Anno dopo anno, non posso fare altro che fare un grugnito sarcastico (sempre più saccente o arreso, a seconda) quando leggo il cartellino “basato su una storia vera” attaccato su un film.
A volte può essere adeguato, vero, anche se inevitabilmente dev’essere il film da solo a risuonare con il pubblico su un argomento che dovrebbe essere rivelante e/o contemporaneo da non necessitare il cartellino da commesso con la didascalia implicita “non mi fate male per favore”. Leggi il seguito di questo post »