[EXPRESSO] Pokemon Rumble Rush iOS | Mindless Masher

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Sapete, in un certo senso questa è una “migrazione naturale” per la serie spin-off Pokemon in questione, visto che anche su console il gameplay era uno dei più semplicistici possibili, ed il precedente titolo era free-to-play fin da subito, quindi potete immaginare il corollario di cazzate e meccaniche che esistono per “ritenzione” ed “engagement” (vomito).

E sì, per poco NON appartiene a quella categoria di titoli free-to-play che vi forzano o vi “fortemente consigliano” a lasciare il gioco in autoplay. Per poco perchè stavolta anche il movimento del pokemon giocattolo che controllate è automatico , lasciando voi ad andare di tap mashing (o lasciare andare l’autobattle automaico) sui nemici in livelli che comunque sono sempre linee rette, con un boss alla fine, e l’unico sforzo mentale richiesto è ricordarsi le debolezze tra tipi di Pokemon.

E di tener premuto per caricare un attacco quando necessario. YAY

Ci sono nuove meccaniche, come il poter equipaggiare un pokemon con un attacco di supporto di un altro Pokèmon, ma ovviamente il tutto è legato a meccaniche di crafting, legate a materiali che vengono minati con eccessivi timer una volta passato il tutorial, tutto per portarvi al negozio e comprare le gemme con denaro vero. Se non altro è la riconferma che questi giochi sfruttano in gran parte la compulsione, perchè il gameplay è senza cervello E neanche particolarmente divertente, incredibilmente ripetitivo, con quasi zero profondità.

Sì, stavolta dovete soddisfare alcune condizioni prima di accedere al prossimo boss dell’area, ma nelle zone cambiano solo i vari Pokemon da aggiungere alla collezione, l’unico elemento che – forse – non vi farà abbandonare il gioco una volta finito il tutorial. Come gli altri della serie, c’è un briciolo di divertimento “spremibile” nonostante tutto, e gli elementi free-to-play non rovinano troppo un’esperienza mediocre, “usa e getta” fin da sempre.

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[EXPRESSO] Pokémon Rumble World

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Pokèmon Rumble World è un altro free-to-play della serie Pokèmon per 3DS, non proprio la migliore credenziale dopo il troiaio che è Shuffle. Devo essere sincero, non sono per niente familiare con questa sottoserie, questo è il primo Pokémon Rumble che gioco.

L’obiettivo del titolo Ambrella è catturare più specie di pokèmon possibile, in versione giocattolo stavolta, attraversando piccolissimi, lineari e spogli livelli, affrontando altri pokèmon giocattolo con il button mashing di un solo tasto per l’attacco (a volte due se il pokèmon conosce due attacchi), il quale è pure automatizzato di default; questo fino a che non arrivate al boss del livello, che richiede solo più colpi dei nemici normali. Il tutto sperando che i nemici sconfitti diventino pokèmon giocattolo da aggiungere alla vostra collezione, o che finiate nel livello che volete, se per quello.

L’unico velo di profondità è dato dai classici rapporti di debolezza/forza tra tipi ed elementi gdr ripresi dalla serie originale, ma ciò influisce molto poco, e serve solo e a rendere il gioco ancora più facile. La varietà dei livelli è comunque quasi inesistente, anche procedendo.
A mia sorpresa il modello free-to-play è leggermente meglio che in Pokèmon Shuffle, nel senso che i tempi di attesa sono generalmente più accettabili, e l’uso integrato di Mii, Streetpass e Spotpass permette di ricevere gemme con maggiore facilità, ma ciò non cambia il dover aspettare a volte fino a mezz’ora o più per rigiocare un livello, cosa che capiterà spesso visto che il backtracking ed il grinding sono di fatto forzati dall’eccessivo elemento di casualità, presente anche nella semplice selezione del livello. A ciliegina eventuali bug audio che precedono freeze.

Pokèmon Rumble World è un altro monotono, limitato e noioso freemium che vuole solo testare la vostra pazienza e cercare di farsi pagare per la sua sub-mediocrità.

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