[EXPRESSO] Gods Of Egypt: I Segreti Del Regno Perduto iOS

Gods Of Egypt The Videogame

Questo tie-in per iOS mi solletica l’ironia fin dal titolo: lasciando perdere che è ultra generico, ma di che regno perduto parla, visto che in questo videogame ci sono livelli basati sul film e basta? Anche se era più pensato come appetitizer per invogliare a vedere il film, ma ci arriviamo per gradi.

A livello di gameplay è un hack n slash, che funziona con i pulsanti virtuali, è giocabile, ma è anche di un primitivo assoluto: un analogico virtuale, un tasto d’attacco per fare infinite combo sempre uguali (o tenere premuto per un attacco potente), uno da tener premuto per parare con lo scudo (o schivare quando usate Bek), e un attacco imbloccabile durante il quale vi trasformate in Iron Immothep.

E combattete le solite due tipologie di nemico (il massimo di varietà è il solito mini-boss taurino però con martello invece di spada) in piccole arene finchè il gioco non dice basta o fino a che non morite a causa di un framerate di merda, tanto che spesso è difficile capire se sta per partire una cutscene o la traccia video si è congelata per qualche secondo, giusto in tempo per farvi colpire dai nemici. Quello od insipide sequenze QTE.

Inoltre è mediocre anche a livello di mere texture e dettaglio dei personaggi, e le cutscene in formato “slideshow” sono davvero in economia, ed in un caso la faccia di Gerard Butler è presa da una foto e mal digitalizzata su un disegno fatto a parte. XD

E davvero potete finire i 3 miseri livelli in 30 minuti massimo di estremamente ripetitivo e mondano gameplay, anche meno.

Sia chiaro, questo titolo è un enorme passo indietro rispetto agli attuali titoli su licenza, ma al contrario del film è gratis e come arriva finisce. Come un peto nel vento.

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P.S.: come ciliegina sulla torta, c’è il fatto che la Lionsgate cercò di ottenere una recensione “positiva a prescindere” da Angry Joe per questa schifezza (non riuscendoci), nulla di nuovo, ma fa schifo comunque.

[EXPRESSO] Gods Of Egypt 2016

Gods of Egypt

Non prevedevo di recensire questo, ma eccoci qua!

Gods Of Egypt è un film Marvel.

O meglio, è un film Lionsgate che chiaramente voleva scimmiottare i film Marvel senza rendere troppo ovvio (almeno secondo loro) questo, e dopo diversi tiri di dadi e giri di bingo, si decise per un antico egitto in cui gli dei vivevano con gli uomini, ma oltre ad essere grandi il doppio degli uomini, gli dei se feriti sanguinano oro e possono trasformarsi in robot/mostri volanti, tra le altre cose.

Il tutto inizia quando Seth, il dio dell’oltretomba (cioè Gerard “Leonida” Butler), uccide il padre Osiride durante la cerimonia di successione che avrebbe reso Horus il futuro re d’egitto, e ruba a questo gli occhi, utili al suo progetto di dominio sull’egitto, e poi sul mondo intero… Ma un ladro mortale per salvare la sua amata dall’Oltretomba ruba un’occhio di Horus e stringe con lui un’alleanza, che insegnerà al dio di fare meno lo stronzo, essenzialmente.

Potrei parlare ulterioremente dell’imbarazzante trama, ma il tutto ha ben poco a vedere con la mitologia egizia, ed è inutile girarci attorno, Gods Of Egypt è un completo disastro, un guazzabuglio epocale di cose prese a caso ed infilate assieme nella speranza di scimmiottiare proficuamente le produzioni Marvel, che non cercano di scaracchiare continuamente comodità di trama o perlomeno non sono così assurde visto che gli scrittori hanno tirato qualsiasi cosa dentro il calderone. E nonostante le centinaia di milioni spesi, metà delle volte la CGI è ridicola.

Però è anche un film esilarante per tutti i motivi sbagliati ed un involontario paladino del “so bad it’s good,” è un continuo sfacelo ma anche per questo è difficile allontanare lo sguardo, come una rana spalmata su un copertone di un tir.

Comunque, guardatelo quando passa in tv.

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P.S.: Alex Proyas, il regista, reagì male alla previbile reazione di critica e pubblico, dando pressapoco degli imbecilli a chi “non ha capito un cazzo del film”. Immagino senza pensare all’ovvia risposta a tono verso lui, che ha a sua volta si è ovviamente scusato.

Ora, Alex Proyas ha diretto film come Il Corvo e Io, Robot, una cazzata può sempre accadere a chiunque, ma non serve a niente incazzarsi quando la gente chiama la stronzata che hai fatto per nome; o meglio, serve a dare alla gente qualcosa di negativo per cui ricordarsi di te, e purtroppo tendiamo a ricordare meglio i grandi fallimenti che i grandi trionfi.

E sì, c’è anche il ridicolo ma purtroppo non nuovo problema di un cast perlopiù bianco come un raduno del Ku Klux Klan, ma anche con attori egiziani, sarebbe rimasto un disastro comunque.
Ma su questo non ho molto da aggiungere che non sia già stato detto.