Piattaforma: Playstation 4
Disponibile anche per: PS3, X-Box One, X-Box 360, PC (Steam)
Giocato alla/e difficoltà: Normale Leggi il seguito di questo post »
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Oh, quel film pubblicizzato durante il supremamente mediocre Civil War! E la locandina è vera, purtroppo!
Carte sul tavolo: non ho visto né il primo né il secondo The Amazing Spiderman, la mia ultima esperienza con l’amichevole ragno di quartiere fu con Spider Man 3 di Sam Raimi al cinema. Non mi interessa particolarmente Spiderman come personaggio, né conosco bene le storie ed i cattivi, mi stuzzica il design camp di Mysterio, ma poi basta.
Sapete cosa, sarei più prono a punire il film solo per l’assurdo sfruttamento del brand, se non fosse che abbiamo qualcosa di assai valido, che ripercorre terreno familiare (anche se usa un villain come l’Avvoltoio, comunque messo in un set-up simile a quello di Green Goblin nel primo film della trilogia di Sam Raimi) ma riesce a dargli una propria impronta, più stilistica e moderna ma che cattura l’essenza del personaggio e non rende questo una copia carbone di altri film Marvel con cui è quali è collegato, ed evita roba come “zio Ben” o la storia d’amore con Gwen Stacy, non c’era il bisogno di ri-raccontare queste cose.
Tom Holland riconferma l’idea che era perfetto per il ruolo (come già era parso in Civil War) e Michael Keaton da solo è win, ancor più nei panni del cattivo (ironia amica mia, sì) uno convincente ed interessante. E l’obbligatorio cammeo di Stan Lee. Yay.
Il mio maggior problema è che anche con una regia che infonde non poca personalità alla pellicola, c’è il dover far rientrare il tutto in canoni che uniformino il più possibile questo agli film Marvel fatti e che verranno, in aeternam secolarum.
È un buon film Marvel, ma uno che non riesco ad apprezzare troppo per quanto detto sopra, ancor più dopo Wonder Woman, e specialmente quando esiste My Hero Academia.
L’ultimo film basato su un fumetto o serie di fumetti americani che ho visto è stato Suicide Squad, il che mi lascia già meglio disposto verso l’ultima fatica Marvel, che devo ammettere mi aveva incuriosito già dal cast (Cumberbatch, Tilda Swinton), ed il primo trailer mi aveva incuriosito parecchio, perchè la premessa mi piace e sono stufo di vedere un ultranazionalista picchiare uomini di latta ed altri tentativi di fare un film di Avengers anche quando non è tecnicamente un nuovo Avengers. Leggi il seguito di questo post »
Non ho visto nessun film di Capitan America, per la cronaca, ma tra internet, la popolarità dei film Marvel ed il fatto che ho capito tutto a grandi linee comunque, direi non importa troppo.
E francamente, non vi consiglierei di correre al cinema per vederlo.
La premessa la dovreste sapere tutti, ma comunque eccola qua: gli Avengers si ritrovano a dover gestire un conflitto intestino e si formano due schieramenti quando le Nazioni Unite vogliono mettergli la museruola a causa dei danni e morti collaterali causati dalle loro lotte… è un vecchio exploit per vedere i supereroi mazzuolarsi tra loro invece che contro una minaccia od un cattivone di turno.
Il che è davvero esemplificato dal fatto che il villain è uno dei più anonimi e banali, ancor più degli Elfi Oscuri di Thor 2, è un tizio normale che vuole solo sobillare i supereroi contro sè stessi, e la cui unica caratteristica distintiva è la sua ossessione per colazioni con sola pancetta. No, non vi sto prendendo per il culo.
Ma il problema più grosso è che in 2 ore e mezzo di film a malapena succede qualcosa, ed anche i godibili momenti e battute comiche sono poco in mezzo a pile di scene d’azione di estrema routine, che sembrano lente e poco soddisfacenti rispetto al passato, con eccezione della lotta dell’aeroporto. Il film vuole essere gigantico, vuole essere grande, ma è solo gonfiato per far spazio a personaggi che sono lì per fare da trailer-non trailer del film a loro dedicato…perchè sì, e lasciare diversi punti in sospeso per Civil War Part 2.
Non è orribile, certo, ha i suoi momenti, ma Civil War è il trionfo della mediocrità, della routine Marvel, con grosse pretese ma meno energia, divertimento, e nessuna vera ambizione a fare di più.
P.S.: Le parti con Spiderman sono alquanto divertenti e mi fanno ben sperare per Spiderman: Homecoming, ma dopo i 20 minuti in cui è nel film, un calcio in culo a Peter Parker, perchè dobbiamo tornare alla trama centrale. È frustrante, perchè ci sono davvero parti assai divertenti, ma sono dispensabili e brevi, quasi perse nell’inutilmente lunga durata del film.
Non prevedevo di recensire questo, ma eccoci qua!
Gods Of Egypt è un film Marvel.
O meglio, è un film Lionsgate che chiaramente voleva scimmiottare i film Marvel senza rendere troppo ovvio (almeno secondo loro) questo, e dopo diversi tiri di dadi e giri di bingo, si decise per un antico egitto in cui gli dei vivevano con gli uomini, ma oltre ad essere grandi il doppio degli uomini, gli dei se feriti sanguinano oro e possono trasformarsi in robot/mostri volanti, tra le altre cose.
Il tutto inizia quando Seth, il dio dell’oltretomba (cioè Gerard “Leonida” Butler), uccide il padre Osiride durante la cerimonia di successione che avrebbe reso Horus il futuro re d’egitto, e ruba a questo gli occhi, utili al suo progetto di dominio sull’egitto, e poi sul mondo intero… Ma un ladro mortale per salvare la sua amata dall’Oltretomba ruba un’occhio di Horus e stringe con lui un’alleanza, che insegnerà al dio di fare meno lo stronzo, essenzialmente.
