Ultimamente mi capita sempre più spesso di infrangere sempre più spesso la barriera che relega il videogioco alla parte “giocosa” appunto, per sconfinare in tutta una serie di argomenti derivativi ad esso connesso.
Che si tratti di un’indagine sugli scandali relative al mondo della critica o di quelli relative alle software house, ormai l’industria dell’intrattenimento è decisamente più orientata verso la prima, che non verso a seconda.
A riprova di ciò abbiamo una velenosissima critica da parte di Tim Schafer (Monkey Island, Grim Fandango, Psychonauts nonchè idolo personale di Dunther) che in un’intervista a Eurogamer, ha commentato così la politica aziendale di Activision (distributori del suo ultimo lavoro Brutal legends):