Avete mai voluto vivere in una distopia cyberpunk? Beh, no, nessun vuole vivere davvero in una distopia, anche se puoi attaccarti le cuffie con gli spinotti nel collo.
Meno male che esistono videogames e film che ci permettono di tornare al futuro come lo immaginavamo negli anni 80/90, ed il cyberpunk è un tema che pare essere sempre più ricorrente nei videogame, basti vedere titoli come Neon Chrome e l’appena uscito RUINER. Ma se cercate un gdr cyberpunk con un tocco di open world, basta tornare al 2015, con Dex, sviluppato dai cechi Dreadlocks grazie ad una campagna Kickstarter di successo, e poi uscito anche in versione fisica per PS4 (che contiene la versione aggiornata/migliorata del titolo).
Essenzialmente un gdr impostato come un sidescroller 2D, Dex riesce molto bene nel farvi sentire parte di un mondo cyberpunk, e cerca di non farsi mancare niente, tra platforming, combattimento con armi ed anche un discreto sistema per il corpo a corpo, un semplice ma ben eseguito sistema di crescita, dialoghi a scelta multiple e diversi approcci alle situazioni (che cambiano a seconda di che impianti cyborg e di come avete sviluppato il personaggio). Ha anche una grafica 2D pseudo-Super Nintendo di buona fattura, un’ottima presentazione e dei dialoghi meglio scritti del previsto, con un discreto doppiaggio pure.
Il problema è che alcuni elementi (come l’hacking od il combattimento corpo a corpo) non sono fatti bene come potrebbero, certe missioni sono riempitivo e alcuni dei potenziamenti che potete ottenere sono ganzi ma possono risultare inutili, serve a nulla trovare la tuta per la mimetizzazione ottica quando puoi hackerare anche lo sfintere nemico.
Questo e la storia è davvero un pentolone di clichè di fantascienza cyberpunk, decente per un videogame, ma molto tipica e derivativa del genere. Nel complesso un buon gioco, con riserve.