Bentornati nel 18esimo numero di questa serie che, se vogliamo fare una battuta sul numero, finalmente diventa maggiorenne. E’ una domenica piovosa e noiosa qui in Germania, quindi passiamo subito al sommario e a ciò che questo nuovo numero del nostro settimanale ha da offrirvi!
- Fast & Furious Five
- Batman – Arkham Asylum
- Black Lagoon
- Spider-Man Collection 6
Fast Five
(A Cura di Celebandùne Gwathelen)
Sembra quasi che mi vedo un film a settimana! E se da un lato è vero che da quando sto in Germania sono stato molto più spesso al cinema che in Italia, questo non è certo a causa del posto in cui sto, ma per il periodo filmico, zeppo di film Marvel, sequel di film che mi sono piaciuti e così via (e per il fatto che in Italia avevo ragazza e amici con cui uscire, qui ho molto più tempo “libero” da far passare).
Avrei voluto fare una recensione dei precedenti quattro film PRIMA di parlarvi di Fast Five, ma questo ormai non è più possibile, c’era il rischio che questa recensione uscisse chissà quando, magari al termine dell’uscita di Fast Five nei cinema, quindi meglio parlarne ora che la cosa è ancora attuale!
Spoilers ahead.

Le macchine fanno poche, ma spettacoli comparse in questo quinto film della saga!
Fast Five, titolo ufficiale del quinto capitolo della serie Fast & Furious, racconta la storia di quello che dovrebbe essere l’ultimo colpaccio di Dominic Toretto (Vin Diesel) e Brian O’Conner (Paul Walker), prima di ritirarsi definitivamente a vita privata e alla loro famiglia. Mia Toretto (Jordana Brewster) infatti è incinta e Brian vuole a tutti i costi diventare un buon padre (anche perchè sennò Dom lo spetazza). Per questo, dopo essere scappati dai danni fatti alla fine di Fast & Furious – Solo Parti Originali (il quarto episodio della saga), in cui hanno fatto evadere Dom di prigione, sono finiti a Rio de Janeiro in Brasile. Qui preparano un colpaccio contro il boss Hernan Reyes (che non c’entra niente con Hugo Reyes 😉 ), che ha fatto loro un qualche torto. Per questo colpaccio richiamano a raccolta molti dei primari dei passati film, tra cui Roman Pearce (coprotagonista di 2 Fast 2 Furious), Han (visto già in Tokyo Drift), Giselle Harabo (anche lei di 2F2F) e altri vari et svariati truzzoni.

La grande sfida del Film: Diesel contro Johnson...e fanno pure a pugni!
La trama si sviluppa in maniera interessante, anche se nella prima parte del film, dopo un bel inizio, tende a essere leggermente soporifera, con molte fasi organizzative e gare tra macchine tagliate e non mostrate (o proprio mai girate). Solo sul finale l’azione che si è soliti conoscere dal franchise Fast & Furious torna a galla con una corsa epocale in cui O’Connor e Toretto hanno alle loro spalle l’intero distretto di polizia di Rio e in più un agente della DSS Americana, tale Luke Hobbs (Dwayne “The Rock” Johnson), mandato dal governo a mettere Dom in gattabuiale per sempre. Anche lui, però, alla fine finirà per allearsi con Dom contro Reyes, stringendo con lui un armistizio temporaneo dopo che il suo intero team viene abbattuto da Reyes, il suo vice Zizi (Michael Irby) e diversi uomini armati di Mitra e RPG.
Come già detto, quindi, le scene tipiche di Fast & Furious vengono un pò a mancare, trasformando il film quasi in un Ocean’s with Cars, o in un The Italian Job con macchine esotiche, import, tunate o muscle. Solo il finale si risolleva in questo senso, e alcune parti nel frammezzo, in cui vediamo Han e soci in azione coi drift noti dal terzo episodio della saga. Ciononostante il film ha finalmente una storia niente male, con momenti dolci, sfrenati, ricchi di emozione, di tenerezza. Altra cosa, poche volte mi sono sentito come se già sapessi come continua la storia, il che è un bene.

La Cricca di Toretto e O'Conner al gran completo, da Han a Roman Pierce, ci sono proprio tutti!
Le musiche sono okay, alcune capaci di trasportarti nelle sensazioni dei protagonisti, altre un pò meno, il doppiaggio tedesco era di buona fattura e non si è sentita la mancanza dell’originale inglese (anche se la voce original di Vin Diesel ha il suo perchè). Anche le interpretazioni degli attori sono state okay, in particolare mi aspettavo molto peggio da Dwayne Johnson, che invece non era male. I principali erano calatissimi nel loro ruolo, e voglio pure vedere il contrario dopo quattro film!
