[EXPRESSO] Tetris 99 NSWITCH | Tetris VS The World

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Praticamente arrivato dal nulla durante il Nintendo Direct del 13 febbraio 2019, Tetris 99 è disponibile gratuitamente sull’eShop dello Switch, a patto siate iscritti all’abbonamento/servizio online Nintendo (cosa che mi secca ammettere ho finito per fare a causa di Splatoon 2).

Subito ha ricevuto il soprannome di “Tetris Battle Royale”, e beh, sicuramente se l’è cercato, visto il numero nel titolo, giusto uno in meno rispetto allo standard di giocatori per un videogame stile battle royale. Sembra una battutina dozzinale per prendere in giro il trend, ma no, eccolo davvero, solo che non siete paracadutati su un’isola in una battaglia mortale contro altri 98 tetramini.

Siete a giocare Tetris online contro altri 98 giocatori, rappresentati da altrettante finestrelle ai lati della vostra area di gioco, e potete selezionare quale altro giocatore attaccare, oltre che conservare tetramini per dopo e scegliere criteri per attaccare automaticamente gli avversari (avversari più vicini al KO, mettersi in contrattacco, etc.).

È Tetris VS, solo su scala mondiale e contro più gente, e… funziona. Più del previsto, ma quanto tempo ci spenderete sopra dipende da quanto siete competitivi e/o abili a Tetris. Personalmente dopo qualche match di fila in cui vengono assalito in massa dagli altri (alcuni dei mostri che sembrano allenarsi a Tetris dalla Guerra Fredda) e perdo in 30 secondi, un po’ la voglia mi passa. E se non avete intenzione di essere the very best, non c’è molto altro motivo di giocarci a lungo.

Ottenete punti esperienza ed eventualmente salite di livello, ma è per dare un qualche senso di progressione, visto che non sbloccate nulla, né ci sono loadout di abilità con cooldown o microtransazioni sotto forma di booster pack dal contenuto randomico con rango o stelle.

Tetris 99 è meglio del previsto, ma alla fine è……. una modalità di Tetris, niente di più, niente di meno.

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[EXPRESSO] Puzzle League DS

Puzzle League DS cover

Dopo diversi episodi in cui è stata venduta dalla Nintendo unendola ad altri franchise (come Tetris, Pokèmon e Dr. Mario su GBA), fa piacere poter vedere Puzzle League (noto come Panel De Pon in giappone) vendersi per quello che è, perchè francamente questa serie non dovrebbe aver bisogno di fare cavallina su altre, visto che abbiamo di fronte un eccelso puzzle game.

Questo episodio per DS (l’ultimo “principale”) è sempre curato dalla talentuosa Intelligent Systems, ed è semplicemente fantastico per gli amanti dei puzzle game. Il gameplay è alquanto semplice ed essenzialmente è un altra variante della classica formula “allinea 3”, ma la differenza è che qui i blocchi sono già predisposti nel campo di gioco che ascende, e voi potete solo scambiare di posto due blocchi adiacenti in orizzontale evitando che i blocchi arrivino in cima allo schermo, ed anche per meglio utilizzare il design, è un titolo che va giocato con lo stilo tenendo il DS “a libro”.

Ovviamente come tutti i grandi puzzle game, è di facilita imbarazzante giocarci e capire subito le meccaniche, ma altra cosa è saper osservare la griglia e capire che una sola mossa può innescare diverse combinazioni a catena, e c’è un pulsante per velocizzare l’ascesa nel caso vi sembri troppo lento.

La presentazione è alquanto spartana, ma alquanto stilosa, specialmente la musica che è davvero accattivante. Una cosa su cui a volte questi puzzle game sono carenti è il contenuto, ma non è il questo il caso di Puzzle League DS, che anche senza il multigiocatore online via WFC ha un fracco di modalità per giocatore singolo, e specialmente la sola sezione “puzzle” ha un sacco di roba da giocare, tanto contenuto e di qualità.

É davvero un eccelsa offerta che oggi può essere trovata a pochissimo e vale ogni spicciolo.

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[EXPRESSO] Mario & Yoshi

Mario & Yoshi cover

La Nintendo ha proposto, tra le altre cose, molti puzzle game degni di nota, come la serie Panel De Pon (meglio nota qui come Puzzle League e spesso riproposta sotto il logo Pokèmon) o la stessa di Dr. Mario, un amata variazione sul classico Tetris.

Mario & Yoshi non è uno di questi. Noto anche come Yoshi’s Egg o semplicemente Yoshi, questo titolo graziò i NES e Game Boy nel “lontano” 1991, e fu il primo (ma non l’ultimo) puzzle game legato a Yoshi. Ma anche sapendo questo, sono contento di averlo pagato 30 centesimi come titolo Virtual Console Wii U per il 30° anniversario del NES/Famicom, perchè anche in prospettiva a 5 euro l’avrei sovrapagato, giusto un po’.

Mario & Yoshi non copia spudoratamente Tetris o Puyo Pop, sia chiaro, in quanto ne offre una variante che vede 4 colonne di nemici che cadono dal basso verso l’alto a prescindere, e voi potete scambiare una colonna con un’altra per fare in modo che un nemico cada su un’altro uguale e scompaiano entrambi, il tutto evitando che una colonna si riempia troppo, altrimenti è game over. Ed a parte il poter creare combo di nemici usando le parti superiori ed inferiori di uovo per chiuderlo, è tutto qua. Il problema non è tanto la semplicità, è che il fattore fortuna pesa troppo sul gameplay, e questo di per sé stufa dopo poco, anche alzando il ritmo di gioco.
Inutile commentare le opzioni e modalità, sono le tipiche di puzzle game per NES (due modalità, ritmo di gioco e BGM cambiabile, competitiva per 2 giocatori), nulla di particolare davvero.
Non è il puzzle game peggiore del mondo, è un vecchio puzzle game mediocre che poteva anche rimanere nel passato, non è orripilante ma è senza infamia e senza lode, dimenticabile. Meh.

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Gamers Vs. Games

Casual Vs Hardocore.

Giocatori dal cuore duro contro giochi occasionali.

E’ ormai storia assodata che l’uomo, davanti a ciò che non capisce, preferisce muovere guerra piuttosto che comprendere. D’altronde è più facile criticare che accettare i difetti. Che si parli di religioni, pensieri politici, differenze di etnia, gusti musicali e quant’altro.

Ma abbandoniamo il discorso ontologico, per focalizzarci su quello videoludico, in quanto la mia principale branca di “studio”. E riprendiamo in parte i preconcetti e le basi gettate sul precedente articolo dedicato a Gurren Lagann.

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