[EXPRESSO] Alan Wake: American Nightmare

Alan Wake American Nightmare box art

Recensito tempo fa da Alteridan (e dopo averlo giocato anch’io, concordo quasi in toto), l’originale Alan Wake fu un’esclusiva temporanea 360 interessante, e con il suo fascino, ma sorprendentemente un pò carente sul gameplay, considerato poi il team dietro.

2 anni dopo, uscì Alan Wake: American Nightmare per XBLA e PC (digitale ed una versione PC retail), una sorta di spin-off/sequel che prende luogo dentro una puntata di Nights Spring (il programma TV presente in Alan Wake che tributa The Twilight Zone/Ai Confini Della Realtà) in cui Alan combatte contro il suo alter ego Mr. Graffio in una cittadina dell’Arizona.

La storia all’inizio presenta il tutto come una sorta di spin-off o “what if” scenario, ma poi capite che prosegue la storia del primo, ed in sé è buona, anche se il tono è più leggero. Il finale è… ambiguo perchè non proprio sequel bait ma neanche “definitivo”.

A livello di gameplay è… Alan Wake, se avete giocato il primo vi troverete subito a casa, perchè è identico. Ma è leggermente migliore in quanto la varietà dei nemici (un problema dell’originale) è maggiore, ci sono più armi, ed anche le pagine del manoscritto hanno un utilità pratica visto che alcune scatole con armi avanzate richiedono un certo numero di pagine per essere sbloccate (e le potete poi utilizzare anche in modalità Arcade). Ciò incentiva ad esplorare gli scenari leggermente più aperti presenti qui. Oltre alla campagna principale (che è sul corto) c’è una modalità Arcade sorprendentemente divertente con una decina di mappe appositamente create per essa.

Non è affatto male e migliora un po’ il gameplay, ma poteva essere benissimo un altro DLC per il normale Alan Wake, come titolo standalone a 15 euro è…fuori posto. Sembra una sorta di “consolazione”, di “contentino” per il fatto che Alan Wake 2 non andò in porto.

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The Weakly Hobbyt #137

The Weakly Hobbyt #137

OH HAI WEAKLY HOBBYT! Yes, ancora The Room! Ma non preoccupatevi, non è questo il focus di questo numero, anche perchè come sempre, il focus non c’è. Ma potete stare sicuri che dopo questa piccola bilogia, non mi sentirete parlare per un pò (e se qualche forza maggiore lo vorrà, mai più) della creatura di Tommy Wiseau. Indi non abbiate paura, e buona lettura, tra galli, scrittori del mistero, ed altro!

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30 Days of Videogames – Day 14

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Day 14
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