Non ho recensito Splatoon 2 all’uscita perchè al tempo ero sprovvisto di Switch, e per quanto volessi essenzialmente prendere la console per questo ed alcune altre esclusive (ma specialmente questo), non lo feci subito causa prudenza personale, e portafogli non in grado di prendere tale colpo alla leggera.
Ma da allora ho rimediato, e con il gioco che celebra il suo primo anniversario, direi che è il momento di recensire Splatoon 2, il seguito dell’eccelsa nuova serie Nintendo debuttata sullo sfortunato/malconcepito Wii U.
Let’s Squid And Kid, again.
2 YEARS AGO, ON SPLATOON..
La storia di Splatoon 2 in un certo senso è indicatrice del gameplay, nel senso che non è cambiato moltissimo. Due anni dopo, il pescescossa gigante viene nuovamente rubato da Coloropoli, e tocca a voi aiutare Marina a combattere gli octariani (di nuovo responsabili della cattura del pescescossa gigante) e cercare Stella, sparita tempo fa, dopo lo scioglimento del loro duo.
La farò corta, la storia non è nulla di che, il colpo di scena non è neanche ben “nascosto” e lo vedrete arrivare lontano un miglio, ma alla fine il gioco stesso non tratta la cosa troppo seriamente, ed a livello di qualità, la campagna si attesta su quelli del primo Splatoon, che è una buona cosa. Ma sì, potevano fare di più per la storia. Decisamente di più.
Ma rimane vero che al contrario di altri sparatutto competitivi pensati per essere giocati online (e di nuovo, come per il primo Splatoon), gli sviluppatori non hanno certamente tirato via la campagna, e come dissi nella recensione del primo Splatton , avrei pagato volentieri per un intero gioco single player di Splatoon, e fui contentato parzialmente questa estate, con l’arrivo della Octo Expansion, un’espansione single player con una nuova storia, nuovi personaggi e facce familiari (ambientata prima della campagna principale), che offre 80 missioni sfida da completare, con una notevole varietà ed un alto livello di sfida.
L’idea è la stessa, ovvero la campagna è per chi apprezza un po’ di single player e serve al contempo anche da gigantesco e naturale tutorial alle meccaniche di gioco, come una preparazione consigliata (ma non obbligatoria) prima di tuffarsi nel cuore dell’esperienza, quello per cui Splatoon è pensato in primis, ovvero il multigiocatore online.
OLD TUNA
Come accennato nel paragrafo precedente, in generale non molto è cambiato dal primo Splatoon, a livello di presentazione, struttura di gioco o gameplay. Partite sempre da un hub, la città di Coloropoli, con negozi di vestiti, armi, una lobby per accedere al multiplayer (il cuore dell’esperienza Splatoon), ed un tombino per accedere alla campagna single player.
Come nel primo la piazza di Coloropoli è popolata da avatar di altri giocatori, di cui potete vedere i post, avendo Splatoon 2 un sistema di messaggi/scritte che sostituisce l’uso del Miiverse del primo gioco (anche il poter disegnare, si sente un po’ la mancanza del tablet/paddone, ma è un sacrificio accettabile), vedere la performance complessiva altrui, ed ordine un pezzo di abbigliamento che vi piace. L’abbigliamento è diviso in oggetti per testa, vestiti e scarpe, con varie tier ed abilità, e negozi di moda che cambiano casualmente l’offerta ogni giorno.
Il tutto va acquistato con denaro, ottenibile solo-in game, perchè Splatoon 2 è un videogame vero, non qualcosa per cui pagate ma è un free-to-play con meccaniche da gioco d’azzardo. Ed in ore ed ore di gioco non ho avuto grossi problemi di connessione, dopo aver dovuto sistemare problemi con la NAT (prendetevi un router buono, consiglio).
La progressione ed accesso ai vari negozi è regolato da un tipico sistema di rango, con esperienza accumulabile solo giocando in multigiocatore, che oltra alla standard Mischia Mollusca (la partita base, semplice e non classificata) offre anche altri tipi di battaglie, che comprendono quelle già viste nel primo Splatoon (come la Torre Mobile, la variante Splatoon del “cattura e difesa del territorio”), ma anche di nuove, come il Vongol Gol, che sono state aggiunte via aggiornamenti, così come le mappe, che cambiano ogni tot ore, e sono diverse per le partite base e per le partite che richiedono più abilità, punendovi per le sconfitte ma anche ricompensandovi in maggior misura, utile per ottenere la molta esperienza necessaria a salire di rango dopo un pò.
