitate. Perlomeno potete disattivare l’uso del giroscopio per molti di questi mini-giochi (quello sono) ed usare le normali levette analogiche, cosa che vi consiglio di fare.
Le uniche eccezioni in cui l’uso del touch screen NON è arbitrario e superfluo sono il poter dare ordini agli alleati (sebbene vada fatta in tempo reale e “tirando” sulla mini-mappa come un titolo per cellulari) ed i duelli, che partono in automatico quando un nemico che vi vuole sfidare è vicino a voi, e trasformano il tutto in Infinity Blade/Punch Out, il che è cosa buona. Paradossalmente, il combat system in queste sezioni è meno profondo rispetto al sopraccitato titolo, ed avrebbe goduto di maggiore profondità, ma questi duelli rimangono molto godibili, anche quando diventano lunghi (o sono usati un po’ troppo), e visto che spesso avvengono contro il boss dello stage, sono impegnativi (l’IA usa finte e vi punisce quanto abboccate) ed appropriati come chiusura allo scontro.
Stranamente ora l’interfaccia non mostra la vostra salute, che è indicata in stile fps/tps, con lo schermo che diventa più rosso e funziona in modo analogo, visto che si rigenera facendo ritorna normale lo schermo se aspettate (o potete trovare cibo normalmente per recuperarla all’istante), scelta potenzialmente pessima visto il caos a schermo, ma non è un problema visto che sono i bordi dello schermo a diventare rossi (non il centro dove accade l’azione), non è che non funziona, è solo strano avere la salute rigenerante (parzialmente) in un Dynasty Warriors.
Molto gradito che i nemici usino anche magia come fuoco che esce dalla terra e va fermato distruggendo oggetti come i calderoni presenti nella base Sorcery….peccato che sia una cosa usata in una sola mappa. E qui sta il problema che impedisce a Dynasty Warriors NEXT di essere migliore, visto che decide di prendere il sistema di basi stile Empires, e “spalmarlo” sulle mappe (a sua volte riprese da Dynasty Warriors 7) da Omega Force, il quale da solo non aiuta a creare mappe interessanti od impegnative, anzi, rende il tutto il più omogeneo, visto che le condizioni di vittoria e sconfitte sono sempre le stesse, idem il modo in cui dovrete riguadagnare basi perse.
Forse preferite questo metodo di cattura basi rispetto a quello standard della serie, ma francamente qui mi sembra usato come “pezza” per evitarsi di creare meccaniche specifiche ed uniche alle varie mappe, di impegnarsi nel map design, e non siete neanche incentivati particolarmente a catturare tutte le basi (a meno che non appaia un raro obiettivo opzionale), ed in alcune mappe – anche grazie ad un’IA alleata buona – potete davvero riuscire nel dirigervi direttamente verso la base nemica e conquistare direttamente essa, ci metterete di più a causa delle difese alte, ma ce la farete.
Non potete fare così per ogni mappa, ovvio (è possibile solo in mappe piccole piccole), ma il solo fatto che è possibile… non parla bene del lavoro fatto dallo sviluppatore second party di Koei, che non ha fatto un lavoro orribile, ma non si è certamente sprecato. Sia chiaro, ci sono mappe migliori, più interessanti ed impegnative che danno motivo di giocare la campagna, ma ci sono anche alcune orrende, come quella delirante in cui dovete sconfiggere Meng Huo, che appare sulla mappa 7 volte (continua a riapparire più volte) prima di sfidarlo in duello e poter accedere al campo base nemico per conquistarlo e completare la mappa.
–Stile / Tecnica / Contenuto
La presentazione è ottima, con una grafica degna dei titoli PS3 (il che è un complimento e non lo è, tutto considerato), con i soliti problemi della serie ma per un Dynasty Warriors è un buon risultato, i filmati sono di ottima qualità, e la Koei non si è risparmiata troppo, perchè al contrario di roba come DW 8 Empires o Ken’s Rage 2, c’è il doppiaggio inglese, e la musica hair rock che vi aspettate dalla serie c’è.