Tutto sommato, un bel film, peccato per le poche scene con le macchine tunate, ma almeno la storia ci ha guadagnato.
Voto Personale: 7,5/10
Di pipistrelli et manicomi (A cura di Wise Yuri)
Siete fan dei fumetti DC, del pipistrello in calzamaglia, e dei videogames? Non andate oltre, perché con Batman Arkham Asylum, fan sfegatati o no del protettore di Gotham, ci troviamo davanti ad uno dei migliori giochi degli ultimi anni.
Arkham Asylum presenta una storia originale, raccontata con un taglio più oscuro, in maniera similare alla pellicola Il Cavaliere Oscuro di Nolan (che quest’ anno riceverà un seguito, L’ Ascesa Del Cavaliere Oscuro): Joker attacca la stazione di polizia di Gotham, e si arrende senza opporre resistenza a Batman, che lo porta al Manicomio di Arkham (da qui il titolo). Ovviamente, nulla va come previsto, in quanto Joker aveva fatto spostare i suoi uomini da un’ altro manicomio a questo, in preparazione al suo arresto e successivo “ritorno a casa Arkham”.
Piccola nota: il doppiaggio italiano è meraviglioso, i doppiatori sono gli stessi della serie animata, il che vuol dire , tra gli altri, Joker doppiato da Riccardo Peroni, la sua voce storica, e obiettivamente perfetta per il personaggio. (per la cronaca, anche comprando il gioco dai vari siti inglesi, avrete il doppiaggio e menù in italiano)
Come dicevo prima, il gioco è apprezzabile anche se non siete, come me, fan sfegatato dai vari supereroi (preferisco Batman rispetto ad altri, ma non è questo il punto); se vi sono piaciuti il tono e l’ atmosfera del Batman di Burton (il primo) e di quello di Nolan, vi troverete benissimo con questo gioco. Per i fan della serie animata e/o per quelli che apprezzano più il tono cartoon della vecchissima serie TV anni ’60/’70, esiste un gioco per DS e WII, Batman: The Brave And The Bold, un picchiaduro a scorrimento vecchio stile che si rifà all’ omonima serie animata. Dalle recensioni, sembra carino ma non eccelso o molto longevo.
Ma, ripeto, non è necessario essere fan o sapere tutto del personaggio per godersi il titolo, ci sono alcuni personaggi famosi della serie che ritornano (Joker a parte), come Poison Ivy, L’ Enigmista, Killer Croc, Spaventapasseri, e ci sono tantissimi riferimenti ad altri personaggi della serie, ma anche se non capite le citazioni, il gioco non è che perde qualcosa. Dopo questa introduzione lunghetta, parliamo del gameplay.
Batman Arkham Asylum è un action/adventure in “seconda persona e mezzo” (la visuale è impostata alle spalle di Batman, ma in maniera leggermente diversa da quella di Resident Evil 4) che mischia con successo combattimenti, esplorazione, con un’ approccio stealth degno del miglior Snake: se vi aspettate di poter girare per le ambientazioni e pigiare bottoni a caso per avanzare, cambiate gioco. Batman è sì armato dei suoi classici gadget iper-tecnologici, ma nel caso ve lo foste scordato, non ha superpoteri di sorta, indi vedersi scaricare addosso un paio di caricatori fa male, e molto. É molto più proficuo analizzare la zona, esplorare condotti dell’ aria, arrampicarsi sui gargoyle per poi piombare, silenzioso e letale, sul nemico. Avete uno scanner a raggi X apposta per analizzare luoghi e persone, oltre a vari gadget come il classic Batarang e il Bat-rampino, tutti indispensabili a sventare ancora una volta i piani di Joker.
Il sistema di combattimento è incredibilmente fluido e ben costruito, considerando poi che il gioco ha molta enfasi sullo stealth, e si basa su un tasto per l’ attacco, uno per il contrattacco, uno per stordire. Potete schivare, “muovere le combo” da un nemico all’ altro con agilità, e con un pò di pratica riuscirete a gestire anche le orde più agguerrite di scagnozzi (la cui I.A. è ottima, non stanno lì imbambolati ad aspettare che un tizio in calzamaglia gli bastoni tutti). Soddisfacente, e quasi elaborato come quello di un normale beat ‘em up. Sebbene molti tafferugli siano gestibili, molto spesso dovete pensare molto bene a come muovervi, ed in tal caso un attacco silenzioso alle spalle è assai meglio di una Bat-migliatrice. Sconfiggendo nemici, raccogliendo i vari collezionabili (trofei dell’ enigmista, nastri dei colloqui coi pazienti del manicomio) e risolvendo i vari indovinelli dell’ Enigmista, otterrete punti che ripristinano l’ energia persa e si sommano, ed ogni tot. di punti potrete effettuare un potenziamento: il sistema funziona ed i potenziamenti sono per la maggior parte utili, quindi nient’ altro da dire a riguardo.
