[EXPRESSO] Okja (2017)

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Dal regista di Snowpiercer, Joon Bong Ho, arriva una produzione Netflix alquanto interessante, quasi uscita da una bolla temporale per certi aspetti, visto che è la storia dell’amicizia tra una bambina ed un animale. Ma questa non è la storia del bambino che trova l’alieno/cane e lo nasconde alla famiglia, grazie a torturate soluzione del copione. È la storia di Mija, e soprattutto la storia del titolare animale, una sorta di ibrido tra un maiale ed un ippopotamo, uno dei “super maiali” della Mirando, un’azienda di carne che gli ha creati e fatti allevare per lanciare una lunghissima campagna pubblicitaria.

Quando Okja vince il concorso e Mija scopre la verità sul destino che hanno in serbo per l’animale che ha cresciuto da 10 anni, si precipita a salvarla, e si ritrova a venir aiutata ed usata dal Movimento Per La Liberazione Animale, che vuole rivelare la verità sui super maiali della Mirando, comandata da un’eccelsa Tilda Swinton e con Jake Gyllenhall in quelli di un presentatore tv amante degli animali ed ormai alle pezze.

Okja non è un film perfetto, ma emana passione da ogni poro, è genuino sia nel costruire questa fortissima amicizia tra Mija ed Okja, sia nel dipingere con brutalità il lato vero dell’industria della carne, l’ipocrisia alla base (ed anche alla cima) che permette accada, mascherata con la favola degli allevamenti naturali ed il trattamento etico, senza però dipingere in maniera fin troppo positiva la posizione degli animalisti; due lati di un conflitto con cui Mija non vorrebbe avere niente a che fare, vorrebbe solo tornare in montagna con Okja com’era prima.

Toccante, brutale ed anche parecchio divertente, più di quanto credevo, Okja è caldamente consigliato, prendetevi 2 ore libere, andate su Netflix, o entrate a casa di un amico che lo ha, (facendoglielo sapere) se necessario!

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[EXPRESSO] Life – Non Oltrepassare Il Limite (2017)

Life Non Oltrepassare Il Limite 2017 locandina

Iniziamo con dissipare la frase che spesso vedo usata per descrivere brevemente questo film “è una scopiazzatura di Alien”.

Il che è un po’ una stronzata, perchè questo film ha molto più in comune con IT! The Terror From Beyond Space, film del 1958 con una trama molto simile, ed il quale ispirò a sua volta l’originale Alien di Ridley Scott. Certe idee non sono copyright di qualcosa che credete le abbia inventate, e questo è un media ciclico (come qualsiasi altro), nel bene e nel male.

Detto questo, quella di Life è una storia familiare: forma di vita aliena a bordo di una stazione spaziale, che eventualmente diventa curiosa sul contenuto degli astronauti e si dà alla loro caccia, mentre questi cercano di sopravvivere ed evitare che uccida ancora, o che arrivi sulla Terra.

Ma il film esegue la premessa in maniera diversa a sufficienza da renderla valida, visto che la creatura è inizialmente solo una cellula inerte estratta da un campione del terreno di Marte, ed in generale il tutto è quasi più Gravity che Alien, con maggior realismo e credibilità, e la creatura ha un ottimo design.

C’è del gore, e sebbene più minimale di quanto potreste immaginare, c’è eccome, ed è forse più disgustoso ed adeguato allo stile. Ma il finale è molto tipico del genere, ed in questo caso è ben usato come chiusura del tutto.

Il cast è buono e pieno di facce riconoscibili, tipo Ryan Reynolds e Jake Gyllenhaal, Rebecca Ferguson, i personaggi sono simpatetici e caratterizzati decentemente, la regia è buona, e non ci sono momenti morti.

Life ha un suo valore, visto la non-abbondanza di sci-fi horror sul mercato, ed è ben fatto, ma ultimamente è difficile ignorare come giochi fin troppo sul sicuro, confrontato con altri film recenti nel genere.

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[EXPRESSO] Animali Notturni (2016)

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La mancanza di uno Snaso non intacca il titolo del nuovo film di Tom Ford, che decisamente si merita un posto nella mia Top 5/10/quelchemipare di fine anno, se mi ricordo ed ho tempo di farla.

Dopo la credit sequence iniziale che di sicuro attirerà la vostra attenzione, scopriamo che questa era una performance per la presentazione della nuova galleria d’arte della protagonista Susan, che si sente non realizzata e rimpiange non essere diventata artista, e mentre pensa al suo ex-marito, questo le spedisce il romanzo “Animali Notturni”, dedicato a lei.

