Il primo Shadowgrounds non era nulla di speciale, ma una divertente versione moderna di Robotron 2084 con un tocco di Half-Life e Starship Troopers. Qualche anno dopo Frozenbyte fece uscire Shadowgrounds: Survivors, che sarebbe naturale pensare sia un seguito. Ma no, non è un seguito.
Il gameplay è pressappoco identico, solo che ora le armi sono divise tra 3 personaggi con livelli dedicati e c’è un nuovo ramo di potenziamenti per il personaggio (oltre a quello delle armi), legato ad un semplice sistema di esperienza ottenibile uccidendo i nemici.
Inoltre, il gioco ora è diviso in più livelli piccoli, per lo più nuovi e molto più diretti, senza backtracking di sorta, che è visibile come un miglioramento.
La storia (pur coinvolgendo New Atlantis, alieni ostili e la luna di Ganimede) è completamente diversa e segue 3 sopravvissuti che si ritrovano a dover compiere una missione estrema per sventare l’assalto alieno. É più semplice e si prende meno sul serio rispetto all’originale, ma non posso dire che è meglio, ancor più con la fretta e furia con cui tutto è chiuso.
Una cosa che non è migliorata molto è la grafica (né il doppiaggio, se per quello), ma almeno i modelli dei personaggi sono meno ridicoli di quelli “occhiodipesce” visti nell’originale. E il gioco è corto la metà dell’originale, in 4/5 ore l’avrete finito.
Oltre alla campagna (giocabile in cooperativa locale) c’è la nuova modalità Survival, che si spiega da sola, non molto da dire.
Shadowgrounds: Survivors è una strano caso, simultaneamente peggio e meglio rispetto all’originale. Alcune modifiche sono visibili come miglioramenti, ma d’altro canto le novità sono minimali e dura così poco che poteva essere un DLC in stile “narrazione alternativa/what if scenario”.
Non so perchè Frozenbyte non abbia fatto semplicemente un vero seguito, invece di “Shadowgrounds Reimagined”. Boh.