Ed EXPRESSO è tornato sul Checkpoint Cafè, siore e siori!
Ad essere onesto, dopo averlo scoperto agli esordi tv nei vecchi Mai Dire “giorno della settimana”, ho perso un po’ di vista Maccio Capatonda e compagnia bella.
Con questa mentalità sono andato a vedere Italiano Medio, il primo film di Marcello “Maccio Capatonda” Macchia & gang, e ne è valsa la pena, fatemelo dire.
La premessa ci mette di fronte il nostro protagonista, Giulio Verme. Figlio nato con un cervello da genitori tv-dipendenti, Giulio cresce e il suo Q.I. con lui, oltre ad una continua voglia di correggere i torti del mondo e combattere l’ignoranza e strafottenza dalla gente. Ma dopo una laurea con 110 e lode si trova a smistare la raccolta differenziata ed a subire un’esistenza di “lotta passiva” contro le ingiustizie, come il bioparco della sua città che sta per essere estirpato per far spazio ad appartementi di superlusso. Ma un giorno un suo vecchio compagno di classe gli offre una pillola, che Giulio prende, scoprendo come si vive usando il 2 % del cervello….
La comicità è quella tipica di Maccio Capatonda, con tanto non-sense e humour demenziale ma allo stesso tempo intelligente, con satira non subdola ma al punto ed a volte amara, pur “nascosta” con gag demenziali, ad esempio il finale. Ma sopra ogni cosa, è una commedia divertente, davvero, molto divertente. Certo non sempre tutte le gag e le battute fanno centro – quando non lo fanno c’è il rischio che floppino del tutto, il che capita – ma c’è quasi sempre una battuta od una punchline riuscita che riesce a salvare una scena od una gag, anche se il film in generale poteva essere leggermente più corto dell’ora e quarantaquattro minuti che dura.
Italiano Medio è una delle cose più demenziali ED intelligenti che abbia visto al cinema da un po’, non è perfetto ma è tutt’altro che medio.