Ed è facile scordarsi che la storia del romanzo non sia direttamente la storia del film, perchè poteva essere benissimo un lungometraggio a sé, visto che è un thriller intenso, brutale, su una famiglia che viene assalita da un gruppo di texani criminali che minacciano e poi rapiscono la moglie e la figlia del protagonista, il quale sopravvive scappando e nascondendosi, per poi scoprire cosa è successo, e dedicarsi alla vendetta, nonostante la sua debolezza, il suo essere debole e patetico anche in situazioni estreme.

È davvero una storia che vi metterà a disagio e vi farà salire un’ansia incredibile, una storia di pura miseria e disperazione, di impotenza, con un cast eccelso e recitazioni ottime, e vi farà rimanere incollati allo schermo, anche quando il film ci riporta nella sua realtà in cui Susan legge il romanzo, o ci dà flashback sul suo rapporto con l’ex-marito.

Il “problema” di Animali Notturni è che la storia dentro la storia è così incredibile che diventa facile dimenticarsi della vera trama per la quale il finto racconto esiste in funzione di, ed è un peccato che questa possa quasi sembrare una cornice alla “vera” vicenda, perchè c’è un’ottima storia di amore perduto, distrutto, eroso, di rimpianto e di occasioni perse.

Fantastico.

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[EXPRESSO] Everest (2015)

Everest 2015

Se vi aspettate esplosioni od azione non-stop (per qualsiasi motivo), non andate a vedere Everest.
Non ci sono yeti od aerei che si schiantano (con annesso cannibalismo forzato), e la premessa è alquanto semplice: dei gruppi di scalatori (uno di questi capitanato da un Gyllenhaal assai simpatico e un po’ ubriacone) si organizzano per scalare l’Everest. E non è una cosa facile, per usare un eufemismo, tra i preparativi tecnici e mentali per affrontare un’impresa incredibile come questa, e la risolutezza necessaria per portarla a termine.

Ed il film di Baltasar Kormákur capisce che non c’è bisogno di infilare una rivalità tra i diversi gruppi di scalatori come espediente da due soldi per creare dramma: la montagna è da sola il nemico più grande, tra la mancanza di ossigeno, il gelo estremo, le condizioni metereologiche imprevedibili che possono costringere a perdere interi giorni, e di fatto è lei la vera protagonista del film.
Non per dire che i personaggi siano malvagi, anzi, sono sorprendemente piacevoli, abbastanza realistici, non esagerate caricature, ma persone normali che per diversi motivi vogliono scalare la montagna e giungere in cima a dimostrare al mondo che ci sono riusciti.

Everest è “solo” la lora sfida alla natura, ad una delle cime più estreme del mondo, un dramma alquanto efficace di per sé e rafforzato dal fatto di essere ispirato da una storia vera (sul serio stavolta), ed una verosimile in questo caso. Un ottimo cast ed una buona regia che riserva anche qualche sorpresina verso la fine, ma altrimenti è algida ed impietosa come la montagna stessa.

É un buon film, ma non è per tutti, specialmente se non avete particolare pazienza o cercate molta azione, perchè ha un ritmo assai lento, ma a ragione, perchè scalare l’Everest non è un’impresa da domenica pomeriggio. Consigliato, ma non a tutti.expresso icona

(e sì, lo so che questa è una recensione tarda, ma ho avuto da fare, sorry)

Southpaw – L’Ultima Sfida (2015) [RECENSIONE]

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Per chiarezza, devo premettere che non mi aspettavo moltissimo da Southpaw, adoro Gyllenhaal, ma la storia sapeva di già visto, e la critica non pareva poi molto convinta all’uscita (nelle sale americane, intendo). Ma parliamo del film, e non di quello che mi immaginavo prima di vederlo. 🙂 Leggi il seguito di questo post »

The Weakly Hobbyt #172

The Weakly Hobbyt #172

Domenica di primo avvento, le prime candeline a segnalare il lungo Countdown fino a Natale iniziano ad accendersi oggi (io le mie le devo ancora comprare, per fortuna c’è un mercatino Natalizio, spero di trovarci qualche candelina aromatica), mentre per i videogiocatori e amanti filmici iniziano una serie di appuntamenti da non perdere che termineranno poco prima di Natale, per potersi quindi concentraer sulla festa più commercializzata di sempre.

Noi oggi diamo un primo assaggio di questo, con due recensioni fresche fresche di Nightcrawler e Dragon Age – Inquisition. In appendice, Hohocum e Crysis Warhead.

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