To Boldly 2015: Promesse “This Side Up”, Annunci e Considerazioni A Caso

Non so cosa cavolo c'è scritto, ma parlo anch'io Ritorno Al Futuro.

Non so cosa cavolo c’è scritto, ma parlo anch’io Ritorno Al Futuro.

Odore di anno nuovo, quindi tempo di obbligatorie top ten e resoconti di come è andato l’anno appena passato.

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[EXPRESSO] Storie Pazzesche

storie pazzesche

Diretto da Damián Szifrón e prodotto/presentato da Pedro Almodóvar, Storie Pazzesche è una rara proposta di commedia in formato antologico, nel senso vero e proprio, non una serie di sketch legati da un filo di trama, ma proprio una serie di piccole storie autonome – sei in questo caso – con temi in comune quali la vendetta e la violenza in primis, che prendono luogo principalmente in Argentina. C’è una discreta varietà, in quanto si passa da una storia semplice come quella che racconta lo scontro eccessivo tra due automobilisti il cui cruccio iniziale degenera in pura follia ad una che vede un ingegnere esplodere di rabbia contro una fraudolenta agenzia di rimozione auto, ed il tutto si tinge spesso di satira sociale in maniera non “super-subdola” ma efficace, al punto.

E cosa più importante per una commedia, è divertente, l’umorismo è sul cattivello, sul crudo e bastardo, ma fatto molto bene, tanto umorismo nero e risvolti tragicomici di situazioni spesso orribili, e ribadisco, orribili ed altrimenti disturbanti, ma mai eccessive solo per il gusto di esserlo o senza pay-off. Questo non è per gente che va a ridere del pene di Boldi o della faccia “mò vedo se riesco ad esagerare ancora di più la mia recitazione” di Enzo Salvi. Questa commedia prevede che l’abbiate un QI, aiuta più alto di 10.

Non ho onestamente molto altro da dire, la regia è buona, il cast buono e convincente, alcuni momenti potrebbero sembrare leggermente lenti, ma tutto il tempo che serve per dare contesto alle varie storie, a preparare gli scenari è necessario, non sembra mai che ci sia troppa preparazione per poca punchline, per dirla così.

Forte di un ottimo umorismo nero, crudo e paradossale, e soprattutto divertente, Storie Pazzesche è una buona commedia antologica che vi consiglio eccome.

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Grind Cafè #13

thunderclaus is this a zombie

♪ Le campane suonano, le stelle brillano, e babbi natale omicidi squartano, sangue spillano, nel buio e nella neve svìcolano ♪  Sì, è tempo di regali, tempo di Natale e tempo di parlare horror a tema, vedetelo come “contrappeso ” alla melensità del periodo, e per controbilanciare una doppietta di film con babbi natale che vogliono le vostre budella sembra essere proprio quello che ci vuole… Questo ed una buona dose di eggnog, brandy e natale vanno a nozze. 😀
Dopo aver esaminato l’originale black Christmas ed il suo “remake” negli scorsi natali, quest’anno torniamo in territorio “Santa slasher” con due film più tipici di questo sottogenere di horror natalizi. Quindi prendete un bicchiere di latte, qualche biscottino e buona lettura, bimbi, psicopatici e bimbe!

Tema: …Killer Santa Is Here.

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The Weakly Hobbyt #175

The Weakly Hobbyt #175

Orchi, elfi, nani ed hobbit, oh my! Assieme al capitolo conclusivo della trilogia cinematografica de Lo Hobbit (recensito in questo numero) il Weakly Hobbyt  si congeda, sì, questo è l’ultimo numero del 2014, ma non l’ultimo articolo del blog, c’è come sempre la dose di horror natalizio con il prossimo numero del Grind Cafè. Quindi vi ringraziamo per averci seguito anche quest’anno, noi ci prendiamo un pò di pausa, ci vuole allenamento prima dei bagordi natalizi e di capodanno! E come sempre, buona lettura! 😀

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[EXPRESSO] Gunblade NY & L.A. Machineguns (Arcade Hits Pack)

gunblade ny la machineguns cover

Tempo di fare un piccolo time warp all’epoca d’oro degli shooter su binari, con questa raccolta da Sega (che di sparatutto su binari se ne intende) per il vostro Wii, console perfetta per gli appassionati del genere e naturale casa per molti vecchi titoli da sale giochi.

