Platformation #9

Yoshi's New Island logo

WAHOO! Yoshi, caro vecchio puccioso Yoshi. Talmente amato da ricevere una sua serie, ovvero quella di Yoshi’s Island, iniziata con l’omonimo titolo per Super Nintendo e proseguita su Nintendo 64, Nintendo DS ed in tempi recenti abbordata su Nintendo 3DS con Yoshi’s New Island, che oggi recensiamo.

E purtroppo questo nuovo Yoshi’s Island tende a seguire la triste tradizione della serie, ovvero che nonostante un numero decente di sequel, l’originale rimane insuperato o raggiunto, anche con gente esperta o competente dietro.

Discorso leggermente diverso per New Island, che è stato sviluppato da una second party Nintendo, la Azrest, che prima di questo ha sviluppato…. un mini-gioco di Wii Play. Già, non la migliore delle credenziali, e se da una parte è quasi sorprendente (con queste prerogative) che il gioco non sia venuto fuori male, dall’altra viene da chiedersi perchè diavolo la Nintendo ha affidato questo progetto ad un team praticamente privo di esperienza e non l’ha fatto sviluppare da uno dei suoi studi interni di veterani. Specialmente per un franchise amato e celebrato come questo, e per il seguito “ufficiale” (ci fu un Yoshi’s Island DS che nonostante quello che il titolo porti a pensare non è un porting, è un seguito vero e proprio) di uno dei suoi classici minori più amati.

Ma detto questo, il gioco non è affatto brutto, parliamo di com’è e non come poteva essere, che ne dite? Se avete giocato l’originale e/o qualsiasi dei seguiti, vi troverete subito a casa. Anche troppo, ad essere onesti, perchè davvero poco è cambiato dal 1995. Yoshi deve arrivare alla fine del livello evitando che Baby Mario venga catturato dagli scagnozzi di bowser, usando il suo salto sgambettante e la sua crudele abilità di ingerire nemici per interno e farli diventare uova da lanciare ad altri nemici od elementi dello scenario, con il contorno di chiavi da trovare per sbloccare porte, e sezioni in cui Yoshi si trasforma in pucciosi “yoshi veicoli”.

La maggiore novità è rappresentata dalla presenza degli uovi giganti, come annunciato, ma non eccitatevi troppo, perchè se sono una gradità novita – e lo sono – il loro uso nel gameplay è limitato ad alcune sezioni specifiche nei livelli in cui serve per distruggere parti dello scenario per divertimento e vite extra (il che è un po’ superfluo visto che il gioco è ancora più generoso dei New Super Mario Bros a questo riguardo), o nel caso delle uova giganti di metallo, ad esplorare parti sommerse od allagate dei livelli senza galleggiare.
L’idea c’è ma è sorprendente poco utilizzata, e vi verrà da chiedervi laconicamente perchè.

yoshi new island giant shy guy

Una cosa che è cambiata e per il peggio sono le sezioni sugli “yoshi veicoli”: oltre ad essere ristrette a specifiche sezioni del livello, sono quasi sempre opzionali e forse è meglio così perchè ora sono tutte controllate con il giroscopio ed un pulsante (e no, non vi danno la possibilità di scegliere se usare controlli col giroscopio o normali), sono corte e messe in “sezioni stagne” a parte a cui accedere da una porta, e certe “trasformazioni” vanno in autopilot (tipo il sottomarino e l’elicottero), cioè il mezzo procede in avanti in automatico. Soprattutto con queste due trasformazioni i controlli via giroscopio si rivelano fastidiosetti, ma è difficili considerargli un problema, visto che come arrivano queste sezioni quasi subito finiscono (roba di 1 minuto e qualcosa l’una, nelle quali dovete raccogliere cronometri per continuare, difficile da non fare, a meno che non cerchiate di prendere tutte le monete rosse). Mah. Le boss fights sono decenti, ed alcune mostrano sprizzi di creatività buoni, altre… no.

Per qualche motivo la velocità ed il ritmo di gioco sono più lenti rispetto all’originale, e non è una mia impressione, ho rigiocato l’originale Yoshi’s Island per sicurezza e sì, il ritmo di gioco è leggermente più lento rispetto all’originale, cosa che non capisco perchè non è che questa serie necessitasse uno slow-down, ma è una piccolezza, onestamente.

Il problema di fondo non è tanto il gameplay di per sé, non sono tante le obiettivamente datate meccaniche di gioco (altrimenti i platform 2D in toto andrebbero buttati dalla finestra), ma è una cosa molto più semplice e molto più importante: il level design.

Non è orribile, come ho detto più volte in questa recensione, è decente, un pizzico sopra la media ma è affossato dalla pretesa nostalgica di replicare l’originale e la sua magia e fascino, il che si traduce nel replicare molti elementi di gameplay in maniera quasi identica, o simile.

yoshi's new island yoshicopter

 

Per quanto riguarda la difficoltà, Yoshi’s New Island è facile, senza dubbio, forse anche più di Kirby questa serie ha sempre avuto un ritmo molto calmo, rilassato ed un livello di sfida tendente al medio-basso, ma ciò non cambia il fatto che è comunque un gioco facilino nel complesso, ed un po’ di difficoltà in più non avrebbe guastato (visto ce n’è un po’ solo verso la fine, ma è un po’ troppo tardi per allora), molti giocatori non si sentiranno mai veramente sfidati, per dirla così.

