Dal regista di Snowpiercer, Joon Bong Ho, arriva una produzione Netflix alquanto interessante, quasi uscita da una bolla temporale per certi aspetti, visto che è la storia dell’amicizia tra una bambina ed un animale. Ma questa non è la storia del bambino che trova l’alieno/cane e lo nasconde alla famiglia, grazie a torturate soluzione del copione. È la storia di Mija, e soprattutto la storia del titolare animale, una sorta di ibrido tra un maiale ed un ippopotamo, uno dei “super maiali” della Mirando, un’azienda di carne che gli ha creati e fatti allevare per lanciare una lunghissima campagna pubblicitaria.
Quando Okja vince il concorso e Mija scopre la verità sul destino che hanno in serbo per l’animale che ha cresciuto da 10 anni, si precipita a salvarla, e si ritrova a venir aiutata ed usata dal Movimento Per La Liberazione Animale, che vuole rivelare la verità sui super maiali della Mirando, comandata da un’eccelsa Tilda Swinton e con Jake Gyllenhall in quelli di un presentatore tv amante degli animali ed ormai alle pezze.
Okja non è un film perfetto, ma emana passione da ogni poro, è genuino sia nel costruire questa fortissima amicizia tra Mija ed Okja, sia nel dipingere con brutalità il lato vero dell’industria della carne, l’ipocrisia alla base (ed anche alla cima) che permette accada, mascherata con la favola degli allevamenti naturali ed il trattamento etico, senza però dipingere in maniera fin troppo positiva la posizione degli animalisti; due lati di un conflitto con cui Mija non vorrebbe avere niente a che fare, vorrebbe solo tornare in montagna con Okja com’era prima.
Toccante, brutale ed anche parecchio divertente, più di quanto credevo, Okja è caldamente consigliato, prendetevi 2 ore libere, andate su Netflix, o entrate a casa di un amico che lo ha, (facendoglielo sapere) se necessario!
Non è Jason Vorhees, né il presunto figlio del dio cristiano.
Non è neanche Charlie Chaplin, se stavate guardando il baffo.
Nato come libro di successo, arriva anche in Italia “Lui é Tornato”, un film tedesco che si fa una domanda apparentemente delirante: se Hitler fosse vivo ai giorni nostri, cosa succederebbe? Leggi il seguito di questo post »
Dopo 2 teaser criptici, ecco a voi Anisurge!, la nuova rubrica d’animazione del Checkpoint Cafè!
La realtà è bella, e via dicendo, ma lasciatela nel cassetto per qualche minuto, perchè in questa rubrica celebriamo e denigriamo le creazioni di animatori di qualsiasi epoca e stile, le passiamo cella per cella, controlliamo ogni errore ed infine le recensiamo senza pietà! Anche se non ci sono limiti all’anno e lo stile, vogliono rispondere preventivamente alla domanda che sicuramente sorgerà: sì, faremo anime principalmente (la mia “formazione” viene da lì, se vogliamo metterla in questi termini), ma non si vive di solo anime, specialmente in questi anni in cui la qualità è andata a farsi benedire e qualsiasi idea ritenuta valida per tenere a galla l’industria, e di sicuro non mancano gli esempi di altri ambiti più in salute, anche a guardare il solo panorama commerciale con Pixar e Dreamworks.
Prima di lasciarvi, voglio solo ricordare ai fan degli anime in particolare che i mezzi legali per vedere le varie serie in streaming sono alquanto diffusi se non incentivati, e spesso gratis: Crunchyroll è un buon servizio a pagamento il cui catalogo italiano non mi piace, ma può essere usato anche gratis, mentre VVVVID è una piattaforma di streaming totalmente gratis ed italiana, ed ha roba come One Punch Man. Poi c’è Netflix che mi ricordo abbia una buona selezione di anime, ma in generale i modi per supportare le serie ci sono senza dover sborsare centinaia d’euro in boxset. Senza nulla togliere ai fansub che a volte fanno anche lavori migliori di gente che viene pagata ed hanno aiutato tantissimo a far conoscere le serie globalmente.
Che altro dire, aspettatevi il primo numero a breve, ciao!
Attenzione: questo pezzo non contiene spoiler!
Non posso non aprire questo pezzo senza un enorme ringraziamento: grazie Netflix. Un riconoscimento dovuto a una piattaforma che ha manifestato ancora una volta di saper confezionare prodotti di qualità, dimostrando a tutti che si possono creare serie televisive “intelligenti”, passatemi il termine, anche quando si ha a che fare con opere per forza di cose leggere come i fumetti e, ancora più nello specifico, con quelli Marvel.
E’ un mondo un pò più triste, questo dal quale vi scrivo. Dopo ben 93 anni di vita ci ha lasciati Christopher Lee, probabilmente uno degli attori più famosi della storia di Hollywood. Tra i suoi numerosi ruoli voglio ricordare Francisco Scaramanga, Dracula (ovviamente), Count Dooku, Saruman e numerosissimi altri ruoli in film horror della Hammer. Oltre che un bravissimo attore, era anche una bravissima persona, degno del titolo di Cavaliere del Sacro Romano Impero Germanico, veterano della seconda Guerra Mondiale…e ha cantato anche in alcune band metal, in particolare gli italianissimi Rapsody.
Un saluto a te, Chris.
Namárië!
Cosa dirvi per darvi il benvenuto durante questa giornata nuvolosa di metà Gennaio? Piano piano qui i ritmi pre-Natalizi vengono recuperati, ma a fatica, e impegni e avvenimenti vari sembrano all’improvviso più giganti di quanto precedentemente pensati. Con maree di sentimenti in petto, direi di lasciarvi con quanta più semplicità possibile ai nostri articoli. Buona lettura!