La narrazione e la storia sono ottime, tecnicamente è molto ben fatto, quello che ci si può aspettare da una produzione recente, ed alterna benissimo azione, esplorazione, stealth, fornendo un’ esperienza ben variegata, e difficilmente si può chiedere di più al gioco Rocksteady. Non è lunghissimo, ma non ci sono neanche riempitivi disutili, ma ad occhio (il gioco non conta la durata della partita) siamo abbondantemente sopra le 12 ore, ed inoltre, cosa importantissima, non sentite minimamente la voglia che finisca prima o che l’ esperienza venga protratta ulteriormente, siete troppo impegnati a godervi il gioco ed a divertirvi. 🙂 Oltre all’ avventura principale, c’è una modalità sfida, che vi propone combattimenti, oppure sfide con specifiche condizioni (come mettere KO un nemico senza farvi vedere, disattivare una barriera, etc.), che vi permettono di migliorare le vostre abilità di lottatore e di silenzioso predatore.
Penso che sia, obiettivamente, uno dei migliori giochi di questa generazione, e uno dei migliori su licenza, solitamente quanti giochi belli, basati su film o su personaggi di fumetti/film/etc., vi ricordate, a parte 007 Goldeneye per il Nintendo 64 ed i Chronicles Of Riddick per X-Box? Pochi se non punti. Arkham Asylum fornisce un’ ottima esperienza videoludica godibile da tutti, non una cagatella fatta in fretta e furia, “digeribile” solo dai fan più sfegatati del Cavaliere Oscuro. É disponibile per PS3, 360 e PC, ormai ad un prezzo irrisorio, anche sotto i 12 euro. Altamente consigliato a chiunque piacciano i videogames.
E dulcis in fondo, un seguito, Arkham City, uscirà questo ottobre. 🙂
Pallottole dalla Laguna Nera (A cura di Wise Yuri)
La Laguna Nera in questione non è quella del famoso mostro, ma quella dell’ immaginaria città thailandese, seppur dal sapore messicano-colombiano, di Ronoapur. É un luogo malfamato e violento, i cui spazi le varie mafie si contendono l’ un l’ altra, un porto di tagliagole di inesistenti costumi. Questo è il setting per Black Lagoon, anime/manga d’ azione esagerato e reminescente dei film di John Woo, in cui la spettacolarità e il numero di pallottole sparate sono ad alti livelli.
In questo contesto si inserisce Rokuro Okajima, un banalissimo impiegato che viene usato dalla sua compagnia per il loro sporco tornaconto. Tutto cambia quando viene rapito da un gruppo di mercenari, la Lagoon Company, e spinto da una forte sindrome di stoccolma, decide che si è rotto il pene di fare l’ impiegatino semplice di sta cippa, e si unisce alla violenta combriccola, ricevendo il soprannome di Rock.
Questo è l’ incipit per uno dei manga/anime d’ azione più esagerati e divertenti che abbia mai visto. Il gruppo della Lagoon Company è composto da Revy, una rude e cinica ragazza abilissima con le pistole, Benny, l’ esperto di computer e cacchi vari del gruppo, Dutch, un uomo di colore calmo, leader del gruppo mercenario, e la new entry Rock, che sulle prime è un personaggio assolutamente fuori luogo, educato, sottomesso, e totalmente estraneo alle lotte tra cartelli, mafia russia, triade, e altre forze criminali presenti a Roanapur. Un quadretto che sulle prime sembra campato alla bell’ e meglio, ma che poi assume una certa unità e caratterizzazione.
Se cercate qualcosa di realistico, smettete di leggere ora, perché Black Lagoon e questo aggettivo non combaciano per niente: esplosioni, lotte con armi da fuoco esagerate, lanciagranate, suore guerce con magnum dorata, ombrello-fucili a pompa, granate a profusione, etc. D’ altronde, è un’ anime, e poco gli importa di essere realistico, e in fondo, perché dovrebbe esserlo? è azione esagerata e spettacolare al 100 %, con personaggi fuori di cervello (un’ esempio perfetto è Roberta, una cameriera che porta con sè un’ arsenale, un terminator in gonnella) ma quasi tutti con una caratterizzazione migliore di quello che ci si possa aspettare, sufficiente a non rendere lo show una stronzata senza nessun capo o coda.