FRESH CATCH
Tutto questo è vero qua come lo era nel primo Splatoon. Il che è buono, ma è anche il problema maggiore.
Certo, ci sono novità, minori ma graditi (i cosidetti “quality of life improvements”), come la presenza di un chiosco dove spendere i vostri coupon per ottenere più esperienza, denaro o potenziare un preciso attributo per un certo numero di partite, un posto per giocare in locale con altri possessori di Switch, la possibilità di collezionare frammenti abilità per aggiungere tale abilità ad un’indumento che non la possiede, e nuove tipologie di armi principali e speciali, che espandono le possibilità tattiche, come il repolper duplo che permette di compiere scatti e di sparare colpi più forti dopo una rotolata, od il lanciamissili.
la mia preferita è decisamente l’ombrello, non solo per il mio stile di gioco, ma anche perchè posso sentirmi come Roberta di Black Lagoon od un Kingsman. Purtroppo, per quanto trovi le nuove armi un’ottima aggiunta al repertorio, non sono moltissime, si poteva fare un pochino di più a questo riguardo, direi, visto che anche ad un’occhiata rapida alle armi, è difficile notare enormi differenze con il primo Splatoon.
Senza dubbio l’aggiunta di maggior rilievo è quella della Salmon Run.
Essenzialmente una modalità orda da giocare in gruppi di 4, in cui dovete sconfiggere 3 ondate di nuovi nemici (i Salmonoidi), e riportare al cesto un certo numero di uova d’oro, lasciate cadere dalle unità avanzate e più toste di Salmonoide. Le armi sono scelte dal gioco e la vostra viene scambiata con una altrui ad ogni ondata, così come la marea si alza ed abbassa, rendendo accessibili o meno parti delle mappa. A variare il tutto ci sono cose come la nebbia che può arrivare e limita la visibilità, o le lucciole che rendono i nemici ancora più voraci e veloci verso il giocatore su cui si posano.
È una modalità molto divertente ed un’ottima alternativa per quando non volete splattarvi a vicenda, ma in gioiosa compagnia, peccato che sia disponibile solo in precisi momenti. Sì, come ogni altra modalità multigiocatore lo scenario giocabile (così come la selezione armi) cambia in maniera regolare, ma dovrete vedere quando inizierà il prossimo Salmon Run dai menù, perchè non è sempre disponibile. Assurdo.
L’altro problema della Salmone è così esplicabile: MIGLIORATE IL CAZZO DI MATCHMAKING.
Il 99 % delle volte funziona bene, ma è ridicolo che la modalità NON impedisca ad un match di partire se ci sono meno di 3 giocatori, perchè un paio di volte il gioco non ha trovato nessun altro ed invece di far ripartire il timer aspettando qualcun’altro, mi ha semplice lasciato giocare. Da solo.
In una modalita cooperativa letteralmente impossibile da giocare da soli, perchè è a orda, ed il fatto che il gioco modifichi/adatti il numero le uova richieste per passare il turno in base al numero di giocatori è buono, ma non dovrebbe MAI farmi andare in un match da solo od in 2 persone.
Il tutto è particolarmente fastidioso perchè la Salmon Run ha un proprio sistema di rango (e vari premi ottenibili raggiundendo la quota punti richiesta), che aumenta vincendo ma è facile far retrocedere il vostro progresso verso il rango successivo se perdete male o più volte, magari perchè avete sfiga ed il gioco decide di mettervi a combattere da soli in una modalità pensata per 4 giocatori, e vi guarda deluso quando non siete riusciti a sconfiggere l’impero nazista con una gamba di legno ed armato solo di cucchiaio per burro.
