Sicuramente il concetto di “tutto per il popolo” è ormai assimilato dal grosso pubblico… almeno inteso come “tutto per me, come voglio io”. É la solita inutile gara tra aspettativa e realtà, superflua perchè nonostante estensive ricerche di mercato continue che pensano di poter prevedere i desideri del pubblico, la gente raramente sa cosa vuole, e quando lo sa non lo dice. Il pubblico estensivamente vuole che le sue voglie segrete (nel senso che neanche lui sa di voler una cosa finchè non la ottiene) vengano indovinate da una manica di sconosciuti. Quello o quando lo sa vuole la solita cosa di continuo, di continuo, di continuo….
E sia chiaro, non sto dicendo che il pubblico debba andare contro sé stesso, il ruolo del consumatore (idealmente) è trovare quello che lui ritiene il miglior affare per sé, e basta. Il consumatore deve curare il suo interesse, che sembra una cosa egoistica, ma è invece il ruolo giusto nel mercato.
Dico questo perché molti finiscono per andare oltre questo, e voglio parlare un po’ del fenomeno in generale, partendo dal pubblico invece che dai critici o le corporazioni. Non sono qui per “risolvere” un problema che mai si risolverà, piuttosto per analizzare il sempre maggiore impatto e presenza del pubblico nell’industria di film, videogame ed intrattenimento in generale. Leggi il seguito di questo post »