La prima volta che lo vidi, non mi piacque molto, e trovai ridicole sparatorie che avvengono a due millimetri ma nessuno si becca mai. Ma col tempo ho imparato ad apprezzarlo, certamente non cerca di essere un gretto film di guerra, ma cavolo se intrattiene e diverte! Arrivò da noi con l’ Anime Night di MTV, quando ancora lo facevano (smisero 3 se non più anni fa), e il doppiaggio, seppur molto censurato, venì fuori con una buona qualità ed un linguaggio sufficientemente sozzo, che per roba del genere è quasi essenziale. Ci fu una seconda stagione, ma non l’ ho mai guardata e quindi non vi so dire.
Concludendo, se cercate qualcosa di esagerato, adrenalinico, scurrile ed esilarante, Black Lagoon potrebbe piacervi, con la sua ambientazione, colma di prostituzione, droga, criminalità, sarcasmo e lotte tra mafie. Nulla di trascendentale, ma una bomba d’ azione!
Spider-Man Collection 6
(A Cura di Celebandùne Gwathelen)
Siamo al sesto albo di questa, purtroppo defunta, serie di ristampe delle prime storie dell’uomo ragno. Questo numero, datato, Febbraio 2005, contiene le seguenti storie:
- The Coming of the Scoprion! da Amazing Spider-Man 20 del 1/65: in cui la figura di J. Jonah Jameson guadagna ulteriore importanza come avversario propagandistico di Spider-Man, ma non solo. Arriva al punto da chiedere aiuto al dottor Stillwell per mutare geneticamente uno dei suoi scagnozzi, Mac Gargan, al fine di liberarsi dell’Uomo Ragno. E’ così che nasce lo Scorpione, avversario temibile che quasi sconfigge Spider-Man, non fosse che la formula di Stillwell fosse instabile e lo Scoprione esce di senno. E’ quando quest’ultimo vuole uccidere JJJ che Spidey lo riesce a battere con l’agilità e l’ingegno, sotto il tifo di uno spaventato editore del Daily Bugle.
- Where Flies the Beetle…! da Amazing spider-Man 21 del 2/65: in cui c’è un nuovo Team-Up tra la Torcia Umana e Spidey, dopotutto lo Scarabeo, il super-nemico verde e viola di questo numero, è originariamente un avversario di Johnny Storm. C’è anche una specie di “lotta amorosa” tra Peter Parker e Johnny Storm, poichè quest’ultimo crede Parker gli voglia rubare la ragazza storica, Doris.
- The Clown and His Masters of Menace! da Amazing Spider-Man 22 del 3/65: torna Ringamaster e il suo circo del crimine, stavolta senza Devil. Il circo del Crimine vuole liberarsi di Ringmaster come loro capo e cercano di rubare in una galleria d’arte finanziata da JJJ, ma la cosa inevitabilmente andrà storta per l’intervento di Spidey.
- The Goblin and the Gangsters da Amazing Spider-Man 23 del 4/65: che vede il ritorno di Goblin come maestro del crimine e di Foswell tra le fila del Daily Bugle. Per chi non si ricorda, Foswell era il Grande Uomo, ex-boss del crimine, ex-capo dei Duri, e scontata la sua pena è di nuovo in libertà. Goblin cerca di impadronirsi dei racket della città con le buone e le cattive, facendosi aiutare da uno Spidey all’oscuro dei suoi piani, e quando i due alla fine lottano, tutto si risolve di nuovo in un nulla di fatto, rendendo ormai Goblin il nemico numero uno di Spidey per via del fatto che non lo è mai riuscito a catturare.
- Spider-Man goes Mad! da Amazing Spider-Man 24 del 5/65: in cui di nuovo Spidey pensa che sta per impazzire, e vuole farsi diagnosticare da Ludwig Rinehart, supposto psicologo, in realtà nessun altri che Mysterio che voleva vendicarsi di Spidey con un piano astuto, ma ai tempi di oggi ridicolo. Foswell, inoltre, da non pochi problemi alla vita da fotografo di Spidey/Peter Parker, stando sempre appostato dove c’è Spidey, rendendo Peter impossibilitato e vendere le sue foto.

La Copertina Originale di Amazing Spider-Man 23
Spider-Man Collection 6 è l’ultimo numero a 112 pagine della serie; le scarse vendite forzarono la Panini a fare la scelta tra chiudere il mensile o ridurre il numero di pagine senza ridurre il prezzo. E questa non sarà l’ultima delle difficltà che la serie avrà nel corso degli anni.