Sicuramente è un notevole passo in avanti rispetto ai precedenti titoli Warriors su portatili Sony, ma era giusto aspettarsi una cosa del genere su Ps Vita, ed il risultato finale è molto molto gradevole all’occhio, pur con i soliti problemi di nemici minori che appaiono e scompaiono dall’esistenza come gli pare (e la ridotta – ma non troppo – dimensione dello schermo), ma ho notato davvero rari e minori cali di framerate, ed i tempi di caricamento sono quasi sempre fulminei.
Anche se non posso NON prendere in giro il fatto che durante le scene di intermezzo che usano i modelli in-game i personaggi non muovono le labbra (od a volte rimangono a bocca aperta in posizione plastica), di fatto creando il Romanzo Dei 3 Pupazzi. Diavolo se è una soluzione brusca, ridicola ed economica ad un eventualmente mal riuscito lyp synching.
Il Campaign Mode è composto da una serie di mini-campagne dedicate ai vari personaggi delle varie fazioni (con la storia che detta quale personaggio/i dovrete usare per le varie battaglie), che non mi dispiace come impostazione, anzi. Per quanto riguarda la durata, non è corta, affatto, è alquanto corposa a livello di contenuto, magari Omega Force ci avesse messo più impegno. Come immaginabile, è consigliabile fare prima questa per sbloccare diverse cose importanti per le altre modalità, in primis tutti i personaggi e mappe per la modalità Conquest.
Stranamente non c’è un Free Mode, potete rigiocare le varie mini-campagne, ma niente Free Mode. Bah.
Il Conquest Mode ha alcune cose in comune con la campagna, come le carte, le armi ed oggetti acquisiti, il sistema di denaro ed il movimento sulla mappa, che hanno più senso qua, sebbene funzioni in modo diverso, in quanto scegliete se fare una mappa composta di 2, 3, 4 o 5 forze (di cui una è la vostra), e fate a turno a muovervi sulla mappa per conquistare i territori nemici, solo che ora ogni territorio ha un livello di forza: per esempio se il vostro territorio è di livello 4 non potete invaderne uno di livello 5, e c’è una sorta di “scambio di livelli” tra i territori.
Per esempio, se attaccate da un vostro territorio di livello 4 un territorio nemico di livello 2 e vincete, il territorio nemico conquistato sarà di livello 4, mentre quello che era prima vostro sarà sempre vostro, ma sarà di livello 3. Nel caso il livello del territorio vostro e nemico sia uguale, non si può fare niente sia per voi che per il nemico (potete anche decidere di non fare niente nel vostro turno, ma non capisco perchè), ma per evitare uno stallo eterno, il gioco vi permettere di potenziare di 1 il livello di un territorio in stile “slot machine”.
Un peccato che la modalità non sia completa od estensiva quanto mi aspettavo, ma è una piacevola alternativa più strategica/gestionale alla campagna e ben pensata, e costituisce una parte non piccola dell’offerta del gioco. Anche qui c’è il problema che vi muovete sempre su una mappa della Cina divisa in territori, e quindi alcune mappe (anche se leggermente modificate per l’occasione) sono riusate più volte dalla storia, o siete forzati a riconquistare per potenziare il valore di un territorio e tenere la pressione in Conquest Mode.
Coalition Mode è la modalita cooperativa/competitiva per il multigiocatore locale, che salterei in toto se non si potesse giocare da soli (anche se chiaramente non è pensata per questo), quindi ho dato un’occhiata. Propone restrizioni come il non poter usare cavalli, ci sono alcune azioni non permesse a seconda della sfida, e tutti i giocatori condividono lo stesso pool di respawn.
Potete scegliere quattro tipi di gioco: protezione delle basi, cattura delle basi, cattura del campo base nemico, e la variante di cattura delle basi in cui si muore con un colpo. Ho provato un po’ a giocarle da solo, ma anche dalla difficoltà leggermente più alta si nota che il tutto è pensato per un’esperienza cooperativa, quindi…
Gala Mode è praticamente una raccolta di attività cazzabubbolare, cioè potete fare foto con la fotocamera della PS Vita ed aggiungere sprite dei personaggi (se proprio volete),e giocare ai singoli mini-giochi già affrontati nella campagna, se non ne siete già stufi da quanto volte sono riproposti nella campagna, ovviamente.
