
La Nintendo ha proposto, tra le altre cose, molti puzzle game degni di nota, come la serie Panel De Pon (meglio nota qui come Puzzle League e spesso riproposta sotto il logo Pokèmon) o la stessa di Dr. Mario, un amata variazione sul classico Tetris.
Mario & Yoshi non è uno di questi. Noto anche come Yoshi’s Egg o semplicemente Yoshi, questo titolo graziò i NES e Game Boy nel “lontano” 1991, e fu il primo (ma non l’ultimo) puzzle game legato a Yoshi. Ma anche sapendo questo, sono contento di averlo pagato 30 centesimi come titolo Virtual Console Wii U per il 30° anniversario del NES/Famicom, perchè anche in prospettiva a 5 euro l’avrei sovrapagato, giusto un po’.
Mario & Yoshi non copia spudoratamente Tetris o Puyo Pop, sia chiaro, in quanto ne offre una variante che vede 4 colonne di nemici che cadono dal basso verso l’alto a prescindere, e voi potete scambiare una colonna con un’altra per fare in modo che un nemico cada su un’altro uguale e scompaiano entrambi, il tutto evitando che una colonna si riempia troppo, altrimenti è game over. Ed a parte il poter creare combo di nemici usando le parti superiori ed inferiori di uovo per chiuderlo, è tutto qua. Il problema non è tanto la semplicità, è che il fattore fortuna pesa troppo sul gameplay, e questo di per sé stufa dopo poco, anche alzando il ritmo di gioco.
Inutile commentare le opzioni e modalità, sono le tipiche di puzzle game per NES (due modalità, ritmo di gioco e BGM cambiabile, competitiva per 2 giocatori), nulla di particolare davvero.
Non è il puzzle game peggiore del mondo, è un vecchio puzzle game mediocre che poteva anche rimanere nel passato, non è orripilante ma è senza infamia e senza lode, dimenticabile. Meh.