Parlando dei fumetti, siamo ancora nei pieni anni 60, lo stile di disegno di Ditko è semi invariato e le storie di Stan Lee continuano ad essere molto “eccezionali” anche se non c’è nulla di sensazionale per davvero. Non male l’idea di coinvolgere JJJ nella schiera dei nemici dell’Uomo Ragno, in maniera più attiva che in passato, ruolo che ricoprirà svariate altre volte nel corso degli anni. Non ricordavo che il Dottor Farley Stillwell morisse nella prima storia in cui compare, poichè il nome compare spesso nella serie animata del Ragno, e pensavo svolgesse un ruolo più ampio anche nel fumetto. Ma forse resusciterà, come molti altri personaggi Marvel.
Un paio di annotazioni: il verde e il viola si confermano i colori più alla moda per i nemici di Spidey. Dopo Doc Ock (verde-grigio), Electro (verde-giallo), l’Avvoltoio (verde), Mysterio (verde-viola), Goblin (verde-viola), Ringmaster (viola-verde), l’Uomo Sabbia (verde-castano), the Living Brain (verde) e addirittura J. Jonah Jameson, che adora vestire verde con cravatta viola, anche lo Scoprione si aggrega alla cerchia dei verde vestiti, e infine anche lo Scarabeo si mostra con un’armatura Verde e Viola. Perchè poi?
La storia del Clown e la Minaccia in agguato, inoltre, è ridicola, come se alcuni artisti del circo potessero rappresentare una minaccia per l’Uomo Ragno…bah! Un Clown su un monociclo non mi sembra molto temibile, idem per due fratelli equilibristi o l’Uomo Cannone. Diversa la storia della Principessa Pitone, ma solo in quanto prima donna che Spidey deve affrontare, e con la quale non sa come regolarsi…dopotutto il galateo dice di non picchiare le donne, men che meno una normale civile vestita da Serpente (di giallo e, ovviamente, di verde).
Di nuovo, inoltre, ritengo irrealistico il fatto che Peter si faccia così influenzare dall’opinione degli altri. Un dottore dice che Spidey sta impazzendo, e Peter ci crede come un fesso. Magari sarò stato io che non ho vissuto negli anni 60, ma per me queste cose sono davvero assurde.
Ultime due annotazioni: Betty Brant e Ned Leeds (andato in Europa) continuano a tenersi in contatto mandandosi lettere, e compare per la prima volta in due disegni, anche se non viene nominato nè gli viene dato da parlare, nel Circolo dei Dirigenti di Midtown, Norman Osborn. Di lui sentiremo ancora parlare molto!!
Voto Personale: 7,5/10
E con questo anche per questa settimana è tutto, ci sentiamo domenica prossima! =)
17 Maggio 2011 alle 16:55
-Fast Five
Mah, non sono un fan della tamarrissima serie, avrò visto sì e no il primo, ma non è proprio il genere di film che mi possa appassionare.
-Di pipistrelli et manicomi
Ahhh è da quando è uscito che ci sbavo sopra, mi piacerebbe molto giocarmelo prima o poi; sicuramente uno dei giochi che più mi ispira!
-Pallottole dalla Laguna Nera
Mh, sinceramente dalla tua descrizione non mi ha esaltato molto; magari gli darò un’occhiata, però sento di avere anime decisamente più prioritari in lista.
24 Maggio 2011 alle 22:15
Salve mi’frà’
son contento che la lettura degli uomini-ragno continua, anche se io buona parte delle storie nello specifico non le ricordo nemmeno più visto che le ho lette diversi anni fa…
Comunque trovo interessante la tua analisi dei colori per i “villani” XD
non ci avevo mai fatto davvero caso prima d’ora, però effettivamente è proprio così!!
XD
Chissà come mai questa scelta.. se è una scelta o se è semplicemente staro un caso farli tutti con un pò di verde (o tutti verdi).. forse le cose sono andate tipo ” bè Stan, e questo come lo coloro?- “bè.. Spidy è blu e rosso, quindi dobbiamo prendere colori che si distaccano da lui… tipo.. verde, o giallo, un marrone, o magari viola?” -“eh, si effettivamente… bè, allora vediamo come esce se prendo.. diciamo verde e viola…-” bè è un bell’ effetto non trovi?-“bè si a me piace..!! -“bene, allora il goblin avrà questi colori!
XD
vabbè, basta con queste cavolate!!!
Bè allora alla prossima!
🙂
24 Maggio 2015 alle 13:19
[…] Furious, Tokyo Drift, Fast & Furious, conosciuto anche come “Solo Parti Originali”, Fast & Furious 5, 6 e oggi del settimo capitolo. Questo è un film speciale, in quanto l’ultimo in cui Paul […]