[EXPRESSO] La Foresta Dei Sogni (Sea Of Trees) (2015)

La foresta dei sogni locandina

Questo è il primo film di Gus Van Sant che vedo, e non fui rassicurato dalla pessima ricezione critica che in essenza concordava su come questo fosse il peggiore del regista.

Ma non è che importi molto, perchè non vedo un film “brutto” come questo da parecchio. Attenzione alle parentesi.

La premessa è alquanto spartana: un uomo di nome Arthur vola in giappone per andare nella foresta di Aokigahara, nota come la foresta dei suicidi ed il titolare mare di alberi per la sua estensione. E non è lì per leggere Sailor Moon senza sguardi giudicanti, come potreste immaginare, ma nella foresta incontra un Ken Watanabe ferito (che potreste ricordare per L Ultimo Samurai o per il Godzilla del 2014, anche perchè è uno dei pochi attori asiatici che vedete in questi film) che cerca di uscire ma non ci riesce, come se la foresta stessa non lo permettesse…

Come dicevo prima, non è un film brutto nel senso tipico del termine. La fotografia è ottima, la foresta è uno scenario meraviglioso da ammirare, ma questo è un perfetto esempio di quello che molti pensano sarcasticamente quando immaginano “film d’autore”: belle immagini da screenshot, ma lentissimo, deprimente, innamorato di sé stesso da fregarsene dello spettatore ed annoiarlo a morte, offrendo qualcosa di così prevedibile da far paura, ma come se nessuno l’avesse mai fatto prima, e che risulta quasi “offensivo”.

Funziona, ha una chiusura, c’è tutto in senso meccanico, ma anche con attori di questo calibro tutto sa di superfluo, il dramma non funziona e non ve ne frega niente dei personaggi, ed ha pure il coraggio di durare 2 lunghissime ore. Ci sono momenti involontariamente comici, almeno quello.

Ma sia chiaro, questo è uno spreco di talento attoriale, di tempo, attraente all’aspetto ma assolutamente vuoto, aggressivamente noioso ed insulso.

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The Weakly Hobbyt #50

The Weakly Hobbyt #50

Salve, benvenuti e benritrovati sulle pagine digitali del Weakly Hobbyt! Per festeggiare il nostro numero 50, purtroppo, non ci è venuto in mente nulla di meglio dell’inventarci un logo nuovo, un pò più elaborato e forse meno “amatoriale” di quello che ci ha accompagnato per 49 fantastici numeri e tutto il nostro primo anno di pubblicazioni! Anno davvero sorprendente, non avrei mai pensato, scrivendo le prime timide righe del primo Weakly Hobbyt, che saremmo arrivati fin qui. Ma grazie alla vivace collaborazione di WiseYuri e alla recente aggiunta all’organico di Fall, nonchè alle sporadiche apparizioni di Dunther, siamo riusciti a tenere il settimanale vivo e fresco per ben 50 numeri. Speriamo solo che continui così! =) Ci vediamo dopo il salto per gli articoli! =)

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