Riproposti fedeli alle originali versioni arcade – per non intoccare la “magia” ed il fascino retrò – entrambi i giochi della collection hanno un gameplay simile e senza fronzoli (molto semplice anche per il genere), con caricatori infiniti che non richiedono neanche la ricarica dell’arma (e non c’è un sistema di copertura alla Time Crisis) ed una visuale dinamica che cambia di continuo, ed offrono una buona sfida, nonostante la discutibile scelta di darvi crediti infiniti per entrambi, cosa che sarebbe stato preferibile poter scegliere e modificare nelle opzioni.

Gunblade NY è il più datato del duo (e si nota eccome fin da subito) , è decente ma un pizzico troppo semplice per il genere, ed non è invecchiato benissimo; L.A. Machineguns non è di primo pelo neanche lui, ma è senza dubbio il migliore, con maggiore varietà, più sfida, ed un miglior sistema di punteggio con combo e penalità per sparare ai civili (oltre ad un aspetto datato ma meno “blocchettoso”) . Questo lo giocai personalmente in sala giochi, usando un uzi gigante per giocatore con fortissimo effetto rumble.

Deludenti gli extra, in quanto a parte classifiche online (non più attive causa soppressione della Nintendo WFC) c’è un sistema di ranghi che ogni volta che finite un gioco della collezione vi fa salire di rango e dà modalità di fuoco aggiuntive, e basta. Un pò poco.

Tutto sommato una buona collection di on rail shooter vecchio stile che consiglio agli appassionati del genere, ma solo a prezzo budget, vista la mancanza di extra di spessore.

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The Weakly Hobbyt #174

The Weakly Hobbyt #174

E’ Sabato mattina, qui nella Terra dei Crucchi, e Natale si avvicina a passi più grandi del solito. E con esso impegni di varia entità che per il fine settimana mi terranno lontano dal PC. Quindi, fino a Lunedì almeno, vi dovrete accontentare di queste poche parole di Intro che vi scrivo in fretta e in furia… e comunque, di parole scritte in questo articolo, ce ne sono tante! Godetevi la recensione di Super Smash Bros. firmata da WiseYuri e le altre in appendice come le vedete nel banner. =)

Buona lettura e ci sentiamo settimana prossima con la recensione sullo Hobbit! =)

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[EXPRESSO] Pokémon Omega Rubino

pokèmon omega rubino

Mettiamo subito le cose in chiaro: Omega Rubino non cambierà le opinioni di appassionati o detrattori, ne vuole far questo. É un more of the same, che piaccia o meno.

Come implica il titolo, é un remake di Rubino/Zaffiro con tutte le aggiunte e cambiamenti alla formula visti fin’ora, nello specifico riprende l’impianto e la grafica 3D di X e Y ma mantiene le caratteristiche dell’originale come le sezioni subacquee, le Gare Di bellezza, etc. Come remake non era certamente faticoso per Game Freak (visto che è un titolo vecchio di 10 anni fa e rivoluzioni ENORMI la serie non le ha mai viste), che ha comunque fatto un buon lavoro nel cambiare alcuni elementi ed eventi dell’originale, ed ha decisamente aggiunto parecchia roba (oltre a quella mutuata da X e Y) e fatti alcuni miglioramenti per convincere i giocatori a ritornare in quel di Hoenn, come nuove mega-evoluzioni (che non saranno retroattive in X ed Y, mossa da stronzi da parte di Nintendo), Basi Segrete molto più personalizzabili e con cui potete creare piccole palestre personali (dovete prima ottenere però un bel po’ di oggetti e decorazioni per fare qualcosa di simile) che potrete scambiare con altri giocatori via Streetpass o codice QR, formando anche team, e aggiunte come la possibilità di muovervi di soppiatto per sorprendere pokèmon che fanno capolino dall’erba alta o dall’acqua.

Ah, l’Archeorisveglio è una Mega Evoluzione un pò speciale, come era logico aspettarsi. Notabile come possiate (tra le due versioni) pressapoco prendere qualsiasi leggendario apparso nei precedenti titoli della serie nel postgame, Latios/Latias vi è addirittura dato durante la storia principale assieme alla sua megapietra, e può essere usato nel postgame per volare in alcune isole e location segrete.