ELECTRIC SQUIDBRUSH
A livello tecnico, è un titolo assai solido, e si nota che è una produzione Nintendo d’alto bordo, con modelli dei personaggi assai curati, una veste grafica buona ma che compensa ampiamente le defiancè tecniche (se comparato a titoli PS4/XONE/PC contemporanei) con secchiate di stile. Certo, non è un titolo sottosviluppato a livello di texture od animazioni, ma ha una personalità ed una direzione artistica fantastica che lo faranno invecchiare molto bene, con uno stile che rievoca Jet Set Radio e The World Ends With You, moderno e giovane dentro, che “resta fresco”, come direbbero le calamaro-idol del titolo precedente.
Oltre ad essere la riconferma che la Nintendo dovrebbe dare più ascolto agli sviluppatori giovani per creare nuove serie.
Come per il precedente titolo, Splatoon 2 ha seguito lo stesso modello “distributivo”, con scenari, armi e modalità aggiunte post-lancio via aggiornamenti gratuiti del software, rilasciati con regolarità, e vari Splatfest, ovvero contest tematici in cui scegliete da che parte stare in dispute filosofiche come “il succo con o senza polpa?” (o la casualmente , con la possibilità di vincere lumache fungose (utili a resettare le abilità di un’arma od indumento, importante per la personalizzazione e per i particolarmente competitivi), ed in ogni caso un ottimo motivo per riprende il gioco a mano se non vi ci siete dedicati da un po’.
L’unico contenuto extra a pagamento è la già citata Octo Expansion, che ha una trama a sé stante, nuovi personaggi, nuovi scenari, e nuovi design per i vari npc, più a tema “abisso/suburbano”, con tanti bizzarri passeggeri trovabili sul treno. “oltre” agli 80 livelli sfida che sono il cuore dell’esperienza, legati assieme dalla quest generale di dover trovare (e cito) “quattro cosi” per raggiungere la “terra promessa”, presumo Coloropoli.
Dico “presumo” perchè nel momento in cui scrivo non ho ancora finito l’espansione, ma ne giocato molto contenuto comunque, e penso sia ottima, se devo fare una lamentela è il prezzo, credo sarebbe dovuta costare un pelo meno, 15 euro invece di 20, ma non rimpiangono affatto il danaro spesoci sopra.
MOLLUSCS COMMUNICATION

Che casino.
Oh, sì, ci sarebbe la chat vocale, ma siccome la Nintendo è la Nintendo, semplicemente farvi usare un microfono/headset normale sarebbe stato troppo semplice, quindi dovete fare una catenella tra lo Switch, l’adattatore – da acquistare separatamente – ED un cellulare (via una’ app Nintendo apposita) per usarla, il che è assolutamente ridicolo, molto più scomodo di quanto dovrebbe, il che se non altro ha l’effetto benefico di non farla usare a praticamente nessuno. Splatoon 2 non sarebbe stato migliore con orde di idioti o bambini (e molti bambini ci giocano, come è facile vedere dalla piazza di Coloropoli) che urlano nel microfono oscenità ed epiteti razzisti a caso.
Perchè diciamocelo, se fosse stato più facile usare la chat, ci potete scommettere che sarebbe volati insulti razzisti a caso fin da subito (o gente che urla o cose simili), e ci saremmo ritrovati comunque in questa situazione. Sia chiaro, la Nintendo ha fatto una cosa ridicola con la chat per questo gioco,, non la sto lodando per un problema, ma tanto quei problemi ci sarebbero stati comunque, almeno non devo sentire uno che urla come una scimmia o mi manda affanculo in varie lingue, è un risvolto tutto sommato positivo, direi.
E poi francamente bastano le esclamazioni “vieni qua” e similia mappate al d-pad, anche se ne potevano aggiungere alcune in più per meglio comunicare con la squadra, invece di darvi tremila inutili opzioni per modificare e fare suoni mentre aspettate che il match inizi. Perchè evidentemente erano una maggiore priorità, rispetto alla chat e cose simili.
Solo la Nintendo.
A livello di performance, il gioco è perfettamente giocabile senza problemi in modalità portatile, che è quella preferibile e preferita da molti (me compreso), sia con i joycon attaccati alla console sia poggiando la console su tavoli ed usando i joycon “liberi” (od accrocchiati nel gamepad “fai da te”, quello incluso con la console), ed ovviamente la performance migliora in modalità docked, che però vi mostra come tecnicamente Splatoon 2 sia buono, ma non eccelso.
