Cave. Nonostante la discutibile scelta fatta nel recente passato (e da poco invertita in favore del mercato PC) di spostarsi sul mercato mobile, il loro nome rimane simbolo di bullet hell, della sottocategoria brutale, malata ed folle dei vecchi sparatutto 2D su navicelle, genere di primo piano ai tempi d’oro delle sale giochi. E tra le sue serie, c’è quella di Dodonpachi, ora disponibile anche alla generazione smarthphone con porting dei vecchi titoli.
Ma Dodonpachi Maximum non è un porting. É un nuovo titolo della serie, specificatamente creato per smarthphone (fu esclusiva temporanea Windows Phone), ed è un fantastico Dodonpachi, con controlli ottimizzati appositamente per smarthphones, niente pulsanti virtuali visti nelle precedenti re-release Cave su iOS/Android, il controllo della nave è chirurgicamente responsivo com’è essenziale che sia in bullet hell shooter. Ed è tosto, con 2 sole vite extra, niente crediti illimitati o crediti, quindi preparatevi ad una bella mazzuolata.
Oltre la ottima qualità del gioco in sé, Maximum riesce ad ovviare al problema della longevità: il gioco è composto da 5 stage di difficoltà crescente, come da tradizione arcade, ma la mappa dei livelli prevede diverse diramazioni che portano a versioni alternative e più difficili degli stage, ed a 5 finali differenti (immagino), accessibili soddisfando almeno due su tre criteri imposti.
Dodonpachi Maximum è tutto quello che potreste volere da un bullet hell shooter, con il bonus aggiunto di portare il vostro panino al masochismo e pioggia di proiettili ovunque andiate, con alcune scelte di design richieste dalla piattaforma ma sensate, e che non tolgono nulla all’esperienza, con una notabile rigiocabilità dell’esperienza via livelli alternativi e diramazioni nella progressione.
Potete ignorare i porting per smartphones ed importare i vari Dodopanchi, Mushihimesama, etc., ma se avete un telefono non del giurassico ed amate il genere, dovete prendere Dodonpachi Maximum. Dovete.