Non ho visto Biancaneve Ed Il Cacciatore, ma ciò non mi impedisce di temere il peggio visto che il suo regista dirigerà il remake live-action di Ghost In The Shell, che ovviamente è un altro caso di whitewashing da parte dell’industria.
Ho visto questo, invece. Un prequel/sequel perchè questa industria non sa decidere neanche quello, ma non che importi aver visto il precedente, tra il brevissimo recap ipersintetico e l’esposizione saprete sempre cosa succede in questa bastardizzazione di Biancaneve, l’ennesima.
Essenzialmente c’è una regina di ghiaccio che ha rapito giovani per allevargli come un esercito di figli-soldati detti Cacciatori (a causa di un tradimento subito in passato che non la fa più credere nell’amore), e conquistare molte terre con esse, puntando a prendere anche quelle della regina Biancaneve. Ma tra due Cacciatori nasce l’amore, la Regina di Ghiaccio lo scopre e gli punisce esiliandoli. E c’è anche uno specchio maligno che la regina di ghiaccio vuole, e che i nostri eroi vogliono recuperare prima di lei. Ci sono nani, battaglie e goblin che sembrano più scimmie.
Ok, tagliamo corto, questo film è una pila di merda, fantasy in questo caso. La storia è insulsa anche per qualcosa del genere, i dialoghi sono vergognosi, qualcosa di davvero imbarazzante e di insulso che ho trovato offensivo, la comicità patetica e disperata nell’estorcere qualche risata. L’azione non è molto meglio, di una mediocrità devastante e montata in maniera discutibile.
Una cosa è un film stupido, un’altra qualcosa di così insulso e neanche capace di prendersi poco sul serio, di così imbarazzante. Ed è noioso, non dura neanche 2 ore ma la fine sarebbe sempre arrivata in ritardo. Ed ovviamente c’è il finale sequel bait.
Semplicemente atroce, imbarazzante, patetico. E per niente divertente.
Non mi aspettavo molto, ma non mi aspettavo questo. Aberrante.
P.S.: Può ritenersi fortunato il regista del film precedente questo, perchè nel momento in cui scrivo non ho visto Biancaneve Ed Il Cacciatore, ma permettemi di ribadire quanto sia l’ennesima decisione demente dare il progetto di un Ghost In The Shell live-action nelle mani di un regista che non ha fatto nessun’altra feature lenght se non il sopraccitato film fantasy.
E non ho niente contro Scarlett Johansson (che francamente sembra più adatta di altre, e il famoso screencap in cui la si vede è meglio del previsto, pensandoci un poco sopra), ma è pura demenza pretendere che prenda sul serio il voler prendere attori caucasici per personaggi asiatici o semplicemente non americano, vedi Gods Of Egypt senza un cazzo di egiziano o Il Conquistatore in cui John Wayne interpretava Gengis Khan con la graziosità degli stereotipi razziali con mollette agli occhi, dentoni e pelle color bile.
Poi eh, non è una grande novità e non il peggiore dei problemi su questa terra, ma esiste altro oltre ad “uomini bianchi”, cosa che Hollywood mai capirà, a meno di avere un’epifania prima di schiantare di vecchiaia sulla sedia a dondolo. Forse.