Potrei parlare ulterioremente dell’imbarazzante trama, ma il tutto ha ben poco a vedere con la mitologia egizia, ed è inutile girarci attorno, Gods Of Egypt è un completo disastro, un guazzabuglio epocale di cose prese a caso ed infilate assieme nella speranza di scimmiottiare proficuamente le produzioni Marvel, che non cercano di scaracchiare continuamente comodità di trama o perlomeno non sono così assurde visto che gli scrittori hanno tirato qualsiasi cosa dentro il calderone. E nonostante le centinaia di milioni spesi, metà delle volte la CGI è ridicola.
Però è anche un film esilarante per tutti i motivi sbagliati ed un involontario paladino del “so bad it’s good,” è un continuo sfacelo ma anche per questo è difficile allontanare lo sguardo, come una rana spalmata su un copertone di un tir.
Comunque, guardatelo quando passa in tv.
P.S.: Alex Proyas, il regista, reagì male alla previbile reazione di critica e pubblico, dando pressapoco degli imbecilli a chi “non ha capito un cazzo del film”. Immagino senza pensare all’ovvia risposta a tono verso lui, che ha a sua volta si è ovviamente scusato.
Ora, Alex Proyas ha diretto film come Il Corvo e Io, Robot, una cazzata può sempre accadere a chiunque, ma non serve a niente incazzarsi quando la gente chiama la stronzata che hai fatto per nome; o meglio, serve a dare alla gente qualcosa di negativo per cui ricordarsi di te, e purtroppo tendiamo a ricordare meglio i grandi fallimenti che i grandi trionfi.
E sì, c’è anche il ridicolo ma purtroppo non nuovo problema di un cast perlopiù bianco come un raduno del Ku Klux Klan, ma anche con attori egiziani, sarebbe rimasto un disastro comunque.
Ma su questo non ho molto da aggiungere che non sia già stato detto.
Il mondo del cinema è invaso dai supereroi. Marvel e DC sono riusciti a portare su grande schermo il loro mondo fumettistico, facendo diventare mainstream una cosa che era considerata di nicchia, da nerd o per bambini/ragazzini a seconda dei singoli casi. Il mondo dei supereroi non è tutto Pegi-13 però. Ci sono molte produzioni che sono per un pubblico adulto, che sono pesanti, violente, politicamente scorrette. Netflix con Jessica Jones e Daredevil è riuscita a portare sulle TV e computer una parte di questo mondo. Quello non solo violento ma maturo. La 20th Century Fox con Deadpool porta invece la violenza infantile e lo fa in grande stile. Leggi il seguito di questo post »
Attenzione: questo pezzo non contiene spoiler!
Non posso non aprire questo pezzo senza un enorme ringraziamento: grazie Netflix. Un riconoscimento dovuto a una piattaforma che ha manifestato ancora una volta di saper confezionare prodotti di qualità, dimostrando a tutti che si possono creare serie televisive “intelligenti”, passatemi il termine, anche quando si ha a che fare con opere per forza di cose leggere come i fumetti e, ancora più nello specifico, con quelli Marvel.
(EXPRESSO IS BACK…. per quanto non lo so, ma è tornato!!!)
Scott Lang esce di prigione dopo aver compiuto furti mirabolanti in passato, ma fa fatica a reinserirsi nella società e trovare un lavoro per poter vedere sua figlia, e finisce per aver nuovamente problemi con la legge. Ma a salvarlo in extremis è uno scienziato che gli fa indossare una tuta colorata (É un film Marvel, dopotutto) che gli permette di diventare Ant-Man, al quale “tocca” sventare la vendita di supertecnologia militare che permetterebbe a vari supercattivoni di avere supersoldati fortissimi ma grossi come un insetto.
Non vado molto nel dettaglio visto che non sono il fan “numbah one” dei film o dei fumetti Marvel, ci sono molti termini che ho sentito ma non so contestualizzare, vista la pletora di film & serie TV Marvel con teaser e connessioni l’un l’altro e che non mi sono visti tutti (né ho intenzione di).
L’intreccio non è nulla di che (e la prima parte è un po’ lenta), i momenti drammatici sono un po’ sapidi, e le “pubblicità” svergognate agli altri film marvel… beh, svergognate, ma ho trovato le abilità di Ant-Man più interessanti rispetto a Thor – per esempio -, e l’uso di queste permette di inserire scene di infiltrazione e rendere questo film differente quanto basta da qualcosa come Avengers, non che manchino le sempre godibili scene d’azione iper-esagerate e flamboianti.
La cosa buona è che il film gioca molto sul lato comico del tutto, fortunatamente visto il set-up assai ridicolo, anche per un film Marvel: vedere supereroi tirarsi addosso Thomas Il Treno o cose come castelli da bambini è ridicolo, sì, ma il film lo sa e gioca volentieri su questo fattore.
Credo che se il progetto fosse rimasto in mano ad Edgar Wright sarebbe venuto ancora meglio, ma anche così non è affatto male. Non perfetto, ma divertente !
Btw, a presto la recensione di Mission Impossible: Rogue Nation, in formato “lungo”!
Domenica colma di superhero movies, tradizionali e non, con la recensione del recentissimo Birdman, Ironman (2) e Fetishman, ma non preoccupatevi, c’è sempre spazio per i videogames in questo corposo Weakly Hobbyt, con le recensioni di Xeodrifter e, e subito ci congediamo, ci sono ancora molti coriandoli e stelle filanti da ripulire in questa domenica. Buona lettura!
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