Ci sono titoli che si meritano critiche. E poi roba del genere che ammetto avrei potuto lasciare in pace, è un titolo free-to-play che praticamente nessuno di voi saprà manco che esisteva, e che pare basato su Sacred 3, non che conosca la serie se non incidentalmente ed in maniera superficiale (curiosamente la scoprii anni fa attraverso un video incluso in un cd dei Blind Guardian).
Ma la curiosità ha avuto la meglio, e l’ho giocato. A volte mi chiedo cosa non passi come progetto per un titolo su smarthphone free-to-play, perchè roba come Sacred Legends esiste. Essenzialmente è un gdr action molto semplificato, ed in qualche modo è peggio di One Piece: Thousand Storm, dandovi ancora meno interattività e motivo di essere lì quando potete mettere l’autoplay e vedere il gioco farsi i cazzi propri, con risultati ancora più rapidi.
Qui è come se gli sviluppatori non avessero avuto voglia di fare un semplice hack n slash od un gdr a turni, quindi beccatevi sto schifo di compromesso che non soddisfa nessuno, con personaggi che avanzano automaticamente per qualche secondo, prima di fermarsi a distanza dal gruppo di nemici ed attaccargli automaticamente (anche con spade e da lontano, senza mai toccargli), lasciandovi a premere le abilità speciali con un ridicolo cooldown, sconfiggere altri due micro-gruppi di nemici e finire il tutto anche in meno di un minuto.
L’unico motivo per cui non potete mettere l’autoplay sempre è che i nemici vi faranno più danni e richiederanno più colpi, quindi dovrete craftare e grindare (o comprare microtransazioni), non usare una qualsiasi sembianza di strategia, o qualsiasi aggrumaglia di gameplay definibile godibile che non susciti narcolessi, ed abbia come unico motivo di esistere in quanto è “meglio che lavorare”.
Forse.
Ho giocato clicker/tapper con maggiore capacità di tenere alta l’attenzione.