
Probabilmente sapete dell’orribile tie-in per PS4, X-Box One e PC del nuovo Ghostbusters.
Ma perchè l’Activision è… Activision, ci sono ben due tie-in per promuovere il reboot della nota commedia soprannaturale, quello sopracitato e un titolo free-to-play per smarthphone, titolato Ghostbusters: Slime City.
Non importa cosa pensiate del film, perchè l’unica cosa in comune che questo videogame ha è che c’è un demone fantasma a New York. Ci sono personaggi generici mai visti prima (a meno che non vengano da qualche incarnazione dimenticata di Ghostbusters), e davvero orridi da vedere, con lo stile cel shaded scelto che gli fa sembrare manichini di legno. Puah.
A livello di gameplay, è uno sparatutto su rotaie, il che funziona bene, sebbene non offra davvero nulla di nuovo, se non che quando ci sono fantasmi con uno scudo dovete continuare a colpire per prenderli e portargli sopra una trappola per fantasmi e catturargli. Dicevo, è un on rail shooter, sì ma neanche uno troppo buono, poco equilibrato e con uno schermo spesso fin troppo caotico.
Una cosa per cui Slime City è degno di nota – a modo suo – è come sia un amalgama cinica e svergognata di pressapoco qualsiasi idea e meccanica simbolo dei free-to-play per mobile: un sistema di carte di rarità variabile e spesso randomica, minori elementi manageriali, sistemi di progressione incastrati tra di loro, timer ed altre meccaniche pensate per rendere più appettibili le microtransazioni, queste alquanto aggressivamente proposte.
E francamente, la varietà di obiettivi (spesso davvero vestigiale) incomincia a riciclarsi già dopo mezz’ora di gioco, ed il tutto diventa molto ripetitivo presto. Tante missioni, sì, ma mera quantità.
Alla fine è quello che ci si poteva aspettare da qualcosa così cinico, ma anche se è gratis, non c’è motivo per giocarci quando esiste Major Mayhem, anch’esso pure gratis.