I server per lo più funzionano bene, almeno nella mia esperienza, non sono perfetti, quello sì, e sebbene fin’ora la cosa fosse più facile da soprassedere in quanto l’online era gratis, con la sottroscrizione a pagamento anche su console Nintendo…. mi si incipiglia il labbro, perchè sono sempre stato contrario a pagare per il multigiocatore online, sapete, avendo già pagato il mio providere per l’internetz. Probabilmente in questo caso capitolerò, perchè Splatoon 2 è l’unico titolo multiplayer online che gioco con regolarità, almeno sono 20 euro all’anno, alla fine, non 60.
Prendete questo come volete, ma simpatizzo con chi dice che pagare 20 euro all’anno per i server Nintendo è un po’ una presa di culo (un po’ lo è).
Titolo Nintendo moderno, quindi Amiibo.

Ho alcune domande.
Splatoon 2 ha dei nuovi amiibo a tema (ricolorazioni& redesign del ragazzo Inkling, ragazza Inkling e forma calamaro già visti) che servono per salvare preferenze sul sistema di controllo ed un load out, oltre a sbloccare alcuni pezzi di equipaggiamento, ma non dovete fare missioni che riusano stage della modalità storia, come era il caso per il primo Splatoon. A questo proposito, gli amiibo lanciati per il primo Splatoon (almeno i 3 principali, non ho Stella o Marina) non sbloccano nulla di particolare, servono anche loro a salvare preferenze su telecamera, sistema di controllo ed equipaggiamento.
Quello lo faranno gli Amiibo di Alga e Nori, che sono già usciti.
Quasi dimenticavo, usando l’app Nintendo Online potete accedere ai servizi specifici per il gioco, come poter vedere da telefono che scenari ci sono, il vostro profilo, ed il servizio Calama-Zone, dove potete comprare indumenti e scarpe a prezzi speciali, poi da recuperare nel gioco vero e proprio.
Commento Finale
Splatoon 2 è un ottimo gioco, e l’unico sparatutto competitivo che anche un lupo solitario come il sottoscritto ama giocare online, per splattare, prendere risolate e poi eventualmente riuscire a fare meno schifo. Un accessibile ma comunque molto divertente e peculiare (e totalmente Nintendo) tps, con un fantastico stile, fresco come i suoi marittimi abitanti, a metà tra TWEWY e Jet Set Radio, ed uno dei miei giochi preferiti.
…. il problema è che quanto detto era valido già per l’originale titolo Wii U, e questo è un seguito con nessuna intenzione di rivoluzionare la formula, o di aggiungere moltissimo a quanto già visto in precedenza. Certo, le nuove modalità sono assai gradite (specialmente la Salmon Run), ci sono miglioramenti generali, nuove armi, oggetti e vestiti, ma la campagna single player – seppur originale – ha la stessa identica storia del primo, e ne ricicla il boss finale.
Il che indica bene come la Nintendo poteva ampiamente fare di più con questo seguito, alla fine una versione aggiornata del primo con modifiche ed aggiunte non così estese come ci si poteva aspettare, una scelta migliore di un porting del primo su una console molto più popolare del Wii U (cioè quasi ogni console che NON sia/fosse il Wii U), dove c’è una comunità maggiore, ed avere gente con/contro cui giocare è vitale per un titolo pensato principalmente per il multigiocatore.
Un buon gioco, ma che sarà meglio goduto da chi non aveva già giocato l’originale (penso molti di voi, è del Wii U che parliamo), altrimenti c’è un altissima possibilità che l’abbiate già comprato e siate ad un livello più alto del mio. Se non avete ancora un/una Nintendo Switch e volete sapere se la console vale l’acquisto per questo titolo…. no, perchè NESSUNA console vale davvero l’acquisto per 1 singolo gioco.
Ma sì, se volete splattarvi a vicenda e calamarare il mondo, tanto vale farlo nella versione del gioco che ha server abitati dai numerosi possessori di Switch e Splatoon 2.
Ci si vede online se ci giocate, bye!
Rispondi