“Don’t play with the food!”
Una tematica/sottogenere che ancora non abbiamo affrontato qui sul Grind Café è quella del cannibalismo. Non nel senso “lo praticate o no?”, ovvio. Essendo il cannibalismo un taboo (abbastanza disgustoso, aggiungo, io non mangerei mai una persona, più per una questione di etichetta, di principio, di gusto, per così dire, con le schifezze che mangia la gente in quest’era faccio volentieri a meno) radicato da millenni, ed uno fortissimo, non sorprende che ci siano stati diversi film horror e non con focus sui cannibali, molti ricordano i film di produzione italiana – del cosiddetto cannibal boom, ovvero il periodo ’70-’80 , durante il quale diversi exploitation movies italiani con questa tematica videro la luce – tipo l’estremamente controverso Cannibal Holocaust (che non so se vedrò mai, più che per altro perchè odio chi fa male agli animali, se non sapete cosa intendo googlate a vostro rischio, non sono belle cose). E nel caso qualcuno lo stesse pensando, no gli zombi non contano, visto che non mangiano altri zombi. Anche se immagino lo sappiate già (dovreste se leggete questa rubrica).
Ma anche per celebrare il primo numero a due cifre della rubrica (traguardo che apparirà minuscolo a molti, ma mi fa comunque piacere celebrare), voglio fare qualcosa di diverso, e proporvi due film esteri molto diversi tra loro sulla comune tematica del cannibalismo. Tanto ci sarà tempo per parlare delle schifezze nostrane a tema, ancora non è arrivato il turno di Bruno Mattei e compagnia, ma è solo una questione di tempo.
Buon appetito.
;-D
Tema: Converting Vegetarians.