Remake fatto bene ma che è più consigliabile a chi ha saltato X ed Y visto quanto è simile, o viceversa.

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P.S.: A quanto pare c’erano dei bug vari, tra cui uno grave riportato da giocatori giapponesi che pare bloccasse il gioco proprio alla scena finale, ma una prima patch era disponibile anche prima dell’uscita e una seconda è arrivata quasi subito dopo l’uscita, ho aggiornato tutto e non ho avuto problemi di sorta personalmente, non posso parlare per chi magari è già riuscito a finirlo prima dell’uscita della seconda patch (che presumo sistemasse il bug di fine gioco) ed ha incontrato problemi simili a quanto riportati.

The Weakly Hobbyt #173

The Weakly Hobbyt #173

Se sentite (attraverso lo schermo) l’odore di marzapane, Smash Bros. e film horror natalizi, allora siete sul Checkpoint Cafè, con la recensione di Borderlands: The Pre-Sequel (quelle di Omega Rubino e Super Smash Bros. 4 stanno arrivando!) come prima portata di questo numero allo zenzero & babbo nasale. Prima che questa intro diventi più stupida, vi lasciamo agli articoli, augurandovi buona lettura. 😉

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Sonic Boom [DEMOS] [HANDS ON]

sonic boom

Pensavo di saltare in toto Sonic Boom, poiché chiunque ne ha spalato merda sopra, e dopo aver visionato recensioni (testuali e non) e visto materiale video, mi fido dei miei istinti viscerali in quanto moltissimi dei difetti e problemi riportati da recensori di ogni “rango” gli ho incontrati a sufficienza durante la mia esperienza personale nel recensire schifezze che…. mi fido e basta che non vale neanche la pena recensirlo per cagarci sopra, visto che ormai tutti lo hanno fatto e con estrema dovizia di dettagli sul perchè.

Ma siccome c’è da ieri una demo per Wii U di Sonic Boom: Rise Of Lyric, ho dato per completezza (vedesi: non dovrò mai più parlarne su queste pagine e spero mai) un’occhiata a questa. Leggi il seguito di questo post »

[EXPRESSO] Homura

homura ps2 cover

Vi piacciono i bullet hell? Allora questo davvero oscuro titolo per PS2, Homura, potrebbe interessarvi, e quanto intendo “oscuro” intendo talmente sconosciuto da non avere manco una pagina wikipedia in inglese. Questo probabilmente perchè è il caso di un titolo uscito in giappone ed europa ( è uscito in italia, fonte io che l’ho recuperato in uno di quei cestoni a 5 euro), ma non in america, cosa strana, perchè ok è di nicchia, ma di solito un po’ di attenzione il genere lo riceve comunque, specialmente negli USA.

Ed è un peccato che sia così ignoto, perchè questo è un bullet hell che gli appassionati del genere dovrebbero scoprire e recuperare, non solo per ampliare la loro collezione, ma è perchè è un buono gioco. Sviluppato da Taito e Skonec Industries, e con una storia talmente importante da essere presente solo nella demo iniziale (sul serio, non ci sono manco due illustrazioni di inizio e fine come nei titoli Cave), Homura ha un sistema di contrattacco interessante, ovvero potete usare un attacco che rimanda i proiettili al mittente e funge quindi da mezzo di difesa e d’attacco, permettendovi la scelleratezza di andare INCONTRO a mandrie di proiettili, ma dopo ogni uso c’è un cooldown di 5 secondi, sembrano pochi ma non lo sono.

Nonostante un comparto tecnico low budget ed onestamente un po’ bruttino e pezzente, è una buona release low budget, con un buon numero di opzioni per personalizzare la partita. Ci sono 4 stage, ma la presenza di due diversi percorsi per stage (uno facile ed uno difficile) aiuta la rigiocabilità.

Se vi piacciono i bullet hell e gli shooter 2D in generale, consiglio caldamente di recuperare Homura, un buon titolo che merita di essere più noto ed elevato dall’oscurità dei cestoni svuota magazzini in cui risiede.

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