
Choo choo.
Un’altro anno, un altro E3, e se i precedenti sono da prendere ad esempio (risposta: quasi sicuramente sì), un altro anno di conferenze, tech demo pompate vendute come video di gameplay, annunci di uomini e donne che parlano di videogiochi e pochi videogiochi mostrati davvero, celebrità sportive che sembrano a malapena sembrano aver memorizzato uno script, annunci di DLC come se fossero una cosa gradita al pubblico, e tanti discorsi su come ogni compagnia ha il processore più lungo e duro, e la solita marea di cazzate. Senza dimenticare le voci di corridoio spesso chiaramente false che la precedono, e sempre in dosi abbondanti, e gli annunci importanti e che più interessavano a molti rivelati prima dell’E3 stesso, giusto per togliere molta della curiosità.
Ma nel mucchio di bugie e longimiranti leccate ed auto-leccate all’ego della corporazione di turno, ci possono essere qualche annuncio o dimostrazione interessante, qualche novità inaspettate.
Perchè pur dovendo ormai spegnere gran parte delle aspettative per eventi del genere (e per questa industria nel suo complesso, a ben vedere) onde evitare continue delusioni ed incazzature, l’E3 rimane un evento difficile da mancare, e la curiosità, nonostante il cinismo e pessimismo dilagante (e giustificato, almeno secondo me), c’è sempre.
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