Ed in maniera ancora più marcata rispetto ai New Super Mario Bros. (specialmente quelli per portatili), se siete giocatori con media esperienza/abilità sarete quasi forzati ad esplorare il più possibile i livelli per trovare un po’ di sfida nel cercare di raccogliere tutto (anche se non è mai veramente “difficile”, solo richiede più tempo ed alcuni tentativi per capire dove sono i vari oggetti e collezionabili), e c’è molta roba da trovare e raccogliere, tra mucchi di monete rosse, chiavi per stanze segrete, etc. Questo perchè semplicemente correre per il livello dall’inizio alla fine non è molto divertente e facendo così potete finire i livelli in pochi minuti, quindi consiglio di non giocarlo così anche perchè gli va dato questo, che non è costruito per speed-run o cose simili, è un platform che incita in maniera rilassata e pacata ad esplorare senza fretta lo scenario.

Per solo finire il gioco ci vogliono circa 7 ore, ma questo dipende da quanto tempo perdete ad esplorare i livelli, forse molto meno se sfrecciate nei livelli, ma come ho già detto sopra, lo potete fare ma è come togliersi del divertimento volontariamente, non fatelo.

Graficamente è molto ben riuscito, e riprende perfettamente lo stile “pastelli e libri da colorare” tipico della serie (con alcune sorprese a questo riguardo, come alcuni sfondi in stile sumi-e), ma avrei preferito dei personaggi (specialmente yoshi) con modelli poligonali migliori (e non ditemi non si potevano fare, non siamo più su DS), hanno quel look “plasticoso” da Nintendo 64, ed un po’ è per scelta stilistica, ma il primo piano (per questo motivo) non si amalgama perfettamente con lo sfondo disegnato e prerenderizzato, ed a volta stona un po’, ma nulla di grosso. All’inizio non mi esaltava ed anche se ritengo si potesse fare di più a livello di texture e via dicendo, ma ci vuole poco per abituarsi. La musica è molto azzeccata, personalmente adoro la track del menu screen, ed oltre alle classiche tracce che vi aspettate di trovare in un titolo della serie ce ne sono un paio nuove, la soundtrack come da tradizione è carina, allegra e si sposa con lo stile grafico, non molto da dire al riguardo.

A livello di extra ci sono alcuni mini-giochi per due giocatori che potete giocare anche con una sola copia. Ah, dimenticavo, non fatevi grandi aspettative sulle funzionalità online dopo aver visto il logo Nintendo Network sulla confezione, serve solo per inviare i dati di utilizzo del software alla Nintendo. WAHOOO!

Commento Finale

yoshi's new island screenshot

Yoshi’s New Island è innegabilmente una delusione a sorpresa, perchè tutto mi immaginavo tranne che la Nintendo mettesse questo seguito di rilievo (perlomeno più pubblicizzato rispetto agli altri titoli della serie Yoshi con questo stile di gameplay) di un suo classico minore (ma comunque amatissimo) nelle mani di uno studio privo di qualsiasi esperienza rilevante, e sebbene è sorprendente che il risultato finale non sia quello che queste premesse potevano fare immaginare, il titolo di per sé non è all’altezza delle altre produzioni Nintendo, specialmente in questo genere ha abituato i giocatori a molto meglio da praticamente…sempre.

Non è neanche un brutto titolo, affatto, è decente, ma il gameplay è identico all’originale del 1995 (non un problema di per sé ma questo gameplay necessita di qualcosa di nuovo da innestare sulla formula base per rimanere interessante), con aggiunte minori alla formula che sono anche poco usate (e cose rivisitate in peggio come le sezioni su veicoli che forzano l’uso del giroscopio), ed un level design che semplicemente non è all’altezza dell’originale né buono, probabilmente perchè troppo impegnato a replicare nostalgicamente l’originale ed i suoi elementi. Di nuovo, nel complesso è decente ma il livello di sfida basso non aiuta, ed il prodotto in generale ha quest’aura volutamente nostalgica, ma ciò non cambia che poteva essere fatto molto, molto meglio, poteva davvero. Tecnicamente è ben fatto e riprende bene lo stile “pastelloso ed acquerellato” della serie (con alcune sorprese a livello stilistico), ed anche i modelli poligonali che sembrano un po’ plasticosi all’inizio si trovano ben inseriti in questo mondo fantastico ed allegro da libro illustrato per bambini.

Concludendo, è ok, decente e qualcosina di più, ma mediocre rispetto a quello che ci si aspetta (a ragione) da Nintendo, specialmente per un ritorno “ufficiale” di questa serie che nel frattempo ha avuto un seguito quasi grande come quello della regolare serie di Mario da cui proviene. Ed è forse il titolo peggiore per essere introdotti alla serie, giocate l’originale prima.

Onestamente era migliore Yoshi’s Island DS, odiato a morte da molti per nessun vero motivo.
Quando scende di prezzo può valere l’acquisto, a prezzo pieno…. potete evitare, o meno, dipende da quanto siete fan della serie. Fortunatamente Yoshi’s Woolly World sta venendo su molto più promettente, il progetto è nelle abili mani di Good-Feel (che ci hanno portato il buon Wario Land: The Shake Dimension e Kirby La Stoffa Dell’Eroe, il quale che non ho giocato e su cui non mi pronuncio), quindi confido che riuscirà a far dimenticare questo non eccelso episodio con protagonista il pacioccoso dino-drago Nintendo.

Nel frattempo ci rileggiamo su queste pagine!

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