Edit Mode è (come il titolo indica) dove andate per creare un vostro personaggio originale (usabile in Conquest e Coalition Mode) con il familiare sistema CAW (il Create A Warrior) usando varie parti per la customizzazione che sbloccate giocando e salendo di rango. Praticamente la stessa cosa vista in altri titoli Warriors con questa funzionalità, e come immaginabile a livello di mosse qualsiasi vostra creazione imita le movenze ed ha le armi di un personaggio regolare. Se MAGARI ci fosse stato un Free Mode in cui usare i personaggi creati, magari me ne sarebbe fregato di più.
Ci sono anche funzionalità online come il connettersi alla rete, che vi dà dei bonus in denaro per la Campagna ed Conquest Mode, e la possibilità che altri giocatori vi sfidino a duello o gara su cavallo (che non potete neanche rifiutare, ma una volta sconfitti il loro profilo viene conservato), ma potete evitare ciò disattivando le funzioni di rete, che vi consiglio di fare visto che a volte ci può volere anche un minuto per far connettere il gioco, che lo fa di default dopo una battaglia.
Più il solito contorno di Galleria, ed Enciclopedia sulla storia e sui termini storici.
Ci sarebbero anche DLC sotto forma di carte ufficiale con uno stratagemma ed un costume originale, ma per quanto sia esilarante Pang Tong con il costume da apicoltore, Dian Wei con addosso la calzamaglia da strongman, o Zhang Liao con la tenuta da baseball, è un altro caso di micro-dlc stile Koei che si può tenere la Koei, tipo 99 centisimi a carta e ce ne sono di carte.
Purtroppo il gioco non può essere giocato sulla Playstation TV, probabilmente per causa dell’uso del touchscreen e dei touchpad posteriori che fa. Peccato.
–Considerazioni Finali
Per l’allora nuovo esponente di una serie il cui tema centrale è la conquista, Dynasty Warriors NEXT ironicamente manca di particolare ambizione, il che si nota specialmente nel map design che raramente fa qualcosa degno di nota, usando il sistema di basi dei titoli Empires senza crearci qualcosa di nuovo sopra, e spesso si mantiene sull’accettabile o scende nel mediocre, nonostante le tantissime potenzialità offerte dagli elementi strategici più marcati rispetto alla serie principale, e le novità tattiche inserite appositamente in questa versione.
E sebbene alcune delle novità pensate per usare i touch screen e caratteristiche della PS Vita siano buone (specialmente i duelli), avrei ampiamente fatto a meno di sezioni e mini-giochi che usano i touch screen od il giroscopio per amore di usarlo (e basta, francamente) e che spesso interrompono il normale gameplay in maniera assai brusca e forzata, alla lunga rese stancanti dal gusto per il riciclo che permea un po’ tutto il gioco, purtroppo.
Ciònonostante il gameplay tipico della serie impreziosito da elementi tattico/gestionali è alquanto godibile, la modalità Conquista è divertente, ed è sicuramente lo spin-off portatile di Dynasty Warriors più “legittimo”, visto che anche a livello tecnico è come un titolo PS3 della serie e gira alquanto bene, pur con i soliti problemi di pop-in che la serie ha da sempre.
Fa il suo lavoro e sicuramente soddisferà i fan in cerca di un Dynasty Warriors da giocare su portatili, senz’altro vi terrà occupato per un po’, vista la buona offerta di contenuto (anche se il set-up gestionale rende il tutto un po’ più ripetitivo del solito), ma avrei fatto volentieri a cambio di tutti i mini-giochi stile smartphone e gli usi “perchè possiamo” di touchscreen, touchpad e giroscopio (almeno questo può essere disattivato in toto) per avere un map design migliore, e meno filler ripetitivo, anche per questo sottogenere.
Omega Force è capace di molto meglio, ma non si è sprecata troppo a questo giro.
Nel complesso una decente (e qualcosa di più) offerta per i fan del genere, e purtroppo solo per loro. Se volete aggiungerlo alla vostra collezione di titoli Vita non vi dico di no, ma non spendeteci troppo, e giocate prima DW 8 Complete Edition (che è anche su Vita) se volete un titolo per approcciarci al genere su PS VITA. Nel dubbio, provate la demo.
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